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Gli utenti "amano odiare" Electronic Arts, la polemica sulle casse premio è l'esempio perfetto secondo Paradox

Anche Paradox Interactive dice la sua sulle casse premio

NOTIZIA di Tommaso Pugliese   —   23/11/2017

Dopo le parole di Rami Ismail e quelle di Randy Pitchford, anche Paradox Interactive si è espressa circa la polemica sulle casse premio che ha investito soprattutto Electronic Arts.

"L'attuale dibattito è ciò che ottieni quando metti insieme tutti gli ingredienti per una shitstorm perfetta", ha detto Daniel Goldberg, manager of content and communications presso Paradox Interactive. "Abbiamo un publisher che gli utenti amano odiare, la più importante proprietà intellettuale di sempre e una serie videoludica che non ha fatto altro che riproporre modelli di business pre-esistenti. Ebbene sì, abbiamo già avuto giochi con tanto grinding e casse premio in passato, non c'è nulla di nuovo o di radicalmente sbagliato nella situazione attuale."

Gli ha fatto eco Shams Jorjani, vicepresidente della divisione business development. Alla domanda se gli sviluppatori sono inclini a inserire casse premio nei propri titoli senza imposizioni da parte del publisher, Jorjani ha detto: "La domanda implica che tutti gli sviluppatori si preoccupino di offrire buone esperienze e che ai publisher interessi solo fare soldi. Be', l'industria videoludica non è fatta solo di bianco e nero, e un modello economico sostenibile, con una tipologia di monetizzazione che funzioni, è importante per entrambe queste figure."

"Per gli sviluppatori, guadagnare più soldi significa poter rimanere nel business per più tempo, così come per i publisher avere a catalogo titoli di successo si traduce in incassi maggiori sul lungo periodo. L'industria dei videogame si trova in una fase di transizione, divisa fra due modelli: quello del passato, che mette tutti i prodotti allo stesso prezzo; e quello emergente, con prezzi dinamici e la possibilità per tutti di trovare qualcosa di adatto al proprio portafogli."

Secondo Jorjani il sistema delle casse premio è stato già accettato dagli utenti più giovani, mentre sono gli appassionati della vecchia guardia che se ne lamentano. "Pensiamo davvero che i ragazzi di oggi si lamenteranno per le casse premio e le microtransazioni, quando questi elementi hanno fatto parte dei videogame che hanno sempre giocato? Siamo solo noi i dinosauri che ricordano di quando si acquistava un gioco a un prezzo fisso per ottenere un'esperienza anch'essa fissa.

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