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Ingiustizia è fatta!

Injustice 2 ci catapulta nuovamente nell'universo alternativo DC, mentre una nuova minaccia incombe dallo spazio

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   16/05/2017

Annunciato lo scorso giugno, Injustice 2 arriva nei negozi a ben quattro anni di distanza dall'uscita di Injustice: Gods Among Us. Un bel po' di tempo, che ha consentito agli sviluppatori di NetherRealm Studios di rifinire l'esperienza sotto vari aspetti, puntando ancor di più sulla narrazione e sfruttando al meglio la licenza DC e la peculiare ambientazione: un universo alternativo in cui Superman ha perso il senno dopo la morte di Lois Lane e del figlio che portava in grembo, decidendo di creare insieme ad altri metaumani un regime mondiale totalitario in cui non vengono più commessi crimini perché, di fatto, le persone sono state private della loro libertà. Batman, insieme a un manipolo di eroi ribelli, decide di opporsi a questa visione spietata e riesce a sconfiggere il kryptoniano, confinandolo in una prigione speciale che ne inibisce i poteri. Anni dopo, però, una nuova minaccia incombe sul pianeta Terra, la stessa che tempo prima aveva distrutto Krypton: Brainiac, il collezionista di mondi.

Injustice 2 migliora in modo sostanziale l'esperienza del primo episodio e lo fa sotto ogni aspetto

Una storia epica

Ci scuserete il gioco di parole, ma Injustice 2 rende davvero giustizia alla licenza DC, superando i limiti narrativi del primo capitolo grazie a un approccio che non sconfina mai in un umorismo fuori luogo, ma che anzi rimane sempre sul pezzo, coinvolge, motiva e si prende persino il lusso di farci scorrere qualche brivido lungo la schiena (vedi il giuramento recitato a un certo punto da Hal Jordan). La trama è credibile e non ci sono semplificazioni, al netto della parificazione di personaggi le cui capacità sono enormemente differenti, visto che nel gioco Batman, Robin, Black Canary, Green Arrow e gli altri eroi umani tengono testa a semidei come Superman, Wonder Woman e Black Adam.

Ingiustizia è fatta!

Giustificare tutto ciò avrebbe richiesto l'uso di speciali armature per tutti i personaggi, cosa che gli sviluppatori hanno deciso di escludere per evitare di inflazionare un concetto che viene tuttavia messo in campo nelle fasi finali della campagna. Quest'ultima è composta da un totale di dodici capitoli, ognuno suddiviso in quattro combattimenti (in cui ci si alterna al comando di diversi combattenti, spesso selezionabili liberamente), ma l'ultimo è presente in una doppia versione con altrettanti finali, a seconda della fazione con cui decideremo di schierarci. I match prendono corpo in modo trasparente rispetto alle spettacolari cutscene, il che rende le transizioni particolarmente morbide e indovinate, un po' come accade nelle produzioni Naughty Dog ma applicando tale visione a un picchiaduro a incontri piuttosto che a un action adventure. A supportare la splendida narrazione e una direzione assolutamente puntuale, degna di una produzione cinematografica, troviamo un eccellente doppiaggio in italiano che riprende il cast della serie Batman: Arkham e ci consegna dunque un Marco Balzarotti (Batman) nella consueta forma smagliante, un Matteo Zanotti nei panni di Superman (bravo come sempre, ma la voce di Nathan Drake non era forse l'ideale per tratteggiare i caratteri risoluti del supereroe per eccellenza), qualche splendida sortita di Riccardo Peroni (il Joker) e ottime prestazioni anche per il resto degli attori coinvolti. Davvero un lavoro coi fiocchi, che aggiunge spessore all'esperienza e che di questi tempi merita di essere premiato visto che non tutti i publisher investono nella localizzazione completa in italiano.

Fra uomini e dei

Il lavoro fatto da NetherRealm Studios per Injustice 2 viene evidenziato non solo dall'ottima componente narrativa ma anche dal roster, che include ventotto personaggi fra eroi e villain, a cui bisogna aggiungere il bonus preorder di Darkseid, le immancabili reskin e i futuri arrivi via DLC. Le new entry sono ben quindici: il fiammeggiante Atrocitus, nemesi di Green Lantern; la scaltra Black Canary, esperta di arti marziali e counter; Blue Beetle, con la sua potentissima armatura multiforma; Brainiac, inarrestabile forza proveniente dallo spazio; Captain Cold, che con il suo fucile congelante può creare grossi grattacapi;

Ingiustizia è fatta!
Ingiustizia è fatta!
Ingiustizia è fatta!

Cheetah, selvaggia e rapidissima nemica di Wonder Woman; Deadshot, il villain dalla mira infallibile; Doctor Fate, un essere misterioso e antico, dotato di grandi poteri magici; Firestorm, la fusione di due uomini con la capacità di controllare l'energia atomica; Gorilla Grodd, un enorme primate tanto malvagio quanto intelligente; Poison Ivy, in grado di controllare qualsiasi pianta; Robin, in questo caso il figlio naturale di Batman, Damian Wayne; Scarecrow, con il suo gas terrorizzante; Supergirl, l'unica superstite di Krypton oltre a Superman; e infine Swamp Thing, il gigantesco mostro che protegge la palude e la natura. Una cosa da sottolineare è che ogni componente del roster vanta uno stile unico e diverso dagli altri, non ci sono dunque personaggi-fotocopia ed è possibile padroneggiare le abilità di qualsiasi combattente grazie a combinazioni di tasti molto simili e alla mancanza di specifiche specializzazioni: tutti gli eroi e i villain dispongono di mosse tanto per gli attacchi ravvicinati quanto per quelli dalla distanza. Per quanto riguarda le vecchie conoscenze di Injustice: Gods Among Us, sono cambiate in diversi casi le mosse, oltre a tutte le special: eseguibili quando l'apposito indicatore è pieno, consentono di infliggere danni ingenti al proprio avversario attraverso una sequenza predeterminata di grandissimo impatto. La spettacolarità di queste manovre è indiscutibile e risulta sostanzialmente superiore a quanto visto nel primo episodio della serie: Batman salta sul nemico e lo collega a tradimento a un sistema Fulton per proiettarlo in aria, dove viene agganciato dal Batwing che, dopo l'immancabile citazione del film di Tim Burton sulla luna piena, lascia precipitare il malcapitato scaricandogli addosso raffiche di mitra e un missile; Supergirl trascina l'avversario oltre il sole, dove ricarica la propria energia per emetterla tramite i raggi ottici, lanciando il nemico contro delle meteore e facendo sì che si schianti con esse sul pianeta; Green Lantern crea un enorme robot colpendo di continuo il suo obiettivo, fino a scaricargli addosso delle cannonate d'energia; Cyborg proietta il nemico su Apokolips, dove viene preso a calci dalle truppe di Darkseid finché non torna al punto di partenza, dove viene colpito da un enorme raggio laser; Flash usa la propria velocità per aprire dei varchi temporali e schiantare il suo avversario prima contro il volto di una sfinge egizia, poi contro il muso di un tirannosauro e infine contro la sua stessa versione del passato, dando vita a un vero e proprio paradosso. Assolutamente fuori di testa!

Colpi di qua, colpi di là

Il sistema di combattimento di Injustice 2 utilizza la stessa impostazione del primo capitolo, con tre tipi di colpo (leggero, medio, pesante), un'abilità speciale, una grande enfasi sulle combo e lo sfruttamento in egual misura di mezzelune e "charge" per l'esecuzione delle mosse.

Ingiustizia è fatta!

La vittoria dell'uno o dell'altro contendente viene determinata dallo svuotamento di tutte e due le barre dell'energia di cui ogni personaggio è dotato, un espediente che ovvia alla mancanza dei tradizionali round pur producendo qualche attimo di pausa fra una fase e l'altra del combattimento. Nelle sfumature del combat system è possibile riconoscere i marchi di fabbrica di NetherRealm Studios: l'uppercut risolutivo che proietta in aria il contendente, il "dummy kick" volante con tutta la sua stravaganza, le prese e le controprese, nonché l'ottima resa degli impatti, che consente di "sentire" i colpi e restituisce dunque grande soddisfazione. A svolgere un ruolo di primo piano durante i match sono però anche gli scenari, dotati di una grande personalità, raramente banali e sempre ricchi di elementi interattivi: ci sono oggetti che possiamo afferrare e lanciare contro il nemico, zone su cui saltare per uscire da una posizione di svantaggio arrivando alle spalle dell'avversario e finanche mura che, con un colpo ben assestato, possiamo sfondare proiettando l'altro combattente all'interno di nuove zone, al termine di una (anche qui) dolorosissima sequenza fatta di edifici distrutti e improbabili rimbalzi.

Trofei PlayStation 4

Per ottenere la maggior parte dei Trofei di Injustice 2 bisogna portare a termine azioni specifiche che hanno a che fare con i personaggi coinvolti nei match: sconfiggere Lanterna Verde con la special di Atrocitus oppure Batman con la special di Bane, Robin con Cyborg e così via. Ci sono poi gli achievement legati al completamento della campagna e alle partite online, classificate e non, ma anche quelli che si sbloccano ottenendo un certo numero di oggetti ed equipaggiamento.

Struttura e tecnica

Il menu principale di Injustice 2 consente di cimentarsi con la componente single player, con il multiplayer in locale e con quello online. Quest'ultimo, dotato di un buon set di varianti, stando ai test che abbiamo potuto effettuare funziona piuttosto bene: il matchmaking è rapido, non si riscontrano problemi relativi alla latenza e dunque si riesce a mettere a segno mosse e contromosse senza alcuna difficoltà, sebbene ovviamente bisognerà attendere l'apertura dei server al grande pubblico per verificare che l'infrastruttura regga bene e mantenga l'efficienza che ha dimostrato con un numero ristretto di addetti ai lavori.

Ingiustizia è fatta!
Ingiustizia è fatta!
Ingiustizia è fatta!
Ingiustizia è fatta!

Ci sono poi quattro ulteriori sezioni: la modalità di personalizzazione, che consente di utilizzare gli oggetti sbloccati per modificare tutti i personaggi del roster e variarne non solo l'estetica e i colori ma anche le capacità, in modo del tutto simile a quanto accade con il loot negli RPG; il Caveau di Brother Eye, il luogo dove vengono stoccate tutte le Scatole Madri che abbiamo ottenuto durante le nostre sessioni di gioco, da aprire una a una per rivelarne il contenuto; le Gilde, veri e propri club a cui è possibile unirsi nell'ottica di sfide e ricompense comuni, con tanto di leaderboard; e infine la zona degli extra, dove troveremo artwork, schede dei personaggi e così via. Come già fatto per Injustice: Gods Among Us, gli sviluppatori hanno pensato bene di non limitare il single player alla sola campagna, che ha per forza di cose una durata limitata, aggiungendo al pacchetto una modalità virtualmente infinita denominata "Multiverso" e un "Simulatore di Combattimento" che funge da arcade mode, con tanto di boss e finali per ogni personaggio. Affondando le proprie radici in uno degli elementi narrativi che da sempre caratterizzano l'universo DC, ovverosia i mondi alternativi, questa opzione offre una serie di eventi a tempo dal grado di difficoltà variabile, che vanno completate vincendo una serie di match influenzati da peculiari modificatori: rimbalzi a gravità zero che espongono ad attacchi a mezz'aria, rilascio di energia vitale nello scenario, supporto extra da parte di Martian Manhunter, seghe circolari che spuntano dal terreno e feriscono entrambi i personaggi, e così via. È proprio nell'ottica del Multiverso che gli aspetti RPG delle personalizzazioni trovano la propria collocazione ideale, visto che alcune sfide necessitano di un determinato livello d'esperienza per poter essere affrontate e l'uso di equipaggiamento dotato di bonus non può che essere d'aiuto in tali frangenti. Bisogna tuttavia mettere in conto il fatto che il Multiverso, con le sue sfide e le sequenze di combattimenti, non vanta la stessa varietà degli extra relativi al single player di Mortal Kombat X, che da questo punto di vista rimane un gradino sopra. Veniamo quindi alla realizzazione tecnica, un altro argomento su cui non possiamo che spendere buone parole. Se infatti la grafica di Injustice: Gods Among Us soffriva di qualche ingenuità, dovuta principalmente alla sua natura old-gen (il gioco è uscito originariamente su PlayStation 3 e Xbox 360, e solo successivamente è stato rimasterizzato per i sistemi di attuale generazione), questo secondo capitolo vanta una cosmesi assolutamente ottima, curata e rifinita, con modelli poligonali dettagliati e convincenti, nonché un buon set di animazioni. La già citata transizione dalle cutscene ai match veri e propri rappresenta un extra di grande valore, i sessanta frame al secondo risultano granitici e su PlayStation 4 Pro è possibile godere anche dell'HDR (che rende determinate sequenze - vedi ad esempio la special di Superman - ancora più spettacolari) e di una risoluzione che dovrebbe essere pari a 1440p, sebbene per il dato preciso bisognerà attendere le immancabili analisi tecniche effettuate con strumenti di precisione. Certo, c'è qualche sbavatura qui e lì (gli effetti di fumo datati quando l'astronave di Brainiac risucchia degli edifici, ad esempio), ma il livello generale risulta ottimo e la colonna sonora è strepitosa: epica e coinvolgente come ci si aspetterebbe da un prodotto del genere, capace di sottolineare nel migliore dei modi le varie situazioni che si verificano nel corso della storia.

Conclusioni

Versione testata PlayStation 4
Multiplayer.it
8.7
Lettori (55)
8.7
Il tuo voto

Injustice 2 migliora in modo sostanziale l'esperienza del primo episodio e lo fa praticamente sotto ogni aspetto. La trama della campagna è coinvolgente, diretta in modo perfetto e interpretata magistralmente da un cast di doppiatori italiani coi controfiocchi, ma la componente single player non si esaurisce nel pur doppio stint necessario per assistere ai due finali disponibili e trova sfogo nelle infinite pieghe della modalità Multiverso, con sfide sempre nuove e interessanti risvolti RPG per quanto concerne la crescita dei personaggi e il loro equipaggiamento. Le new entry sono numerose, ma tutti i componenti del roster hanno subito modifiche e vantano special inedite, alcune delle quali completamente fuori di testa, a conferma di un impianto tecnico solido, rifinito e convincente. Se amate i picchiaduro di NetherRealm Studios e siete fan degli eroi DC, avete trovato la proverbiale America.

PRO

  • Tante new entry, special fuori di testa
  • Narrativa ispirata, appassionante, ben diretta
  • Ottima grafica, ottime musiche, eccellente doppiaggio
  • Combat system solido, single player ricco...

CONTRO

  • ...ma il Multiverso può diventare ripetitivo
  • Sporadiche ingenuità tecniche