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Samsung Galaxy Z Fold7, la recensione: è questo il miglior pieghevole sul mercato?

Abbiamo provato a lungo il Fold7, il foldable a libretto di Samsung che ci ha lasciati letteralmente estasiati, pur avendo qualche difetto. Nella recensione vi spieghiamo tutto nel dettaglio.

RECENSIONE di Pierpaolo Greco   —   24/08/2025
Una foto del retro del Samsung Galaxy Z Fold7 tenuto in mano
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Lo sappiamo bene: il mercato degli smartphone pieghevoli, i cosiddetti foldable, è considerato una nicchia veramente microscopica se confrontata con i volumi dell'intero settore, ma è altresì valutato come uno dei pochi comparti dell'elettronica di consumo in cui si continuano a vedere dei progressi, che siano tecnologici o anche, semplicemente, di design. E così, se da un lato tutti i produttori devono necessariamente fare i conti con numeri piccolissimi - alcune recenti ricerche di mercato dichiarano che in Europa i foldable rappresentano solo l'1,5% delle vendite complessive di smartphone - dall'altro è chiaro che se si vuole notare un qualche progresso e toccare con mano qualcosa di realmente differente e innovativo, è questa la nicchia da analizzare.

E mentre siamo tutti in attesa di capire quando Apple farà la sua inevitabile mossa, ora che la tecnologia nell'ambito dei pieghevoli ha raggiunto la sua maturità, a farsi la guerra sono il solito, sparuto gruppo di produttori cinesi, OPPO, HONOR, VIVO, Motorola, affiancati dal ben noto gigante coreano Samsung e dalla relativa new entry americana Google che, tra l'altro, il suo foldable non lo commercializza ancora ufficialmente in Italia, Pixel 10 Pro Fold compreso.

Ed è proprio di Samsung che oggi ci ritroviamo a parlare, del colosso tecnologico che più di tutti e meglio di tutti ha saputo portare avanti un processo di iterazione con i suoi prodotti, sbattendo la testa in molteplici occasioni, ma consegnando tra le mani dei consumatori due dei pieghevoli più caratteristici e funzionali dell'intero mercato, facendosi forte della concretezza del suo brand e della stabilità del suo ecosistema. Del settimo modello di Flip, quello che si piega a conchiglia per intenderci, ancora non possiamo parlarvi non avendolo ricevuto, ma del Fold7 siamo invece più che pronti ad offrirvi le nostre considerazioni, dopo quasi un mese in sua compagnia che ci ha permesso di conoscerlo fino in fondo e di renderci conto di quali siano le effettive potenzialità e peculiarità di un prodotto che viene lanciato sul mercato al mostruoso prezzo di 2199€, praticamente il doppio di uno smartphone flagship. Cerchiamo quindi di capire insieme a chi si rivolge uno smartphone pieghevole di questo tipo e se davvero è in grado di giustificare un prezzo così estremo.

Caratteristiche tecniche del Samsung Galaxy Z Fold7

Partiamo come di consueto dalla componentistica del Fold7, da quello che c'è al suo interno ovvero ciò che deve, prima di tutto, offrire una contropartita a quei 2199€ richiesti dal taglio più "economico" lanciato da Samsung. Il System on Chip adottato è il solito Snapdragon 8 Elite for Galaxy utilizzato dal produttore sudcoreano in tutta la sua line-up di punta ovvero il Galaxy S25 e il Flip7. Si tratta semplicemente del medesimo SoC di Qualcomm con 8 core - due spinti al massimo che entrano in gioco quando i carichi di lavoro lo richiedono e 6 che invece viaggiano a velocità più ridotte - ma in una versione esclusiva più spinta a livello di frequenze che, tra le altre cose, sembra essere gestita meglio a livello di surriscaldamento rispetto al passato, probabilmente anche a causa del form factor del foldable che, di fatto, "spalma" su due diversi chassis l'hardware.

Avere un doppio chassis aiuta a tenere sotto controllo il calore sprigionato dallo Snapdragon 8 Elite for Galaxy
Avere un doppio chassis aiuta a tenere sotto controllo il calore sprigionato dallo Snapdragon 8 Elite for Galaxy

Anche per quanto concerne la componente video non troviamo differenze di sorta rispetto a quanto montato sui Galaxy S25, ovvero la Adreno 830, attuale punta di diamante della scuderia Qualcomm che, come vedremo nel paragrafo dedicato ai benchmark, riesce a offrire risultati molto solidi e perfettamente coerenti per quanto concerne videogiochi e carichi di lavoro relativi all'intelligenza artificiale.

Sul fronte delle memorie Samsung non si è ovviamente risparmiata puntando al massimo dei formati oggi disponibili sul mercato e riempiendo il Fold7 con 12 GB di RAM di tipo LPDDR5X, che diventano 16 GB nel modello con la massima capienza, e tagli di storage da 256 GB, 512 GB e 1 TB, tutti di tipo UFS 4.0.

Perfettamente in linea con il posizionamento di mercato anche la parte relativa alla connettività visto che, di fatto, non manca assolutamente nulla. Sono infatti supportate le ultime versioni di Wi-Fi e Bluetooth, rispettivamente la 7 e la 5.4, il 5G, tutti i principali protocolli di comunicazione satellitare GNNS, c'è ovviamente il chip NFC per i pagamenti ed i collegamenti contactless e la porta USB-C è di tipo 3.2 con uscita video completa che consente il passaggio automatico e immediato alla feature Samsung DeX, non appena il foldable viene collegato ad un monitor esterno.
Manca ovviamente l'attacco minijack per gli auricolari con filo.

La cerniera adottata da Samsung ha subito notevoli miglioramenti nel Fold7, ma ancora non garantisce la protezione completa dalla polvere
La cerniera adottata da Samsung ha subito notevoli miglioramenti nel Fold7, ma ancora non garantisce la protezione completa dalla polvere

Purtroppo non ci siamo ancora con la resistenza agli elementi visto che il Galaxy Z Fold7 è certificato per una resistenza IP48, il che vuol dire che può resistere a spruzzi d'acqua e anche immersioni fino a un metro e mezzo di profondità per un massimo di 30 minuti, ma per quello che concerne la polvere bisogna stare più attenti visto che lo smartphone è protetto solo verso particelle grandi almeno 1 mm. Eventuali granelli di materiali più piccoli possono intrufolarsi nei pertugi del telefono e disintegrare dall'interno il meccanismo di apertura. Su questo fronte ci sentiamo di muovere una critica solo parziale verso Samsung che presenta lo stesso grado di resistenza dei precedenti due modelli di Fold senza alcun apparente segno di miglioramento, specie ora che abbiamo avuto la conferma che il Pixel 10 Pro Fold ha invece la certificazione IP68. Per quanto riguarda invece la protezione degli schermi, Samsung ha utilizzato il Gorilla Glass Ceramic 2 per il display anteriore e il Gorilla Glass Victus 2 per la scocca posteriore adottando un telaio in alluminio rinforzato invece del titanio visto sull'S25 Ultra.

Segnaliamo che il Fold7 supporta due nanoSIM nel carrellino e un massimo di due eSIM, anche se non è possibile utilizzarle tutte contemporaneamente, ma solo in combinazioni di due.

Infine il packaging prevede una bella scatola in cartone di formato quadrato al cui interno il telefono è alloggiato già "aperto" e che contiene, accanto agli inutili e striminziti manuali, la spilletta per aprile il carrellino delle SIM e un cavo di tipo USB-C. Non c'è ovviamente il caricatore da parete, tantomeno cover o protezioni in silicone.

Scheda tecnica Samsung Galaxy Z Fold7

  • Dimensioni: 158.4 x 143.2 x 4.2 mm
  • Peso: 215 grammi
  • Display esterno:
    • Dynamic AMOLED 2X da 6.5 pollici
    • Risoluzione 2520 x 1080 (FHD+)
    • Refresh rate a 120 Hz
    • Luminosità di picco 2600 nit
    • Aspect Ratio 21:9
  • Display interno:
    • Dynamic AMOLED 2X da 8 pollici
    • Risoluzione 2184 x 1968 (QXGA+)
    • Refresh rate a 120 Hz
    • Luminosità di picco 2600 nit
    • Aspect Ratio 21:9 x 2
  • SoC: Qualcomm Snapdragon 8 Elite
  • GPU: Adreno 830
  • RAM: 12 o 16 GB di tipo LPDDR5X
  • Storage: 256/512 GB e 1 TB di tipo UFS 4.0
  • Fotocamere posteriori:
    • Principale Wide 200 MP, f/1.7
    • Grandangolare ultra wide 12 MP f/2.2
    • Tele 3x zoom ottico 10 MP f/2.4
  • Fotocamera frontale:
    • 2x Principale Wide 10 MP, f/2.2
  • Connettività Wi-Fi: 802.11 a/b/g/n/ac/6e/7
  • Bluetooth: 5.4 con A2DP/LE
  • Sensori: Accelerometro, Giroscopio, Bussola elettronica, Prossimità, Impronta Digitale, Barometro
  • Resistenza agli elementi: Certificazione IP48
  • Colori:
    • Blue Shadow
    • Silver Shadow
    • Jetblack
    • Mint (esclusivo Samsung Store)
  • Batteria: 4400 mAh
  • Prezzo:
    • 12 GB RAM + 256 GB Storage | 2199€
    • 12 GB RAM + 512 GB Storage | 2319€
    • 16 GB RAM + 1 TB Storage | 2619€

Design

Come dicevamo già in apertura di articolo, i cosiddetti pieghevoli vanno distinti in due categorie che li differenziano a partire dalla loro caratteristica comune: il fatto di potersi "aprire". Ci sono infatti quelli che si piegano a conchiglia, tendenzialmente verso l'alto e quelli che invece si aprono a libretto, di solito orizzontalmente. I primi rispondono all'esigenza di offrire un device molto compatto, solitamente di forma quadrata, che si può agilmente portare in una pochette o in una piccola tasca di un pantalone e, all'occorrenza può essere aperto per assumere le dimensioni e il form factor di un tradizionale smartphone di 6 pollici e mezzo o già di lì. I più noti appartenenti a questa categoria sono il Flip di Samsung e il Razr di Motorola.

Una volta aperto il Fold7 mostra lo splendore del suo display da 8 pollici
Una volta aperto il Fold7 mostra lo splendore del suo display da 8 pollici

Quelli che invece si piegano a libro rispondono a tutt'altra esigenza - sia chiaro, sempre un'esigenza di nicchia - ovvero di offrire uno smartphone dalle dimensioni standard, i consueti 6 pollici abbondanti che, però, alla bisogna, si può dispiegare fino a diventare un tablet di dimensioni compatte, solitamente sull'ordine degli 8 pollici. Chiaramente è possibile imbattersi in aperture più o meno audaci (è abbastanza recente il tri-foldable HUAWEI Mate XT ad esempio), form factor differenti e dimensioni molto variabili. Però in termini di concept i pieghevoli ricadono nelle due opzioni che vi abbiamo appena descritto. E il Fold7 oggetto di questa recensione fa parte ovviamente dei foldable a libretto, ovvero tenta di essere scambiato per un smartphone flagship tradizionale da chiuso per poi stupire il pubblico nel momento in cui viene aperto.

E da questo punto di vista il lavoro svolto da Samsung è senza mezzi termini eccezionale. Innanzitutto in termini di design e qualità costruttiva, il Fold7 è tranquillamente sovrapponibile a qualsiasi telefono di massima fascia, a partire dall'S25 Ultra con cui può essere scambiato ad uno sguardo disattento. E soprattutto è una spanna sopra ai suoi principali concorrenti, l'OPPO Find N5 e l'Honor V3, che non offrono assolutamente la stessa sensazione tattile premium non appena vengono presi in mano.

Lo spessore del Fold7 è incredibile se considerate che è più sottile dell'S25 Ultra
Lo spessore del Fold7 è incredibile se considerate che è più sottile dell'S25 Ultra

In termini di dimensioni ci troviamo di fronte ad uno smartphone di 158.4 x 143.2 millimetri con uno spessore di 8,6 mm da chiuso che diventano 4,2 mm una volta aperto. Il tutto per un peso complessivo di 215 grammi. Giusto per avere un confronto, su tutti i valori si segna un enorme passo in avanti rispetto all'iterazione dello scorso anno, il Fold6, ma ciò che stupisce maggiormente è che oggi il Fold7 è più sottile e leggero dell'S25 Ultra. E questo gli permette, per l'appunto, di essere considerato un "normale" smartphone flagship quando utilizzato da chiuso, anche in termini di ingombro e usabilità.

Samsung ha infatti ulteriormente "allargato" il device consentendogli di raggiungere finalmente un form factor 21:9 eliminando quell'effetto telecomando dei modelli precedenti. Siamo forse ancora un filo al di sotto rispetto agli standard a "mattoncino" e questo si nota, a nostro parere, quando si utilizza molto la tastiera per scrivere che, abituati come siamo al Pixel 9 Pro XL e all'iPhone 16 Plus, evidenzia delle dimensioni ancora troppo compatte in larghezza e costringe a correggersi continuamente nonostante il lungo periodo di utilizzo e addestramento che ci ha riguardato direttamente.

Un altro elemento a lungo discusso è il mancato supporto alla S-Pen di Samsung che, con il Fold7 diventa completamente inutilizzabile. Ricordiamo che, storicamente, il foldable non ha mai alloggiato fisicamente il famigerato pennino dell'azienda sudcoreana: questa peculiarità è sempre stata una esclusiva del Note prima e degli Ultra successivamente. Tuttavia era possibile fino al Fold6 utilizzarlo. Con il modello di quest'anno, Samsung ha scelto di dare un importante taglio a questo supporto favorendo la riduzione di spessore del pieghevole e la qualità dello schermo ora alleggerito del digitalizzatore installato sotto al pannello. Per molti questo è stato un elemento di discordia fin dall'annuncio, ma siamo convinti che ad utilizzarlo fosse veramente la nicchia della nicchia e la scelta operata dal produttore non può che renderci ben contenti se ha consentito di raggiungere l'odierno spessore e l'attuale qualità costruttiva.

E parlando proprio di qualità costruttiva non si può fare a meno di celebrare ancora una volta il risultato ingegneristico raggiunto da Samsung con la sua Armor FlexHinge, ovvero la cerniera che consente l'apertura del Fold7. Nel modello odierno è ulteriormente alleggerita e ridotta in spessore mantenendo però la struttura stratificata su più binari per garantire un piegamento fluido, ma anche capace di offrire una grande resistenza riducendo al contempo la presenza della piega su schermo. Su quest'ultima ci torneremo tra poco mentre non possiamo fare a meno di segnalare che pur, apprezzando moltissimo questa "rigidità" che consente di mantenere il Fold7 aperto con qualsiasi angolo, il risvolto della medaglia è un'apertura iniziale un po' troppo "dura" complice anche lo spessore veramente ridotto dello smartphone unito alla mancanza di scanalature o di incavi che potrebbero agevolare la manovra.

L'oscillazione causata dal modulo fotocamere sporgente ha raggiunto nuove vette con il Fold7
L'oscillazione causata dal modulo fotocamere sporgente ha raggiunto nuove vette con il Fold7

Ma non è l'unico elemento di design che non ci ha pienamente convinto: chi scrive non è mai stato fan della protrusione sempre più eccessiva a cui ci hanno abituato i comparti fotocamere degli smartphone recenti e con il Fold7 si è probabilmente raggiunto un punto di non ritorno: i tre obiettivi del foldable sono infatti incassati in una fascia ovale molto sporgente con un risultato che è sia sgraziato e francamente molto vistoso (soprattutto se confrontato con l'eccezionale lavoro di rifinitura raggiunto nell'ultimo triennio dalla serie Galaxy S), sia anche molto fastidioso nella stabilità del telefono poggiato su una superficie piana. Il Fold7 oscilla tantissimo se sfiorato con un dito magari per leggere al volo una notifica o per accendere lo schermo per controllare l'orario. E con tantissimo intendiamo proprio una sorta di movimento perpetuo che mai ci era capitato di sperimentare con altri telefoni. E per chi è abituato a utilizzare lo smartphone senza cover, è davvero un fenomeno fastidioso.

Display

Partiamo dal display esterno che è anche quello che si nota per primo non appena si prende in mano il Fold7. Si tratta di un Dynamic AMOLED 2X LTPO da 6,5 pollici capace di gestire l'intera gamma di frequenze da 1 a 120 Hz con una risoluzione di 2520 x 1080 ed una luminosità di picco di 2600 nit. Il pannello cresce di 0,2 pollici rispetto a quello installato sul Fold6 e, soprattutto, ha un form factor di 21:9 che aiuta a renderlo estremamente più usabile in quanto più proporzionato rispetto al passato, come vi abbiamo spiegato poco sopra. Per dirla in breve, da chiuso, il pieghevole Samsung è in tutto e per tutto simile ad un classico telefono flagship.

Da chiuso il Fold7 può essere scambiato per un qualsiasi smartphone flagship disponibile sul mercato
Da chiuso il Fold7 può essere scambiato per un qualsiasi smartphone flagship disponibile sul mercato

Lo schermo interno ha invece una dimensione di 8 pollici con un rapporto di forma che è praticamente un doppio 21:9 strutturato in modo tale da rispettare le proporzioni di due pannelli da 21:9 affiancati tra loro. La tecnologia rimane la medesima del pannello esterno, ma la risoluzione è di 2184 x 1968. C'è però da fare una considerazione in merito all'usabilità di questo schermo: essendo di fatto quadrato non amplia in modo sensibile l'esperienza di visione di contenuti multimediali, che si tratti di un video YouTube o di un qualsiasi film/serie di una piattaforma streaming visto che saranno onnipresenti delle enormi barre nere sopra e sotto il video.

È chiaro infatti che il pieghevole sia indirizzato a quella specifica nicchia di utenza che ha bisogno di un device totalmente focalizzato sulla produttività e, difatti, l'utilizzo di questo form factor specifico consente di utilizzare alla perfezione due app affiancate con un ridimensionamento dell'interfaccia utente che è sempre impeccabile e soprattutto interamente rivolto alla massima usabilità.

Per quanto riguarda infine la piega, chiaramente c'è ed è particolarmente visibile in determinate condizioni, ovvero quando utilizziamo il Fold7 con un determinato orientamento oppure con bassa luminosità e sorgenti video molto scure. Nella stragrande maggioranza dei casi però e soprattutto in condizioni d'uso reali, della piega ci si scorda immediatamente ed è appena percepibile al tatto. Però è chiaro che si tratta di una questione estremamente soggettiva e dovrete necessariamente fare i conti con le vostre sensazioni. Noi, davvero, non possiamo fare a meno che elogiare il traguardo raggiunto da Samsung su questo fronte.

Fotocamere

Partiamo da subito con un dato di fatto: parlando di comparto fotocamere, il salto in avanti rispetto al Fold6 è assolutamente evidente, ma se dovessimo basare il giudizio su un confronto diretto con l'S25 Ultra, il Fold7 ne uscirebbe con le ossa triturate. Ma questo è chiaramente inevitabile con un foldable che, da qualche parte, deve trovare dei compromessi.

Il Fold7 presenta una main da 200 MP, una ultra-grandangolare da 12 MP e una tele 3x da 10 MP
Il Fold7 presenta una main da 200 MP, una ultra-grandangolare da 12 MP e una tele 3x da 10 MP

Il comparto fotocamere è racchiuso in un bump enorme a pillola posizionato nell'angolo in alto a sinistra della scocca posteriore che può ricordare a colpo d'occhio la soluzione adottata nelle ultime generazioni della linea S ma con molta più "sporgenza". Pure troppa come abbiamo già evidenziato.

Se non altro, la lente principale è la medesima del flagship della serie S, che è poi la stessa anche del recente S25 Edge: un sensore ISOCELL HP2 da 200 Megapixel con stabilizzazione ottica e apertura focale f/1.7 che si comporta in modo ottimale ed estremamente efficace in tutte le situazioni di vita classiche dove a contare è la rapidità del "punta e scatta". Il risultato finale presenta infatti un buon grado di post-processing, ma che non rischia mai di essere eccessivo. Chi è abituato a utilizzare un Pixel 9 o un iPhone 16 si sentirà subito a casa come resa visto che Samsung sta cercando ormai da anni di allontanarsi sempre di più da quei toni "carichi ed elaborati" degli smartphone cinesi a favore di elaborazioni che piacciono a tutti ma senza essere esagerate.

Accanto a questo obiettivo, anzi al di sotto per essere precisi, si trova l'ultra-wide da 12 MP che utilizza il sensore Sony IMX564 con apertura focale f/2.2 che è praticamente lo stesso utilizzato sul Fold6 ma con in più il fuoco automatico. Rispetto alla main, con questa lente la qualità dell'immagine principale comincia a soffrire pesantemente in condizioni di luce non ottimale ma, se non altro, c'è grande coerenza in termini di colori con la principale e indubbiamente svolge lo scopo per cui è stata progettata quando ci serve quel campo visivo in più e non ci dobbiamo focalizzare eccessivamente sui dettagli.

Di profilo la sporgenza del comparto fotocamere è molto evidente
Di profilo la sporgenza del comparto fotocamere è molto evidente

Il peggiore del gruppo è, fuor di dubbio, il teleobiettivo da 10 MP con zoom ottico 3x che, anche questo, è praticamente ereditato intonso dal Fold6 e si basa sul sensore ISOCELL 3K1 con apertura focale f/2.4 e stabilizzazione ottica. Qui siamo nei pressi di quanto montato sull'S25 base per intenderci o su un buon medio gamma e quindi con una qualità assolutamente incompatibile per un telefono che, dobbiamo sempre ricordarlo, ci chiede più di 2000€ per l'acquisto. Se quindi apprezziamo la decisione di Samsung di non strafare proponendo magari lo stesso setup a quattro camere dell'S25 Ultra o un super sensore da un pollice o chissà quale tele basata su lenti prismatiche, dall'altro lato è evidente che il downgrade rispetto ad un flagship c'è, ed è massiccio.

Da segnalare anche le due selfie cam da 10 MP che sono perfettamente identiche e si posizionano una con un bel punch hole frontale sul display esterno e l'altra con un foro sempre centrale ma sulla metà destra dello schermo interno. Samsung ha scelto infatti di abbandonare, per fortuna aggiungiamo, la fotocamera frontale sotto al display che invece era un elemento caratteristico del Fold6: a guadagnarci è la qualità degli scatti e delle riprese a fronte di una invasività più che trascurabile, considerato che per gran parte del tempo quella zona dello schermo da 8 pollici sarà riempita da una barra nera, o da una qualche app perfettamente compatibile con un punch hole di quelle dimensioni. Come avviene sempre con i pieghevoli, ricordiamo che è possibile utilizzare una qualsiasi delle fotocamere posteriori come selfie cam sfruttando il display esterno per avere un feedback sull'inquadratura.

Sul fronte video non c'è invece nulla da discutere: il Fold7 può registrare fino alla risoluzione di 8K (per chi adora i numeroni) e lavora alla grande in 4K a 60 o 30 FPS. Da questo punto di vista si comportano benissimo sia la principale che la ultra-wide che, tra l'altro, avendo ora il fuoco automatico, può risultare molto utile se, ad esempio, ci si vuole riprendere per qualche video social. Il software fotografico proprietario di Samsung si comporta in modo eccezionale con decine di impostazioni tra cui optare, anche per un uso Pro e con la possibilità di gestire a dovere le fonti audio e il passaggio senza soluzione di continuità tra le varie lenti durante la registrazione.

Batteria

Il Fold7 non fa praticamente nulla per distinguersi dal modello precedente sul fronte della batteria e si presenta sul mercato con i medesimi 4400 mAh di capacità già visti in passato. Il valore di per sé non sarebbe neanche un grande problema visto e considerato che nell'uso reale siamo sempre riusciti ad arrivare a fine giornata "a filo". Condizione chiaramente non valida in caso di uso molto intensivo dello schermo interno, oppure quando ci si dedica in modo eccessivo alle foto e ai video. Il problema è, a nostro parere, maggiormente relativo alla velocità di ricarica che è ancora inchiodata ai 25 watt massimi supportati.

Per i patiti della piega, questa si vede molto bene a determinate condizioni di luminosità e guardando lo smartphone di lato. Ma nell'uso reale è assolutamente trascurabile
Per i patiti della piega, questa si vede molto bene a determinate condizioni di luminosità e guardando lo smartphone di lato. Ma nell'uso reale è assolutamente trascurabile

Sono questi due elementi in combo, capacità e velocità, a generare quello che è, a nostro parere, il maggiore difetto del pieghevole Samsung. Quando infatti vi ritroverete in condizioni di dover dare un colpo di reni al foldable con una ricarica al volo, dovrete necessariamente sbattere la testa contro il muro della mezzora richiesta per passare dallo 0 al 50%. Per la ricarica completa saranno invece necessarie almeno un'ora e mezza. Chiaramente ci si abitua, come a tutto, ma sarebbe stato sicuramente meglio se Samsung avesse trovato il modo di avere una batteria più capiente o almeno una velocità di ricarica maggiore.

A titolo informativo, il Fold7 supporta anche la ricarica wireless a 15 watt e quella inversa a 4,5W.

Videogiochi e prestazioni

È particolarmente difficile non rischiare di ripetersi con quanto già detto nella recensione del Galaxy S25 affrontando la sezione relativa alle prestazioni del Fold7 in ambito videoludico. Essendo infatti potenziato dal medesimo SoC di punta di Qualcomm è inevitabile trovarsi di fronte a prestazioni estremamente similari. E infatti anche questo pieghevole è perfettamente abile nel far girare al massimo delle possibilità tutti i videogiochi più esigenti disponibili sul Play Store. Da Call of Duty: Warzone Mobile a tutta la roba dell'Hoyoverse passando per Diablo Immortal, non avrete alcun tipo di difficoltà a giocare a impostazioni massime senza vedere il minimo rallentamento sul fronte dei frame per secondo.

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E qui, tra le altre cose, c'è un plus assolutamente non trascurabile: lo schermo intero. Praticamente tutti i giochi da noi testati infatti sfruttano tutta area visiva del display una volta dispiegato e questo vuol dire avere 8 pollici a disposizione per le varie interfacce di gioco touch e per tutto ciò che si muove su schermo, con un risultato straordinario che è impossibile trovare altrove. Da questo punto di vista è quindi un peccato che Samsung continui a non spingere forte sulle funzionalità per il gaming che rimangono relegate al consueto Game Booster utile per cambiare al volo i parametri di funzionamento dello smartphone e allocare le varie risorse di sistema nel modo più adatto all'uso che se ne vuole fare. C'è anche il Gaming Hub che permette di accedere ad una selezione di titoli free to play disponibili in partnership con il publisher sudcoreano e di avviare al volo tutti i giochi installati sul pieghevole. Però insomma, in concreto, poca roba.

Passando alle prestazioni nude e crude, i benchmark evidenziano come il Samsung Z Fold7 sia abbastanza allineato ai primati raggiunti dall'S25 Ultra risultando, di fatto, un gradino al di sotto degli smartphone Android più potenti tra quelli in circolazione e venendo staccato ovviamente dai device cinesi completamente dedicati al gaming che abbiamo recensito nei mesi scorsi. Non particolarmente positivi i risultati raggiunti dallo stress test di 3DMark che, pur mettendo in evidenza un timido passo in avanti rispetto ai valori raggiunti dal flagship di Samsung che soffriva di problemi di surriscaldamento, rimangono appena sufficienti con un 60% di stabilità ed una forbice tra il loop migliore e quello peggiore del 66%. Se non altro il Fold7 si surriscalda di appena 5 gradi nel corso dello stress test mettendo in risalto un sistema di dissipazione nettamente migliore rispetto all'S25 Ultra complice sicuramente la suddivisione delle componenti tra due chassis. Questo miglioramento si nota anche nel momento in cui si tiene in mano il device durante l'uso massiccio delle varie applicazioni. Lo smartphone tende infatti a surriscaldarsi solo nei pressi del comparto fotocamere, una zona che tra le altre cose è fuori dall'impugnatura tipica di un telefono e questo lo fa sembrare sempre molto fresco e piacevole da tenere in mano.

I risultati dello strees test 3DMark Wild Life Extreme
I risultati dello strees test 3DMark Wild Life Extreme

Esperienza d'uso

Il Fold7 arriva sul mercato con l'interfaccia utente proprietaria di Samsung OneUI nella versione 8.0 basata su Android 16. Tutti quelli che hanno preso in mano uno smartphone del produttore sudcoreano in anni recenti sanno bene cosa aspettarsi visto che quest'ultima iterazione è esclusivamente incrementale e ben poco distante dalla 7.0. Per i vergini della OneUI invece, possiamo semplicemente ribadire ciò che abbiamo detto in molteplici occasioni: quella di Samsung è senza dubbio la migliore declinazione di Android oggi disponibile sul mercato per qualità, pulizia, stabilità e migliorie rispetto al sistema operativo di Google in versione stock. Con qualcosa dovrete sicuramente prenderci l'abitudine, come ad esempio il sistema di notifiche che proprio non ci convince, ma molte altre feature vi mancheranno sicuramente se passerete ad altri produttori specie per il loro grado di personalizzazione e pervasività positiva sullo smartphone.

Poter utilizzare lo schermo interno per consultare contemporaneamente due app è una goduria
Poter utilizzare lo schermo interno per consultare contemporaneamente due app è una goduria

Tra l'altro la OneUI è anche, probabilmente, l'interfaccia utente meglio ottimizzata per ciò che concerne i pieghevoli e proprio con il Fold7 raggiunge il suo apice di usabilità partendo dall'ottima base già raggiunta l'anno scorso con il Fold6. La gestione delle app affiancate con la possibilità di ridimensionare al millimetro lo spazio occupato dai programmi, o switchare al volo tra una disposizione orizzontale o verticale o, ancora, attivarle in modalità flottante, è semplicemente perfetta con una integrazione pulitissima e coerente con gli 8 pollici dello schermo interno. Che tra l'altro è possibile gestire in modo indipendente rispetto al display esterno sia per ciò che concerne le app che nella disposizione dell'homepage. E a tutto questo si aggiunge il supporto nativo a Samsung DeX che trasforma il Fold7 in una sorta di computer una volta collegato ad un monitor esterno attraverso la porta USB-C con supporto completo a mouse e tastiere esterne.

Vogliamo però ribadirlo ancora una volta: è nella produttività che il Fold7 trova la sua ragione di esistere ed è esclusivamente in questo senso che si giustifica il suo schermo interno (oppure per giocare in modo eccelso come abbiamo già evidenziato). Non è per l'utilizzo in ambito multimediale o per vedere meglio film e serie TV: il pieghevole di Samsung va aperto per navigare mentre si prendono appunti, guardare un video YouTube mentre si sta compilando un foglio Excel o per spostare grafiche e animazioni in una presentazione Powerpoint mentre si interroga un chatbot.

Il telefono può essere aperto con qualsiasi angolo e questo può risultare talvolta molto comodo nell'utilizzo della tastiera interna
Il telefono può essere aperto con qualsiasi angolo e questo può risultare talvolta molto comodo nell'utilizzo della tastiera interna

Non ci sono invece novità sostanziali per ciò che concerne l'intelligenza artificiale visto che in questo caso specifico, Samsung e Google non hanno messo in campo nuove feature proprietarie ma solo ulteriori e avanzate migliorie di ciò che è già possibile trovare in ambito Android con, in più, le funzionalità esclusive di Bixby, l'assistente integrato nei vari prodotti dell'azienda sudcoreana che si appoggia a Gemini. Tra l'altro funzionando pure meglio in alcuni ambiti come nell'uso della gomma magica quando si editano le immagini che, spesso, offrono risultati migliori rispetto all'editor integrato in Google Foto. Anche sul fronte della composizione testi, talvolta Bixby riesce a essere più "umano" e credibile, ma per chi vuole (e noi stessi lo abbiamo fatto) la possibilità di rendere di default Gemini è sempre alla portata dell'utilizzatore.

Ovviamente eccezionale anche la componente telefonica del Fold7 con un'ottima capsula auricolare e una gestione dei rumori ambientali di altissimo livello grazie al vasto numero di microfoni di cui è disseminato lo chassis del device. Peccato solo per la potenza dei due speaker stereo che lasciano un po' a desiderare sia nella pressione dei bassi sia, soprattutto, per il volume massimo che sono in grado di erogare e che risulta sempre un po' "povero" sia mentre si osservano contenuti multimediali sia quando si parla in vivavoce.
Molto reattivo il sensore per le impronte digitali che è affogato nel tasto di accensione del telefono visto che manca il sensore sotto lo schermo.

Prima di arrivare alle immancabili conclusioni, vogliamo ricordare prezzi e disponibilità sul mercato italiano. Il Samsung Galaxy Z Fold7 può essere acquistato in tre configurazioni e in quattro colorazioni. Queste ultime sono Blue Shadow, Silver Shadow, Jetblack e Mint, ovvero blu, argento, nero e uno splendido tono di verde che è esclusivo dello store online di Samsung, mentre per le combinazioni di storage e RAM troviamo 256 GB e 512 GB con 12 GB di RAM e la variante di punta da 1 TB di spazio e 16 GB di RAM. I prezzi sono, rispettivamente, di 2199€, 2319€ e 2619€. Chiaramente ci sono moltissime promozioni e permute a cui avere accesso, ma in condizioni normali i cartellini dei prezzi sono spropositati come vi abbiamo appena elencato.

Conclusioni

Prezzo 2199 €

Multiplayer.it

8.5

Il voto è qui per confermarlo: il Fold7 è ad oggi e a nostro parere, il miglior pieghevole a libretto disponibile sul mercato. Chiaro: ci sono alcuni elementi negativi, ma sappiamo bene che il prodotto perfetto non può esistere. Ad esempio non ci ha convinto la combo tra capacità della batteria e velocità di ricarica e il comparto fotocamere è indietro rispetto a un qualsiasi flagship. Probabilmente qualcuno si lamenterà per la mancanza del supporto alla S-Pen e per la certificazione IP48 che può mettere a repentaglio la durabilità di un device altresì così costoso, ma a nostro parere sono elementi secondari di fronte ad una esperienza d'uso, una qualità costruttiva e delle performance che sono invece perfette e all'altezza del compito, soprattutto nel momento in cui a contare è la produttività. La considerazione che ognuno deve fare nella propria testa è quindi molto semplice: se fino ad oggi a farvi passare la voglia di acquistare un prodotto di questo tipo è stato il suo prezzo, chiaramente con il Fold7 non cambierà nulla, ma se invece ve lo potete permettere, allora questo è il momento giusto per procedere con l'acquisto.

PRO

  • Qualità costruttiva ai massimi livelli
  • L'esperienza software grazie alla OneUI 8.0 è perfetta
  • Lo schermo esterno e il suo spessore lo rendono utilizzabile come un normale flagship
  • Ottime le prestazioni e anche la dissipazione sotto stress

CONTRO

  • Il prezzo di listino rimane il più grande deterrente all'acquisto
  • Il comparto fotografico è al di sotto di qualsiasi flagship sul mercato
  • Capacità della batteria e velocità di ricarica combinati insieme sono un malus
  • Oggi c'è chi fa meglio con la resistenza agli elementi