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I temi del 2017 - I titoli di cui ci siamo già scordati

Ripercorriamo i titoli del 2017 che sono rapidamente usciti dai radar dei giocatori

SPECIALE di Davide Spotti   —   31/12/2017

Al netto di alcune feroci polemiche che hanno tenuto banco negli ultimi mesi, il 2017 verrà ricordato come un anno ricco di novità interessanti, con una valanga di ottimi giochi e qualche capolavoro destinato a rimanere a lungo nella memoria degli appassionati. Eppure non sono mancate nemmeno alcune uscite che, per un motivo o per l'altro, sono cadute rapidamente nel dimenticatoio già a poche settimane o mesi dal lancio. Talvolta la ragione del crescente disinteresse è nata a causa dei problemi stessi dell'opera, come nel caso di Knack 2 o Agents of Mayhem. In altre situazioni si parla di videogiochi di ottima fattura sotto quasi tutti i punti di vista, che tuttavia non sono riusciti a stimolare il pubblico e a ricevere l'attenzione che avrebbero meritato su un piano strettamente qualitativo. Qualcuno si ricorda ancora di Shadow Tactics: Blades of the Shogun? Ecco, ci siamo capiti. In sintesi, in questo pezzo cerchiamo di ripercorrere tutti quei titoli che hanno fatto fatica a ritagliarsi un proprio spazio nell'anno che volge al termine. Scopriamoli insieme.

LawBreakers

Quando si parla di titoli passati sotto silenzio, LawBreakers è senz'altro uno degli esempi più calzanti. Il nuovo shooter sviluppato da Cliff Bleszinski e Boss Key Productions ha cercato di esaltare le abilità dei giocatori, la rapidità dei movimenti e la precisione nella mira, senza peraltro riuscire a far breccia nel cuore di una community assorbita da concorrenti agguerriti e di successo come Overwatch e Paladins. Nonostante alcune trovate interessanti, LawBreakers ha avuto vita breve, anzi brevissima, con server poco popolati fin dalle prime settimane e uno sconfortante picco negativo di soli dieci utenti connessi in contemporanea ad ottobre, che non lascia aperti molti spiragli di un'eventuale risalita.

Halo Wars 2

A dispetto dei buoni giudizi ottenuti dalla critica specializzata, Halo Wars 2 è uno di quei titoli che paga la propria natura, ovvero il fatto di essere uno strategico in tempo reale adattato per la fruizione su console. Il gioco firmato da The Creative Assembly offre un'appassionante campagna single-player e una rinnovata modalità competitiva, tra cui l'inedita modalità Blitz che associa elementi strategici alla filosofia dei giochi di carte collezionabili. In altre parole, pur non essendo così male, Halo Wars 2 non è rimasto sulla bocca dei giocatori molto a lungo, complice una finestra di lancio offuscata da altri titoli di assoluto spessore.

Gravity Rush 2

Uscito proprio nelle prime settimane dell'anno, Gravity Rush 2 ha cercato di recuperare gli elementi caratteristici del primo capitolo per renderli più vasti e articolati. Nonostante i miglioramenti siano evidenti, anche questo secondo episodio ha generato giudizi diametralmente opposti tra il pubblico: da una parte chi ha adorato le peculiarità di Kat, la sua capacità di levitare a mezz'aria alterando l'attrazione gravitazionale e le sue singolari peripezie, dall'altra chi non è proprio riuscito a lasciarsi catturare dalle idee di SCE Japan Studio. Senza grandi sorprese Gravity Rush 2 è stato protagonista di un lancio deludente ed è rapidamente scomparso dai radar con la complicità delle uscite che si sono avvicendate tra gennaio e la fine di marzo.

Shadow Tactics: Blades of the Shogun

Siete abbastanza vecchi da ricordarvi di Commandos? Allora Shadow Tactics: Blades of the Shogun fa sicuramente al caso vostro. Mimimi Productions ha plasmato un titolo di grande impatto, perfettamente in sintonia con le esigenze della nicchia di pubblico a cui intendeva rivolgersi. Forte di un design ineccepibile, Blades of the Shogun ha il pregio di non scendere a compromessi per provare ad ampliare in qualche modo il proprio bacino d'utenza. Ne è emerso un gioco di strategia d'altri tempi, estremamente valido e ricco di sfida, dove bisogna imparare a leggere ogni situazione e prendere decisioni ponderate in base alle risorse a propria disposizione. Purtroppo in molti se lo saranno già dimenticato, ed ecco perché abbiamo deciso di inserirlo in questa breve rassegna.

Pyre

Creato dallo stesso team di Bastion e Transistor, Pyre ha debuttato in punta di piedi quest'estate, lasciandosi apprezzare per un gameplay originale, una storia e dei personaggi a tratti molto interessanti e un'ottima colonna sonora, che fanno da contraltare a una ripetitività di fondo di determinate situazioni e all'assenza di una modalità multiplayer online che avrebbe dato ancora più lustro al tutto. Nel complesso è stato recepito bene, eppure non sembra essere rimasto sulla bocca dei giocatori più del dovuto.

Knack 2

Incurante delle critiche che avevano subissato il primo capitolo, quest'anno Sony è tornata alla carica con Knack 2. In pochi sentivano il bisogno di un nuovo episodio, ma nonostante tutto SCE Studio ha provato a risolvere alcune delle criticità più evidenti che affliggevano l'esperienza precedente. Ne è venuto fuori un platform della durata di dieci ore, privo di trovate memorabili ma comunque dotato di una rinnovata varietà nei contenuti e di un sistema di combattimento un po' più strutturato rispetto al passato. Come previsto l'accoglienza del pubblico si è comunque rivelata molto tiepida, con vendite disastrose soprattutto sul mercato giapponese.

The Surge

Dopo i pareri poco convinti riservati a Lords of the Fallen, Deck13 ha provato a ripercorrere l'impervia strada del genere Soulslike, coniugando le caratteristiche tipiche del genere con un mondo di gioco di derivazione sci-fi. Così è nato The Surge, un titolo impegnativo e dotato di alcune peculiarità interessanti, come ad esempio la scelta di dare maggior spazio agli scontri con i nemici comuni rispetto ai boss. La componente narrativa è stata evidentemente trascurata per dare libera espressione all'interazione e il risultato complessivo si è rivelato superiore rispetto al tentativo precedente. Eppure di The Surge si è smesso di parlare abbastanza velocemente, nonostante nel frattempo sia uscita anche l'espansione intitolata A Walk in the Park.

Agents of Mayhem

Messi da parte i capitoli più caciaroni di Saints Row, quest'estate Volition ha messo sul mercato Agents of Mayhem, un'esperienza di gioco volutamente casinista e sopra le righe, che fa il verso ai film d'azione degli anni '90, infarcendo il tutto con personaggi che sembrano usciti da un fumetto e più di qualche rimando ai lavori precedenti. Al di là della valutazione sui contenuti, Agents of Mayhem ha sofferto di evidenti problemi di performance su tutte le piattaforme su cui è stato proposto, e sebbene possa fare affidamento su di un gameplay immediato e senza molti fronzoli, non è riuscito a lasciare il segno tra il pubblico, finendo inevitabilmente nel dimenticatoio in breve tempo.

Sniper Elite 4

Rebellion ha ormai raggiunto un'esperienza consolidata nel genere degli sparatutto tattici, eppure l'eccellenza non sembra ancora competerle. Con la pubblicazione di Sniper Elite 4 sono stati compiuto timidi passi in avanti, specialmente per quello che riguarda le fasi di combattimento a media e breve distanza, ed è stata rinnovata la varietà del comparto online, ripartito tra tra attività cooperative e competitive. Ciò nondimeno la produzione si è dimostrata troppo poco coraggiosa, a tratti fin troppo lineare e prevedibile e con evidenti lacune dal punto di vista tecnico rispetto agli standard attuali. Insomma, non stupisce che a breve distanza dal lancio se ne siano perse le tracce.

For Honor

Chiudiamo la rassegna con un altro titolo uscito a inizio anno, che dopo l'entusiasmo iniziale si è un po' perso per strada. For Honor è partito con il piede giusto ma in breve tempo ha perso l'attenzione di una parte del pubblico, poco stimolato a causa di alcune problematiche di non poco conto come l'instabilità delle partite e la mancanza di attività sufficientemente interessanti da giustificare una permanenza prolungata. La situazione potrebbe migliorare quando finalmente saranno introdotti i server dedicati, anche se a un anno dal lancio potrebbe rivelarsi una mossa tardiva. Staremo a vedere.