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La nostra recensione di Knack 2: ritorno su PlayStation 4

Japan Studios mette una pezza agli errori del passato, con un titolo longevo e ben bilanciato

RECENSIONE di Tommaso Valentini   —   05/09/2017

Knack non è stato esattamente il titolo di lancio perfetto per PlayStation 4. Il platform ideato da Mark Cerny strizzava l'occhiolino ai grandi titoli del passato ma si è rivelato incapace di regalare al pubblico le stesse emozioni, a causa dei motivi più disparati. Il sistema di combattimento era banale, la storia mancava di profondità e, in definitiva, tutto il gioco sembrava essere stato sviluppato con troppa leggerezza. A quanto pare però i progetti per Knack non si limitavano a un solo capitolo di apertura ed ecco quindi che, quasi a sorpresa, arriva oggi sugli scaffali dei negozi un seguito non particolarmente atteso ma che si ripromette di mettere una pezza agli errori del passato. Japan Studio è sicuramente cresciuto in questi anni e i feedback dell'utenza potrebbero essere stati fondamentali per dare a Knack 2 un nuovo volto, rendendolo finalmente un titolo piacevole da giocare pur restando indirizzato ad un pubblico giovane.

La nostra recensione di Knack 2: ritorno su PlayStation 4

Enlarge your Knack

I goblin tornano all'attacco minacciando il mondo e toccherà ancora una volta a Knack e al suo fido compagno di avventure Lucas mettere a posto le cose. Non aspettatevi una trama particolarmente profonda o esaltante quanto piuttosto un racconto lineare e privo di grossi colpi di scena pensato unicamente per dare al giocatore un motivo per proseguire tra i livelli e saltare senza soluzione di continuità da un'ambientazione all'altra. In Knack 2 si passerà così da location cittadine a deserti infuocati, incontrando lande ghiacciate e giungle intricate, in una serie di cliché visti e stravisti in tutti i titoli del genere. Tornano per la gioia dei fan anche alcuni volti noti, tra cui non possiamo non menzionare Ryder e Vargas, che resteranno comunque sempre marginali alla narrazione, mentre nuovi antagonisti scalzeranno il malvagio Gundahar (o quasi). Si attraversano più di dieci livelli differenti, per una durata complessiva della campagna di circa otto o nove ore, che possono allungarsi ulteriormente nel caso vogliate scoprire tutti i passaggi segreti e raccogliere ogni singolo collezionabile. Come al solito i passaggi nascosti non richiedono particolare ingegno per essere individuati quanto piuttosto un occhio allenato e la voglia di setacciare minuziosamente ogni più piccolo anfratto. Le ricompense che vi aspettano sono particolarmente utili però, dato che nelle casse nascoste si celano cristalli per cambiare l'aspetto di Knack ma anche potenti gadget grazie ai quali ottenere bonus passivi discretamente interessanti. Potrete così usufruire di un teletrasporto nel caso cadiate in un precipizio o ancora di un visore che mostrerà su schermo l'energia vitale dei nemici. Tutti strumenti atti ad abbassare una sfida già di per sé non particolarmente ardua e comunque mitigata dalla possibilità di scegliere tra differenti livelli di difficoltà. Japan Studios sembra dunque aver imparato dai propri errori e aver adattato il suo Knack al pubblico di riferimento, semplificando il titolo ma lasciando che sia poi il giocatore a decidere quanto sudore gettare sul gioco. Con la difficoltà impostata su normale, ad esempio, Knack 2 scorre liscio e senza intoppi, con le morti che si presentano quasi e solo esclusivamente durante le fasi platform, permettendo al divertimento di prevalere rispetto alla frustrazione assaggiata nel primo capitolo.

Le dimensioni contano 2

Anche gli scontri tornano decisamente migliorati, con un numero superiore di mosse rispetto al passato. Le basi sono le medesime del primo capitolo, con i nemici dotati di una buona varietà di attacchi tutti da schivare, da parare o da respingere, nel caso di quelli a distanza, per poi rispondere velocemente con brevi combinazioni di calci, prese e pugni. Niente di particolarmente ricercato o cervellotico sia chiaro ma comunque sempre piacevole da giocare. Knack conserva la sua capacità di assorbire reliquie sparse per il mondo di gioco, incrementando le sue dimensioni e divenendo di conseguenza più aggressivo, resistente e pericoloso. Più saremo grossi e più danni causeremo e l'incedere lento e pesante del nostro alter ego virtuale restituisce un buon feedback. La difficoltà degli scontri viene attutita questa volta da una rigenerazione automatica della salute, con le reliquie perse che si riuniscono a Knack in maniera automatica dopo un breve lasso di tempo, permettendo un approccio più spavaldo agli scontri. Dimenticatevi insomma di morire a causa di un colpo fortuito di un avversario e anche tutta la rabbia che ne conseguiva. Knack ha imparato nuove mosse e il suo arsenale offensivo è cresciuto a tal punto da offrirgli differenti opzioni di combattimento, da migliorare ulteriormente grazie a un sistema di talenti da sbloccare con i classici punti esperienza, ottenuti tramite l'uccisione dei nemici. Knack 2 si muove all'interno di confini sicuri, appoggiandosi a cose semplici e basilari ma sfruttandole nel miglior modo possibile. In questo caso sembra che Japan Studios non abbia voluto prendersi rischi eccessivi, una scelta tutt'altro che insensata visti i risultati del primo capitolo. Torna così anche la possibilità di assorbire vari elementi e materiali in maniera similare a quanto accadeva nel titolo originale, con soluzioni pensate però per dare maggior profondità ai puzzle ambientali e all'esplorazione piuttosto che appesantire ulteriormente le meccaniche di duello.

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Impossibile non amare anche quello piccolo

Knack 2 cerca di migliorare anche la fase di esplorazione e platform nonostante l'uso della telecamera fissa, che alterna momenti in 2.5D a sezioni di maggior respiro, e le cose non vanno poi così male. Il calcolo della profondità per i salti è quasi sempre ottimale ma sono gli indovinelli e i puzzle a garantire la varietà necessaria a non annoiare. Si gioca con le reliquie di Knack come peso per utilizzare trampolini e ascensori, si lavora di ingegno per aprire passaggi segreti e si sfrutta anche la conduzione dell'elettricità per portare energia a strutture disattivate. L'intento è quello di far svagare il giocatore senza mai stressarlo, venendo incontro ai più piccoli persino con un comando di aiuto sempre disponibile, evitando così l'impossibilità di restare bloccati in un punto a causa di un indovinello troppo ostico. Combattimenti e puzzle/platform si dividono in maniera equa i vari livelli, aggiungendo in questo caso anche scenografiche sezioni dove sfruttare i quick time event mentre ci si gode l'azione. La risposta dei comandi è buona e non sarà inusuale dover ingrandire e rimpicciolire Knack velocemente abbandonando alle sue spalle tutte le reliquie per superare alcune sezioni più dinamiche, con scelte di level design ben ideate, seppur non particolarmente originali. Quando Kanck si spoglia delle reliquie in eccesso il combattimento viene quasi sempre messo da parte, preferendo far lavorare il giocatore solo con l'intelligenza, proponendo addirittura alcune sezioni stealth con le quali cimentarsi, un chiaro segnale di come Japan Studios abbia voluto farsi perdonare per la piattezza eccessiva del primo capitolo. A mettere ancora più carne al fuoco ci pensa anche la co-op per due giocatori con un sistema di drop in/ drop out veloce e funzionale. Quando si gioca in due sulla stessa console si attivano tutta una serie di interazione tra i due eroi a schermo, con attacchi combinati e mosse da eseguire all'unisono e viene aggiunto anche un comodo teletrasporto durante le fasi platform così da poter trascinare verso di sé il giocatore meno abile. Una soluzione pensata chiaramente per favorire le partite in famiglia e già sfruttata da molti altri titoli appartenenti al genere.

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Me lo godo solo in HD

Knack 2 arriva sul mercato sfruttando appieno il supporto a PlayStation 4 pro, mettendo sul piatto tre differenti tipologie di visualizzazione. Se preferite i 60 frame al secondo costanti allora vi basterà scegliere la modalità apposita per garantire il frame rate, mentre se desiderate una maggior risoluzione potrete spingere Knack 2 fino a una risoluzione di 3200x1800 sfruttando il checkerboard rendering, perdendo però circa 15 frame al secondo. Nel caso non siate ancora passati alla nuova console di casa Sony invece, dovrete accontentarvi di una risoluzione di 1080p ma a un frame rate che oscillerà costantemente tra i 40 e i 50 frame al secondo con le sezioni QTE ancorate invece ai 30. Il comparto animazioni è sufficiente ma non brilla particolarmente, così come le ambientazioni, varie ma non bellissime da vedere. Discorso a parte per i nemici invece, con i vecchi goblin visti anche nel primo Knack riproposti con un copia incolla spudorato, salvo poi risollevarsi nella seconda metà del gioco quando entreranno in scena robot giganti e carri armati, da affrontare e pilotare, dando quella spinta ulteriore a un titolo che aveva tanto da farsi perdonare e che, forse, questa volta ci è riuscito.

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Conclusioni

Multiplayer.it
7.5
Lettori (42)
7.4
Il tuo voto

Knack 2 è un netto passo avanti rispetto al suo predecessore. C'è più varietà, il sistema di combattimento è indubbiamente più ricercato e divertente e anche la curva di difficoltà si regola ora in base alle necessità del giocatore, offrendo una sfida sempre bilanciata e mai frustrante. Certo, l'opera di Japan Studios non è certamente maestosa o magnifica da vedere, ma le sue dieci ore di gioco le offre tutte, proponendo addirittura una modalità New Game + al termine della campagna e sfide inedite nei vari mondi come modalità separata. Anche la coop è un'aggiunta estremamente apprezzata, per un risultato finale soddisfacente, solo non adatto al pubblico più esigente.

PRO

  • Tantissimi miglioramenti rispetto al primo capitolo
  • Combattimenti e puzzle in quantità
  • Co-op interessante

CONTRO

  • La storia non brilla particolarmente
  • I personaggi continuano a essere abbastanza anonimi
  • Nessun reale picco di eccellenza