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Warcraft GO: come ce lo immaginiamo

Facciamo chiarezza sulle ultime voci di corridoio che danno Blizzard a lavoro su un altro titolo mobile, oltre a Diablo Immortal.

SPECIALE di Christian Colli   —   14/12/2018

L'annuncio di Diablo Immortal ha colto un po' tutti di sorpresa, più che altro perché al BlizzCon di qualche settimana fa ci aspettavamo Diablo IV e non un gioco mobile sviluppato in tandem con una software house cinese. D'altra parte, la mossa di Blizzard ha più senso di quanto possiate immaginare, specialmente ora che il gaming mobile si è talmente diffuso che addirittura l'inossidabile Nintendo ha cominciato a sostenerlo con prodotti come Super Mario Run e, ovviamente, Pokémon GO. Qualche giorno fa, poi, Kotaku ha pubblicato un interessantissimo approfondimento sulla questione, citando alcune fonti anonime secondo le quali Blizzard starebbe lavorando a una specie di Pokémon GO in salsa Warcraft. Volete saperne di più? Continuate a leggere.

Perché mobile?

La vera domanda dovrebbe essere: perché no? Sappiamo che il mercato mobile costituisce ormai oltre il 50% degli introiti in seno all'industria videoludica, quindi ha perfettamente senso orientarsi anche in quella direzione. Ricordiamoci che le compagnie che sviluppano videogiochi non sono ONLUS e devono guadagnare per pagare i programmatori e sviluppare altri titoli. Activision Blizzard ha peraltro confermato le sue intenzioni, in questo senso, già all'inizio del 2018, dichiarando di essere interessata a portare sul mercato mobile i suoi franchise di punta... tra i quali, ovviamente, spicca World of Warcraft.

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C'è poi un'altra ragione che l'insider intervistato dal buon Jason Schreier ritiene essere ancora più importante. Sembra proprio che a Irvine i programmatori di Blizzard si siano appassionati a Pokémon GO. La famosissima statua dell'orco nell'atrio della sede di Blizzard è un PokéStop, tra l'altro, e i ragazzi che lavorano a StarCraft, World of Warcraft e così via si sfiderebbero praticamente ogni giorno al popolare titolo mobile di Niantic e Nintendo. L'ex lead designer di World of Warcraft, Cory "Mumper" Stockton, sarebbe uno di loro e un grandissimo fan di Pokémon in generale: non a caso, è stato il principale ideatore delle Battaglie tra mascotte introdotte alcune espansioni or sono in World of Warcraft. Su questo argomento torneremo a breve, ma soffermiamoci su qualche altro indizio che potrebbe sorreggere i rumor della talpa di Kotaku.

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Facciamo un passo indietro e torniamo al 2011. In una vecchia intervista con PC Gamer, J. Allen Brack avrebbe paventato l'idea di un app per cellulare che i giocatori di World of Warcraft avrebbero potuto utilizzare per gestire il loro personaggio a distanza e combattere con le mascotte. L'app in effetti poi è uscita, all'epoca di Legion, ma consentiva soltanto di gestire l'Enclave di classe e verificare alcuni parametri di gioco. Nonostante ciò, Blizzard aveva gettato una base su cui costruire. Tenete presente che nel 2011 Brack era il produttore esecutivo di World of Warcraft, ma oggi è proprio il presidente da quando Mike Morhaime ha lasciato la poltrona poco prima del BlizzCon 2018. E anche quella scelta avrebbe sollevato un polverone: qualcuno dice che Morhaime se ne sia andato perché Activision aveva cominciato a imporre troppe condizioni allo staff della Blizzard, vincolandolo a scelte commerciali in cui i fondatori non si riflettevano più.

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Torniamo a Cory Stockton: che fine ha fatto, nel frattempo? Dopo aver lavorato come lead developer a Warlords of Drenor e Legion, il buon vecchio Mumper è sparito dalla scena e nei credits di Battle for Azeroth è menzionato soltanto come parte dello staff generico. Questo significa che Stockton è intervenuto poco e niente sullo sviluppo della nuova espansione, il quale deve essere cominciato intorno al 2016, cioè all'epoca del boom di Pokémon GO, e che il suo contributo è stato reindirizzato altrove. I tempi tutto sommato sembrerebbero tornare, specialmente se si considera che Stockton è stato stranamente assente negli ultimi BlizzCon. Tutte coincidenze?

Warcraft GO?

Presupponendo che qualcosa davvero stia bollendo in pentola, e che in futuro esca davvero un Warcraft GO, abbiamo provato a immaginare il tipo di gioco che potrebbe essere. Abbiamo due ipotesi, ma cominciamo con quella più ovvia, quella che ha suggerito Brack stesso: le battaglie tra mascotte. Per chi non lo sapesse, le mascotte di World of Warcraft sono delle creaturine che seguono il giocatore senza influenzare in alcun modo il gameplay. Sono bonus cosmetici, per così dire, e collezionarli fa parte del gioco: oggi ne esistono più di mille, tra comuni, rare ed esclusive, come per esempio quelle che si ottengono registrando i giochi della Blizzard. Qualche anno fa, Cory Stockton e gli altri hanno avuto un'idea strampalata e hanno implementato un sistema di combattimento tra mascotte ispirato - ma stiamo usando un eufemismo - a Pokémon.

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Da allora è possibile catturare le mascotte selvatiche come si farebbe in un titolo di Pokémon e poi crescerle, facendole combattere. Ogni mascotte impara fino a sei mosse speciali, ma il giocatore può impostarne un massimo di tre prima del combattimento, e ogni abilità appartiene a un certo tipo ed è quindi più o meno efficace contro altri tipi di mascotte. Siamo, insomma, al limite del plagio: alcune mosse sono assolutamente identiche a quelle viste nei vari Pokémon e pian piano il sistema ha preso piede, riscontrando sempre più consensi nonostante sia relativamente bilanciato. Il team che si occupa degli scontri tra mascotte è minuscolo, eppure negli anni abbiamo visto affiorare gli allenatori, le sfide PvP, le imprese, le ricompense, addirittura le spedizioni in cui si combatte soltanto con le mascotte. Oggi il sistema delle mascotte di World of Warcraft è talmente elaborato che ci sono giocatori che si collegano per dedicarsi soltanto a quello, in barba a incursioni e bottini.

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È chiaro che questo tipo di gioco si presterebbe meravigliosamente alla stessa impostazione scelta da Niantic per Pokémon GO. Alla fin fine, basterebbe sostituire i pokémon con le mascotte, aggiungere qualche contenuto a tema e voilà, Warcraft GO è servito. I giocatori, divisi tra Orda e Alleanza, potrebbero sfidarsi a colpi di mascotte per il predominio dei luoghi di interesse urbani. Perché lasciare il monumento in piazza Garibaldi a quei puzzoni dell'Orda, quando abbiamo una squadra di mascotte tostissime che possono conquistarlo per l'Alleanza? Secondo la talpa di Kotaku, questo titolo mobile avrebbe dalla sua una nutrita componente single player che lo metterebbe una spanna sopra a Pokémon GO, tuttavia ha al contempo una grossa mancanza: il carisma. Perché diciamocelo, Pikachu è Pikachu, e la gallina di Roccavento è una gallina... di Roccavento, ma pur sempre una gallina.

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Il roster delle mascotte di World of Warcraft, infatti, escludendo quelle più rare, è estremamente generico e conta animaletti, roditori e altre creaturine che cambiano soltanto colore e, spesso, dispongono anche delle stesse, identiche mosse e statistiche. È chiaro che Warcraft GO dovrebbe offrire qualcosa di più allettante per spingere i giocatori a dedicargli del tempo e catturare galline, rospi e topi non sarebbe certo il massimo. L'app potrebbe anche soltanto essere un'estensione mobile delle battaglie tra mascotte che giochiamo in World of Warcraft, nel senso che ci permetterebbe di importare le mascotte che abbiamo catturato nel gioco per combatterci mentre giriamo per la città, ma a quel punto escluderebbe una grossa fetta di utenti che non giocano a World of Warcraft. Il che ci fa pensare alla seconda ipotesi, a un'alternativa da una parte più interessante, dall'altra anche un po' agghiacciante: un GDR gacha.

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E potrebbe funzionare come ha funzionato Fire Emblem Heroes, che è stato un successo nonostante la partenza modesta, per non parlare di mille altri gacha di buona qualità come Final Fantasy Exvius, il nipponico Terra Battle e così via. La componente Pokémon GO potrebbe essere meno incisiva, ma il gioco ci permetterebbe di formare una squadra "pescando" i personaggi iconici di Warcraft. Immaginate di schierare sullo stesso campo il Re dei Lich, Jaina Marefiero, Medivh, Garrosh Malogrido e un generico peone che però è a 5 stelle su 5 e quindi più potente del vostro Khadgar a 2 stelle. In questo senso, Warcraft GO potrebbe essere una forma di Heroes of the Storm mobile, magari strategico e a turni oppure in tempo reale, e sarebbe un titolo accessibile e curioso per chiunque, anche per chi non gioca più a World of Warcraft. In ogni caso, Warcraft GO continuerebbe a esistere parallelamente a World of Warcraft e agli altri progetti Blizzard, ma come abbiamo detto le nostre sono solo ipotesi: il tempo ci dirà che cosa si sono inventati veramente i ragazzi di Irvine e se si solleverà un polverone come quello che ha offuscato il reveal di Diablo Immortal.