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Fatti una Vita

La console portatile Sony stenta a ingranare? Ecco tutti i motivi per cui dovreste comprarla quest'anno

SPECIALE di Tommaso Pugliese   —   17/02/2014

L'approccio di Sony al mondo delle console è sempre stato basato su design, innovazione e potenza computazionale. Quando la casa nipponica ha esordito nel mercato dei videogame, SEGA e Nintendo non avrebbero mai immaginato di trovarsi di fronte un avversario così formidabile, nonostante la mancanza di esperienza sul campo. Allo stesso modo, quando Sony ha pensato di realizzare la sua prima console portatile, PSP, lo ha fatto tenendo in considerazione i gusti dei videogiocatori più esigenti, offrendo loro soluzioni tecnologiche all'avanguardia.

Fatti una Vita

Una storia che si è ripetuta nel dicembre del 2011, quando nei negozi nipponici è arrivata PlayStation Vita. Non si è trattato tuttavia di un'operazione fatta in fretta e furia, anzi fra rumor e annunci ufficiali c'è voluto quasi un anno perché si passasse dal progetto "NGP" alla versione definitiva dell'handheld, un concentrato di potenza in grado di garantire un'esperienza videoludica molto vicina a quella offerta dalla sorella maggiore PlayStation 3. Facciamo un breve recap dell'hardware per ricordare di cosa stiamo parlando: il processore di PlayStation Vita è un quad core ARM Cortex-A9 che gira a una frequenza massima di 2 GHz, la GPU è anch'essa un quad core PowerVR SGX543MP4+, la dotazione di memoria RAM è pari a 512 MB + 128 MB per il video e la batteria da 2200 mAh garantisce dalle tre alle cinque ore di autonomia. Il touch screen capacitivo da 5 pollici OLED, fiore all'occhiello della configurazione, vanta una risoluzione di 960 x 544 pixel ed è coadiuvato da un touch pad posteriore, nonché da un accelerometro integrato e da una fotocamera frontale. Caratterizzato da linee eleganti e affusolate, il design di PlayStation Vita rappresenta un'evoluzione di quello di PSP e si rivela comodo e convincente, anche durante le sessioni di gioco più lunghe. Il fatto di offrire due differenti versioni del dispositivo, con o senza il modulo 3G, si è rivelato un discreto buco nell'acqua e ha portato a una percezione distorta del prezzo della console, che solo ultimamente, grazie a un taglio ufficiale, sta rientrando nell'ottica di un'offerta abbordabile per chi ancora concepisce il gaming portatile come un'estensione di quello "da casa" piuttosto che come qualcosa di differente, che venga magari meglio interpretato dalla realtà delle applicazioni mobile a basso prezzo o dalle peculiarità e dai franchise che rendono forte il Nintendo 3DS.

"Non ci sono giochi"

La libreria di PlayStation Vita conta più di cento titoli solo contando le produzioni retail, ovvero quelle vendute fisicamente nei negozi. Allargando la sfera ai giochi in formato digitale tale cifra raddoppia, mentre considerando anche i prodotti non distribuiti in Europa si arriva a oltre quattrocento unità.

Fatti una Vita

Ci sono proprietà intellettuali nate proprio su PS Vita, come gli ottimi Gravity Rush, Tearaway e Soul Sacrifice; ma anche spin-off di franchise già popolari, come Killzone: Mercenary, Uncharted: L'Abisso d'Oro, Persona 4: Golden, LittleBigPlanet, WipEout 2048. Non mancano inoltre le riduzioni portatili di giochi famosi, come ad esempio Rayman Origins, Rayman Legends, Mortal Kombat, Street Fighter X Tekken, Need for Speed: Most Wanted o The Walking Dead; e infine le produzioni in cross-buy, presenti anche su PlayStation 3 e/o PlayStation 4, come Guacamelee!, Metal Gear Solid HD Collection, MotorStorm RC o Dragon's Crown. E per finire gli indie, tantissimi e di eccellente fattura, vedi Sound Shapes, Spelunky, Terraria o Lone Survivor - The Director's Cut. Possiamo dire tranquillamente che ce n'è per tutti i gusti, e che il futuro promette decisamente bene grazie a produzioni come Freedom Wars e Project Phoenix, nonché gli imminenti Final Fantasy X | X-2 HD Remaster, Borderlands 2 e le nuove avventure di casa Telltale Games, a cui si aggiungono tanti titoli non ancora annunciati. Si tratta di numeri che fanno riflettere sulla convenienza di investire su PlayStation Vita nel 2014, anche se non costituiscono da soli l'unico motivo per cui dovreste acquistare la console portatile Sony. Vediamo dunque di fare un po' di chiarezza.

Prezzi, bundle e PlayStation Plus

Partiamo dal prezzo. Come accennato prima, il taglio ufficiale operato da Sony ha portato di fatto all'annullamento del divario fra la versione 3G di PlayStation Vita e quella Wi-Fi, con la prima probabilmente destinata all'oblio. Gli attuali bundle costano poco più di 200 euro (ma spesso e volentieri le grandi catene fanno promozioni ancora più convenienti) e includono la console (con o senza modulo 3G), un gioco (spesso in formato digitale) e una memory card, accessorio quest'ultimo indispensabile, non solo per stoccare i salvataggi ma anche e soprattutto per approfittare delle tante offerte riservate agli utenti iscritti al servizio PlayStation Plus. Veniamo quindi proprio al Plus e, in particolare, all'Instant Game Collection, una di quelle feature che si potrebbero definire "game changing", in quanto mettono sotto una luce completamente nuova la convenienza dell'abbonamento Sony, a maggior ragione se si possiedono tutte e tre le console della casa nipponica. Per fare un esempio veloce, gli utenti PlayStation Vita hanno attualmente diritto a scaricare gratuitamente da PlayStation Store Dynasty Warriors Next e ModNation Racers: Road Trip, nonché ad accedere a sconti esclusivi sull'acquisto di Broken Sword 5: La Maledizione del Serpente, Dead or Alive 5 Plus, Dungeon Hunter: Alliance, Eufloria HD, F1 2011, Metal Gear Solid HD Collection, PixelJunk Monsters: Ultimate HD, Spelunky, Stealth Inc.: A Clone in the Dark, Stick it to the Man, Terraria, The Walking Dead e Thomas Was Alone. E stiamo parlando di offerte che si rinnovano di mese in mese, il tutto per 14,99 euro ogni trimestre o 49,99 euro per un anno.

Cosa vi aspetta nel 2014 di PlayStation Vita? Scopriamolo insieme!

Il nuovo modello

A partire dal 7 febbraio è disponibile nel Regno Unito un nuovo modello di PlayStation Vita, dotata di display LCD anziché OLED e di dimensioni e peso ridotti rispetto all'originale. Si tratta della stessa versione che è stata commercializzata in Giappone lo scorso ottobre e che verrà distribuita negli USA in primavera, approdando con ogni probabilità anche in Italia. Non ci sono motivi particolari per preferirla alla PlayStation Vita attualmente in vendita, soprattutto per via del downgrade in termini di qualità dello schermo, ma la sua introduzione potrebbe avere un effetto interessante: far scendere ulteriormente il prezzo del primo modello.

PlayStation Vita, gli altri motivi per acquistarla

Il prezzo ridotto, le offerte speciali, una ludoteca discretamente ricca e la convenienza dell'Instant Game Collection rientrano sicuramente tra i principali fattori che potrebbero giustificare l'acquisto di PlayStation Vita ora come ora. Ci sono però anche tanti altri motivi di cui ancora non abbiamo parlato e che intendiamo elencare senza un preciso ordine di importanza. Cominciamo con il Remote Play, che si pone come una delle feature più interessanti per chi possiede PlayStation Vita e PlayStation 4, anche perché quasi la totalità dei giochi la supporta. Wii U ha cercato di costruire il proprio fascino sulla modalità "TV Off", ovvero la possibilità di giocare con il televisore spento, magari mentre ci troviamo in un'altra stanza.

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Ebbene, il Remote Play consente di fare esattamente la stessa cosa, ma godendo di contenuti videoludici next gen su di uno schermo OLED di altissima qualità, non esattamente paragonabile al touch screen integrato nel GamePad. La facilità con cui questa funzione può essere implementata dagli sviluppatori gioca senz'altro a favore di una diffusione ormai capillare, che fa di PlayStation Vita e PlayStation 4 un'accoppiata micidiale in termini di potenzialità.

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Rimanendo in tema di multipiattaforma, non possiamo che spendere qualche parola anche per l'ottima iniziativa del cross-buy, ovvero la possibilità di acquistare un gioco una volta sola e di utilizzarlo su tutte le console Sony; spesso e volentieri con il supporto del cross-save, che consente di cominciare la partita su di una piattaforma e continuarla su di un'altra senza alcun problema di compatibilità. Sono già tantissimi i titoli che utilizzano questa formula anche per rendersi più appetibili agli occhi dell'utenza, specie le produzioni indie, e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. A proposito di compatibilità, PlayStation Vita può far girare i giochi per PSP e PlayStation One in formato digitale, tutti disponibili su PlayStation Store, e ciò consente alla nuova console di approfittare di una libreria virtualmente sconfinata, nella maggior parte dei casi con il vantaggio di controlli rimappati per sfruttare il secondo stick analogico e regalare dunque esperienze rinnovate, ancora più coinvolgenti. Abbiamo lasciato per ultimi due aspetti che riteniamo comunque fra i più importanti. Il primo è la potenza tecnica a cui si è fatto cenno in apertura, che garantisce un mobile gaming di straordinaria qualità, molto vicino alle prestazioni di una home console come PlayStation 3; il secondo è l'efficacia del software di sistema, che possiamo gestire in modo molto semplice grazie al touch screen capacitivo e che si è rivelato fin da subito particolarmente reattivo e stabile. In conclusione, le vendite non entusiasmanti di PlayStation Vita non devono trarre in inganno: Sony punta ancora sulla console portatile ed è decisa a rilanciarla come un formidabile "accessorio" per PlayStation 4, magari in un bundle, mentre i tagli di prezzo e le promozioni garantiscono non solo accessibilità ma anche e soprattutto una varietà nell'offerta più che sufficiente.