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Il nostro giudizio definitivo nella videorecensione di Tekken 7

Dopo una lunga attesa, è finalmente tornato il Re dei picchiaduro su PC e console

NOTIZIA di La Redazione   —   31/05/2017

Difficile lamentarsi per gli appassionati di picchiaduro in questo 2017: il genere si è riempito negli ultimi anni di contendenti eccelsi, tutti in grado di formare community numerose e capaci di dire la propria in un ambito dove distinguersi dalla massa non è una passeggiata. Basti pensare al recente Injustice 2. La battaglia, tuttavia, fino ad oggi è stata combattuta furiosamente in sole arene a due dimensioni, laddove i picchiaduro basati sul movimento tridimensionale sono stati abbandonati a loro stessi.

In queste arene ormai deserte solo Tekken è rimasto a regnare, con i suoi errori e le sue cadute di stile come unico nemico da sconfiggere. Non una bella situazione quando si tenta di evolvere una saga storica, poiché l'assenza di sfidanti degni porta un guerriero a rattrappirsi, a morire lentamente di inedia. Eppure Harada e i suoi non sono rimasti a guardare in lontananza: negli anni hanno ascoltato la loro community (per quanto i tweet trolloni di Harada possano far pensare il contrario), osservato i migliori picchiaduro sulla piazza, e imparato tutte le lezioni necessarie. Tekken 7 è il figlio di queste esperienze, e noi ci siamo consumati le dita nelle sue arene per comprenderne al meglio meccaniche e migliorie. Ecco il resoconto delle nostre dure battaglie.