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Fuga degli inserzionisti da YouTube, youtuber in crisi: non possono fare soldi con giochi come Call of Duty: WWII

Molti inserzionisti non vogliono i loro marchi associati a videogiochi violenti e contenuti controversi

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   05/05/2017

Da marzo gli youtuber hanno visto diminuire notevolmente le loro entrate pubblicitarie. Il motivo è semplice da spiegare: c'è stata una vera e propria fuga degli inserzionisti dalla piattaforma, per via dei contenuti di molti video, considerati poco appropriati per i loro marchi.

Il caso che sta facendo esplodere la situazione è l'annuncio di Call of Duty: WWII, avvenuto la scorsa settimana. Trattandosi di un titolo attesissimo, gli spettatori vogliono sentirne parlare. Purtroppo il tema del gioco, la Seconda Guerra Mondiale, rischia di far perdere soldi agli youtuber, dato che pare essere inviso agli inserzionisti, come tutti i videogiochi di guerra.

A denunciare la situazione è stato il canale PrestigeIsKey, incentrato quasi completamente sulla serie Call of Duty, che negli ultimi mesi ha visto crollare i suoi introiti e demonetizzare i suoi video da youtube, proprio per via dei suoi contenuti incentrati sui giochi di guerra virtuale.

Ma non è solo lui: le pubblicità stanno sparendo dai video pieni di parolacce, di commenti a disastri e tragedie, di contenuti a tema sessuale e di temi relativi alla guerra. Si tratta di una reazione a catena nata da un articolo del Wall Street Journal che denunciò una pubblicità legata a un video con contenuti razzisti, che ha spinto molti brand a ritirare le loro pubblicità e costretto YouTube a inserire un sistema di controllo dei contenuti a rischio, in modo da dare più garanzie della destinazione degli spot. Canali molto famosi come quello di PewDiePie e quello di H3H3Productions hanno registrato una diminuzione sensibile negli introiti pubblicitari.

YouTube ha suggerito a questi canali di realizzare video ad-friendly se vogliono tornare a monetizzare, ma non tutti possono farlo, come ad esempio i canali tematici dedicati alle singole serie videoludiche. Insomma, se la situazione rimarrà questa molti youtuber dovranno accettare di pubblicare video gratis (o quasi) o dovranno cercare altri modi per fare soldi.