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PlayStation 5 e l'insostenibile ansia da rumor

Ad appena una settimana dalla chiusura dell'E3 2017 si torna a parlare di PlayStation 5, ma tutti i segnali ci suggeriscono che sia davvero troppo presto

NOTIZIA di Davide Spotti   —   23/06/2017

La situazione che è andata delineandosi dopo la chiusura dell'E3 2017 è chiara un po' a tutti: Microsoft non è riuscita a convincere il pubblico e gli addetti ai lavori a causa di una strategia contraddittoria, come del resto abbiamo già avuto modo di puntualizzare sia nella nostra pagella di Xbox One X che nel Parliamone di lunedì. Sony dal canto suo sembra aver giocato di sponda per tenere coperte le carte migliori, forte della sua posizione di leader del mercato. Un ruolo che, proprio a causa delle incertezze di Microsoft, risulta ulteriormente rafforzato dopo l'evento californiano.

PlayStation 5 e l'insostenibile ansia da rumor

Eppure in rete si è tornato a parlare prepotentemente di PlayStation 5, che proprio in queste ore è stata oggetto di discussione in un meeting organizzato da AMD. L'incontro sembra essere servito a stabilire l'ovvio, ovvero che non la vedremo prima del 2019 inoltrato o più probabilmente già nel 2020. Prospettiva che, se ricordate, si pone perfettamente in linea con le previsioni del celeberrimo Michael Pachter (che una volta tanto potrebbe davvero azzeccare un pronostico!).

Sempre AMD suggerisce che Sony avrà bisogno di tempo per realizzare i chip montati sul suo prossimo hardware, e questa seconda considerazione trova ulteriore conferma nelle parole di Shawn Layden. Intervistato da un outlet tedesco, il presidente di Sony Computer Entertainment America ha lasciato a sua volta intendere che il prossimo hardware sancirà un vero e proprio passaggio generazionale dopo la parentesi di metà ciclo che abbiamo vissuto con PlayStation 4 Pro. Di nuovo, dichiarazioni di circostanza perfettamente in linea con il contesto strategico di cui sopra.

PlayStation 5 e l'insostenibile ansia da rumor

In altre condizioni Sony avrebbe potuto pensare di procedere con il reveal di PlayStation 5 già alla fine di quest'anno, magari mostrando un semplice logo per esaltare le folle, come del resto è già accaduto molte altre volte in passato. D'altra parte, alla luce della politica conservativa che sembra sia stata messa in atto all'E3 - per bocca di Shuei Yoshida - troviamo piuttosto improbabile che ciò possa accadere in tempi rapidi. È pertanto auspicabile che se ne inizi a parlare concretamente a partire dalla seconda metà del 2018, mentre nel frattempo verrà massimizzata la base installata di PlayStation 4.

Ad ulteriore riprova che PlayStation 5 può aspettare ci sono le esclusive messe sul tappeto per i prossimi due anni. A partire dal trittico God of War, Spider-Man e Days Gone nella prima metà del 2018, per proseguire con Detroit: Become Human e The Last of Us: Part II, di cui senz'altro avremo nuovi dettagli entro la fine di quest'anno. Decisamente più indefinita la posizione di Death Stranding, ma all'elenco si potrebbe aggiungere anche Final Fantasy VII Remake, che ci auguriamo sia a sua volta in scaletta entro e non oltre il 2019.

Insomma, in casa Sony il quadro che va delineandosi sembra essere chiaro e cristallino. E mentre da addetti ai lavori troviamo senz'altro positivo che le speculazioni vadano già adesso a toccare le corde della community e ad alimentarne il dibattito, da semplici appassionati facciamo davvero fatica ad appassionarci ad un valzer di rumor con così largo anticipo sulla tabella di marcia.

E voi che ne pensate? Le speculazioni stanno raggiungendo una dimensione morbosa? Oppure le chiacchiere da bar vi divertono? Fatecelo sapere nei commenti!