Immaginate di star cacciando un mostro per divertimento o perché vi manca qualche scaglia per costruire un'arma. Facciamo finta che sia un Rathalos, ok? Non che sia un mostro particolarmente difficile da abbattere, intendiamoci, ma può diventare rognoso. Insomma, lo state combattendo quando a un certo punto la musica cambia e diventa più inquietante. Sentite anche un rumore fragoroso: ruotate la telecamera e... eccolo lì, che sbuca da sottoterra come una gigantesca promessa di morte. Il Deviljho è entrato negli incubi dei cacciatori per poi pian piano diventare uno dei loro mostri preferiti. Soprannominato "Joe" per comodità, il Deviljho ha rappresentato a lungo il bestiario endgame dei Monster Hunter per il suo vizio di comparire dal nulla, creare scompiglio e costringere cacciatori - e mostri! - alla fuga. In pratica, quello che in Monster Hunter: World è stato il Bazelgeuse per chi aveva appena raggiunto le missioni di Alto Rango. Non stupisce, quindi, che il Deviljho sia stato scelto per inaugurare il supporto post lancio del titolo Capcom: come promesso, lo sviluppatore nipponico ha pubblicato il primo di quella che speriamo essere una nutrita schiera di aggiornamenti visto che questo, in tutta onestà, ci ha lasciati un po' con l'amaro in bocca.
Il divoratore di mondi
Una volta lanciato il gioco e caricata Astera, ovviamente dopo aver installato l'aggiornamento, sarete subito informati del fatto che il Deviljho è comparso nel Nuovo Mondo. A questo punto dovrete individuarlo almeno una volta: se non conoscete nessuno che abbia già sbloccato una taglia, aprite la mappa globale e cercate una spedizione di alto grado in cui siano presenti, oltre ai soliti mostri, anche una creatura misteriosa contrassegnata dai punti interrogativi. Potreste imbattervi nel Deviljho anche mentre affrontate delle missioni a sei o sette stelle, ma a nostro avviso il sistema delle spedizioni è più veloce. Una volta individuato il Joe, raccogliete abbastanza tracce o uccidetelo/catturatelo direttamente, quindi tornate ad Astera. In questo modo salterete un passaggio: infatti, una volta tornati, potrete parlare con l'Erudito Gioviale (avrà un punto esclamativo azzurro sulla testa) due volte e sbloccare subito una nuova missione ambientata nella Foresta Antica che vi ricompenserà con un nuovo strumento, il Mantello antidrago.
Sul posto scoprirete che la vostra Assistente è scomparsa e dovrete seguire le sue tracce: sfortunatamente il Deviljho la attaccherà e a quel punto dovrete salvarla dal bestione. In pratica, il vostro obiettivo sarà atterrare il Deviljho prima che si esaurisca del tutto l'indicatore della resistenza dell'Assistente. Fatto ciò, l'Assistente se la darà a gambe e voi potrete riprendere la vostra lotta col mostro. I neofiti di Monster Hunter probabilmente crederanno di trovarsi di fronte a una specie di Anjanath più forte e aggressivo, e questo è vero soltanto in parte perché il Deviljho è molto meno prevedibile e dispone di alcuni attacchi particolarmente fastidiosi: il suo soffio, per esempio, infligge una condizione che rende il giocatore più vulnerabile agli attacchi di tipo drago, e a una certa distanza il Joe potrebbe decidere di scagliarvi addosso un macigno o di coprire lo spazio che vi separa in un sol balzo. Sembra invece che il passaggio alla nuova generazione lo abbia privato di uno dei suoi attacchi iconici e in nessuna occasione siamo riusciti a farci "masticare". In passato, era possibile sfuggire alle sue fauci colpendolo con una bomba letame, ma a quanto pare questa dinamica è scomparsa.
Il Deviljho è vulnerabile soprattutto agli elementi drago e tuono; è inoltre possibile spaccargli la mandibola due volte e il torace una volta, nonché mozzargli la coda per ricavare materiali in più. Nonostante sia un combattimento molto divertente, nonché spettacolare quando ingaggia le dispute territoriali con le altre creature, abbiamo trovato il mostro decisamente facile rispetto al passato - sicuramente più facile dei draghi anziani - e non a caso le armi e le armature che si possono fabbricare coi materiali del Joe raggiungono al massimo la rarità 7. L'armatura è piuttosto deludente per quanto riguarda la distribuzione degli slot per le decorazioni e delle abilità (Pasto veloce, Artigiano, Spaccamostri e Forza latente) sia nella forma alfa che nella beta, inoltre non fornisce nessun bonus da set. Le armi, invece, per quanto appariscenti, se non si possiede l'abilità Artigiano rappresentano soltanto una discreta alternativa a quelle del Nergigante nella maggior parte dei casi: da questo punto di vista, le armi della serie Diablos, accompagnate da un gioiello Bonus non elementale, restano il punto di riferimento nelle build che favoriscono i danni puri, anche se il corno da caccia, la lancia e lo spadone offrono vantaggi interessanti.
Sotto questo aspetto, l'aggiornamento del Deviljho sembrerebbe aver prolungato soltanto marginalmente la longevità di Monster Hunter: World. Non abbiamo ancora scoperto tutti i segreti che Capcom potrebbe aver implementato, ma sembra proprio che non esista (ancora?) una versione temprata del Deviljho, né tanto meno le varianti incontrate nelle iterazioni precedenti della serie. La limitata versatilità dell'equipaggiamento, inoltre, smuove poco e niente un endgame tutto incentrato sul ripetuto farm di draghi anziani e mostri temprati. È altamente probabile che questo aggiornamento, annunciato e pensato già prima del lancio, sia un semplice giro di boa, nell'ottica di un titolo uscito comunque da poco più di un mese: Capcom potrebbe aver principalmente bilanciato e sistemato i valori delle armi, implementando il Deviljho come contentino mentre si prepara a sganciare nuove bombe nei mesi a venire. Noi lo speriamo vivamente, perché i giocatori che si sono appassionati a Monster Hunter: World in questo momento hanno una gran fame di sfide nuove e molto più impegnative di questo Deviljho. Speriamo solo di non dover aspettare troppo tempo prima di andare a caccia di nuovi mostri.
