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Final Fantasy XIV: Endwalker, anteprima

Naoki Yoshida ha presentato la nuova espansione del MMORPG Square Enix: ecco tutto quello che abbiamo scoperto su Endwalker.

ANTEPRIMA di Christian Colli   —   06/02/2021

Crediamo di aver tessuto così tante lodi di Final Fantasy XIV da essere diventati noiosi, a questo punto, e soprattutto dopo l'uscita di Shadowbringers, l'ultima espansione che risale ormai al 2019. Ma lo diciamo e lo ripetiamo ancora una volta: se non avete giocato il MMORPG resuscitato da Naoki Yoshida quasi dieci anni fa, vi siete persi uno dei migliori Final Fantasy di sempre. E il fatto che sia completamente in inglese e a sottoscrizione, è irrilevante: vale la pena lo sforzo di imparare la lingua e pagare un abbonamento mensile. Bello, bellissimo, insomma, ma tutte le cose belle prima o poi finiscono, e così Naoki Yoshida è salito su un palchetto insieme al suo interprete per svelare ai fan la prossima espansione, intitolata Final Fantasy XIV: Endwalker. Ma sarà davvero l'ultima?

Verso la luna

Che poi Yoshi-P è stato chiaro, su quel palchetto, mentre cercava allegramente di seguire la furibonda chat sul canale Twitch ufficiale e si presentava in quattro lingue al pubblico da casa: "Final Fantasy XIV è stato il capolavoro della mia vita", ha detto, "perciò continuerò a lavorarci finché i miei capi non mi diranno basta". A chi temeva che avrebbe lasciato il progetto, forse in riferimento anche al fatto che deve fare da producer a Final Fantasy XVI, Naoki Yoshida ha smentito con convinzione ogni voce di corridoio, scherzando sul fatto che potrebbe continuare a lavorare su Final Fantasy XIV per tutta la vita e, se possibile, anche dopo. Ma quindi, Endwalker è o non è l'ultima espansione, il gran finale, il punto fermo alla fine del racconto? La convinzione che fossimo al gran finale è serpeggiata nella community perché ormai la trama cominciata tanti anni fa con A Realm Reborn è arrivata al capolinea, e anche la scenetta post-credits a chiusura di Shadowbringers suggerisce, e neppure troppo sottilmente, che siamo entrati nell'arco finale della storia di Hydaelin.

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E infatti Yoshi-P ha chiarito subito che quella storia si concluderà nella Main Scenario Quest della versione 6.0, praticamente con l'uscita dell'espansione a fine anno: Endwalker ci porterà addirittura sulla luna a scoprire le risposte a tutte le domande rimaste in sospeso sul conflitto tra Hydaelin e Zodiark, le vere intenzioni di Fandaniel e il destino di Zenos e dell'impero di Garlemald. In realtà, Yoshida non si è sbilanciato più di tanto sulla trama di Endwalker, anche perché i semi li pianterà l'aggiornamento 5.5 di Shadowbringers, in uscita ad aprile col titolo Death unto Dawn. Una volta concluso questo ciclo di storie con la 6.0... Final Fantasy XIV non finirà. L'aggiornamento 6.1 sancirà un nuovo inizio per le avventure del Guerriero della Luce e la storia proseguirà con un format che Yoshida non ha rivelato, lasciando intendere che tutto potrebbe continuare così com'è ora, a forza di espansioni a pagamento e aggiornamenti gratuiti.

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Endwalker sarà solo la fine di un viaggio cominciato con A Realm Reborn: il talentuoso producer ha anche rimarcato un dettaglio che ci era sfuggito nei colori dei loghi delle varie espansioni. Se il logo di A Realm Reborn rappresentava una nuova alba, quello di Heavensward si tingeva di azzurro per ricordare il cielo a mezzodì, passando poi al rossastro tramonto di Stormblood e infine al blu scuro notturno di Shadowbringers. Il logo di Endwalker assume nuovamente la tenue tinta arancione dell'alba, andando a chiudere un cerchio. E infatti l'introduzione in computer grafica mostrata si concentra tutta sui gemelli Lavailleur, il Guerriero della Luce - vestito da Paladin - che mostra lineamenti più duri e invecchiati rispetto alla storia introduzione di A Realm Reborn, su Fandaniel e su Zenos. I più attenti si saranno accorti subito del cambio di Job di Alphinaud: il giovane Scion rappresenta una delle due nuove classi già nella cinematica di apertura, e cioè il Sage.

Due nuovi Job

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Dunque i nuovi Job saranno due, ma Yoshida ne ha rivelato soltanto uno: l'altro, che sappiamo essere un damage dealer fisico da mischia, sarà svelato soltanto a maggio. Il Sage è diventato subito protagonista di molti meme. Sebbene Yoshida abbia ironizzato sulla cosa, non possiamo negare che la sua arma peculiare, chiamata Noulith, ci abbia ricordato i funnel dei Gundam nell'anime omonimo: sono infatti dei droni, azionati a Ether, che volteggiano intorno al Sage finché questo non li spedisce contro i nemici o i giocatori. Il Sage sarà infatti un healer, ruolo di cui si sentiva fortemente il bisogno nella community. Non sarà un healer normale, comunque, ma un "barrier healer", e insieme a lui esordirà questo nuovo ruolo specifico. Finora i tre guaritori in gioco si sono distinti tra il White Mage, che è un healer puro nel senso che le sue magie di cura ricaricano gli HP perduti, e lo Scholar che invece è un barrier healer: i suoi incantesimi, infatti, producono degli scudi che mitigano una percentuali dei danni in arrivo sul bersaglio. Nel mezzo c'è l'Astrologian, che è un po' l'uno e un po' l'altro, ma la 6.0 cambierà le cose.

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Il Sage si sbloccherà con una serie di missioni che cominceranno a Limsa Lominsa per i giocatori che avranno portato almeno un Job a livello 70. Sarà un barrier healer e potrà quindi attaccare i nemici a distanza e applicare scudi preventivi agli alleati, mitigando i danni incombenti. Inoltre, essendo un Job incentrato sull'Ether e la tecnologia, Yoshida ha anticipato che le sue abilità gli permetteranno di potenziare temporaneamente le sue capacità curative. Così facendo, si aggiungerà allo Scholar nel ruolo di barrier healer, mentre l'Astrologian - che è sempre stato un Job un po' strano - sarà riprogettato per diventare un healer puro come il White Mage: a quel punto, i due ruoli assumeranno anche posti distinti nei campi di ricerca quando si formano i gruppi. Non sappiamo nient'altro su questo Job, e persino l'equipaggiamento AF che indossa Alphinaud è stato disegnato per lui, mentre i giocatori ne indosseranno uno leggermente diverso, ma sembra comunque una classe divertente e spettacolare da giocare fino al nuovo level cap che, come prevedibile, sarà il livello 90.

Mappe nuove, nemici nuovi

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Yoshida non ha potuto sbilanciarsi più di tanto sui contenuti di Endwalker, che sembrano ancora essere abbastanza acerbi: a parte qualche schermata, il producer ha mostrato perlopiù bozzetti e illustrazioni. Sappiamo che le nuove mappe saranno grandi almeno tanto quanto quelle di Shadowbringers e includeranno, tra le altre cose, la capitale in rovina dell'impero di Garlemald, l'esotica regione di Thavnair e la città di Radz-at-Han. Quest'ultima dovrebbe essere il consueto hub secondario, che sostituirò Eulmore una volta che l'attenzione dei giocatori si sarà spostata dalla vecchia espansione alla nuova. Nelle nuove regioni ci saranno non solo nemici inediti, ma anche alleati, e così Yoshida ci ha mostrato un'immagine della nuova Beast Tribe, chiamata Arkasodara. La Main Scenario Quest sarà scandita, come al solito, attraverso una vagonata di dungeon che ci porteranno ad affrontare mostri e boss di ogni genere: uno di questi sarà Anima, una vecchia conoscenza dei giocatori di Final Fantasy X che, per l'occasione, è stato ridisegnato proprio dallo stesso artista che lo ideò tanti anni fa.

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A queste location si aggiungeranno un nuovo distretto residenziale, questa volta ambientato a Ishgard, e una specie di minigioco istanziato chiamato Island Sanctuary che sembrerebbe richiamare i GDR gestionali come Harvest Moon. Ci sarà anche un nuovo raid endgame per otto giocatori chiamato Pandæmonium, una nuova modalità PvP e un nuovo compagno per il graditissimo sistema Trust, che permette di affrontare alcuni contenuti multigiocatore in compagnia degli Scion controllati dall'intelligenza artificiale: al roster, infatti, si aggiungerà finalmente Estinien Wyrmblood. Sul finire della presentazione, che è proseguita con un approfondimento completamente incentrato sugli aggiornamenti imminenti di Shadowbringers, Yoshida ha rivelato anche che ad aprile comincerà una fase di open beta per la versione PlayStation 5 di Final Fantasy XIV: sulla nuova console, il titolo potrà contare su caricamenti velocissimi e una risoluzione a 4K che migliorerà notevolmente la qualità visiva di un gioco che, nonostante la direzione artistica straordinaria, comincia ad avere parecchi anni sulle spalle.

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Non abbiamo ancora un quadro completo dei contenuti di Final Fantasy XIV: Endwalker, ma considerando le vette altissime raggiunte da Shadowbringers non possiamo che essere fiduciosi. La nuova espansione uscirà a fine anno, e nel mentre Yoshida e il suo team non se ne staranno con le mani in mano, ma continueranno ad aggiornare il MMORPG di Square Enix, preparandolo peraltro al debutto su PlayStation 5. Dato che proprio in questi giorni il titolo è scontato sulle piattaforme di distribuzione ufficiali, vi consigliamo ancora una volta di recuperarlo se amate Final Fantasy e i GDR online. Purché mastichiate bene l'inglese, ovvio.

CERTEZZE

  • Ci voleva un nuovo healer, e il Sage sembra spettacolare
  • La storia cominciata in A Realm Reborn si concluderà nella 6.0... ma il gioco proseguirà e Yoshida continuerà a tenere il timone

DUBBI

  • L'altro Job inedito è ancora avvolto nel mistero
  • Cosa si inventeranno per rendere l'esperienza di leveling meno derivativa?