Nel mondo dell'intrattenimento, essere mollati e attaccati pubblicamente da Disney non significa soltanto perdere contratti miliardari, ma anche rischiare la completa marginalizzazione.
Non sappiamo se la popolarità dello youtuber PewDiePie calerà dopo le accuse di antisemitismo per un video, ora cancellato, in cui dei tipi trovati su Fiverr tenevano in mano un cartello con la scritta "A morte tutti gli ebrei". Sicuramente però, il buon Felix Kjellberg subirà parecchi contraccolpi dal punto di vista economico. Il primo è già arrivato.
La fatwa di Disney ha infatti convinto YouTube a cancellare la seconda stagione del suo spettacolo a pagamento, Scare PewDiePie, e a rimuovere il suo canale dai "Google Preferred", ossia dal servizio di pubblicità premium per contenuti considerati sicuri. Dopo questa decisione Felix potrà continuare a monetizzare con i suoi video, ma perderà automaticamente i brand che pagano meglio.
Insomma, l'aver provato a spiegare che quel video era nato dalla volontà di mostrare come le persone sarebbero disposte a fare di tutto pur di guadagnare soldi, fossero anche soltanto cinque dollari, non è servito a nulla. Devi capire caro Felix, che se per cinque dollari la gente farebbe di tutto, figurati cosa può smuovere la prospettiva di perderne milioni dagli inserzionisti. Da notare anche che Google si è mossa con grande ritardo rispetto alla pubblicazione del video, giusto per ribadire la consequenzialità degli eventi.