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Mass Effect: Andromeda, Dishonored 2, No Man's Sky e gli altri titoli da cui ci aspettavamo qualcosa di più

Mass Effect: Andromeda, Dishonored 2, No Man's Sky e altri giochi che avremmo voluto fossero dei capolavori

NOTIZIA di Tommaso Pugliese   —   21/03/2017

A quanto pare i problemi con le animazioni facciali di Mass Effect: Andromeda non dipendevano da una singola persona, bensì da un ambiente di lavoro difficile, in cui praticamente nessuno poteva muovere una critica alla produzione pena l'immediata esclusione dal progetto. Una situazione emblematica, che risponde alla domanda che ci siamo posti un po' tutti quando è emersa la questione, ovverosia: nell'ambito di un team di sviluppo così esteso com'è possibile che nessuno si sia accorto di come stavano venendo fuori determinati aspetti del gioco?

Mass Effect: Andromeda, Dishonored 2, No Man's Sky e gli altri titoli da cui ci aspettavamo qualcosa di più

Ecco, per l'appunto: magari se n'erano accorti eccome, solo che non potevano parlare; e magari non potevano parlare neppure delle missioni secondarie ripetitive o dei comprimari poco convincenti, tutti fattori che hanno portato Mass Effect: Andromeda a ricevere voti molto contrastanti da parte della stampa internazionale.

Quello che però emerge anche dalla nostra recensione è l'idea di un prodotto che in alcuni ambiti fa molto bene (vedi il combat system), ma da cui ci si aspettava decisamente di più, per tutta una serie di motivi; non ultima la straordinaria qualità della trilogia originale targata BioWare. L'avventura di Sara e/o Scott Ryder doveva insomma osare, doveva sorprendere, perché si partiva da un livello molto alto e nessuno avrebbe tollerato un passo indietro anziché uno in avanti. Invece è andata proprio così e l'esperienza si è rivelata al di sotto degli standard stabiliti dai capitoli precedenti del franchise. Tuttavia Andromeda non si pone certamente come l'unico titolo che ha deluso le aspettative negli ultimi tempi, anzi.

Mass Effect: Andromeda, Dishonored 2, No Man's Sky e gli altri titoli da cui ci aspettavamo qualcosa di più

Lo scorso agosto, ad esempio, è scoppiato il caso No Man's Sky. Annunciato nel dicembre del 2013, il titolo di Hello Games è stato presentato e promosso come un'esperienza virtualmente infinita ma allo stesso tempo capace, grazie a un particolare sistema procedurale, di garantire paesaggi spettacolari e forme di vita curiose, uniche. Alla fine le cose si sono rivelate un po' diverse, con l'esplorazione che lasciava sovente spazio alla noia e alla ripetitività, elementi questi che sono stati evidenziati anche dall'accoglienza controversa che la stampa internazionale ha riservato al gioco. In modo per certi versi simile, Dishonored 2 non si è rivelato all'altezza del primo episodio della serie di Arkane Studios per via dia una serie di problematiche, in particolare la scarsa ottimizzazione della versione PC, hitbox approssimativi e un livello di intelligenza artificiale altalenante.

I fattori che determinano la creazione di un capolavoro sono insomma molteplici e purtroppo non basta semplicemente affidare il lavoro a un team competente, fornirgli il budget necessario e due o tre anni di tempo. Il rischio, come abbiamo visto più volte, è quello di ritrovarsi con in mano sì un buon prodotto, ma parecchio distante dal gioiello che ci si aspettava.