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PC Magazine #150

Tutto il mondo del gioco su PC nella rubrica settimanale di Multiplayer.it!

RUBRICA di La Redazione   —   22/02/2014

TwitchTV è una realtà improvvisamente impostasi agli onori delle cronache: la piattaforma dedicata al mondo del gaming macina milioni e milioni di accessi ogni mese, una crescita esponenziale aiutata dalla recente apertura al panorama console. Mentre anche noi ci stiamo attrezzando per ampliare la nostra offerta oltre alle storiche SuperDirette, si iniziano ad intravedere esperimenti che sfruttano il concetto di streaming in maniera originale e folle. In particolare TwitchPlaysPokemon ha negli ultimi giorni generato milioni di visualizzazioni: si tratta di una partita al vecchio Pokemon Rosso giocata tramite la chat IRC del canale, grazie ad un bot che legge le istruzioni date dagli spettatori e le traduce in movimenti. Ovviamente unendo decine di migliaia di cervelli contemporaneamente si ottengono risultati imprevedibili e in larga parte insensati, ma lo spettacolo è originale e ipnotico. Sempre in video potete scoprire com'è la vita di Jonatan 'Devilwalk' Lundberg, giocatore professionista di Counter Strike: Global Offensive, attraverso un interessante documentario di una ventina di minuti che ben inquadra il fascino della sua professione ma anche le difficoltà e l'impegno richiesto per trasformare la propria passione in un lavoro.

Tutto il mondo del gioco su PC nella rubrica settimanale di Multiplayer.it!

PC Magazine #150

COMPONENTE CARATTERISTICHE PREZZO
Processore Intel Pentium G3220 € 55.00
Scheda Madre ASRock B75M-DGS € 40.00
Scheda Video Nvidia GeForce GTX 650 Ti € 110.00
RAM KINGSTON - Memoria Dimm HyperX Blu 4Gb ddr3 1333MHz € 50.00
Alimentatore Cooler Master 400 Watt € 35.00
Hard Disk Hard Disk Seagate - Barracuda 500 GB SATA-II 3.5LP 12.4MS 7200RP € 45.00
CONFIGURAZIONE COMPUTER ENTRY LEVEL: € 335.00

PC Magazine #150

Master of Magic

PC Magazine #150

"Salve caro redattore, sono anni che leggo PC Magazine e vorrei esporre una mia lamentela." "Saremmo veramente felici di starti ad ascoltare, ma stiamo partendo per una lunga vacanza e torneremo solo quando tu probabilmente avrai dimenticato quello che avevi da dirci." "Sono una lettrice e scrivo nuda." "Lamentati pure quanto vuoi. Abbiamo appena scoperto guardando l'agenda che la vacanza è il mese prossimo." "Intanto perché scrivi in prima persona plurale?" "Si chiama linea editoriale e ci serve... ci serve... a qualcosa serve, fidati." "Comunque ecco l'oggetto della mia lamentela: perché non avete mai parlato di Master of Magic?" "Dici QUEL Master of Magic? Uno dei grandi classici della strategia a turni?" "Sì, proprio quello." "Be'..." "Insomma?" "Aspetta che stiamo cercando nel Bignami delle scuse. La nonna morta non funziona, vero?" "Ancora esistono i Bignami? Comunque non provarci. Perché date spazio a qualsiasi schifezza e non avete mai nemmeno citato questo immortale capolavoro cui serie come quella degli Heroes of Might and Magic o dei Disciples devono così tanto? Perché perché perché?" "Per colpa dell'errato allineamento dei pianeti? A causa dell'effetto serra di cui non parla più nessuno? Perché l'estate sta finendo e un anno se ne va?" "Eppure è uno di quei titoli che ha significato davvero tanto per il mondo dei videogiochi. Ha introdotto una quantità di meccaniche incredibilmente profonde e articolate! All'epoca solo il primo Civilization e gli XCOM gli erano pari per bellezza! Il sistema di esplorazione con decine di luoghi da visitare, le molte magie da ricercare e da usare con parsimoniosa intelligenza, le risorse da gestire, la crescita del proprio regno con un sistema di colonizzazione molto vicino a quello del gioco di Sid Meier (le schermate delle città erano praticamente identiche).

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Ci si potevano passare sopra centinaia di ore e non si era mai sazi di tanta bellezza videoludica! Scrivete una rubrica che si chiama PC Magazine e non citate quello che è uno dei capisaldi del "picciismo" inteso come filosofia di vita? Come principio di fusione tra l'uomo e il suo mouse? Come sviluppo di un rapporto sincretico con la tastiera? Meritereste di essere impalati come ai tempi di Vlad Tepes!" "Ora non esageriamo... vabbé che a qualcuno potrebbe pure piacere... Ma non esageriamo" "Ma non vi commuovete di fronte a quella grafica pixellosa che tanto ha significato per il nostro mondo? Non vi emozionavate ogni volta che un vostro esercito sconfiggeva i difensori di una città nemica catturandola? Non vi ricordate della prima volta che siete entrati baldanzosi in un tempio e le vostre armate sono state rase al suolo da un singolo elementale della terra? Mostri! Siete dei mostri!" "In effetti iniziamo a sentirci un poco in colpa, ma a questo punto non possiamo farci davvero nulla, se non parlarne sul prossimo numero della rubrica settimanale più bella del mondo dei videogiochi". "Bravo, vedo che hai capito". "Perfetto, siamo felici di essere giunti a un accordo... soprattutto con una che scrive stando nuda". "Ah, per quella questione... purtroppo non sto nuda e tanto meno sono una donna, porco sessista". (davvero un bell'articolo, complimenti ndUmbertochepensavachesanremosarebbestatoilpeggiodellasettimana)

di Simone Tagliaferri

Titolo: Master of Magic
Sviluppatore: Simtex
Anno di pubblicazione: 1994
Come reperirlo: Si trova con estrema facilità e a un prezzo molto basso su GoG.
Perché giocarlo oggi: Perché ce lo siamo ritrovato davanti quasi per sbaglio e, a distanza di anni dall'ultima volta che ci avevamo giocato, ci ha catturati per un intero pomeriggio.

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Lo sviluppo del mercato indipendente ha portato a un'invasione su Steam di quella che in gergo strettamente tecnico, usato sovente tra gli addetti ai lavori per essere il più precisi possibile, si definisce: cacchetta. E noi non vogliamo che voi investiate tempo e neuroni in cacchetta. Ecco allora che vi consigliamo un gioco che vale la pena scoprire e che rischia seriamente di finire sommerso dalla cacchetta di cui sopra. Si chiama Drunken Robot Pornography, e non è affatto ciò che sembra. Dietro questo titoli di sicuro richiamo si nasconde infatti uno sparatutto in prima persona ambientato in arene ultracompetitive nelle quali i giocatori combattono a bordo di robot contro titanici costrutti meccanici. Classifiche, ricompense, un inferno di colpi su schermo e Martini cocktail a go-go vi aspettano al prezzo promozionale di 5,59 euro. Fateci un pensiero.

Gli Amanita Design, noti per la malinconica avventura Machinarium e il più recente Botanicula, sono tornati sulla scena indipendente con la seria possibilità di vincere ancora una volta qualche premio al prossimo Independent Games Festival.

Questa volta il gruppo di sviluppo ceco ha deciso di ripartire dalle origini con Samorost3, nuovo capitolo dell'avventura che gli ha lanciati. Rispetto al passato, tutto le schermate sono dipinte a mano e il sistema di gioco è stato approfondito per offrire un'esperienza più solida e duratura. Nei piani di Amanita Design i giocatori dovrebbero potere ricominciare da capo l'avventura una seconda volta e scoprire nuovi segreti del mondo di gioco che erano sfuggiti durante il primo passaggio. Torneranno anche le musiche orchestrali che tanta fortuna hanno portato al team, e saranno ancora più determinanti per l'esperienza di gioco, perché direttamente collegate con il mondo nel quale si muove il giocatore. Possiamo aspettarci quindi tutte le sottigliezze audiovisive che hanno sempre contribuito a fare dei giochi sviluppati da Amanita Design luoghi animati da un'atmosfera avvolgente e molto personale. Purtroppo però dovremo attendere ancora un bel po' prima di potere mettere la mani su Samorost3, perché pare che non sarà pubblicato prima dell'anno prossimo, ma siamo sicuri che andrà tutto a beneficio della qualità finale del gioco.

Ligth Apprentice tenta la strada dell'incrocio tra fumetto per il web e gioco di ruolo.

Le fasi narrative che di solito sono affidate a una sequenza animata sono qui raccontate tramite le tavole del fumetto, che si possono scorrere premendo un tasto, almeno nella demo giocabile dal browser. La situazione cambia quando dobbiamo affrontare un combattimento. Il bello è che anziché uscire dalla "pagina", il gioco semplicemente cambia prospettiva, rimanendo però dentro i confini della vignetta, che diventa così tridimensionale. A quel punto Ligth Apprentice si trasforma in un gioco di ruolo di stampo giapponese con combattimenti a turni. Un altro aspetto cruciale riguarda la scelta che deve fare il giocatore prima di affrontare uno scontro, e cioè se ritirarsi, dare battaglia, o tentare un approccio alternativo. In base a ciò che decideremo infatti cambierà anche il corso della storia. Gli effetti impiegati sono semplici ma funzionali. Durante le esplosioni per esempio la tipica onomatopea è accompagnata da un tremito dell'immagine, e non mancano neppure immagini animate. Al momento l'unico dubbio riguarda la qualità della storia, se possa cioè tenere incollati alle pagine, come si suole dire in questi casi. Purtroppo, mentre per giocare con la versione iOS è sufficiente attendere fino a marzo, per quanto riguarda la conversione PC non c'è ancora una data certa, anche se Amazu Web ha comunicato che è già in lavorazione. Attendiamo fiduciosi.

Questo è già nella nostra lista dei giochi da provare assolutamente quest'anno: si chiama Okhlos e ha come protagonista una folla di antichi greci infuriati. Già, lo scopo del gioco è raccogliere per strada sempre più abitanti dell'antica culla della civiltà e scatenare l'inferno senza perdere il controllo del gruppo. Infatti mano a mano che la folla cresce di numero le cose si fanno più difficili. Nel corso della nostra scorribanda possiamo reclutare divinità, personaggi noti dell'epoca e ogni tipo di abitante, dallo schiavo al politico, ciascuno con abilità diverse. Gli sviluppatori hanno avuto qualche difficoltà a realizzare il gioco, perché in effetti non ci sono grandi esempi cui ispirarsi. Okhlos potrebbe quindi essere il capostipite di un nuovo genere. Avete qualche nome da proporre per questa categoria nascente?

Ne avevamo già parlato in passato ma vale la pena rinfrescarci la memoria in occasione della pubblicazione del nuovo filmato di Aaru's Awakening.

Questo originale gioco di azione e piattaforme appare ora molto più rifinito, soprattutto nelle animazioni della volpe protagonista del gioco, che durante le fasi iniziali di sviluppo appariva un po' troppo scattosa. Adesso invece balza e si arrotola su se stessa con una bella fluidità, all'interno di un'ambientazione impreziosito da una direzione artistica ispirata ai fumetti giapponesi. A quanto pare è confermato che non si tratterà di un gioco lento e riflessivo: il mondo di gioco si modifica infatti al nostro passaggio impedendoci di tornare indietro sani e salvi, e sembra che sia necessario padroneggiare i vari passaggi a furia di errori prima di avere la soddisfazione di un'esecuzione perfetta. Siamo curiosi di vedere cosa salterà fuori una volta che il gioco sarà rilasciato, probabilmente entro la prima metà dell'anno. Intanto, se volete, potete sollazzarvi con la demo e votare Aaru's Awakening su Greenlight. D'altronde con tutti i giochi mediocri che sfilano sulla vetrina di Steam, questo ha ottime probabilità di risollevare la media.

Salutiamoci in bellezza con A Night in the Woods, un browser game che ci abbandona di notte, all'aperto, con lo scopo di trovare al più presto un riparo. Atmosfere inquietanti e brividi di freddo assicurati.

di Andrea Rubbini

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World of Warcraft
Non potevamo che iniziare questa rubrica con il tronista Blizzard. E di cosa vogliamo parlare? Del press event europeo attualmente in corso che sta mostrando al nostro Umberto Moioli e ai suoi colleghi dei momenti inediti di Warlords of Draenor, tipo l'intera Shadowmoon Valley del passato completamente giocabile? Mapperfavore! Vogliamo commentare revamp per i modelli poligonali delle femmine di orco e delle nane?

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Macchissenefrega! No, noi vogliamo discutere e condannare la fine di un'era, la caduta dell'ultimo baluardo, la tragicomica verità che è stata celata fin troppo a lungo e che ora è chiara come il sole: World of Warcraft ha ceduto! A cosa non si sa, però lo dice un sacco di gente a caso sui social network e sui forum, perciò vogliamo dirlo pure noi. Stiamo parlando ovviamente del nuovo servizio per il level up istantaneo a 90, offerto alla modica cifra di 60 dollari ai giocatori americani, probabilmente 60 euro a quelli europei. Non è scandaloso, signore e signori? No, a dire il vero non lo è, e vogliamo spiegarvi il perché, o quantomeno ci proveremo. Innanzitutto bisogna tenere a mente che questo servizio è facoltativo: se lo volete acquistare lo fate, sennò ciccia. Nessuno vi punta una pistola alla testa. In secondo luogo, bisogna tenere presente che tutti coloro che acquisteranno Warlords of Draenor, normale o Collector's che sia, disporranno di un upgrade completamente gratuito da usare su un personaggio a piacimento. Lasciando stare i soldi, facciamoci una domanda: perché utilizzarlo? Raggiungere il livello 90 con un personaggio nuovo di zecca è tutt'altro che difficile, anzi, ma richiede più o meno tempo a seconda di vari fattori (gli impegni del giocatore, la classe scelta, eccetera) ed esistono giocatori che potrebbero non averlo per tantissimi motivi diversi: impegni lavorativi, questioni personali, tutto l'ambaradan. Esistono anche giocatori che, magari, vogliono unirsi a degli amici su un altro server, e piuttosto che pagare il servizio di trasferimento (20 euro) potrebbero approfittare del coupon contenuto nell'espansione.

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Oppure potrebbero aver deciso di cominciare o ricominciare a giocare in compagnia di amici che sono già al massimo livello: quanto sarebbe scomodo dover aspettare che il nuovo arrivato ci raggiunga? Qualche click e voilà, eccoci tutti insieme. Un altro esempio più "hardcore" potrebbe essere quello di una gilda che ha improvvisamente bisogno di un ruolo chiave nelle incursioni, come quello del tank: piuttosto che reclutare nuovi giocatori - vatti a fidare! - i gildani potrebbero fare una colletta da pochi euro a testa per pagare il level up istantaneo a un loro compagno disponibile a giocare un nuovo personaggio. Se ci pensate, il servizio di level up istantaneo non è poi così "grezzo" come possa sembrare. Certo, ci saranno anche quei giocatori con tanti soldini in tasca che ne approfitteranno per bypassare interamente la fase di crescita, ritrovandosi con una trentina di abilità che non sanno usare a boicottare involontariamente le partite altrui. Sì, ma i "nabbi" non c'erano anche prima? Cos'è cambiato? Niente, a parte il fatto che i giocatori smetteranno di rischiare i propri soldi affidando i loro account a losche terze parti che violano ogni regola nell'EULA. Facciamo finta che, per un motivo o per l'altro, abbiate bisogno di questo servizio: preferireste pagare Blizzard con una transazione sicura o girare il codice della vostra carta di credito ai cinesi di pay2win4goldzchinaftw.com? E allora, prima di accanirsi sul nuovo servizio Blizzard - che, ci teniamo a precisare, non piace neppure a noi - bisognerebbe riflettere un momentino sulle sue implicazioni.

A Realm Reborn: Final Fantasy XIV
Ripresa la calma, torniamo alle notizie della settimana con il rinnovato MMORPG di Square Enix, sicuramente il principale antagonista di World of Warcraft per quanto riguarda il mercato dei theme park a sottoscrizione.

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Se non ci avete ancora giocato, e siete curiosi di sapere perché, Steam vi offre un'ottima opportunità per farlo: per festeggiare il lancio del gioco sulla famosa piattaforma di Valve, Final Fantasy XIV è scontato del 50% fino al prossimo 25 febbraio. Il che significa che l'intero gioco, con il primo mese gratuito, costa temporaneamente poco più di una semplice mensilità nella sua versione standard (12,49€) e solo 19,99€ in Collector's Edition digitale. Tra l'altro è un ottimo momento per approfittarne perché è stata appena pubblicata una patch molto interessante che non aggiunge alcun contenuto particolare ma migliora sensibilmente la qualità della vita: oltre a tanti nuovi parametri per la gestione delle Free Company, i giocatori potranno godere di nuove funzionalità durante i raid e tante altre piccole migliorie per l'interfaccia. Vi ricordiamo, inoltre, che la versione Beta per PlayStation 4 si può scaricare già da qualche giorno: il test sarà condotto da oggi, sabato 22 febbraio, fino a lunedì 3 marzo.

The Elder Scrolls Online
Se avete letto i nostri due provati del MMORPG ambientato nel mondo di Tamriel saprete, a questo punto, che non ci siamo dilungati molto sul sistema di crafting. Nel caso siate curiosi di sapere come funziona, i ragazzi d ZeniMax Online hanno preparato un video che ne illustra le caratteristiche nel dettaglio, sottolineandone le possibilità più peculiari: potete vederlo qui a destra. Se poi siete interessati ad acquistare The Elder Scrolls Online, vi suggeriamo di leggere questa esauriente FAQ che getta nuova luce su alcune caratteristiche dell'early access e della controversa Imperial Edition, chiarendo una volta per tutte, per esempio, il funzionamento degli anelli di Mara, le tempistiche dell'accesso anticipato e i limiti imposti dalla scelta delle alleanze. Vi ricordiamo, inoltre, che il Not Disclosure Agreement non è più in vigore e che quindi, se state provando le fasi finali della Beta, siete liberi di parlarne (o sparlarne!) quanto vi pare e piace.

di Christian La Via Colli

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L'Italia e l'annosa questione della fibra ottica
Attualmente, in Italia, ci sono connessioni che passano da un nodo estero per ritornare a un server nostrano. Attualmente, in Italia, molte centraline subiscono malfunzionamenti quando piove. Attualmente, in Italia, pochissime ADSL garantiscono effettivamente la banda promessa e la qualità del segnale è spesso talmente bassa da generare anomalie e malfunzionamenti. Ma, continuano a dirci da ormai molto tempo, la fibra risolverà tutto e, ci è stato detto in passato, i lavori procedono a tutta velocità. Una velocità molto relativa, visto che in posti come il Vermont hanno impiegato meno tempo a portare i cavi in fibra ottica per i monti, e in certi punto lo hanno fatto, e non è uno scherzo, a dorso d'asino. Ma, d'altronde, da noi l'efficienza si deve scontrare con un sistema burocratico e imprenditoriale da incubo e chi segue la vicenda della fibra da qualche tempo ricorderà i rifiuti alle offerte di alleanza tra operatori telefonici per sveltire i lavori. Lavori fondamentali per consentire all'Italia di recuperare un gap insostenibile per un paese disperatamente bisognoso di infrastrutture che consentano alla popolazione di aggiornare le proprie prospettive, le proprie competenze e le proprie possibilità lavorative.

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Questo tipo di considerazione muove gli investimenti di paesi che riteniamo, ormai a torto, arretrati, paesi consapevoli che gli aggiornamenti all'infrastruttura nei tempi di magra sono passi fondamentali per il rilancio. Nello stivale, invece, la velocità di connessione media è tra le più basse dell'intero occidente e solo il 15 percento della popolazione può potenzialmente accedere all'ultra velocità anche se i lavori sulla fibra sono iniziati ormai da molti anni. La situazione, è quasi inutile ribadirlo, appare grigia, al pari di tante altre situazioni italiane. Eppure, secondo un report di SOStariffe.it, i quattro operatori principali attualmente impegnati nello sviluppo della banda ultra larga (Fastweb, Telecom, Vodafone, Infostrada) sono pronti per compiere un grosso salto che dovrebbe portare la copertura della fibra dal 15 al 50% in due anni. Non si parla di connessioni a 100 megabit, velocità teoricamente raggiungibile solo con Fastweb, ma per molti passare da 7 megabit, che sono realmente quattro nei giorni di sole, a 30 megabit, che si traduce nel download di un gioco moderno in due o tre ore, sarebbe già un grosso passo in avanti e ci sarebbe anche la possibilità di fruire in streaming di film in full HD. Dunque, da qui a due anni una parte dell'Italia potrebbe finalmente aggiornarsi. Ma i piani per chi non abita nelle grandi città quali sono? Se sono gli stessi applicati alla questione ADSL, allora chi vive in periferia o in comuni di dimensioni ridotte potrebbe vedere il gap delle proprie connessioni ampliarsi rispetto ai servizi forniti ai cittadini che vivono nei centri urbani. Ancora oggi, infatti, ci sono paesi costretti a servirsi di ponti radio, connessioni su rete cellulare o ADSL dalle prestazioni angoscianti, insufficienti per navigare, figuriamoci per lavorare, scaricare multimedia o giocare. Certo, con la sostituzione delle infrastrutture dovremmo finalmente dare l'addio alle centraline pleistoceniche e la situazione dovrebbe migliorare automaticamente per chiunque sarà raggiunto dal cavo. Ma il dubbio riguarda l'effettivo raggiungimento di una copertura degna di questo nome e l'effettiva capacità di sfruttare la fibra.

Interfacce cool per un futuro top
L'analisi del corpo umano attraverso lo schermo di un computer potrebbe sembrare già un traguardo di alto livello, capace di rendere una visita medica qualcosa di meno terrificante della terribile combo composta da lettino verdemare in finta pelle drammaticamente screpolata, dottore in pantofole con sguardo torvo e infermiera svogliata o resa inospitale dall'eccessivo lavoro dovuto alle anomalie del nostro sistema lavorativo. Ma con il futuro alle porte e PC sempre più potenti sotto mano, perché limitarsi a freddi programmi sviluppati da secchioni che non capiscono niente di cool, pubblicità e fantascienzucola americana moderna. Ed ecco che arrivano interfacce pronto uso studiate per adattarsi a scanner corporei e strumenti di analisi sempre più sofisticati. Tecnologie che non si limitano a mostrare i dettagli interiori di un corpo ma all'interno delle quali i polmoni vengono impreziositi da effetti grafici, linee roteanti e dettagli sfiziosi che rendono il tutto molto più fantascientifico e visivamente intrigante. Parliamo di roba alla Minority Report che 2Rise ha sviluppato partendo dalle sue interfacce precedenti, sempre esteticamente sfiziose ma decisamente più limitate, arrivando a includere l'ormai ovvio tablet per roteare, gestire e inquadrare i dettagli desiderati. Forse sarebbe meglio togliere il triangolino da sopra al cervello del paziente, giusto per evitare di sbagliarsi e non vedere quella macchiolina nera, un elemento che parlando di un'interfaccia cool fa sorridere ma che nella vita di un essere umano in carne e ossa potrebbe avere risvolti terribilmente drammatici. Oltre a questo consiglieremmo a chi userà mai tecnologie di questo tipo di evitare il sottofondo rock synth pompato, tanto più se la paziente sotto esame è una simpatica vecchierella in cerca di un ambiente medico tranquillo e rassicurante. Noi, in questi casi, consiglieremmo Nilla Pizzi. Che cosa centra questo con i PC o i videogiochi? Beh quelle interfacce saranno probabilmente usate anche in applicazioni e videogiochi, entrambi casi in cui, per fortuna, musica pompata e triangolini roteanti non dovrebbero stridere più di tanto.

Prime prove su strada per le nuove GeForce
Alla fine la GeForce Titan Black, scheda video basata su tecnologia Kepler che è stata al centro di rumor per diverso tempo, è arrivata davvero e lo ha fatto con performance superiori del 10/20% rispetto alla già impressionante GTX 780Ti. Rispetto a quest'ultima il prezzo è sensibilmente più alto, con 999 dollari richiesti per la versione di riferimento, ma d'altronde si tratta di una scheda di lusso, equipaggiata con 6GB di memoria come la Titan standard e pensata proprio per chi non guarda al portafogli. Due Titan Black scalano eccellentemente mentre il guadagno prestazionale frena nettamente nelle configurazioni da tre e quattro schede. In ogni caso, anche tra gli entusiasti del PC ninja pochi hanno bisogno o possono permettersi configurazioni del genere e i 104.3 frame per secondo ottenuti con due schede, in risoluzione 2560p x 1440p, sono abbastanza per godere di Battlefield al massimo possibile, senza un'incertezza anche con una sensibilità del mouse molto elevata.

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A risoluzioni inferiori, manco a dirlo, una Titan Black è più che sufficiente per qualsiasi titolo ed è molto probabile che uno di questi mostri sia sufficiente per sentirsi in cima al mondo, tecnologicamente parlando, per svariati mesi a venire. Per chi invece si trova dall'altra parte della barricata, ovvero vuole giocare decentemente risparmiando il più possibile, c'è l'opzione delle GeForce GTX 750 e 750Ti di cui abbiamo parlato la settimana scorsa. La prima si avvale di più cuda CORE della 650 e frena sul clock mentre la seconda perde in termini di CUDA core rispetto alla GTX 650Ti e spinge invece sulla frequenza di base. In entrambi i casi il cambiamento maggiore riguarda l'adozione del chipset Maxwell che incorpora 2MB di cache di Livello 2 contro i soli 256KB di GTX 650 e GTX 650Ti che vengono nettamente superate in termini di GFLOP. Il chipset base passa da 1305.6 GFLOP contro gli 812.5 dell'equivalente della serie Kepler e aumenta marcatamente anche il Texel fill-rate che balza da 33.9 a 40.8 Gigatexel al secondo. Il tutto con un risparmio energetico esiguo nel caso della GTX 750 rispetto alla 650 ma reso rilevante dal fatto che il chipset Maxwell usato è ancora legato al processo produttivo a 28nm. La GTX 750Ti scende invece a 60W rispetto a 110W della GTX 750, adottando un die più piccolo, ed è un calo davvero impressionante che apre prospettive esaltanti. In futuro, infatti, Maxwell passerà al processo produttivo a 20 nm con tutto quello che ne conseguirà in termini di riduzione dei consumi, margini di overclock e via dicendo. Per il prezzo si parla di 110 euro per la GTX 750 e di 140 per la GTX 750Ti a fronte di un incremento nelle prestazioni netto che vede la GTX 750Ti superare in più test la GTX 570 e la GTX 750 superare la GTX 650Ti. Il prezzo, insomma, appare accettabile, tanto più se avete problemi di spazio e avete bisogno di una scheda di dimensioni ridotte ma capace di far girare Battlefield 4 adeguatamente in Full HD.

di Mattia Armani