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Il futuro di Monster Hunter: World

Ora che è uscito il primo aggiornamento importante, possiamo fare qualche ipotesi sui piani di Capcom per il suo nuovo best seller

SPECIALE di Christian Colli   —   27/03/2018

È altamente probabile che Capcom non si aspettasse il successo di Monster Hunter: World. Con sette milioni e mezzo di copie vendute nel giro di poche settimane, il nuovo survival adventure di Capcom è diventato anche il titolo più venduto in assoluto nella storia della società nipponica: un gigante su cui vale decisamente la pena puntare nei mesi a venire. Capcom ha sempre supportato i precedente Monster Hunter distribuendo contenuti aggiuntivi a ritmi più o meno serrati, ma le nuove piattaforme rischiano di cambiare drasticamente il modus operandi dello sviluppatore. Il primo aggiornamento, pubblicato solo pochi giorni fa, ha aggiunto un nuovo mostro e, nel bene e nel male, ci ha dato qualche idea su come Capcom dovrebbe procedere nei prossimi mesi.

Aggiornamenti a cadenza mensile

Monster Hunter: World offre una rotazione su per giù settimanale di missioni "evento" che offrono diverse tipi di sfide e ricompense. Le cacce multiple, per esempio, sono il modo migliore di collezionare le corone che contraddistinguono le dimensioni dei mostri, mentre altre missioni permettono di raccogliere le tracce dei mostri temprati con maggior frequenza e altre ancora, quando disponibili, garantiscono materiali da scambiare per la fabbricazione di armature e armi a tema, come quelle di Aloy nella collaborazione con Horizon. Non si tratta esattamente di una novità: anche nei precedenti Monster Hunter, come quelli per Nintendo 3DS, Capcom pubblicava regolarmente nuove missioni da scaricare per arricchire il gioco con mostri e oggetti inediti. Questo sistema faceva sì che molti giocatori prima o poi ricaricassero i loro salvataggi anche se avevano cacciato già per centinaia di ore. Da quanto abbiamo visto fino ad ora, sembra proprio che Capcom voglia seguire la stessa strada anche in Monster Hunter: World, ma è importante che in futuro non si limiti a riciclare i mostri che abbiamo già affrontato.

Il futuro di Monster Hunter: World

Il bestiario di Monster Hunter: World è purtroppo abbastanza limitato, se lo confrontiamo a quelli delle ultime iterazioni per Nintendo 3DS, che contavano quasi il triplo dei mostri di grandi dimensioni. Anche le missioni evento come quella di Horizon summenzionata ci hanno fatto affrontare gli stessi mostri - nel caso specifico, l'Anjanath - e noi temiamo che con questo andazzo, alla lunga, non basteranno più nuovi oggetti a trattenere l'interesse dei giocatori. La scorsa settimana, Capcom ha pubblicato un primo aggiornamento "primaverile" che ha implementato il Deviljho, un mostro storico della serie, insieme a nuove armi e armature. Si tratta indubbiamente di un passo nella giusta direzione, ma dovrà essere seguito in fretta da altri passi perché un solo mostro è un contenuto che si esaurisce alla svelta. Capcom dovrebbe quindi continuare a sfornare missioni evento settimanali, senza trascurare l'aggiunta quantomeno mensile di nuovi mostri, anche più di uno alla volta. Molte creature nel bestiario di Monster Hunter condividono "scheletri" - cioè le strutture poligonali - simili se non identici: pensate alla somiglianza tra Anjanath e Deviljho, oppure alle quattro viverne della specie Rath o ancora all'Uragaan e al Radobaan. Questo permetterebbe la facile aggiunta di nuovi mostri come il Lunastra o di varianti come il Rathalos argentato e la Rathian dorata, magari al ritmo di un inedito e di una variante al mese.

Il futuro di Monster Hunter: World

Quasi un MMORPG

Monster Hunter: World non è un MMORPG come World of Warcraft o Final Fantasy XIV. Auspicare una consistenza di aggiornamenti analoghi sarebbe sbagliato, ma forse Capcom sta cercando un compromesso ideale. Dal 6 al 19 aprile si terrà un evento chiamato Spring Blossom Festival: per l'occasione, la Caccia Celeste sarà decorata a tema e sarà possibile intraprendere alcune missioni evento specifiche, tra le quali quella col Deviljho temprato che è apparsa in bacheca, a sorpresa, lo scorso fine settimana. È chiaro che Capcom sta puntando a una soluzione non diversa da quella operata in giochi come Destiny 2: festività e stagioni sono eventi occasionali che sbloccano nuove sfide e un nuovo look negli HUB che restituisce l'idea di un mondo più vivo e dinamico. Ora bisogna solo capire in che modo, effettivamente, gli eventi festivi cambieranno l'esperienza dei giocatori, perché se Capcom si limiterà a mettere qualche decorazione in giro per Astera e a regalare un buono in più al giorno, sarà pochino.

Il futuro di Monster Hunter: World

L'implementazione di missioni tematiche, nuovi oggetti da fabbricare e nemici che, per esempio, compaiono soltanto in queste occasioni, potrebbe rendere i contenuti meno ripetitivi, spezzando la monotonia di un endgame che ruota tutto intorno al cosiddetto "minmax" delle build. Sia ben chiaro che quella parte dell'endgame - il farming esasperato di gioielli e flussopietre ottenibili solo cacciando i mostri temprati più difficili - è stata pensata per una nicchia di giocatori che vuole spremere Monster Hunter: World al massimo. In un certo senso, potremmo dire che l'esperienza "normale" finisce prima, quando si trovano le build più soddisfacenti con cui sconfiggere i mostri. La soluzione ovviata da Capcom per allungare il brodo, quella dei mostri temprati, comporta una problematica che potrebbe fare a pugni con l'idea che lo sviluppatore giapponese, prima o poi, pubblicherà un altro aggiornamento gratuito che implementi l'attesissimo, famigerato Rank G.

Il futuro di Monster Hunter: World

Il Rank G

Per chi non sapesse che cosa sia il Rank G, mettiamola così: si tratta di una specie di espansione che aggiunge al bestiario, costituito solitamente dai mostri di grado basso e di grado alto, un grado ulteriore - denominato per l'appunto G - in cui gli stessi mostri oppongono maggiore resistenza, possiedono nuovi pattern comportamentali e offrono nuove ricompense con cui fabbricare armi e armature ancora più potenti. In Giappone, il Rank G solitamente è stato pubblicato sotto forma di add-on, mentre a noi occidentali è arrivato già integrato in quella che era, a tutti gli effetti, la seconda versione di ogni gioco, anche se per noi era la prima. I mostri temprati di Monster Hunter: World sono una specie di Rank G, in termini di potenza, ma la ristrettezza dei contenuti legati a questa sfida non è nemmeno lontanamente paragonabile all'ulteriore varietà offerta da un grado completamente nuovo di creature ed equipaggiamenti.

Il futuro di Monster Hunter: World

Sull'eventualità di un Rank G anche in Monster Hunter: World ci si è interrogati a lungo ancor prima che il gioco uscisse, specialmente quando è apparso evidente che questa iterazione del franchise ne sarebbe stata priva. Le ipotesi sono molteplici: Capcom potrebbe decidere di implementare il Rank G con un aggiornamento importante nei prossimi mesi - è la voce di corridoio più gettonata, al momento - oppure potrebbe proporlo come una vera e propria espansione, facendola pagare quasi fosse un DLC. Avrebbe senso e, a fronte delle ore di gioco aggiuntive, si tratterebbe anche di una scelta comprensibile, seppur deludente. Capcom ha promesso aggiornamenti gratuiti, quindi questo dietrofront potrebbe tradire la fiducia dei fan. Un'altra possibilità è rappresentata da un sequel di Monster Hunter: World, che potrebbe vedere la luce nei prossimi mesi o il prossimo anno. A quel punto, Capcom potrebbe semplicemente ripetere la stessa strategia impiegata in Giappone negli scorsi anni, proponendo un Monster Hunter: World 2 che includa tutti gli aggiornamenti pubblicati nel corso del 2018, nonché il Rank G. Si tratterebbe di una specie di edizione "Game of the Year", che negli ultimi anni va molto di moda (pensate, per esempio, a Horizon, oggi venduto in una edizione "completa" che include anche il DLC) e che garantirebbe ai giocatori che si avvicineranno a Monster Hunter: World fra un anno l'esperienza completa.

Il futuro di Monster Hunter: World

A nostro avviso, la soluzione migliore delle tre è quella del DLC, anche a pagamento. Come abbiamo detto, i contenuti tendono a esaurirsi una volta sconfitti tutti i mostri: a quel punto, massimizzare le performance del cacciatore diventa un'attività ripetitiva che può interessare soltanto i giocatori che si sono veramente appassionati alle dinamiche del gioco. Da questo punto di vista, incastrare il Rank G nell'endgame comporterebbe svariati problemi in termini di bilanciamento. Monster Hunter: World è stato progettato per essere più semplice e accessibile rispetto ai precedenti episodi, ragion per cui i mostri temprati rappresentano attualmente la sfida più grande del gioco. Come si collocherebbe il Rank G in questa struttura? Se i mostri di grado G si rivelassero più facili dei temprati, sarebbero anche un gioco da ragazzi per i cacciatori che hanno cacciato ripetutamente quei mostri e potenziato armi e armature grazie alle flussopietre ottenute. Se invece fossero più difficili, si alzerebbe un gradino invalicabile tra i giocatori che si sono fermati ai mostri di alto grado, senza prepararsi alle nuove sfide col farming un tantinello esagerato di mostri temprati. Capcom, insomma, dovrà risolvere questo rompicapo nei prossimi mesi, senza trascurare al contempo l'immissione di nuovi contenuti, sotto forma di mostri inediti: sarà un'impresa che terremo attentamente d'occhio.