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I cinquanta giochi più attesi dell'E3 2018 - The Last of Us: Parte II

Tra i giochi più attesi di questo E3, The Last of Us: Parte II si piazza al primo posto

SPECIALE di Giorgio Melani   —   04/06/2018

Proseguiamo la carrellata sui cinquanta giochi più attesi dell'E3 2018 arrivando nella zona estremamente calda dell'elenco, abbandonando le raccolte e affidandoci alle "monografie" sui singoli titoli: dopo Cyberpunk 2077 è ora il turno di The Last of Us: Parte II. Da molti considerato in assoluto il gioco più atteso tra quelli attualmente in sviluppo, si tratta indubbiamente di una delle maggiori produzioni attualmente in corso nell'intera scena videoludica, vista l'importanza raggiunta dal capostipite, il pedigree degli sviluppatori e il fatto che sia semplicemente uno dei titoli più importanti della console attualmente più diffusa nel mondo. The Last of Us: Parte II si trova nella classica situazione del seguito di un prodotto diventato una sorta di culto popolare: parte da una base indubbiamente avvantaggiata, visto che non deve affrontare i rischi insiti del lancio di una nuova proprietà intellettuale e può contare su un pubblico di appassionati già molto vasto, ma d'altra parte ha anche l'onere di portare avanti un titolo diventato col tempo estremamente pesante, senza deludere le aspettative.

I cinquanta giochi più attesi dell'E3 2018 - The Last of Us: Parte II

Da questo punto di vista, l'esperienza e la capacità del team rappresentano una notevole garanzia, insieme agli investimenti che indubbiamente avrà messo a disposizione Sony per confermare e possibilmente superare quanto riuscì al primo capitolo, ricordato tutt'oggi come uno dei migliori giochi in assoluto su PlayStation 3 nonché dell'intera generazione scorsa. Le vendite della Remastered Edition nei primi anni di PlayStation 4 parlano chiaro, in ogni caso: c'è ancora una grande voglia di Joel ed Ellie sugli schermi di tutto il mondo e l'entusiasmo con cui vengono accolte tutte le produzioni first party di Sony da qualche anno a questa parte sembra aver pavimentato la strada per il lancio di quello che potrebbe essere il titolo più grande in assoluto per la console in questione.

Almost The Last of Us

La storia del primo capitolo era piuttosto conclusiva, tanto da porre in dubbio la presenza degli stessi personaggi anche per il seguito, che avrebbe potuto presentare una trama diversa posta all'interno del medesimo mondo di riferimento, magari mettendo in scena l'apocalisse da un altro punto di vista. Naughty Dog ha invece deciso di riprendere i due protagonisti di The Last of Us e raccontare una nuova storia riguardante Joel ed Ellie, anche se il loro ruolo e l'importanza di entrambi non sono ancora precisamente chiari. Sappiamo che Parte II inizia circa cinque anni dopo la conclusione del primo capitolo, con una Ellie particolarmente determinata, quietamente furiosa nei confronti di qualcuno ("ucciderò tutti quelli che sono rimasti di loro" la sentiamo dire nel primo teaser trailer pubblicato) e un Joel più vecchio e saggio, che forse potrebbe lasciare maggiore spazio alla ragazza adottando un ruolo meno prominente, cosa suggerita dal fatto che non venga nemmeno inquadrato per intero nel primo video di presentazione, tanto da farci chiedere se sia veramente presente o meno.

I cinquanta giochi più attesi dell'E3 2018 - The Last of Us: Parte II

In ogni caso, la presenza della coppia è assicurata anche dal fatto che Ashley Johnson e Troy Baker sono stati protagonisti di alcune presentazioni e panel sul gioco, ma il cast si è allargato notevolmente con l'introduzione di tutta una serie di personaggi nuovi e sconosciuti che arricchiranno l'universo di riferimento e anche il background di Joel ed Ellie. Alcuni di questi hanno fatto la loro dirompente comparsa nel durissimo trailer mostrato in occasione della Paris Games Week 2017: Yara (Victoria Grace), Lev (Ian Alexander), Emily (Emily Swallow) e un personaggio ancora sconosciuto interpretato da Laura Bailey. Quest'ultima, secondo le voci più insistenti, potrebbe essere la madre di Ellie, e questo fornirebbe il gancio con gli eventi della coppia di protagonisti e il misterioso odio viscerale nutrito dalla ragazza. Insomma, sulla storia è difficile fare congetture perché gli unici due trailer pubblicati non dicono assolutamente nulla di chiaro, limitandosi a mettere in luce atmosfere e tematiche principali di The Last Of Us: Parte II, ovvero vendetta, odio e - come riferito dal director Neil Druckmann - quella zona grigia della morale che si trova tra il bianco e il nero.

Possibili evoluzioni post-apocalittiche

The Last of Us: Parte II si presenta diverso fin dal suo processo creativo: per la prima volta Neil Druckmann è praticamente da solo a dirigere il progetto, senza il supporto di Bruce Straley con cui ha costruito il primo capitolo, in un rapporto di collaborazione che finora era sempre stato particolarmente proficuo. Con l'uscita di scena di Straley, a quanto pare per lo stress accumulato nello sviluppo di Uncharted 4, Druckmann è rimasto da solo a gestire il tutto e questo rappresenta già un elemento di differenza rispetto al primo capitolo. Tuttavia non significa che si tratti di un lavoro in solitaria: almeno sul fronte della sceneggiatura, infatti, a supportare la scrittura è stata chiamata Halley Gross, autrice anche della serie televisiva Westworld (da cui è stata tratta anche Shannon Woodward in un ruolo che non è stato ancora specificato), dunque l'esperienza su questo fronte non manca.

I cinquanta giochi più attesi dell'E3 2018 - The Last of Us: Parte II

Sappiamo che parte del gioco sarà ambientato a Seattle e anche questo rappresenta un elemento di novità rispetto alle location del primo capitolo, tuttavia è altamente probabile che anche in questo caso gli scenari siano diversi, vista la lunga traversata che caratterizzava gli eventi del capostipite. Per il resto non sappiamo praticamente nulla del gioco e attendiamo la conferenza Sony all'E3 2018 per avere finalmente delle informazioni più precise al riguardo. È comunque difficile chiedere qualcosa di diverso da una semplice prosecuzione dell'esperienza avviata con il primo capitolo, dal punto di vista narrativo. Sul fronte del gameplay, potrebbe essere auspicabile una maggiore varietà in termini di nemici, un sistema di combattimento più profondo e possibilmente un'intelligenza artificiale più evoluta, risolvendo uno dei punti deboli del primo capitolo. Per il resto, l'impostazione dal taglio cinematografico non lascia molto spazio a stravolgimenti in termini ludici, forse potrebbe essere interessante vedere un sistema di dialogo più sfaccettato, magari con alcune possibilità di scelta differenti affidate al giocatore con conseguenze diverse.