Nel momento in cui Rayman Legends ha abbandonato il suo status di esclusiva per Wii U per divenire multipiattaforma, la versione prevista per PlayStation Vita ha subito stuzzicato l'interesse degli appassionati, considerando come in teoria l'hardware portatile di Sony avesse tutte le carte in regola per esaltare l'ultima avventura dell'uomo melanzana e dei suoi amici: una definizione dell'immagine eccellente, il touchscreen per sfruttare al meglio i livelli di Murfy, la connettività per il multiplayer e le sfide online e, non ultima, la possibilità di portare sempre il gioco con sé. Andiamo dunque a vedere come le cose sono andate nella pratica...
Meno siamo e meglio stiamo?
Dell'eccezionale valore di Rayman Legends quale platform bidimensionale abbiamo già lungamente parlato nella nostra recensione basata sulla versione Wii U, alla quale vi rimandiamo nel caso in cui vogliate conoscere i dettagli della produzione Ubisoft. In questa sede preferiamo concentrarci sulle caratteristiche del porting per PlayStation Vita, dato che il gameplay ed i contenuti del titolo sono fondamentalmente gli stessi. Le differenze in campo ludico erano già state abbondantemente annunciate durante gli ultimi mesi di lavorazione del gioco, con l'esclusione dei livelli Invasione che aveva già fatto arricciare il naso ai potenziali acquirenti: fortunatamente Ubisoft ha confermato che tali stage verranno aggiunti tramite una patch, anche se non si è ancora a conoscenza della data dell'aggiornamento.
Si sapeva anche che il multiplayer - uno degli assoluti punti di forza di Rayman Legends - sarebbe stato limitato a due soli utenti tramite connessione ad hoc o via Wi-Fi. Se si propende per la seconda ipotesi, dal menu principale si può scegliere di partecipare alla partita di un altro utente oppure di fungere da host, giocando da soli in attesa che qualcuno si unisca. Il sistema è senza dubbio valido, e se da un lato si tratta di una feature unica (nelle altre versioni è contemplato soltanto il multiplayer in locale, con i partecipanti che devono essere fisicamente tutti davanti allo stesso schermo), dall'altro è inevitabile che l'esperienza perda più di qualcosa quando non è possibile condividerla con altre tre persone in contemporanea: si sente soprattutto la mancanza di una più stretta componente comunicativa fra gli utenti che è parte integrante del divertimento di giocare assieme a Rayman Legends. Ciò detto, il prodotto Ubisoft rimane un'eccellente esperienza anche in single player, sfruttando peraltro alla grande l'hardware di PlayStation Vita a cominciare da un sistema di controllo estremamente affidabile, dotato della precisione e reattività ideali per affrontare le insidie dei livelli più impegnativi. La splendida cosmesi bidimensionale realizzata dagli studios di Montpellier risalta poi in maniera ancora più nitida sul definitissimo display del portatile Sony, rivelandosi un autentico spettacolo per gli occhi. E se di tanto in tanto qualche elemento dovesse apparire troppo piccolo, è sufficiente allargare due dita sul touchscreen per eseguire un comodo zoom.
Rayman Legends su PlayStation Vita è un gioiello, anche se non è la versione migliore in assoluto
La legge di Murfy
Grazie proprio alle sue caratteristiche, PlayStation Vita è la sola console assieme a Wii U tramite la quale è possibile giocare i livelli con protagonista Murfy nella maniera in cui sono stati originariamente concepiti, ovvero agendo sul touchscreen. Bisogna dunque toccare, trascinare o spostare determinati elementi su schermo per consentire ad un altro personaggio di proseguire, occasionalmente anche sfruttando il giroscopio della console in alcuni segmenti nei quali occorre ruotare lo scenario.
Se nella recensione Wii U avevamo sottolineato come gli stage di Murfy fossero pienamente godibili solo in multiplayer - dato che l'intelligenza artificiale deputata al controllo del secondo protagonista difficilmente si rivela un partner ideale - qui su PlayStation Vita tale assunto perde una parte della sua validità se ci si affida alla connessione tramite Wi-Fi: la mancanza di una comunicazione chiara e diretta fra gli utenti in tal caso può rivelarsi un serio limite per segmenti come questi, nei quali la coordinazione fra i due personaggi su schermo è fondamentale. Sotto quest'ottica, l'aggiunta di una sezione esclusiva per PlayStation Vita dedicata a cinque livelli tutti incentrati sull'utilizzo di Murfy fa piacere fino ad un certo punto, dato che non si tratta sicuramente della punta di diamante dell'offerta ludica di Rayman Legends. E se è encomiabile l'impegno di Ubisoft nell'offrire la possibilità di sfruttare il touchpad posteriore lasciando lo schermo completamente libero, d'altro canto bastano pochi secondi per rendersi conto che si tratta di una configurazione che sacrifica oltremodo la precisione per essere seriamente presa in considerazione.
Conclusioni
Rayman Legends per PlayStation Vita deve "accontentarsi" di essere il miglior platform attualmente disponibile sulla console Sony, fallendo però nell'impresa di imporsi come la miglior versione in assoluto del titolo Ubisoft. Se infatti da un lato la portabilità di un gioco tanto appassionante e ricco di contenuti è un valore indiscutibile che va braccetto con una grafica capace di risplendere letteralmente sull'ottimo display OLED, d'altro canto una modalità multiplayer ben più limitata rispetto alle altre incarnazioni toglie inevitabilmente un po' di appeal ad un prodotto che comunque si difende benissimo anche se giocato da soli.
PRO
- Il miglior platform del momento in formato tascabile
- Tecnicamente è una vera perla
- Tutti i contenuti più cinque livelli esclusivi...
CONTRO
- ... ma quelli con Murfy non funzionano al 100%
- Multiplayer limitato a soli due giocatori
- Il touchpad posteriore è quasi inutilizzabile