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PlayStation Vita sviscerata nei minimi particolari

La nuova console di Sony nelle nostre mani, all'interno le nostre impressioni dettagliate!

SPECIALE di Antonio Fucito   —   17/12/2011

Alle sei del mattino del 17 dicembre ci siamo ritrovati assieme alla stampa giapponese ed internazionale in quel di Shibuya per il lancio ufficiale di PlayStation Vita, fissato 45 minuti dopo alla presenza di Andrew House, fresco presidente di Sony Computer Entertainment, e Kazuo Hirai, che su un palco adibito per l'occasione all'interno del negozio Tsutaya hanno fatto da presentatori ed omaggiato il primo acquirente della console, in fila da un paio di ore.

Kaz Hirai prima del lancio
Kaz Hirai prima del lancio

C'è da dire che seppur di gente ce n'era (il nostro biglietto aveva il numero 191 e c'era un'altra fila al piano superiore) non c'è stata la presenza delle grandissime occasioni, complice anche l'orario non proprio felice (e la gente ubriaca che ancora tornava dalla notte brava precedente) ed il fatto di poter ordinare la console comodamente online e vederla recapitata a casa lo stesso giorno; soltanto i dati ufficiali ci potranno chiarire come è andato il lancio di PlayStation Vita, dal nostro canto abbiamo fatto una miriade di foto, visto come i giapponesi siano in fondo vanitosi - basti sapere che il primo acquirente è rimasto fuori al negozio parecchio tempo per farsi fotografare/intervistare - e poi dirigerci a nostra volta all'acquisto della console. Non che ci sia dispiaciuto, ma è da segnalare come nessun giornalista abbia ricevuto favori in termini di prelazione o acquisto, perfino i PR internazionali di Sony erano in fila con noi alle nostre spalle, qualcuno potrebbe dire per correttezza, qualcun altro per mancanza di organizzazione tra le varie filiali e la sede giapponese.

Il nostro acquisto completo!
Il nostro acquisto completo!

Ad ogni modo ci siamo accaparrati una PlayStation Vita Wi-Fi (per il 3G aspettiamo la versione "italiana"), una memory card da 8GB, un case morbido di colore blu elettrico e ben nove giochi, che spaziano ovviamente dai "pezzi grossi" Uncharted: Golden Abyss e Ridge Racer per arrivare a Monster Reality, Shinobido 2 e Ultimate Marvel Versus Capcom 3. Una volta arrivati in albergo ci siamo fiondati immediatamente sula console, e nella confezione abbiamo trovato il cavo USB proprietario per la sincronizzazione e per la carica mediante computer oppure in simbiosi con il trasformatore di corrente. Nient'altro, come oramai ben noto la memory card per i contenuti del PSN piuttosto che le varie custodie sono accessori da comprare a parte.

Sotto con la prova!

La prima impressione che si ha con PlayStation Vita è quella di avere tra le mani un oggetto stiloso e più coerente nella forma e nell'ergonomia rispetto al passato, al contempo parecchio grande se confrontato con PSP e in generale con la concorrenza di DS e smartphone. Una volta presa in mano si ravvisa però un'ottima ergonomia e distribuzione del peso, che rendono la console perfino leggera, nonché aggiunte più che gradite come il doppio analogico, fragile solo all'apparenza, i dorsali raffinati nella corsa e il touchscreen posteriore, che fa coppia con uno schermo anteriore da 5 pollici OLED a dir poco brillante.

Un confronto con PSP 2000
Un confronto con PSP 2000
Il browser della console
Il browser della console

Proprio quest'ultimo è infatti la prima cosa che salta subito all'occhio, la qualità è nettamente superiore (e vorremmo ben dire!) rispetto al passato, e la risposta del software ai comandi touch estremamente precisa.

La schermata iniziale ci ha accolto con la scelta della lingua, è presente anche l'italiano perfino nei tutorial doppiati, sinonimo che da questo punto di vista la console è già pronta per il nostro mercato. Alla richiesta di loggarsi con un account PlayStation Network abbiamo inizialmente inserito quello italiano, e funziona alla perfezione: ovviamente il PlayStation Store e i contenuti DLC non sono disponibili perché verranno attivati solo a ridosso dell'uscita nostrana, ma per il resto ci è sembrato di possedere tra le mani una console in tutto e per tutto italiana, nei menu e nelle applicazioni presenti all'interno della dashboard. In pieno boom smartphone ovviamente PlayStation Vita non poteva non avere un'interfaccia dinamica che si presenta inizialmente in due pagine poste in verticale, all'interno delle quali ogni applicazione è composta da una "bolla" in tre dimensioni che permette di accedere un menu prima di essere lanciata. Ogni qualvolta si inserisce un nuovo gioco (in digital download oppure mediante supporto fisico) una nuova icona appare sullo schermo, e la schermata di "accoglienza" permette solitamente di visitare il sito dedicato e scaricare eventuali aggiornamenti. Per non farsi mancare una pratica purtroppo sempre più frequente, anche PSVITA 'gode' di un aggiornamento la prima volta che si accede alla dashboard, che porta il firmware alla versione 1.50 ed è necessario per accedere ai contenuti online.

La gestione del multitasking
La gestione del multitasking
Near in azione con i premi
Near in azione con i premi

Collegandoci in seconda battuta col nostro account giapponese (ebbene si, abbiamo dovuto ripristinare la console, una scelta assolutamente incomprensibile) ci siamo dilettati in un giro sul PlayStation Store per vedere nello storico degli acquisti/download quelli fatti su PS3 e PSP, con questi ultimi scaricabili anche su Vita, all'interno della memory card prontamente acquistata. Per ogni gioco su supporto fisico presente al lancio esiste inoltre la controparte in digital download, non di rado con qualche sconto nell'ordine di 500/1000 yen (5/10 euro). Sempre sullo store è possibile scaricare in maniera gratuita alcune applicazioni come Twitter, necessarie per condividere le foto al di là della propria lista amici e della scheda di memoria inserita nella console. Come ci si aspettava infatti Sony sembra aver dato grande importanza ai servizi e alla completa integrazione con PS3. Al di là del remote play che proveremo in un prossimo futuro, arrivano finalmente i trofei anche per i giochi portatili, addirittura nei tutorial creati ad hoc per familiarizzare con la console. Nella propria gamertag compaiono quindi entrambe le categorie con la possibilità di dividerle o meno, e sotto la sezione amici è possibile confrontarli con altre persone e scambiare messaggi sottoforma di conversazione continua un po' come visto su iPhone ed altri smartphone. L'applicazione denominata Party prevede la chat di gruppo anche vocale (non abbiamo potuto ancora testarla ovviamente) mentre Mear completa l'integrazione con gli amici in quanto è possibile vedere cosa stanno facendo, quante persone ci sono in un certo raggio di kilometri e sbloccare varie icone/gadget da utilizzare anche con estranei per interagire in maniera un po' più articolata.

I trofei di Vita fanno capolino nella Gamertag
I trofei di Vita fanno capolino nella Gamertag

Ovviamente sono caratteristiche che dobbiamo approfondire nel tempo, ma la loro presenza è quantomai ben accetta e rende la console più multimediale, con qualche compromesso. 
C'è ad esempio la possibilità di fare le istantanee dello schermo premendo il tasto PS più Start, anche all'interno di applicazioni e giochi (anche se in generale è a discrezione dello sviluppatore) mentre l'applicazione Foto permette di creare album e scattare con la fotocamera sia anteriore che posteriore. Purtroppo la qualità non è altissima, e al di là dei soli 1.3 megapixel i sensori fanno fatica in condizioni di luce bassa o artificiale, rendendosi più utili nelle applicazioni di realtà aumentata e nei giochi che li sfruttano. Non abbiamo trovato traccia dell'opzione per girare video, anche se è presente in alcuni giochi e quindi teoricamente possibile, mentre l'applicazione Video stessa è dedicata tra le altre cose ai contenuti acquistati o noleggiati sullo store, ai quali ovviamente non abbiamo potuto ancora accedere. Il browser non ci è piaciuto affatto, al di là del non funzionamento con il gioco in pausa. Sony continua infatti nella scelta a nostro modo di vedere sbagliata di utilizzarne una versione proprietaria che giocoforza non può essere aggiornata e al passo dei browser più moderni, seppur quindi esistono tutte le funzioni di base come quella dei preferiti, del javascript (no flash, il che non è proprio un male), pagine multiple e zoom di vario tipo via touchscreen, non siamo incappati di rado in problemi di rendering piuttosto che di scarsa reattività durante la navigazione, problematiche che necessitano di un aggiornamento quanto prima per dare giusta dignità allo schermo trabordante della console. Ad ogni modo la gestione dei contenuti multimediali, al di là della condivisione sui social network, è demandata al collegamento via USB con la PS3 e con il computer, che in questo caso comprende anche il backup/ripristino dei dati, dei vari file musicali, video, immagini e aggiornamenti. L'applicazione creata da Sony è denominata CMA (Content Manager Assistant) e ad oggi è disponibile nella versione 1.00 solo per Windows. L'abbiamo ovviamente messa sotto torchio in ambiente Microsoft (potere di Bootcamp) e il suo funzionamento è perfetto, è possibile infatti decidere le cartelle per i vari contenuti e una volta collegata la console via USB utilizzare l'applicazione "Gestione Contenuto" della dashboard di PlayStation Vita, che permette di copiare su PC o prelevare i file anche con selezione multipla e in maniera assolutamente indolore. Il nostro primo backup (che non si scorda mai) pesava 88MB mentre abbiamo trasferito sulla console Sony un paio di canzoni e un video in alta risoluzione scaricato da quel gran sito che è Multiplayer.it.

Il trasferimento dati da e verso il PC!
Il trasferimento dati da e verso il PC!

La musica ha continuato a funzionare anche durante la navigazione e lanciando altre applicazioni come Near e il PlayStation Network, la stessa cosa è accaduta quando abbiamo eseguito Everybody Golf 6, la cui colonna sonora ha lasciato posto alla musica che avevamo selezionato; tale e quale a come succede su PlayStation 3, nevvero Sony? In maniera molto "clever" come direbbero i nostri genitori in seguito alla riproduzione del video, avvenuta tra le altre cose alla perfezione, la musica è andata in pausa per poi riprendere dallo stesso punto una volta usciti dall'applicazione dedicata ai filmati. Dulcis in fundo l'interfaccia generale ci è piaciuta non poco, compresa la gestione di più applicazioni in contemporanea. Innanzitutto è possibile passare da una all'altra spostando il dito verso destra e sinistra, quando si preme però il tasto PS appaiono a schermo le schede di tutte le applicazioni aperte oppure in standby (un po' come le cover di Multiplayer.it) per un facile e immediato accesso mediante tap. Davvero una maniera ideale per gestire più contenuti, considerando anche che la risposta dell'interfaccia è estremamente reattiva. Ovviamente ci sono delle limitazioni come il succitato browser o l'esecuzione di massimo un gioco alla volta, ma almeno l'uscita posticipata sul mercato europeo potrebbe portare in dono un sistema più maturo che risolva in parte le deficienze attuali della versione giapponese. Passando alla prova su strada della console in termini di ergonomia e impressioni "sul campo", che abbiamo già accennato qualche riga più sopra, i risultati sono decisamente positivi e il doppio analogico e le stesse dimensioni sono una manna dal cielo per giocare potenzialmente più ore rispetto al passato, fatta salva la durata della batteria che proveremo nei prossimi giorni in maniera esaust..estensiva.

Il nuovo sistema di messaggistica
Il nuovo sistema di messaggistica
Il rilevamento dei giocatori vicini
Il rilevamento dei giocatori vicini

Dei giochi in particolare parleremo nei singoli articoli, ad ogni modo ne abbiamo notati alcuni che già da subito mostrano i muscoli in quanto a contenuti e tecnica, vedi Uncharted e Ultimate Marvel vs Capcom 3, altri che costano un po' di meno (25/29 euro) e puntano su un modello fatto di aggiornamenti in download, come Ridge Racer e Little Deviants, altri ancora per i quali si nota uno sviluppo troppo frettoloso per riuscire ad esserci al lancio, vedi Dark Quest Alliance e lo stesso Ridge Racer, fermo restando che quelli più "complessi" come Shinobido 2 e Lord of Apocalipse devono ancora essere adeguatamente testati. C'è da dire che parliamo del lancio giapponese e che molti dei titoli non sono di nostro gusto quando altri diversi arriveranno per il lancio europeo (vedi Wipeout), è cosa buona e giusta quindi limitarsi alle impressioni anche dettagliate ma demandare il giudizio definitivo quando avremo tutti gli elementi per farlo. In conclusione PlayStation Vita ci ha convinto nelle caratteristiche tecniche pure e nell'ergonomia, ha un'interfaccia estremamente reattiva e con soluzioni interessanti, dispone di parecchi servizi e caratteristiche social necessari nel 2011 ma alla stessa maniera ha una rosa di titoli per il mercato giapponese non proprio entusiasmante per il nostro palato -fatti salve un paio di eccezioni- e soffre di errori di gioventù del firmware (il browser e la gestione di account multipli su tutti!) che andranno risolti con futuri aggiornamenti. Ripetendo che a scanso di equivoci questo è un giudizio del tutto preliminare, la console portatile di Sony ci è piaciuta con diverse riserve, che poi possa avere successo dopo il lancio e sugli altri mercati in un mondo dove gli smartphone e i tablet sono sempre più una realtà che va a 'rompere le scatole' anche alle console portatili è tutto un altro paio di maniche, ma questo è un argomento per una prossima futura puntata.