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PC quantistico

Microsoft ha presentato la versione PC di Quantum Break alla stampa

ANTEPRIMA di Simone Tagliaferri   —   02/03/2016

Nelle scorse settimane si è fatto un gran parlare dell'annuncio di Microsoft riguardante l'uscita di Quantum Break anche su Windows 10, oltre che su Xbox One. Durante un recente evento con la stampa, svoltosi a fine febbraio, Phil Spencer, il capo della divisione Xbox, ha esplicitato e chiarito i piani della casa di Redmond: il titolo di Remedy è solo l'inizio, il futuro è nell'unificazione. Era facile intuirlo già dalla presentazione di Windows 10, ma ora c'è l'ufficialità della cosa.

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Certo, di strada da fare ce n'è ancora molta, visti i primi tentativi di portare i giochi Xbox One sul Windows Store, che si sono dimostrati quantomeno controversi (per essere buoni). Parliamo di Rise of the Tomb Raider e dei suoi mille problemi (aggiornamenti in ritardo, impossibilità di selezionare lo schermo pieno esclusivo che rende il gioco molto più pesante e così via) e del recentissimo Gears of War: Ultimate Edition, che pur essendo il port di una remastered di un titolo di qualche anno fa, stenta su moltissime configurazioni, con prestazioni assurde su quelle che montano schede grafiche Radeon. Insomma, su PC Quantum Break non deve dimostrare solo di essere un buon gioco, ma anche che l'intera struttura messa su da Microsoft sia adeguata alle esigenze dei videogiocatori, cosa che per ora non sembra essere. L'evento stampa in sé non ha sciolto questi nodi, limitandosi a illustrare alcuni aspetti del mondo Xbox che arriveranno su PC e promettendo miglioramenti per il futuro. Volendo riassumere potremmo limitarci a dire che Xbox Live sbarca su Windows con Obiettivi e Gamerscore. Eccitati? In realtà già da tempo è possibile scaricare l'applicazione Xbox su Windows 10, ma in questo caso rischia addirittura di essere utilizzata, che immaginiamo sarebbe una bella novità per Microsoft. In tutta sincerità fatichiamo a trovare delle caratteristiche esclusive che possano attirare qualcuno, gioco a parte. Chiariamo: Xbox Live è un ottima piattaforma... su Xbox. Quando nacque era evidente che il suo obiettivo principale era di portare in forma semplificata su console alcune delle novità che nel mondo PC si andavano sviluppando da anni, soprattutto per migliorare l'esperienza dei titoli multiplayer. Non potevi pensare a una crescita dell'online senza una chat o un modo per far incontrare virtualmente i giocatori anche fuori dal gioco. Adesso, è scontato che se al servizio leghi un titolo atteso come quello di Remedy, qualche giocatore dentro ce lo tiri; il rischio però è che il tutto faccia la fine di Games for Windows Live, ossia che diventi una specie di tassa da pagare per accedere a un gioco, più che qualcosa in grado di arricchirlo e in cui ti fa piacere tornare.

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Linee temporali

Detto questo cerchiamo di capire come si è presentato Quantum Break nella sua versione definitiva ed esaminiamone alcuni aspetti fino a oggi poco chiari. Iniziamo dal sistema di scelte. Come già scritto più volte, il titolo di Remedy prevede delle diramazioni nella trama che dipendono dalle decisioni del giocatore.

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In termini di gioco il tutto si traduce in un potere chiamato Junction, che in momenti precisi e prestabiliti, permette di vedere le due linee temporali che si possono generare da quel punto in poi: sostanzialmente si guardano dei filmati con le conseguenze immediate della nostra decisione e la storia prosegue in modo diverso tenendo conto di ciò che abbiamo fatto. Di base non è un sistema originalissimo, anche perché di videogiochi con storie che si diramano a seconda delle scelte del giocatore ce ne sono molti (basta considerare i titoli di TellTale Games). Però qui l'impatto è duplice, perché oltre che sul gameplay, le decisioni finiscono per averne uno anche sulla serie TV legata al titolo, cambiandone alcune sequenze. Insomma, il sistema è pensato per creare un legame più profondo non solo con il videogioco, ma con l'intero universo di Quantum Break, dando al giocatore l'illusione di incidere davvero sugli eventi (è tutto pre-registrato, tranquilli). Certo, guardando il tutto in azione l'"effetto prompt" è evidente, ma visto l'intreccio creato era impossibile fare diversamente.

Costanti nel tempo

Altra conferma arrivata dall'evento è quella della dinamicità dell'azione resa possibile dai poteri di manipolazione del tempo. Da questo punto di vista Remedy sembra aver svolto un lavoro eccezionale, scardinando buona parte dei canoni degli sparatutto in terza persona con coperture.

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In Quantum Break, soprattutto nelle fasi avanzate, l'imperativo sarà muoversi e sfruttare al massimo i poteri del protagonista. Cercare rifugio dietro alle coperture potrebbe rivelarsi controproducente, soprattutto quando scenderanno in campo nemici capaci di manipolare il tempo come noi. Da quello che abbiamo potuto vedere, le meccaniche di gioco sono pensate per lasciare sempre più spazio alle strategie del giocatore sul campo di battaglia, dandogli molte scelte su come affrontare i pericoli. Certo, le fasi iniziali saranno più classiche, ma il bello sarà anche questo: evolvere le proprie tattiche di battaglia insieme al personaggio, così da rendere nel gameplay stesso la sua accresciuta potenza. Anche dal punto di vista tecnico la versione finale del gioco è stata una bella conferma: Quantum Break è splendido, uno dei giochi più belli da vedere di questa generazione (se non il più bello). Almeno le sequenze che abbiamo potuto visionare sono davvero il top di quanto si sia mai potuto giocare, con modelli umani e scenari ultra dettagliati, che ospitano lo spettacolo pirotecnico garantito dalle sparatorie e dai poteri. Speriamo soltanto che si mantenga sullo stesso livello per tutto il gioco.

CERTEZZE

  • Tecnicamente eccezionale
  • Meccaniche delle sparatorie interessanti

DUBBI

  • Il Windows Store reggerà il gioco?