113

Call of Duty, Battlefield, Assassin’s Creed e altre non fanno più discutere. Le serie annuali non hanno più nulla da dire?

La serializzazione estrema vi ha stancato?

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   24/04/2017

Ultimamente è facile notare che le serie classiche, quelle che hanno tenuto banco quasi per l'intera generazione precedente e per parte di quella attuale, non destino più l'interesse di una grossa fetta d'utenza. Almeno non di quella che si informa tramite siti specializzati, magari riviste, podcast e affini. Insomma, pare che i videogiocatori più scafati, chiamiamoli così, si siano stancati di discutere dell'ennesimo Call of Duty, dei nuovi Battlefield, o di un Assassin's Creed qualsiasi, preferendogli le nuove proprietà intellettuali, o serie più irregolari come ad esempio quelle Persona e NieR, le cui nuove incarnazioni sono sempre molto diverse dalle precedenti. Lo stesso Resident Evil VII, titolo che pure appartiene a una saga spremuta commercialmente fino all'osso, ha sorpreso per la capacità dimostrata da Capcom di proporre un'esperienza che a conti fatti, anche se non originale, è apparsa come nuova rispetto all'offerta media del mercato.

Non che l'orgia pop multiplayer Overwatch (altra nuova IP) offra chissà quali profondi spunti di riflessione, ma è chiaro che dopo anni dominati dalla serializzazione più estrema c'è un'ampia fetta d'utenza che va alla ricerca di esperienze meno canoniche e prevedibili, capace di apprezzare da subito un Horizon Zero Dawn, perfezionamento di una formula ben rodata, ma peculiare nello scenario che gli fa da cornice, o un The Legend of Zelda: Breath of the Wild, ultimo esponente di una serie storica, ma diverso da tutti gli episodi che l'hanno preceduto; lo stesso pubblico che si dimostra molto più sospettoso verso un Watch Dogs 2 o un Call of Duty: Infinite Warfare, probabilmente troppo prevedibili e stantii già nel modo di essere comunicati.

Badate bene: non stiamo dicendo che le serie annuali non vendano più. Battlefield 1 ha venduto più di NieR: Automata, Resident Evil VII e Persona 5 messi insieme, così come Infinite Warfare, nonostante il calo, ha probabilmente macinato milioni di copie. Solo che intorno a questi titoli c'è meno discussione, come se le aspettative fossero diventate bassissime e i videogiocatori non avessero più nulla da chiedergli (e da chiedersi) perché tanto sanno già cosa sarà loro offerto.

Sorge quindi spontaneo domandarsi e domandarvi se anche il vostro interesse verso certe produzioni sia calato o meno. Ad esempio di nostro abbiamo registrato una certa freddezza verso Destiny 2 o Call of Duty: WWII (magari ci sbagliamo, anche perché si sa ancora pochissimo di entrambi, ma la diffidenza è evidente in quello che scrivete nei commenti), ma anche, per fare un altro esempio, una forte rassegnazione verso un titolo riuscito a metà come Mass Effect: Andromeda, che essendo il nuovo capitolo di una serie conosciuta per le sue virtù narrative, è stato snobbato da molti proprio per non essere stato abbastanza curato in quell'aspetto (e non solo). Insomma, ci interessa davvero capire se questo distacco sia solo nella nostra testa bacata, oppure se ci sia davvero.