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Qualcosa di Rare

Facciamo un riepilogo su quello che sappiamo e quello che speriamo sul nuovo titolo Rare

SPECIALE di Giorgio Melani   —   17/05/2015

Non è ancora stato annunciato ufficialmente eppure sul nuovo gioco Rare grava già un peso notevole. Che fine ha fatto Rare, che sta facendo adesso? Esiste ancora della magia negli studi di Twycross? C'è mai stata, dopo il distacco da Nintendo e l'acquisizione in blocco da parte di Microsoft? A queste e altre domande dovrà rispondere la software house britannica con il suo nuovo progetto, che verrà presentato nel corso della conferenza Microsoft all'E3 2015 e per il quale le aspettative sono alte, molto alte, quasi opprimenti.

Qualcosa di Rare

Al di là dell'hype, si tratta di capire in che direzione si stia muovendo il team, se sia rimasto intatto qualche ingranaggio della perfetta macchina da giochi dell'epoca Nintendo o se questa si sia definitivamente frantumata nell'impatto con i milioni di Kinect Sports venduti e con il nuovo ruolo di raccordo con il pubblico casual che aveva finito per assumere il team sotto la gestione di Don Mattrick. Intendiamoci, non è tutto bianco o nero, l'arrivo di Phil Spencer non significa necessariamente un ritorno al gameplay dei bei vecchi tempi andati così come la precedente gestione non ha rappresentato solo ombre per la storia di Rare, come dimostrano appunto le vendite dei suoi giochi e la spinta data alla diffusione di Kinect, che con i titoli Rare ha trovato probabilmente l'applicazione ludica migliore (se non l'unica valida). D'altra parte anche il lavoro fatto sotto il cofano di Xbox 360, nella costruzione della nuova dashboard dinamica e "social" ha caratterizzato in maniera importante l'esperienza videoludica di Microsoft, ma è indubbio che nei videogiocatori sia rimasto l'amaro in bocca per il ritiro forzato di Rare dal fronte del gameplay duro e puro. Ecco dunque che l'E3 2015 assume un'importanza capitale per il team, che in tale occasione dovrebbe presentare finalmente il suo nuovo e misterioso gioco.

Qualcosa di Rare

La vera Rare

Con il lancio di Xbox One il trend sembrava essere chiaro: lanciati nel progetto Kinect Sports Rivals e con un proprio brand storico come Killer Instinct nella line-up di lancio in mano ad un altro team, la posizione della compagnia all'interno di Microsoft sembrava ormai consolidata lontano dalla produzione dei videogiochi "core", una bella differenza rispetto all'impiego che Rare ebbe agli inizi di Xbox 360, come testa di ponte nella nuova generazione che faceva bella mostra di sé e delle sue capacità tecniche con titoli come Kameo e Perfect Dark Zero.

Qualcosa di Rare
Qualcosa di Rare

Tuttavia, qualcosa sembra sia destinato a cambiare, e ne è una dimostrazione esplicita il fatto che il capo della divisione Xbox, Phil Spencer, abbia voluto più volte chiarire che il nuovo gioco in sviluppo presso il team non sia un titolo costruito appositamente per Kinect e sia piuttosto un gioco "Rare al 100%". Questo rappresenta chiaramente un venire incontro alle richieste degli appassionati storici, spostando la software house britannica dal suo ruolo di coordinamento d'esperienze social e Kinect a un ritorno in prima linea, con lo sviluppo di un videogioco dallo stile più tradizionale. Tutto è partito nel corso dell'estate dell'anno scorso, quando Spencer ha iniziato a menzionare Rare con una certa frequenza nei suoi numerosi messaggi su Twitter, garantendo un posto speciale per il team nel futuro di Xbox One, a prescindere dalla presenza o meno di Kinect, che nel frattempo aveva perso il suo status di standard inalienabile dalla console. "Adesso siamo in un momento in cui non voglio che Rare sia limitata ai Kinect Sports, i tempi sono maturi per il prossimo gioco Rare, so che il team sta lavorando alacremente al progetto, ci sono un sacco di idee e anche Phil Harrison è in contatto con loro", aveva detto il capo di Xbox nel periodo della Gamescom 2014, mentre poco dopo comparivano degli annunci di lavoro per il team, impegnato in qualcosa di "strabiliante e mai visto prima". Per quanto riguarda Phil Harrison, inoltre, bisogna segnalare come, in un'intervista rilasciata poco dopo la sua uscita da Microsoft, si sia riferito proprio al progetto Rare a cui stava collaborando come ad "uno dei punti più alti" della sua carriera, qualcosa di "esaltante".

Banjo Threeie

Mettendo insieme diversi indizi emersi in rete nell'ultimo anno, tutto sembra puntare su un terzo capitolo della serie Banjo-Kazooie, collegato direttamente ai primi due storici platform usciti su Nintendo 64 e di cui Nuts & Bolts su Xbox 360 ha rappresentato una simpatica digressione. La storia comincia circa un anno fa, quando Robin Beanland, compositore di Rare, pubblica alcuni tweet in cui prima annuncia di aver rotto il proprio banjo (lo strumento musicale, usato anche proprio per la colonna sonora di Banjo-Kazooie) e poi di averlo riparato con le parole "È vivo!" corredate dalle prime note di una delle canzoni della colonna sonora di Nuts & Bolts, oltre ad affermare che il 2015 sarà un grande anno per la squadra.

Qualcosa di Rare

Qualche giorno dopo, il solito Phil Spencer fa sapere di aver visto qualcosa dei "grandi piani" e dell'"ambizioso progetto" in corso presso il team e di essere particolarmente esaltato dalla cosa. Più o meno nello stesso periodo un misterioso utente di NeoGAF, tale "Kampheld", presunto insider Microsoft, pubblica un messaggio in codice morse tradotto come "BK E3 2015", che pare piuttosto esplicito. Altri tasselli aggiunti ad un puzzle che sembra sempre più risolversi con il ritorno del platform con protagonista la strana coppia derivano da tutta una serie di interventi anonimi su vari forum, dalla provenienza incerta ma tutti accomunati dal riferimento ad un terzo Banjo. Tra questi si segnala un presunto sviluppatore 343 Industries che sostiene di essere stato impegnato da Microsoft a supporto dello sviluppo di questo presunto Banjo-Threeie e un altro misterioso insider a rimarcare la storia. Da questi insider sono emersi alcuni dettagli, come il fatto che i protagonisti del gioco sono molto simili al design dei render originali e che propongono in tutto e per tutto un'evoluzione dei movimenti e delle situazioni di gioco dei capitoli su Nintendo 64. A quanto pare, la storia sarebbe basata ancora una volta sulla strega Gruntilda, che ha rubato alcuni dispositivi tecnologici dal Lord of Games di Nuts & Bolts per potenziare i suoi minion storici. A tutto questo si affianca anche la strana coincidenza di Yooka-Laylee, gioco indipendente chiaramente ispirato a Banjo e creato da alcuni ex-Rare, posto proprio in questi giorni su Kickstarter e protagonista di una campagna di raccolta fondi di enorme successo, a dimostrazione di come il particolare platform 3D per Nintendo 64 sia ancora nei cuori di tantissimi videogiocatori.

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Le altre possibilità

In questo clima misterioso, una cosa sembra indubbia: il nuovo gioco Rare guarderà al passato glorioso del team, come dimostra anche la scelta del responsabile del progetto, ovvero Gregg Mayles. Designer e creative director di lungo corso all'interno di Rare, si tratta di un personaggio legato ai maggiori successi del team, tra Banjo-Kazooie, Banjo-Tooie e Conker: "Vi dirò questo a riguardo", ha detto Phil Spencer lo scorso novembre sul progetto in corso, "Gregg Mayles è il responsabile del gioco. Se conoscete Rare, sapete che Gregg è Rareware in tutto e per tutto", cosa che rinforza ulteriormente l'idea che si tratti di un gioco dal sapore classico e comunque destinato all'utenza "core".

Qualcosa di Rare

Questo ovviamente non esclude la possibilità che il progetto in corso sia, al contrario di quanto emerso finora, un titolo completamente nuovo e inedito, ma visto il ricco portfolio di proprietà intellettuali in possesso di Rare e il seguito di cui queste godono ancora presso il pubblico, lo sfruttamento di una di queste sembra la soluzione più logica. D'altra parte, la questione è stata riferita esplicitamente anche da Kenn Lobb, Microsoft Studios Creative Director: "abbiamo una grande passione per ognuno di quei giochi, internamente", ha affermato Lobb all'inizio del 2015, con riferimento diretto ai brand storici di Rare, "e abbiamo sorprese in serbo per il futuro prossimo e per il lungo termine", allargando il discorso al ritorno di più titoli appartenenti al bagaglio del team britannico. Conker, dopo il remake su Xbox, è uno dei maggiori candidati ad un ritorno su piattaforma Microsoft, in parte già avvenuto con il rilascio degli asset utilizzabili dagli utenti di Project Spark per la creazione di contenuti a tema. Gli altri candidati quotati sono Perfect Dark, anche questo ormai strettamente legato alle piattaforme Microsoft nonostante le sue origini su Nintendo 64, ma sul quale alcun indizio sembra puntare al momento, e Battletoads. Quest'ultimo, vecchio action game a scorrimento in 2D, è stato per un certo periodo il sospetto numero uno tra i possibili remake, soprattutto dopo che Phil Spencer si è presentato all'evento di presentazione di Windows 10 indossando una maglietta dedicata, scelta che nel particolare linguaggio non verbale del capo di Xbox ha solitamente un significato molto preciso. In mancanza di informazioni precise, non resta che attendere la conferenza Microsoft all'E3 2015 per svelare finalmente il mistero: appuntamento il 15 giugno alle ore 18:30.