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Uomini e Giganti

Reus dà una scossa al panorama dei god game disponibili su PlayStation 4 e Xbox One

RECENSIONE di Mattia Comba   —   17/10/2016
Reus
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Il genere dei god game ha goduto di un passato glorioso, ma col tempo non è riuscito a rinnovarsi mantenendosi sulla cresta dell'onda. Fin dai tempi di Populous abbiamo desiderato avere sempre più potere e controllo sui tanti piccoli umani che popolano il nostro mondo virtuale, influenzarne prosperità e progresso tecnologico, nonché aiutarli a sopravvivere durante i conflitti e le più dure carestie. Nel 2013 Reus è riuscito in parte a ridefinire le regole dei god game relegandoci un mondo a due dimensioni nel quale pensare solamente alla gestione delle risorse naturali, limitando così le possibilità di interazione con gli umani. Dopo tre anni, il titolo di Abbey Games arriva anche sulle home console andando ad arricchire il catalogo di PlayStation 4 e Xbox One con un'esperienza interessante e ben realizzata, anche se non esente da difetti. Se aspettavate un "god game" da giocare comodamente seduti sul divano con un pad tra le mani, Reus potrebbe fare al caso vostro, ma se il genere non vi è mani piaciuto non vi farà sicuramente cambiare idea.

A più di tre anni di distanza, Reus arriva sulle home console: l'attesa è stata ripagata?

Piante, animali e minerali

Vestendo i panni di un Dio onnipotente che si avvale dell'aiuto dei suoi quattro fidi giganti, abbiamo il compito di riportare la vita su un pianeta arido e desolato con lo scopo di ricreare un ambiente naturale adatto ad ospitare le forme di vita più disparate.

Uomini e Giganti
Uomini e Giganti

La vita arriva sempre dall'acqua, e grazie al potere del gigante dei mari possiamo facilmente dare vita a un vasto oceano vicino al quale far crescere un bosco verde e rigoglioso usando il gigante delle foreste oppure un ambiente palustre con quello delle paludi. In ultimo c'è il gigante delle montagne che crea rilievi montuosi e dà vita a deserti secchi e aridi, anche questi potenzialmente adatti allo sviluppo umano. La vita, infatti, può insediarsi in qualunque angolo del nuovo globo terracqueo, a patto di avere le giuste risorse a disposizione. In tal senso i giganti hanno poteri secondari che ci permettono di depositare a terra risorse quali piante, animali e giacimenti minerari che verranno sfruttati dai nomadi per dare vita ai primi insediamenti. Una delle particolarità di Reus è quella di limitare i poteri del giocatore a quelli dei quattro giganti a sua disposizione, dandogli quindi pieno controllo sulla gestione della superficie terrestre e del suo ecosistema ma negandogli qualsiasi contatto con gli umani che la abitano che proseguiranno per la loro strada lasciandosi influenzare solo parzialmente dalle nostre azioni. Ad esempio dopo che si è instaurato un villaggio, gli umani sceglieranno autonomamente quale progetto portare a termine - che si tratti di una scuola o di un sito di produzione da realizzare entro un tempo limite - e saremo noi a dovergli fornire le risorse necessarie al suo completamento andandole a posizionare entro i confini del villaggio stesso. Qui entrano in gioco i complessi meccanismi di trasformazione e simbiosi che ci permettono di andare a evolvere e modificare le risorse depositate sul terreno per migliorarne la resa e velocizzare lo sviluppo della popolazione e il completamento dei suoi progetti. Questa è probabilmente la meccanica più complessa e meno intuitiva di Reus che richiede un po' di studio iniziale e numerose schermate del tutorial per essere assimilata al meglio. Spesso infatti bisogna ricorrere ai poteri di più giganti per trasformare ad esempio i mirtilli nei più nutrienti pomodori, oppure per scavare miniere più profonde e velocizzare l'estrazione dei minerali.

Trofei PlayStation 4

Reus mette a disposizione 29 trofei di cui 14 di bronzo, 7 di argento e 7 d'oro ai quali si aggiunge il prezioso platino Platino. Si parte dalle sfide più facili come completare il tutorial iniziale fino ai più complessi come terminare un'Era con un elevato valore di prosperità e più progetti portati a termine.

Dio da divano

Anche la durata predefinita delle partite - allo scadere del tempo i giganti si riaddormentano e lasciano morire il pianeta - si è confermata un'arma a doppio taglio che se da una parte permette di cimentarsi in partite brevi e intense, dall'altra sottolinea la mancanza di contenuti a sorreggere un'evoluzione strutturata delle popolazioni e rende il titolo troppo ripetitivo soprattutto nelle fasi iniziali di una nuova partita.

Uomini e Giganti

Ciò non toglie che sia soddisfacente assistere alla creazione del primo insediamento e seguire l'evoluzione dei gruppi di umani sotto il nostro controllo, ma è un piacere lontano da quello di sentirci artefici del destino di un'intera razza. Le guerre con altri popoli o l'eccessiva avidità causata dall'abbondanza di risorse sono problematiche che andranno sempre risolte per via indirette attraverso la gestione delle risorse, fermo restando che abbiamo sempre a disposizione la soluzione finale di distruggere i villaggi e la loro popolazione pur di mantenere intatto l'equilibrio che abbiamo faticosamente creato. Per quanto riguarda il sistema di controlli il lavoro fatto dal team di sviluppo per adattarli al pad delle home console Sony e Microsoft è stato lodevole: nonostante la limitata quantità di tasti a disposizione non abbiamo assolutamente rimpianto mouse e tastiera riuscendo a gestire senza troppo grattacapi giganti, terreni e risorse avvalendoci degli stick analogici e dei pulsanti dorsali per muoverci tra i vari menu. In tal senso aiuta tantissimo la scelta degli sviluppatori di dare vita a pianeti bidimensionali dei quali vediamo solamente il guscio più esterno, smarcandosi in questo modo dalla gestione sicuramente più complessa di una mappa in tre dimensioni. Utilissima inoltre la la possibilità di mettere il gioco in pausa durante le situazioni più concitate in modo tale da impartire i comandi ai quattro giganti senza perdere troppo tempo. In ultimo il comparto audiovisivo ci a conquistato per la sua direzione artistica semplice e colorata, ma non abbiamo potuto fare a mano di notare un'eccessiva semplificazione dei menù e dell'interfaccia utente, nonché numerosi problemi riguardanti la localizzazione dei testi.

Conclusioni

Versione testata PlayStation 4
Digital Delivery PlayStation Store, Xbox Store
Prezzo 24,99 €
Multiplayer.it
7.8
Lettori (2)
7.3
Il tuo voto

Il panorama dei god game su console è piuttosto limitato, ma Reus riesce nell'intento di regalare a tutti gli appassionati del genere un'esperienza valida e stimolante godibilissima anche dal divano. Riuscire a portare la vita su un pianeta arido e ostile grazie ai poteri dei quattro giganti nostri servitori è un processo affascinante anche se occorre studiarsi molto bene le meccaniche di gameplay prima di riuscire a trarre il massimo risultato da trasformazioni e simbiosi di piante, animali e minerali. Peccato anche per il limite temporale delle partite che tende a rendere l'esperienza di gioco ripetitiva sul lungo andare minandone in parte la rigiocabilità.

PRO

  • Valido esponente del genere dei god game
  • Ottima direzione artistica
  • Meccaniche approfondite e ben congegnate
  • I controlli si adattano perfettamente al pad

CONTRO

  • Alla lunga risulta ripetitivo
  • Manca un'evoluzione strutturata delle popolazioni
  • Alcuni problemi con la traduzione