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AMD vs Intel: la guerra del Computex

Una panoramica approfondita delle novità presentate da Intel e AMD in occasione del Computex 2017 di Taipei

SPECIALE di Mattia Armani   —   01/06/2017

In occasione del Computex 2017 di Taipei, AMD ha parlato di una vasta gamma di novità in arrivo, ma lo ha fatto con qualche nota negativa e in modo piuttosto generico, mentre Intel ha attaccato su un fronte specifico, quello dei desktop Hi-End che sono destinati a chi ha molti soldi da spendere o necessità decisamente particolari. E sono ancora più particolari ora che una AMD più aggressiva ha rilanciato la corsa al numero di core, anche se Intel è riuscita a giocare d'anticipo, con la serie Core X, soffiando alla famiglia Ryzen Threadripper, nome in codice Whitehaven, il primato del maggiore numero di core prima ancora che questo fosse presentato ufficialmente.

AMD vs Intel: la guerra del Computex

Intel e l'assalto al settore High-End Desktop

L'Intel Core i9-7980XE, famiglia Skylake-X per desktop di fascia estrema e socket LGA 2066, mette in campo 18 core e 36 thread per 1999 dollari di prezzo consigliato. Sotto, a 1699 dollari, c'è il Core i9-7960X che equivale al Threadripper di punta e costa poco più dell'i7-6950X nonostante i 16 core contro i 10 del modello di punta della famiglia precedente. Per arrivare al corrispettivo della CPU di punta della serie Broadwell-E dobbiamo passare prima per l'i9-7940X, 14 core e 28 thread per 1399 dollari, e dall'i9-7920X, 12 core e 24 thread per 1199 dollari, giungendo infine all'i9-7900X, sbloccato come tutte le CPU della serie X, che riesce a spingersi, ovviamente non con tutti i core, fino a 4.5GHz di frequenza massima. Non sappiamo, invece, fin dove si spingono i modelli superiori, nemmeno in termini di consumi, ma sappiamo che l'i9-7900X consuma 140W come le due CPU Skylake-X inferiori, ma vanta 13.75MB di cache di livello 3 e 44 linee PCI. L'i7-7820X, prezzo consigliato 599 dollari, si accontenta invece di 28 linee e di 11MB di cache come l'i7-7800K che, piazzato a 389 dollari, vanta le stesse linee PCI ma scende fino a 8.25MB per quanto riguarda la cache di terzo livello. Sotto, infine, ecco i due Kaby Lake-X le cui specifiche sono esattamente quelle riportate dalle indiscrezioni delle ultime settimane. Il primo è l'i7-7740K che assomiglia molto all'i7-7700K a partire dalle 16 linee PCI Express libere, solo per quanto riguarda la CPU e non totali, per arrivare ai 4 core, agli 8 thread e agli 8MB di cache L3. La CPU da 339 dollari riesce però a spingersi in alto con le frequenze come dimostrano i 7562.25MHz raggiunti grazie a un sistema di raffreddamento a elio liquido. E ci aspettiamo buoni margini anche dal Core i5-7640X in mancanza dei quali una CPU da 4 core e 4 thread venduta a 242 dollari potrebbe perdere un po' di senso. In ogni caso ci mancano troppi dettagli per sparare giudizi e per questo ci accingiamo a chiudere con Intel menzionando la presentazione della Compute Card che restringe un computer completamente funzionale in 95 x 55 x 5 mm. Il minuscolo oggetto, capace di trasformare un televisore o un monitor in un media center o in un PC da lavoro, arriverà ad agosto con due varianti basate su processori Celeron N3450 e Pentium N4200e. In futuro le CPU Apollo Lake lasceranno il posto a quelle Kaby Lake con nuovi modelli basati su Core M3-7Y30 e Core i5-7Y57.

AMD vs Intel: la guerra del Computex

AMD e la battaglia su più fronti

La conferenza AMD, lo abbiamo detto, ha toccato più argomenti ma è partita con il preambolo tipico di quegli eventi che sono particolarmente ricchi di novità. Speravamo di sbagliarci ma così non è stato anche se l'evento ci ha portato conferme e date in quantità come quella delle CPU da server EPYC che arriveranno il 20 giugno. Un'altra conferma, purtroppo legata al gaming e negativa, riguarda il ritardo delle schede video consumer basate su architettura Vega, forse dovuto a problemi di produzione iniziali. Il resto è girato intorno all'obiettivo di far sì che il mondo si accorga che AMD può fronteggiare NVIDIA in ogni campo e questo include supercomputer e datacenter che pur toccando marginalmente l'ambito gaming, almeno per ora, sono sempre più rilevanti. Ed è qui che ritroviamo l'architettura Vega che nella versione Frontier, già presentata qualche tempo fa e destinata ad arrivare sul mercato il 27 giugno, supererebbe in modo netto il P100 targato NVIDIA, forse abbastanza da essere competitiva anche con il nuovo chip V100. E questo potrebbe essere un dettaglio importante nell'ottica delle schede video Radeon RX Vega, ma con la conferma del ritardo non le vedremo prima di fine luglio, quando saranno finalmente presentate in occasione del Siggraph 2017. E dovremo senza dubbio aspettare luglio, e forse anche qualcosa in più vista l'indicazione generica del terzo trimestre, per avere accesso ai processori Ryzen 3, l'ultimo tassello della nuova offerta desktop AMD che finalmente garantirà qualche alternativa in più anche per le configurazioni gaming a basso prezzo. Il segmento successivo è stato dedicato ai partner Dell, Acer, HP, Lenovo e Asus che hanno presentato diverse soluzioni alcune delle quali piuttosto interessanti tra cui un all-in-one a otto core con una RX 580, un laptop per il casual gaming da 15 pollici equipaggiato con RX 550 e il nuovo Laptop Asus ROG Strix con FreeSync 2.0, RX 580, fino a 512 GB di storage SSD e il punteggio più alto, almeno secondo Asus, in termini di potenza di calcolo CPU. In quest'ultimo caso l'obiettivo è la potenza e questo si traduce nell'uso di una CPU Ryzen 7, ma molti dei preassemblati che sono stati presentati potranno ospitare anche processori Ryzen 3. Saranno invece più sottili i dispositivi che accoglieranno le soluzioni Ryzen Mobile, in arrivo nella seconda metà del 2017.

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Un Ryzen per tutti i gusti

Le APU Ryzen sono pensate per sistemi ultracompatti che promettono il 50% di performance in più rispetto alla generazione precedente. E le prestazioni dovrebbero salire del 40% in termini di grafica grazie anche all'impiego dell'architettura Vega. Il tutto mantenendo dimensioni estremamente ridotte come dimostrato con un notebook 2 in 1 da meno di 15 millimetri che, anche grazie ai 4 core e agli 8 thread, promette di cavarsela alla grande con eSport e applicazioni multimediali. A seguire, AMD è tornata a parlare delle capacità delle CPU Ryzen desktop che si distinguono, come ben sappiamo, per le ottime performance multi-thread e per l'efficacia nella gestione di più applicazioni in contemporanea che garantisce grossi vantaggi anche per lo streaming. In alcuni giochi, lo sappiamo, Ryzen ha qualche problema, ma le performance complessive si sono rivelate sufficienti per garantire a tutta la lineup, Ryzen 3 incluso, il marchio Oculus Ready che riguarda, ovviamente, la compatibilità con il visore virtuale Rift. Il terzo segmento della conferenza ha avuto per protagonista la piattaforma X399 con le CPU Threadripper, la linea per desktop di fascia estrema che arriverà durante l'estate. Come anticipato la famiglia di CPU High-End Desktop è capitanata, almeno per ora, da una soluzione da 16 core e 32 thread, ma le linee PCI, per il processore in questione, che promette di raddoppiare effettivamente le performance già eccellenti del Ryzen 7 1800X, sono 64 invece delle presunte 44. Purtroppo manca il dato più importante, ovvero il prezzo, ma la compagnia ci ha già stupito nel caso di Ryzen 7 e ci aspettiamo prezzi altamente concorrenziali anche per Threadripper. In chiusura, forse per dare un po' di colore a una lista di date e conferme, Lisa Su ha dato il via a una imponente dimostrazione di Blender gestita da quattro Vega Frontier Edition montate su un sistema Threadripper. Il piccolo scampolo finale dedicato al gaming invece, ha visto per protagonista Prey fatto girare in risoluzione 4K e con dettagli ultra su un sistema basato su CPU Threadripper ma questa volta accompagnato da tecnologia Radeon RX Vega. A occhio ci è sembrato decisamente fluido, ma non abbiamo potuto trarre conclusioni sulla potenza della singola scheda video visto che il sistema ne utilizzava due.

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