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iPad Air 2 e iPad Mini 3

La nostra recensione della rinnovata linea di tablet Apple

RECENSIONE di Andrea Palmisano   —   31/10/2014

iPad Air 2 rappresenta l'evoluzione di quel rinnovato tablet da 9.7" di Apple presentato l'anno scorso, che portò con sé con una profonda riprogettazione tecnica tale da permettere un redesign contraddistinto soprattutto da una straordinaria riduzione di peso e dimensioni rispetto alle generazioni precedenti. Dal punto di vista puramente estetico, il nuovo modello è quindi in larga parte identico al predecessore, anche se non del tutto: gli ingegneri californiani sono infatti riusciti a ridurre ulteriormente lo spessore del dispositivo del 18%, passando dai 7,5 mm del primo iPad Air ai 6,1 mm attuali. Contestualmente, anche il peso è calato di 33 grammi.

iPad Air 2 e iPad Mini 3

Un miracolo? Non proprio: la cura dimagrante è infatti merito dell'inarrestabile progresso tecnologico che ha consentito di limitare ulteriormente gli spazi tra vetro e pannello LCD, assieme ad un modesto ridimensionamento in negativo della batteria. Scenderemo però nel dettaglio successivamente, continuando ora la descrizione estetica del device che si differenzia dal precedente anche per la scomparsa del tasto blocco rotazione/mute, precedentemente posizionato sul lato destro. Una scelta comprensibile, dal momento che tali funzioni sono facilmente attivabili via software già a partire da iOS 7 semplicemente alzando la tendina dell'apposito menu del Control Center dalla lock screen o abbassando il volume. Al posto di tale tasto non è però stato riposizionato quello per l'accensione, rimasto nel lato superiore a differenza della scelta fatta con iPhone 6. Nuova, anche se ampiamente prevista, è poi la disponibilità della colorazione Oro, che va ad affiancarsi ai "soliti" Argento e Grigio Siderale. La scocca è ovviamente ancora quella unibody in alluminio anodizzato capace di garantire robustezza e consistenza, accompagnata dalla solita precisione assoluta per l'assemblaggio che distingue storicamente i prodotti Apple. Il risultato complessivo a livello puramente estetico è quindi straordinario soprattutto considerando l'evoluzione del device, col primo iPad che nel confronto sembra davvero appartenere a un'altra epoca. Ma più in generale, anche nel confronto con il primo Air, si riesce effettivamente a percepire il minor spessore e peso, che restituiscono un'esperienza d'uso ancora più piacevole senza comunque mai compromettere la sensazione di solidità complessiva.

A8X e schermo

Lo schermo mantiene la stessa risoluzione Retina HD adottata da iPad 3 in poi, ovvero 2048x1536 pixel a 264 ppi: non si tratta certamente di un valore record, ma comunque (molto) più che adeguato in qualsiasi situazione. Il progresso stavolta è determinato dal nuovo rivestimento antiriflesso speciale, in grado sulla carta di ridurre il riflesso del 56%: benché la cifra esatta sia difficile da quantificare, è indubbio come il display di iPad Air 2 risenta molto meno di questo tipo di fenomeno, rendendo l'immagine più leggibile sia sotto luce naturale che artificiale, imponendosi in maniera netta sulla attuale concorrenza.

iPad Air 2 e iPad Mini 3

La resa dei colori, il contrasto e la luminosità sono invece grossomodo equiparabili a quelli del precedente modello: in tal senso il sempre autorevole sito Display Mate ha riscontrato una perdita dell'8% della luminosità e del 16% per quanto riguarda l'efficienza energetica, ma al di là delle cifre è più che evidente come il pannello scelto da Apple sia assolutamente ottimo. Sotto al cofano invece ci sono novità più sostanziose, a partire dal chip A8X SOC a 64 bit: se l'anno scorso l'iPad Air condivideva lo stesso A7 di iPhone 5s, con la sola differenza di un modesto overclock, quest'anno l'Air 2 può contare su un processore più performante rispetto a quello montato sullo smartphone top di gamma di Apple. Si parla di un 40% di vantaggio se confrontato col predecessore per quanto riguarda la CPU, e addirittura due volte e mezzo per la potenza grafica. Il motivo di tale salto in avanti è presto detto: l'A8X è infatti dotato di triple core, a differenza del dual core dell'A8, il che si traduce in una forza bruta assolutamente impressionante, con prestazioni al top della categoria: i benchmark hanno infatti confermato come l'iPad Air 2 sia il tablet più potente tra quelli attualmente sul mercato. A ciò si aggiunge la scelta di montare, per la prima volta su un device iOS Apple, 2GB di RAM: non un quantitativo enorme in senso assoluto per questo genere di prodotti, ma grazie alle ottimizzazioni software garantite dalla società di Tim Cook si tratta di una valore che permette di gestire in maniera migliore le applicazioni, o semplicemente i tab aperti in Safari. Abbiamo eseguito diversi test mettendo iPad Air e Air 2 uno accanto all'altro e lanciando contemporaneamente app di diversa natura: la velocità di apertura e esecuzione è sempre risultata leggermente maggiore per l'Air 2 rispetto al già velocissimo predecessore, con l'accesso che si rivela sempre pressoché istantaneo. L'esperienza con il nuovo flagship tablet di Apple è quindi sempre fluida, soddisfacente e priva di incertezze, con una perfetta integrazione tra hardware potentissimo e software ad esso cucito addosso. Anche con applicazioni impegnative a livello di calcolo come la nuova Pixelmator o con giochi pesanti come Asphalt 8 o Skylanders Trap Team l'iPad Air 2 si è comportato in maniera assolutamente impeccabile. Molto buona anche la componente audio, grazie agli speaker stereo capaci di restituire un suono pulito, corposo e completo.

iPad Air 2 e iPad Mini 3
iPad Air 2 e iPad Mini 3

La critica sotto questo aspetto è sempre la solita, ovvero legata al posizionamento degli altoparlanti - sul lato inferiore - che può creare qualche problema con l'impugnatura del tablet. Assieme all'A8X è montato il coprocessore M8, quello delegato al tracking di movimenti e spostamenti. A differenza dell'M7 stavolta è presente anche un barometro, capace di rilevare anche le variazioni di altitudine. Inutile dire che, rispetto a uno smartphone tenuto sempre in tasca, questo tipo di rilevamenti abbia un po' meno senso su un tablet. Ma rimane comunque una feature interessante e che di certo male non fa. Grande peso durante il keynote di presentazione di iPad Air 2 è stato dedicato alla fotocamera iSight, passata da accessorio assolutamente marginale a elemento prioritario anche su tablet, nonostante la indiscutibile scomodità nello scattare immagini con un device di queste dimensioni. Sta di fatto che la maggior parte dell'utenza sembra non porsi il problema, e quindi Apple ha scelto di migliorare sostanzialmente il sensore installato sull'Air 2, passando da 5 a 8 Megapixel e integrando alcune delle soluzioni hardware e software che hanno reso l'iSight di iPhone 6 una delle migliori fotocamere in assoluto presenti su uno smartphone. Sia chiaro, quest'ultima rimane ancora decisamente su un altro livello, ma le immagini scattate con iPad Air 2 sono senza dubbio di buona qualità in condizioni di luce favorevole, e più che accettabili con scarsa illuminazione pur persistendo l'assenza del flash. Sono presenti inoltre le funzioni di video Time Lapse, gli scatti in sequenza e la moviola a 120 fps (su iPhone 6 è a 240 fps), oltre agli strumenti software introdotti con iOS 8.

iPad Air 2 è senza dubbio il miglior tablet attualmente sul mercato. Basta?

Tra le aggiunte va poi citata l'integrazione del lettore di impronte Touch ID, come da noi pronosticato (senza particolari doti di veggenza a dire il vero) nell'articolo di test dei modelli dell'anno scorso. Il funzionamento è identico a quello riscontrato negli iPhone dal 5s in poi permettendo di sbloccare il device, effettuare acquisti su App Store e accedere in maniera più sicura alle applicazioni che ne hanno integrato l'uso.

iPad Air 2 e iPad Mini 3

Ci sarebbe anche da segnalare il rilevante collegamento con Apple Pay, il nuovo sistema di pagamento made in Cupertino, ma per il momento la funzione è ancora confinata al territorio statunitense senza alcuna indicazione in merito all'approdo in Europa. In realtà poi, come iFixit ha verificato smontando il tablet, è presente anche un chip NFC identico a quello equipaggiato su iPhone 6, nonostante non sia previsto l'utilizzo dell'iPad Air 2 per i pagamenti tramite i terminali compatibili. Evidentemente Apple ha dei piani a riguardo che ancora non ha voluto svelare. Interessante anche lo spostamento delle antenne WiFi nella parte superiore, fattore che dovrebbe migliorare leggermente la ricezione. Dicevamo in apertura della batteria, che all'interno del processo di riduzione di spessore e peso è stata anch'essa ridimensionata, passando dai 32.9 Wh del primo iPad Air ai 27.62 Wh di questo nuovo modello. La migliore efficienza energetica dell'A8X rispetto all'A7 ha in buona parte compensato tale calo, garantendo una autonomia del tablet molto vicina a quella del predecessore, seppur alla prova dei fatti leggermente inferiore. iPad Air 2 alla prova dei fatti si è rivelato quindi essere lo strumento migliore per esprimere la concezione di tablet di Apple: una concezione per molti versi familiare, perché non siamo certo di fronte ad un passaggio rivoluzionario del mercato, ma che trova nuova linfa nella sua ottimizzazione estrema. È questo l'iPad migliore mai prodotto, poco ma sicuro. I prezzi sono di 499, 599 e 699€ per la versione WiFi nei tagli di memoria da 16, 64 e 128GB. Nella versione Wi-Fi + Cellular si passa invece a 619, 719 e 819€.

iPad Mini 3

iPad Mini 3 è invece tutta un'altra storia. Se l'anno scorso infatti Apple aveva scelto di colmare il gap tra il suo tablet da 7.9" e quello da 9.7", equipaggiandoli con specifiche tecniche pressoché identiche, quest'anno invece la casa di Cupertino ha deciso di separare nuovamente le due linee di prodotti in maniera netta. Questo ha dato vita ad un iPad Mini 3 che di nuovo rispetto alla versione precedente ha davvero pochissimo, nello specifico soltanto il Touch ID e la variante di color oro. Tutto qua. Per il resto è infatti assolutamente identico a iPad Mini 2, il quale tra l'altro è rimasto in catalogo ad un prezzo di 100 € inferiore.

iPad Air 2 e iPad Mini 3

Chiedersi quindi se il sensore di impronte e la nuova colorazione possano valere 100 € è pretestuoso, perché la risposta non può che essere inevitabilmente negativa. Impossibile consigliare a un utente di iPad Mini 2 di passare al "nuovo" modello, così come sarebbe molto arduo spingere all'acquisto del 3 piuttosto del 2 per chi sia interessato a comprare un tablet Apple di queste dimensioni. In quest'ultimo caso, le uniche reali motivazioni potrebbero essere legate alla necessità di un taglio di memoria importante, dal momento che iPad Mini 2 è disponibile soltanto nelle versioni da 16 e 32 GB, mentre iPad Mini 3 offre i 16, 64 e 128 GB. La riflessione quindi è piuttosto da focalizzarsi sulle motivazioni che hanno spinto Apple a fare questa scelta, in un certo senso sconfessando le decisioni prese soltanto 12 mesi fa. La risposta è fondamentalmente legata a due elementi: il primo relativo ai margini di guadagno, ovviamente superiori con iPad Air. Proprio per questo motivo ha senso rendere quest'ultimo migliore dal punto di vista tecnico, così da spingere chi è alla ricerca delle massime prestazioni proprio in tale direzione. Il secondo elemento è più generalmente legato al sempre maggiore interesse del mercato, e quindi dell'utenza, verso telefoni con schermi di dimensioni generose, che si stanno avvicinando per usabilità e funzioni proprio a quei tablet attorno ai 7". Una sovrapposizione destinata a erodere inevitabilmente quote a questi ultimi, rendendoli meno appetibili e interessanti per il consumatore finale. I prezzi per iPad Mini 3 sono di 399, 499 e 599€ per la versione Wi-Fi nei tagli di memoria da 16, 64 e 128GB. Nella versione Wi-Fi + Cellular si passa invece a 519, 619 e 719€.