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Prime impressioni sul Battle Royale di Black Ops 4

Treyarch prova a interpretare un genere: al via la beta di Blackout, la modalità Battle Royale di Call of Duty: Black Ops 4. L'abbiamo provata per voi.

PROVATO di Tommaso Valentini   —   11/09/2018

Aspettavamo davvero con ansia la nuova beta di Call of Duty: Black Ops 4 visto che le promesse quest'anno erano di far vedere al pubblico il primo Battle Royale tripla A, una modalità di gioco aggiuntiva che potesse mostrare idee nuove e portare nuova linfa vitale allo sparatutto Activision. Certo, cavalcare l'onda del successo dei Battle Royale è facile solo in linea teorica e tutti ci hanno provato, dallo sfortunato Cliff Bleszinsky a diversi studi indipendenti con le loro personalissime idee, ma mancava nel panorama qualche nome che ne facesse davvero tremare le fondamenta, e un po' in Treyarch ci speravamo. Stiamo pur sempre parlando del team più talentuoso al lavoro su Call of Duty tra i tre attualmente attivi, uno studio capace di farsi amare incondizionatamente da un pubblico molto difficile e, al contempo, con moltissima esperienza in ambito multiplayer. Eravamo curiosi dunque di scoprire le loro idee, le loro trovate geniali e aspettavamo al varco fiduciosi un progetto che poteva seriamente proporre qualcosa di nuovo. Sarebbe insomma bastato non uscirsene un mero copia/incolla di quanto disponibile ad oggi, compito risultato molto più difficile del previsto.

Blackout 1

Una struttura classica, forse troppo

Come avrete ben capito, dopo un paio di partite a correre in giro per la mappa e a sparacchiare a destra e sinistra, l'interesse e l'attesa che avevamo per Blackout sono andate via via svanendo. Ci vuole poco infatti a capire che Blackout non ha praticamente nessuna idea realmente rivoluzionaria al suo interno, soprattutto niente che possa davvero farci dire: questo è il miglior Battle Royale che abbiamo mai provato. Blackout è invece un gioco come tanti altri, che potrà forse piacere a quella fetta di giocatori che comprano COD e che amano già i Battle Royale ma che in nessun modo riuscirà a far cambiare idea a chi, questo genere, non riesce proprio a sopportarlo. D'altronde non ci sono né motivi né presupposti per farlo: dopo aver scelto il nostro personaggio tra una schiera di eroi prestabiliti, strizzando l'occhio agli amanti delle passate iterazioni della serie, si viene buttati nella canonica area di contenimento insieme ad altri 79 giocatori, si aspettano pochi secondi di cooldown e via, ci si ritrova catapultati nell'azione a bordo di un elicottero mentre si attraversa una mappa dalle discrete dimensioni, pronti a decidere il momento più opportuno per lanciarsi con la tuta alare ed atterrare nell'area a noi più congeniale. Niente di nuovo per l'appunto. La più grossa delusione però, almeno per noi, è arrivata non appena abbiamo toccato terra e abbiamo mosso qualche passo alla ricerca degli oggetti più utili alla sopravvivenza. Ci aspettavamo, stando alle dichiarazioni iniziali di Treyarch, che le zone nominate come vecchie mappe di Call of Duty avessero qualche forte attinenza con le suddette, unite in una sorta di grosso collage per creare scontri avvincenti, ravvicinati, con linee di tiro che ben conoscevamo e con una quantità di armi e gadget a cui eravamo già abituati. L'innovazione sarebbe stata insomma trovarsi per le mani una gigantesca mappa capace di offrire i ritmi e l'adrenalina di Call of Duty, gli stessi angoli ciechi, i nostri punti di ingaggio preferiti o ancora zone intere riconoscibili a cui eravamo particolarmente affezionati. Certo, qualcuno avrebbe potuto gridare alla poca inventiva a quel punto, al riciclo di elementi vecchi ma sarebbe stata comunque un'idea nuova nel panorama dei Battle Royale.

Blackout

Tutti gli orari della beta

I server della beta chiusa di Call of Duty: Black Ops 4 - Blackout hanno spalancato le porte nella giornata di ieri, solo ed esclusivamente per i possessori della console Sony mentre a partire dalle 19:00 del 14 settembre anche l'utenza PC e Xbox One potrà unirsi alla festa. Per accedere alla beta console sarà tuttavia richiesto il codice di preordine, cosa non necessaria per gli utenti PC, che potranno accedere senza limiti a partire dalle 19:00 del 15 settembre. Potrete poi giocare, fino alla stessa ora, di lunedì 17 settembre.

Un’esperienza di gioco diversa dal solito

Treyarch ha invece preferito agire in maniera diametralmente opposta, lasciando cioè indietro tutte le sicurezze che Black Ops si porta dietro da anni per gettarsi su un campo molto distante dallo sparatutto bellico di Activision. Spariscono così le limitazioni di spazio delle mappe, spariscono gli stretti corridoi, i confini si ampliano e l'area di gioco si riempie di alberi, rocce, edifici e colline, creando un senso forte di déjà vù per chi Playerunknown's Battlegrounds l'ha calcato più di una volta. Sebbene dunque di idee ce ne siano poche su questo Blackout non bisogna farsi spaventare dal primo impatto, né tantomeno pensare che questa modalità sia stata fatta senza sforzo alcuno. Prima di tutto bisogna infatti considerare che su Call of Duty non c'è mai stata una vera e propria fisica del proiettile, né una balistica sensata sulla lunga distanza, e ci ha colto di sorpresa scoprire che su Blackout invece i colpi subiscono gli effetti della curvatura parabolica e che il lavoro di fisica, sebbene lontanissimo dagli standard dei giochi più simulativi, è stato effettivamente svolto. Il feedback delle armi è quindi una miscela esplosiva tra quello classico di Black Ops e il già citato Playerunknown's Battlegrounds non lasciando spiazzato chi si avvicina per la prima volta al genere. Non mancano poi i veicoli, semplici da guidare e con un modello arcade intuitivo quando parliamo di elicotteri, gommoni e quad e piuttosto scomodo e insensato quando vengono invece presi in esame i camion ad esempio, che implicano l'uso delle levette analogiche per accelerazioni e sterzate. Le restanti meccaniche di gioco si basano poi naturalmente sul raccogliere le risorse ed equipaggiarsi al meglio prima che il cerchio si chiuda definitivamente e venga eletto il vincitore assoluto. Al momento è presente una buona quantità di armi, di perk consumabili ad attivazione momentanea, ci sono i rifornimenti aerei lanciati a intervalli regolari per la mappa e persino i gadget delle classi di Black Ops da recuperare e da utilizzare in combattimento. La varietà è insomma molto buona per ciò che concerne il combattimento, ma altrettanto scomoda quando si tratta di navigare nei menù. La raccolta delle armi e degli oggetti dalle casse è una procedura estremamente lenta, così come la sostituzione degli attachment. Persino raccogliere gli strumenti da terra risulta macchinoso, con la necessità di fermarsi qualche secondo prima di potersi impossessare degli equipaggiamenti, follia se pensiamo ai ritmi frenetici soliti dei Battle Royale durante quei momenti. Chiudiamo infine con la parte peggiore del pacchetto, un comparto tecnico che, al momento, parrebbe davvero essere arretrato. Sappiamo bene che stiamo pur sempre parlando di una beta, ma ad oggi risulta difficile addirittura scorgere i nemici, che si confondono con le texture sgranate sulla lunga distanza. Ci sono problemi nei caricamenti delle texture anche a medio raggio, così come sulle ottiche e un dettaglio relativamente basso di modelli e illuminazione. A differenza di Battlefield, di cui vi abbiamo parlato ieri nella nostra anteprima, Blackout sarà lanciato a breve e di tempo per sistemare tutti questi elementi non ne rimane poi molto.

Blackout 2

Call of Duty Black Ops 4 non è Blackout e questo è bene chiarirlo da subito. Il Battle Royale di Activision è da considerare un'aggiunta alla sostanza messa in campo dal multiplayer, una distrazione tra una partita competitiva e l'altra, esattamente come zombie o la vecchia campagna per giocatore singolo, eliminata da questo nuovo capitolo. Di sicuro ci aspettavamo però qualcosa di diverso da questo provato, qualche idea nuova e fresca che potesse portare esaltazione tra i giocatori e tra gli appassionati di Battle Royale. Blackout sembra invece voler ricalcare un percorso già tracciato da altri prima di lui, con il rischio di restare confinato in un'operazione che non sembra riuscire ad adattarsi benissimo allo spirito adrenalinico e frenetico di Call of Duty. Vedremo da qui al lancio quali modifiche verranno apportate, restando molto curiosi di scoprirne il sistema di progressione e tutte le feature ancora mancanti. Per ora restiamo con qualche punto di domanda di troppo.

CERTEZZE

  • Sicuramente familiare per chi ama il genere
  • Tantissimi gadget e armi da utilizzare

DUBBI

  • Da rivedere la guidabilità dei mezzi terrestri
  • Scomodo sistema di gestione dell'inventario
  • Tecnicamente ancora molto arretrato