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L'evoluzione di Project Morpheus

Durante la GDC abbiamo provato in anteprima la versione aggiornata di Project Morpheus!

PROVATO di Antonio Fucito   —   04/03/2015

Esattamente un anno fa abbiamo assistito all'annuncio da parte di Sony di Project Morpheus, visore di realtà virtuale che ha subito generato una certo interesse presso gli utenti PlayStation e non solo, visto che questa tecnologia esiste da decenni e solo recentemente è tornata in auge grazie ad Oculus VR su PC, e appunto alla creazione della casa giapponese, che nello specifico sarà una periferica esclusiva per PlayStation 4 e quindi godrà dei benefici e al contempo limitazioni di questa scelta molto precisa. Durante gli ultimi dodici mesi abbiamo visto Project Morpheus in tutte le fiere internazionali ma sempre nella sua forma iniziale, anche in termini di demo; la GDC 2015 è stata però occasione per una conferenza a porte chiuse dedicata ad un manipolo di giornalisti, compreso chi vi scrive, durante la quale Shuei Yoshida, presidente dei Sony Worldwide Studios, ha aggiornato i presenti sullo stato dei lavori.

L'evoluzione di Project Morpheus

Il Project Morpheus che abbiamo provato, infatti, è nuovo di zecca, sia dal punto di vista estetico, grazie a qualche accorgimento, sia da quello puramente hardware, ancora più importante dopo aver provato le demo disponibili. Siamo a conoscenza anche del periodo potenziale di uscita, fissato per la prima metà del 2016, ma non ancora del prezzo, che supponiamo verrà rivelato più a ridosso della commercializzazione nei negozi. Andiamo con ordine partendo dall'estetica del visore Sony. È possibile scorgere tre nuovi led rispetto al modello principale, posizionati al centro e ai due lati del corpo anteriore: come oramai noto, Project Morpheus funziona in combinazione con la PlayStation Camera, ed il numero totale di led attuali, pari a nove, dovrebbe garantire un tracciamento dei movimenti della testa ancora più preciso. Effettivamente così ci è parso giocando le demo, con un ritardo di risposta avvertibile ma decisamente minimizzato. Per garantire una maggiore facilità nell'indossare questa periferica, gli ingegneri di Sony hanno implementato un bottone sulla parte inferiore teso a regolare la distanza delle lenti dal volto, ed un altro invece per gestire l'ampiezza della corona prima di stringerla per fissarla alla testa. Dulcis in fundo, è stato fatto un ulteriore bilanciamento del peso allo scopo di evitare pressione su viso e capo: già con il precedente modello avevamo ravvisato una buona ergonomia, adesso Project Morpheus può essere definito tranquillamente il visore più comodo e facilmente regolabile che abbiamo provato sino ad oggi. Ci abbiamo messo davvero poco, infatti, a posizionarlo e regolarlo sulla testa, e alla stessa maniera nel far "aderire" lo schermo al volto sia con gli occhiali che senza, senza alcun fastidio e con un buon isolamento visivo dall'esterno.

L'evoluzione di Project Morpheus

La nuova versione del visore di Sony, però, non è solo comoda da indossare e indubbiamente bella da vedere: la casa giapponese ha infatti apportato alcune migliorie all'hardware interno, a cominciare dalla sostituzione dello schermo LCD con uno OLED da 5,7", dotato di risoluzione 1080p a gamma RGB, aggiornamento dello schermo a 120hz e latenza inferiore ai 18 millisecondi. Tutti questi dati rappresentano una miglioria evidente rispetto al prototipo originale, grazie ad una frequenza di aggiornamento doppia, latenza dimezzata e uno schermo di qualità superiore, in grado di eliminare del tutto o quasi l'effetto scia durante i movimenti e la perdita di messa a fuoco sui lati. Lo stesso schermo ha permesso di ridurre di molto il cosiddetto effetto griglia, ovvero la presenza avvertibile dei singoli pixel su schermo, e di riprodurre una gamma di colori più differenziata e realistica. Dopo aver provato le tre demo presenti, delle quali parleremo in maggiore dettaglio all'interno in un articolo dedicato, abbiamo potuto appurare effettivamente questi miglioramenti, e complice anche software in stato di sviluppo più avanzato, l'impatto visivo può essere considerato chiaramente superiore rispetto ad un anno fa, con immagini più definite, l'assenza di scie avvertibili, una scala di colori più accesa e, in alcuni casi come The London Heist, un dettaglio grafico che comincia a farsi interessante, in termini poligonali e di complessità della scena.

Siamo ben lungi dall'avere una pulizia grafica o una bellezza visiva tipica di un The Order o inFAMOUS, sia ben chiaro, ma finalmente intravediamo delle potenzialità interessanti anche per giochi sviluppati per questo visore, che al netto di una potenza di calcolo richiesta di fatto doppia in termini di frame rate, potrebbero regalare qualche soddisfazione anche in termini puramente grafici. Le altre due demo proponevano una versione aggiornata di The Deep, anche in questo caso decisamente più definita, colorata e di riflesso coinvolgente, e l'accoppiata Magic Controller con Toybox Bedroom, all'interno della quale abbiamo interagito con gli stessi simpatici robottini che si sono visti in Playroom per PlayStation Camera.

L'evoluzione di Project Morpheus

Dopo aver passato un paio di ore con Project Morpheus, averlo indossato più volte, con o senza occhiali, e aver provato le demo presenti, possiamo ritenerci soddisfatti sia dal punto di vista hardware sia da quello software, soprattutto perché ci sono stati miglioramenti sensibili in soli dodici mesi e potrebbero essercene altri da qui all'uscita. Ovviamente rimangono alcuni interrogativi, rappresentati dal supporto che ci sarà in termini di titoli terze parti - ma qui Sony dovrà essere brava a supportare in prima persona la fase di lancio di questa nuova periferica, trascinando con le vendite l'arrivo di altri sviluppatori - e dal prezzo, a nostro modo di vedere componente fondamentale per l'acquisto in massa di un hardware che a tutti gli effetti rappresenta una periferica aggiuntiva da comprare dopo aver speso già dei soldi per la propria console. Da qui alla prima metà del 2016 avremo modo di provare Project Morpheus sicuramente altre volte, cercando di capire come si posizionerà sul mercato e su quali campi darà battaglia ai numerosi visori che si stanno affacciando sul mercato, e che si interfacciano con hardware più o meno potenti a seconda dei casi. Anche se, in realtà, ai possessori PlayStation 4 interesserà sapere solamente come sarà il supporto in termini di videogiochi dedicati.

Durante la GDC abbiamo provato in anteprima la versione aggiornata di Project Morpheus!

CERTEZZE

  • Decisamente migliore rispetto al primo prototipo
  • Ergonomia al top

DUBBI

  • Il prezzo è una incognita importante
  • Il supporto terze parti sarà decisivo