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GIGABYTE MO27Q28G, la recensione del monitor OLED da gaming con un ottimo prezzo

Il GIGABYTE MO27Q28G è un ottimo monitor da gaming che monta il nuovo pannello LG OLED Tandem con risoluzione 1440p e frequenza di aggiornamento fino a 280 Hz.

RECENSIONE di Raffaele Staccini   —   22/12/2025
Gigabyte MO27Q28G OLED Gaming Monitor
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Se il 2024 è stato l'anno della scoperta degli OLED ad alto refresh, il 2025 si sta rivelando l'anno della loro maturazione definitiva. E se c'è un prodotto che incarna perfettamente questo concetto di "sostanza sopra ogni cosa", è il nuovo GIGABYTE MO27Q28G.

Mentre altri brand puntano tutto sull'effetto "wow" di finiture lucide e design aggressivi, GIGABYTE ha preso il nuovissimo pannello WOLED "Tandem"di LG (lo stesso "motore" da 280 Hz e doppia struttura emissiva che sta ridefinendo gli standard di luminosità e longevità) e lo ha vestito con un abito da lavoro. Niente fronzoli, niente riflessi a specchio. La scommessa di GIGABYTE è chiara: dimostrare che un rivestimento opaco, se di alta qualità e abbinato a un pannello capace di superare i 1.000 nit, non è un difetto, ma un vantaggio. Sotto la scocca anonima si nasconde però una calibrazione di fabbrica che, come vedremo, ha sorpreso i nostri strumenti per precisione e versatilità. È questo il "re della collina" per chi cerca le prestazioni pure senza i capricci tipici degli OLED di passata generazione? Scopriamolo insieme nella nostra recensione del monitor GIGABYTE MO27Q28G.

Caratteristiche tecniche del GIGABYTE MO27Q28G

Il cuore del GIGABYTE MO27Q28G è il pannello LG WOLED Tandem da 27 pollici con risoluzione QHD (2560 x 1440). Oltre alla tecnologia tandem, un'altra novità del display LG è il refresh rate di 280 Hz, un valore "overclockato" di fabbrica che offre un vantaggio tangibile rispetto ai classici pannelli da 240 Hz, avvicinandosi alla fluidità dei 360 Hz senza richiedere la stessa potenza di calcolo mostruosa alla scheda video. Il tempo di risposta è il classico, istantaneo 0,03 ms GtG tipico degli OLED, che garantisce l'assenza di scie.

Questo è il GIGABYTE MO27Q28G
Questo è il GIGABYTE MO27Q28G

Ma è sulla luminosità che la tecnologia "Tandem" mostra i muscoli. GIGABYTE dichiara un picco HDR di ben 1500 cd/m² (su finestra APL 1,5%), un valore che stacca nettamente la precedente generazione di WOLED. Ancora più interessante per l'uso quotidiano è la luminosità tipica in SDR dichiarata a 335 cd/m²: se confermata dai test, significherebbe avere un OLED che non "soffre" il desktop di Windows o le pagine web bianche, superando uno dei limiti storici della tecnologia. La copertura colore è da riferimento: 99,5% DCI-P3 e 84% del più ampio BT.2020 a 10 bit.

Sul fronte della connettività, il monitor mostra muscoli e qualche debolezza. Il parco porte include due ingressi HDMI 2.1 a banda piena, perfetti per sfruttare al massimo le console di ultima generazione a 4K e 120 Hz, affiancati da una DisplayPort 1.4 per spingere il PC fino ai 280 Hz nativi. È presente anche una porta USB-C con supporto video, ma la sua utilità è purtroppo frenata da una potenza di ricarica (Power Delivery) limitata a soli 18W. Questo significa che, pur potendo trasmettere il segnale video da un laptop, la porta non sarà sufficiente per alimentarlo durante carichi di lavoro intensi, rendendo la soluzione "cavo unico" poco praticabile. Chiudono la dotazione un hub USB 3.2 e l'uscita cuffie, mentre l'audio integrato è affidato a due speaker da 5W, leggermente più potenti della media, ma comunque pensati per un uso di emergenza.

La dotazione di porte del GIGABYTE MO27Q28G è discreta
La dotazione di porte del GIGABYTE MO27Q28G è discreta

Chiude il cerchio una rassicurante garanzia di 3 anni che copre esplicitamente il burn-in e un cartellino del prezzo di circa 700€, che scende a 600€ al momento della stesura di questa recensione, diventando estremamente competitivo.

Scheda tecnica GIGABYTE MO27Q28G

  • Tipo di display: WOLED
  • Dimensioni dello schermo: 26,5″
  • Risoluzione: 2560 × 1440 (QHD)
  • Gamma di colori: 99,5% DCI‑P3, 84% BT.2020 (10 bit)
  • Contrasto: 1.500.000:1
  • Refresh Rate: 280 Hz
  • Tempo di risposta: 0,03 ms (GtG)
  • HDR: VESA DisplayHDR True Black 500, HDR 10 bit
  • Luminosità: SDR tipica: 335 cd/m²; HDR picco (APL 1,5%): ~1500 cd/m²
  • Angolo di visione: 178° (H) / 178° (V)
  • Antiriflesso: sì (trattamento anti-riflesso opaco)
  • Tecnologie gaming:Tactical Switch 2.0, Ultra Clear (per ridurre il motion blur), Game Assist, Adaptive-Sync, G-Sync compatibile
  • Garanzia: 3 anni (incluso burn-in pannello)
  • Connettività:
    • 2× HDMI 2.1
    • 1× DisplayPort 1.4
    • 1× USB‑C (DisplayPort Alt Mode + Power Delivery fino a 18 W)
    • 2× USB 3.2 downstream
    • 1× USB 3.2 upstream
    • 1× uscita cuffie 3,5 mm
  • Altoparlanti: 2 × 5 W
  • Ergonomia:
    • Inclinazione: -5° a +21°
    • Rotazione (swivel): ±15°
    • Pivot: +90°
    • Altezza regolabile: 130 mm
  • Montaggio VESA: 100 × 100 mm
  • Blocco Kensington: sì
  • Dimensioni:
    • Con base: 60,44 × 52,65 × 18,75 cm
    • Senza base: 60,44 × 35,02 × 5,44 cm
  • Peso:
    • Con base: 6 kg
    • Senza base: 4,05 kg
  • Accessori inclusi: cavi HDMI 2.1, DisplayPort, USB, cavo di alimentazione, report di calibrazione
  • Prezzo: 700 €

Design

Se cercate LED RGB accecanti o scocche dalle forme aliene, avete sbagliato monitor. Il design del GIGABYTE MO27Q28G è un inno alla sobrietà e alla funzionalità, studiato per integrarsi tanto in una postazione da gioco quanto in un ufficio. L'elemento distintivo è sicuramente la base dello stand: una lastra metallica spessa appena 2 mm, che permette di recuperare spazio sulla scrivania appoggiandoci sopra tastiera, mouse o altri oggetti. Il braccio metallico è stabile e offre una gamma completa di regolazioni.

L'estetica del GIGABYTE MO27Q28G è molto sobria
L'estetica del GIGABYTE MO27Q28G è molto sobria

Sul fronte del pannello, la scelta del rivestimento conferma la vocazione versatile del monitor. GIGABYTE ha optato per una finitura opaca standard e la differenza rispetto ai pannelli glossy è evidente: il trattamento opaco gestisce riflessi e riverberi in modo eccellente, rendendo il monitor perfettamente utilizzabile anche di giorno o in uffici con luci al neon. Il compromesso è una leggerissima granulosità visibile sui fondi bianchi, che rende l'immagine un filo meno cristallina rispetto alla controparte lucida, ma molto più riposante per la vista.

Lo stand del monitor GIGABYTE MO27Q28G permette anche l'uso in verticale
Lo stand del monitor GIGABYTE MO27Q28G permette anche l'uso in verticale

Chiude il quadro la gestione termica: il monitor adotta un design completamente senza ventole, affidandosi a un dissipatore di calore personalizzato per raffreddare il pannello OLED. Questo garantisce silenziosità assoluta e riduce l'accumulo di polvere all'interno dello chassis.

Esperienza d'uso

L'esperienza quotidiana con il GIGABYTE MO27Q28G si distingue per una maturità inaspettata, anche se richiede un po' di lavoro per raggiungere la perfezione. L'interfaccia riflette la stessa filosofia pragmatica del design esterno: non vincerà premi per l'estetica dei menu, ma offre strumenti di controllo che molti concorrenti più blasonati faticano ancora ad eguagliare. Il controllo fisico è affidato al classico joystick a 5 vie posizionato lateralmente sotto il bordo inferiore e, accanto ad esso, troviamo il pulsante dedicato "Tactical Switch": una scorciatoia fisica pensata per i giocatori di FPS competitivi che permette, ad esempio, di "croppare" l'immagine simulando un 24 pollici a risoluzione 1080p, ideale per concentrare lo sguardo sull'azione senza distrazioni periferiche.

L'OSD del monitor GIGABYTE ha opzioni molto granulari
L'OSD del monitor GIGABYTE ha opzioni molto granulari

Collegando il monitor al PC tramite il cavo USB (upstream) incluso nella confezione, si ha la possibilità di controllare ogni singola impostazione del display direttamente con mouse e tastiera con il software OSD Sidekick. In ambito SDR, il monitor offre una modalità sRGB di fabbrica molto comoda perché, a differenza di molti concorrenti, lascia l'utente libero di regolare la luminosità a piacimento. Dai nostri test, questa modalità offre una fedeltà cromatica generale solida (DeltaE medio 1.16), sufficiente per il gaming e l'uso web, ma mostra il fianco sul punto di bianco che risulta visibilmente spostato rispetto al riferimento neutro (errore oltre 3.0). Per chi cerca la precisione professionale, la calibrazione manuale è quindi d'obbligo: una volta eseguita, il pannello raggiunge valori molto migliori, con un errore medio che scende a 0.89 e un punto di bianco praticamente perfetto (ΔE 0.27).

Il grafico conferma l'eccellente copertura del 99.7% dello spazio colore DCI-P3 misurata dalla sonda
Il grafico conferma l'eccellente copertura del 99.7% dello spazio colore DCI-P3 misurata dalla sonda

La calibrazione ha poi confermato numeri da primato: il GIGABYTE MO27Q28G copre il 99.9% dello spazio sRGB e un impressionante 99.7% dello spazio DCI-P3. Per tradurre questi dati in esperienza reale: la copertura quasi totale del DCI-P3 (lo standard utilizzato nel cinema digitale e nei giochi HDR di alto profilo) significa che questo monitor è in grado di riprodurre sfumature di rosso profondo e verde smeraldo che i normali schermi LCD si sognano. Il volume del gamut (che supera abbondantemente il 100% in entrambi gli spazi) indica una riserva di saturazione enorme, che il monitor gestisce perfettamente per evitare effetti neon innaturali, e restituire invece un'immagine ricca, densa e tridimensionale.

Il classico UFO Test ci ha permesso di apprezzare la fluidità e la pulizia delle immagini i movimento
Il classico UFO Test ci ha permesso di apprezzare la fluidità e la pulizia delle immagini i movimento

In HDR i nostri test hanno evidenziato due comportamenti opposti. Per chi cerca l'impatto visivo puro, la modalità "Peak 1500" (e quella Game HDR) raggiunge valori eccellenti: su piccoli dettagli come stelle, fari o scintille (finestre all'1%) il pannello spinge quasi 1.380 nits, restituendo un contrasto accecante. Il prezzo da pagare è una stabilità ballerina: basta che la scena si illumini un po' di più per vedere intervenire il limitatore automatico (ABL) che taglia la luminosità quasi a metà. Al contrario, la modalità "Movie" sacrifica i picchi estremi (fermandosi a circa 550 nits) per garantire un'immagine cinematografica perfettamente stabile e coerente, ideale per non affaticare la vista.

Ma il dato che più di tutti cambia l'esperienza reale rispetto ai vecchi OLED è la tenuta a schermo intero. Laddove molti concorrenti crollano a 150 nits mostrando immagini smorte nelle scene diurne, il GIGABYTE mantiene oltre 320 nits su una schermata interamente bianca. Questo, unito a una copertura colore eccellente, significa che i paesaggi innevati, i cieli aperti o le esplosioni voluminose non appaiono mai "grigi" o spenti, ma conservano una pienezza cromatica e una luminosità che rendono giustizia alla risoluzione QHD.

Videogiochi

Nel gaming su PC, la risoluzione 1440p si conferma un buon compromesso: offre una definizione nettamente superiore al Full HD senza richiedere risorse hardware infinite. In titoli frenetici come Valorant, Counter-Strike 2 o Apex Legends, la fluidità è assoluta, e la combinazione tra i 280 Hz di refresh rate e il tempo di risposta istantaneo dei pixel regala una pulizia in movimento pressoché assoluta. La copertura colore quasi totale del DCI-P3 rende i titoli open-world visivamente sontuosi, con una saturazione ricca che, unita al contrasto infinito dell'OLED, regala una grande profondità d'immagine.

Grazie alle porte HDMI 2.1 a banda piena, il monitor dialoga perfettamente anche con PlayStation 5 e Xbox Series X. Supporta nativamente il segnale 1440p in uscita dalle console, garantendo una mappatura dei pixel 1:1 nitidissima senza bisogno di scaler esterni. Il monitor è inoltre in grado di accettare un segnale 4K in ingresso e di effettuare un downscaling di alta qualità; questo significa che potrete impostare la console su 2160p per godere della massima qualità delle texture, lasciando al processore del monitor il compito di adattarle al pannello QHD, ottenendo un'immagine finale più definita e "croccante" rispetto al 1440p nativo.

GIGABYTE ha poi incluso delle opzioni anti-flicker nel monitor, che possono aiutare a ridurre lo sfarfallio che affligge praticamente tutti i monitor OLED. Quando impostate al massimo, queste opzioni riducono in modo ragionevole lo sfarfallio visibile senza disabilitare del tutto il VRR su console (come invece accade col monitor ASUS che adotta lo stesso pannello che stiamo attualmente testando), pur limitando in modo significativo il range VRR.

Uso da ufficio

Portare un monitor OLED nel mondo della produttività è spesso una scommessa, ma il GIGABYTE MO27Q28G dimostra di avere le carte in regola per essere utilizzato in ogni contesto. Il primo grande alleato per chi lavora è, ancora una volta, il rivestimento opaco. In un ufficio reale, fatto di luci al neon e finestre, questa finitura gestisce i riflessi in modo eccellente, permettendo di lavorare senza specchiarsi nello schermo. C'è un piccolo prezzo da pagare: sui fondi bianchi uniformi (come un documento Word o Excel) si può notare una leggerissima granulosità, e il testo non appare chiarissimo come su un pannello lucido.

Grazie all'adozione del nuovo layout dei sub-pixel di LG Display, la chiarezza del testo è comunque molto migliore rispetto ai vecchi WOLED, rendendo la lettura prolungata molto più confortevole. La risoluzione QHD su 27 pollici si conferma un ottimo standard per la produttività: offre spazio a sufficienza per affiancare due finestre senza costringere a usare lo scaling di Windows, mantenendo icone e caratteri delle dimensioni giuste. Sul fronte delle funzionalità, il monitor ha anche uno switch KVM integrato, che permette di controllare due computer con un solo mouse e tastiera, e le classiche modalità Picture-in-Picture (PiP) e Picture-by-Picture (PbP) per visualizzare due sorgenti contemporaneamente.

Resta infine, il tema del burn-in legato ai contenuti statici, ma ormai quasi tutti i produttori lavorano bene su questo fronte: il monitor adotta un design fanless con un dissipatore maggiorato per tenere fresco il pannello e include una suite completa di funzioni "OLED Care" automatizzate. A chiudere il cerchio della sicurezza c'è poi la garanzia di 3 anni, che copre esplicitamente anche i problemi di ritenzione dell'immagine.

Conclusioni

Prezzo 700 €

Multiplayer.it

9.0

Se dovessimo riassumere il GIGABYTE MO27Q28G in una sola parola, questa sarebbe "concretezza". Mentre altri brand cercano di stupire con refresh rate estremi e finiture lucide da esposizione, GIGABYTE ha costruito un monitor che serve davvero alla maggior parte delle persone. I suoi 280 Hz sono il punto d'incontro perfetto tra fluidità competitiva e pesantezza grafica gestibile dalle GPU odierne. La scelta del rivestimento opaco, pur sacrificando un pizzico di nitidezza rispetto ai pannelli glossy, rende questo monitor infinitamente più versatile.
A un prezzo di listino di 700€, che su strada scende già verso i 600€, è davvero difficile giustificare la spesa extra per modelli superiori, a meno che non siate giocatori di eSport professionisti. Per tutti gli altri, questo è l'OLED 27 pollici da battere per rapporto qualità/prezzo.

PRO

  • Pannello OLED "Tandem" luminoso e longevo
  • Modalità sRGB accurata con luminosità sbloccata
  • Prezzo alto, ma competitivo
  • Design dello stand minimalista e funzionale
  • Finitura opaca adatta a tutti

CONTRO

  • Porta USB-C limitata a 18W
  • Punto di bianco migliorabile
  • Finitura opaca con lieve grana