335

C'era da aspettarsi di più da Project Scorpio?

Siamo ancora a semplici numeri a parole, ma un'idea possiamo farcela

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   06/04/2017

Finalmente sappiamo qualcosa di più su Project Scorpio con la mini-presentazione di oggi, anche se per il momento si tratta solo di freddi numerini e qualche esotico nome messo su una lista. Prima di tutto, bisogna dire che aspettarsi qualcosa di più dall'evento di oggi era effettivamente azzardato: una presentazione affidata in esclusiva alla rubrica di un sito, per quanto prestigiosa possa essere, non è propriamente un metodo ortodosso per annunciare una nuova console sul mercato, pur trattandosi di un aggiornamento semi-generazionale o come volete classificarlo. Anche il fatto che l'unica comunicazione sugli annunci di oggi fosse un breve messaggino affidato a Twitter da Digital Foundry, senza alcun annuncio preventivo da parte di Microsoft, doveva far capire che non sarebbe stata questa la sede per l'annuncio di Halo 6, insomma.

C'era da aspettarsi di più da Project Scorpio?

Per una presentazione vera e propria ci si aspetta una location dedicata e un minimo di comunicazione preventiva, dunque c'è poco da discutere sulla vaghezza delle informazioni e la mancanza di materiale mostrato, perché non era proprio questa l'occasione per presentare giochi o annunciarne di nuovi. L'abitudine di Microsoft, ormai consolidata, è di concentrare tutte le comunicazioni importanti nella conferenza E3, lasciando qualcosa per la Gamescom, ma sfruttando in ogni caso i grandi eventi istituzionali ormai consolidati nell'industria. Una visione forse un po' antiquata, a questo punto, ma di sicuro impatto sul pubblico e la stampa. D'altra parte, affidare ai contatori di pixel per antonomasia una prima disamina delle caratteristiche hardware, come abbiamo detto, rappresenta comunque una scelta investita di un significato preciso: dimostrare il senso di Project Scorpio, come deciso step evolutivo per la tecnologia di Xbox.

Veniamo dunque a quanto emerso: CPU dotata di 8 core custom a 2.3 GHz (che sembra essere basate sull'architettura Jaguar), GPU con 40 CU a 1172 MHz e 12 GB di RAM GDDR5. Veramente una bella bestiola che dovrebbe garantire gli sbandierati 6 TeraFlops di potenza computazionale che sono di fatto la base del progetto Scorpio. Secondo qualche stima si tratta di un hardware che supera le prestazioni potenziali di PlayStation 4 Pro del 43% circa, e considerando l'incremento offerto già da quest'ultima sulle console precedenti non è proprio poco.

C'era da aspettarsi di più da Project Scorpio?

Tuttavia, siamo piuttosto lontani dalle più sfrenate previsioni che erano emerse nei mesi precedenti: quando AMD parlava di un grande "successo" di progettazione per quanto riguardava il SoC di Scorpio in molti hanno iniziato a pensare all'implementazione di CPU con architettura Zen e GPU Vega, addirittura. Ma erano previsioni sensate? L'utilizzo di tecnologie così recenti avrebbe richiesto sicuramente un notevole sforzo economico in termini di progettazione e produzione per una console destinata ad arrivare nei negozi tra qualche mese, che si sarebbe riflesso in un prezzo completamente fuori parametro, se si considera che già con questa configurazione Scorpio è (probabilmente) destinato a costare più di PlayStation 4 Pro, e questo è un aspetto delicatissimo per la riuscita del prodotto.

Quello che emerge è un progetto più bilanciato, sicuramente non rivoluzionario rispetto a quanto visto finora ma in grado sicuramente di correggere le lacune tecnologiche che caratterizzavano Xbox One rispetto alla concorrenza diretta. Invece di puntare su architetture completamente nuove, Scorpio presenta delle ottimizzazioni molto interessanti, come la sezione di CPU che processa le informazioni da mandare alla GPU, che promette di semplificare di molto il processo di draw call liberando una grande quantità di risorse. È, insomma, una macchina studiata e perfezionata per far andare al meglio gli engine di oggi, più che pensare alle possibili soluzioni di domani: volevate di più?