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La bellezza di un platform portatile

Rayman Origins arriva anche su PlayStation Vita, con ottimi risultati!

RECENSIONE di Antonio Fucito   —   21/02/2012

Ad accompagnare l'arrivo di PlayStation Vita in Italia c'è un titolo che è stato accolto decisamente bene dalla critica nella sua incarnazione per console "da casa" e che sul dispositivo portatile di Sony si presenta con pochissimi compromessi, tanto da posizionarlo tra i migliori giochi di lancio e perfettamente adatto per essere giocato in mobilità. Stiamo parlando di Rayman Origins, platform in due dimensioni estremamente colorato e bello da vedere che come suggerisce il titolo cerca di riportare in auge la serie offrendo meccaniche consolidate e bilanciate nelle sue parti.

La bellezza di un platform portatile

Il gioco sviluppato da Ubisoft propone una trama semplice, concentrandosi unicamente sul gameplay: il mondo in cui è ambientato il titolo è stato creato da un'entità conosciuta come Maestro delle Bolle la quale, disturbata nel sonno, ha cominciato a dare alla luce incubi che hanno messo a soqquadro uno scenario che ovviamente toccherà a Rayman e compagni riportare all'originario splendore. Con il chiaro intento di rendere il titolo accessibile a chiunque, gli sviluppatori (tra i quali si annovera il mitico Michel Ancel) hanno preferito non dare una collocazione precisa temporale a Rayman Origins e dare un'immagine più scanzonata al protagonista ed ai suoi compagni.

Uno stile grafico delizioso

Un'intenzione che viene perfettamente riprodotta in video da una veste grafica disegnata con maestria assoluta e sempre allegra, colorata e vivace, che raggiunge il suo climax negli eccellenti sprite dei personaggi. Anche sul portatile Sony Rayman e soci sono definiti alla perfezione ma soprattutto sono animati a regola d'arte, con movenze degne di un cartone animato e che spesso e volentieri bastano da sole a convogliare lo humour di cui è intriso il prodotto. Lo schermo di PlayStation Vita fa il resto, offrendo una definizione eccezionale per un portatile ed una pulizia perfetta. Il risultato finale sarebbe indistinguibile dalle console in alta definizione se non fosse per i fondali di risoluzione e dettaglio inferiore, ma anche con questa differenza Rayman Origins è uno spettacolo da vedere e si gioca davvero bene, grazie alla fluidità quasi sempre perfetta e l'ottima risposta ai comandi.

La bellezza di un platform portatile

Anche perché è un titolo che lascia il sorriso sulle labbra grazie ad un level design molto ispirato sia in termini di varietà di ambientazioni, sia per ciò che concerne la struttura vera e propria dei livelli: non c'è rischio di annoiarsi con il prodotto Ubisoft quando ogni singolo stage che compone l'avventura propone uno o più elementi diversi da quello che lo precede, che si tratti di soluzioni visive o di veri e propri mattoncini di gameplay. Fra deserti disseminati di tamburi tribali su cui rimbalzare, lande ghiacciate condite da angurie, lime e fette d'arancia, scenari infuocati popolati da diavoletti che cucinano il curry e persino sezioni in puro stile sparatutto a scorrimento, lo stile unico di Rayman si ripresenta qui nel suo massimo splendore. Una parte importante la svolge anche il comparto sonoro, forte di una serie di musiche irresistibili e di effetti sempre all'altezza del compito. Sotto il profilo più strettamente ludico, si può dire che Rayman Origins faccia un ottimo lavoro di remix: i primi livelli fungono bene da tutorial inserendo a piccole dosi gli elementi cardine del gameplay, ma le stesse abilità dei personaggi vengono distribuite poco alla volta, con il doppio vantaggio di assicurare una buona sensazione di progressione all'avventura e di non confondere i neofiti. Un aspetto questo, che si riflette immediatamente su un sistema di controllo che più semplice non si può: movimento, salto, corsa ed attacco sono gli unici input che l'utente deve memorizzare, con le mosse avanzate che si inseriscono senza alterare questo perfetto equilibrio. La risposta ai comandi è perfetta e la presenza dei tasti fisici di PlayStation Vita permette di giocare al titolo senza alcun compromesso da questo punto di vista.

Trofei PlayStation 3

Rayman Origins dispone degli stessi 40 trofei disponibili sulle altre versioni, dei quali 4 sono oro e 6 argento, più quelli nascosti. Buona parte viene sbloccata semplicemente progredendo nel gioco, trovando un certo numero di gabbie, eliminando nemici o salvando le fate catturate. Alcuni invece sono un po' più interessanti e possono essere ottenuti solo in particolari livelli, cosa che spingerà il giocatore a tornare più volte negli stage già completati.

Il cielo è sempre più blu

Ad ogni modo seppur semplice il gioco non è per nulla banale e piacerà anche ai puristi del platform che avranno il loro bel da fare per completare tutti i (tanti) livelli dell'avventura, scoprire i segreti disseminati in ogni stage ed ottenere così la valutazione massima, sbloccare e portare a termine le diaboliche sezioni bonus ed ancora rendere disponibili i numerosi costumi alternativi per i personaggi. Il giocatore infatti deve ottenere dei medaglioni che permettono di accedere ai livelli "segreti" e completare il gioco al cento per cento. Medaglioni che si ottengono terminando i livelli con un certo numero di Lum (gli alter ego delle monete tipiche dei platform) e rigiocando i livelli per portarli a termine entro un certo lasso di tempo. La versione PlayStation Vita di Rayman Origins è quindi allo stesso modo dei suoi fratelli maggiori un piccolo gioiellino che trasuda amore per un genere oramai quasi dimenticato, e che si rivela capace di regalare ore di divertimento sia a chi attendeva da anni il ritorno dell'uomo melanzana, sia a chi non sapeva nemmeno della sua esistenza. C'è però una mancanza piuttosto importante rispetto alle versioni per console da casa, ovvero quella del multiplayer locale.

La bellezza di un platform portatile

Sia ben chiaro, il titolo è godibilissimo anche da solo ed è meno immediato avere due PlayStation Vita a portata di meno rispetto a due pad, ma la cooperativa creava quell'alchimia e divertimento impossibili da ottenere in singolo, forzava a collaborare maggiormente per portare a termine i livelli e aggiungeva quel pizzico di sfida e competizione in più nello scovare gli extra e raccogliere i Lum. Rendeva se vogliamo il titolo più abbordabile, visto che quando uno dei protagonisti veniva ucciso si trasformava in una bolla che può essere scoppiata dai compagni per rimetterlo subito in gioco, mentre nella versione PlayStation Vita si riparte immediatamente dall'ultimo checkpoint. Detto questo, è per ovviare in parte a questa mancanza, Ubisoft ha introdotto un paio di caratteristiche aggiuntive, innanzitutto degli ulteriori collezionabili che permettono di sbloccare dei graffiti molto belli da vedere, la possibilità di modificare l'ampiezza della visuale tramite il touchscreen ed infine la modalità Ghost, che sfruttando l'applicativo Near permette di inviare e ricevere i replay dei tempi impiegati dagli altri utenti, in maniera tale da affrontare il loro "fantasma" per battere il tempo in maniera del tutto simile a quanto accade nei giochi di corsa.

Conclusioni

Multiplayer.it
8.8
Lettori (93)
9.1
Il tuo voto

Anche su PlayStation Vita Rayman Origins è un titolo capace di dare non solo una tanto agognata soddisfazione a chi attendeva da anni un ritorno dell'uomo melanzana in veste bidimensionale, ma anche un platform game di ottima fattura con un bilanciamento tale da renderlo godibile anche a chi non ha grande esperienza con il pad o con il genere, ma al contempo esige un ottimo livello di sfida. Peccato per l'assenza del multiplayer cooperativo, ma con il suo carico di contenuti di qualità e con una veste grafica che non può non deliziare gli occhi di chiunque, Rayman Origins è senza dubbio uno dei migliori titoli di lancio di PlayStation Vita e un gran bel titolo in generale.

PRO

  • Graficamente delizioso
  • Ottimo sistema di controllo e level design
  • Lungo ed impegnativo

CONTRO

  • Manca la modalità cooperativa
  • La parte finale è un po' "allungata" per aumentarne la durata