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Cosa può ereditare Breath of the Wild 2 da Skyward Sword? - La Bustina di Lakitu

Dopo aver rigiocato Skyward Sword HD, pensiamo che certe caratteristiche possano essere approfondite in Breath of the Wild 2: ecco quali

RUBRICA di Alessandro Bacchetta   —   25/07/2021

Qualche giorno fa, per la precisione il 16 luglio, è stato pubblicato su Nintendo Switch The Legend of Zelda: Skyward Sword, adattamento in alta definizione dell'opera del 2011 per Nintendo Wii (vi interessasse, qui trovate la nostra recensione di The Legend of Zelda: Skyward Sword). Dopo averlo rigiocato interamente, crediamo che ci siano delle motivazioni sensate per ritenere che Breath of the Wild 2 possa approfondire alcuni dei concetti cardine dell'opera. Partendo da tre doverose premesse.

Punto primo: non esistono, come abbiamo scritto più volte, due titoli tridimensionali di The Legend of Zelda così diversi come Skyward Sword e Breath of the Wild. Il secondo è nato quasi in antitesi al primo: aperto, libero, un episodio in cui la storia risiede principalmente in ciò che accade, non in ciò che viene raccontato. Skyward Sword è lineare, cunicolare, propone una Hyrule stratificata (nel tempo e nello spazio) e frammentata, in cui è impossibile smarrirsi: è anche un titolo in cui ognuno - sostanzialmente - ha vissuto la stessa esperienza, ascoltato la stessa storia nello stesso ordine.

Punto secondo: il direttore di entrambi i progetti è Hidemaro Fujibayashi, di cui avevamo parlato approfonditamente in questa vecchia puntata de La Bustina di Lakitu. Sembra assurdo che un singolo individuo possa aver scolpito due opere talmente diverse, nella genesi e nell'esecuzione, ma è andata esattamente così.

The Legend of Zelda: Breath of the Wild 2: Link e Zelda esplorano assieme una caverna.
The Legend of Zelda: Breath of the Wild 2: Link e Zelda esplorano assieme una caverna.

Punto terzo, che poi è un commento alle due premesse precedenti. Il brand The Legend of Zelda è al punto apicale della sua esistenza: se in passato aveva già raggiunto questi livelli di prestigio, in particolare su NES (1986) e Nintendo 64 (1998), allo stesso tempo non aveva nemmeno sfiorato i numeri raggiunti da Breath of the Wild. Il capolavoro del 2017 presto supererà i venticinque milioni di copie vendute: nessun The Legend of Zelda aveva mai oltrepassato i dieci (includendo remake e adattamenti, nessuno aveva raggiunto i quindici). Per questo motivo, lanciando Skyward Sword HD, Nintendo ha sottolineato i punti di contatto tra il gioco del 2011 e Breath of the Wild: alcuni sono forzati, ma esistono davvero delle cellule di game design in comune. Delle cellule introdotte in Skyward Sword, che poi sono state trapiantate e hanno definito alcune meccaniche di Breath of the Wild.

Poteri temporali ed eventi ambientali

The Legend of Zelda: Breath of the Wild 2: il braccio 'maledetto' di Link potrebbe conferirgli poteri di manipolazione temporale.
The Legend of Zelda: Breath of the Wild 2: il braccio "maledetto" di Link potrebbe conferirgli poteri di manipolazione temporale.

Prima di parlare del sequel, ricordiamo le principali somiglianze tra Breath of the Wild e Skyward Sword (che avevamo dettagliatamente approfondito in questo speciale). Essenzialmente, ci sono alcuni elementi di game design che, calati in un contesto diverso, hanno permesso di generare il capolavoro del 2017. Ci riferiamo soprattutto alla barra del vigore, caratteristica chiave sia nel limitare gli spostamenti, sia nel comunicare l'accrescimento del proprio potere: è stata introdotta in Skyward Sword, dove rendeva l'esperienza più ritmata e adrenalinica, e si trova nel nucleo stesso di Breath of the Wild. Ci sono inoltre gli oggetti e le armi che si consumano (e che si possono riparare e migliorare raccogliendo materiali in giro), e i fari che segnalano una determinata posizione: altri due concetti che, in un'ambientazione open world, sono fioriti come nessuno - o pochi - avrebbero potuto prevedere.

È come se Fujibayashi abbia voluto rivendicare la bontà di certe intuizioni avute in Skyward Sword, applicandole in un contesto diverso, più ambizioso e contemporaneo. Visto che è successo con Breath of the Wild, non c'è motivo per cui non debba accadere di nuovo col suo seguito: e di elementi da approfondire Skyward Sword ne ha ancora molti.

The Legend of Zelda: Breath of the Wild 2: Link manipola queste sfere nello spazio e nel tempo.
The Legend of Zelda: Breath of the Wild 2: Link manipola queste sfere nello spazio e nel tempo.

In primis parliamo di una certezza: i poteri legati alla manipolazione del tempo. E non ci riferiamo necessariamente a un mondo duale come quello di Ocarina of Time, dove le stesse terre si possono esplorare, con relative interazioni e conseguenze, a sette anni di distanza. In Skyward Sword c'è un solo portale per tornare nel passato, e coinvolge una sola area, ma è fondamentale per la storia e per la risoluzione di alcuni enigmi: rappresenta un approccio molto più pratico e limitato alla questione, che non caratterizza l'intera avventura.

Per quanto riguarda Breath of the Wild 2, nell'ultimo trailer si vede Link che, sfruttando presumibilmente delle capacità del nuovo braccio benedetto/maledetto/magico, blocca una sfera chiodata e la rimanda indietro (nel tempo, non solo nello spazio), colpendo nel tragitto alcuni nemici. Alla fine del filmato c'è una goccia che si riforma dopo essere esplosa e, probabilmente seguendo una logica simile, Link che viene "risucchiato" all'interno di una parete, tornando ad occupare - presumibilmente - la posizione da poco abbandonata.

The Legend of Zelda: Breath of the Wild 2: lo strano potere di Link, che gli consente di valicare perfino pareti di pietra.
The Legend of Zelda: Breath of the Wild 2: lo strano potere di Link, che gli consente di valicare perfino pareti di pietra.

È possibile, se non addirittura probabile, un ritorno a una dualità in stile Ocarina of Time: nel trailer, nelle sezione dove c'è il personaggio coi capelli lunghi, la morfologia di Hyrule è molto diversa. Si vedono numerose isole volanti, e anche l'architettura esibisce delle costruzioni diverse da quelle a cui siamo abituati, con monoliti e pilastri rocciosi assenti nell'altra "dimensione", quella col Link dai capelli legati e la tunica azzurra. Bisogna ancora capire se si tratta di due epoche diverse, come alcuni suppongono, oppure di una Hyrule pre e post risveglio della creatura scheletrica (o di qualsiasi altro evento cataclismatico).

A proposito di eventi, anche in questo caso Breath of the Wild potrebbe prendere ispirazione da Skyward Sword. Nel gioco del 2011, per la natura stessa del level design - lineare e ricco di backtracking - era impossibile non affidarsi a delle situazioni che alterassero l'interpretazione di una determinata area. Breath of the Wild invece presentava delle meravigliose variazioni atmosferiche e meteorologiche, ma difficilmente sfruttava degli accadimenti che donassero una nuova chiave di lettura a una zona. Anche dopo l'abbattimento di un colosso, l'area minacciata non presentava grandi modifiche: citiamo, ad esempio, l'interruzione della pioggia nella regione degli Zora. È una delle ragioni per cui in molti hanno percepito la storia di Breath of the Wild come relegata nel passato (quello dei Campioni, della prima lotta contro la Calamità): le azioni di Link, effettivamente, avevano poche ripercussioni sul presente.

Isole e volatili

The Legend of Zelda: Breath of the Wild: Link si getta esattamente come in Skyward Sword.
The Legend of Zelda: Breath of the Wild: Link si getta esattamente come in Skyward Sword.

E arriviamo all'argomento più interessante, a quello che potrebbe divenire il legame più forte tra Skyward Sword e Breath of the Wild 2: le sezioni ambientate in volo. Come abbiamo già scritto, nelle parti del trailer in cui Link (?) ha i capelli lunghi, Hyrule è ricolma di isole galleggianti. Non solo: l'Eroe - o chiunque egli sia - plana nella stessa identica posizione di Link in Skyward Sword, quando si appresta a chiamare il suo Solcanubi.

Siamo pronti a scommettere che, da questo punto di vista, Breath of the Wild 2 farà deflagrare questa meccanica, in maniera almeno paritaria a come il predecessore aveva esaltato, approfondito e giustificato la barra del vigore. Rigiocando Skyward Sword ci siamo accorti, anche per limiti tecnologici, di quanto il passaggio tra cielo e terra fosse solamente accennato: quando si ci getta verso la superficie c'è uno stacco netto (e non sarebbe potuto essere altrimenti), ma anche in cielo è possibile atterrare - senza soluzione di continuità - solamente nelle isole più piccole.

Non è consentito, ad esempio, gettarsi direttamente dal proprio Solcanubi verso Oltrenuvola: o meglio, è un'azione che viene eseguita spesso, ma è sincopata da una fastidiosa interruzione. I programmatori sono stati bravissimi a far coincidere la zona dell'atterraggio col punto di caduta, ma non avviene in tempo reale, c'è una transizione netta tra il cielo e Oltrenuvola.

The Legend of Zelda: Breath of the Wild 2: le nuove nuvole del gioco, che sembrano di panna montata.
The Legend of Zelda: Breath of the Wild 2: le nuove nuvole del gioco, che sembrano di panna montata.

Ecco, in Breath of the Wild 2 tutto ciò non accadrà. Link potrà gettarsi da ogni posizione, verso qualsiasi isola, senza alcun caricamento... e sarà una sensazione fantastica, che rigiocando Skyward Sword abbiamo desiderato varie volte. Pensate a quella meccanica, così libera e slegata dal suolo, applicata a un mondo enorme, aperto, e costellato da isole fluttuanti: un sogno. E Nintendo lo sa bene, perché se l'aspetto di Breath of the Wild 2 è simile all'originale, c'è un dettaglio in cui non lo è affatto: le nuvole. Bellissime, dense e morbide, sembrano composte di panna montata: si potranno attraversare di notte, contornati da un cielo stellato. E sicuramente diventeranno nere e minacciose durante una furiosa tempesta.

Arriviamo così alla nostra ultima ipotesi, che riguarda la cavalcatura. Se Breath of the Wild 2 sarà così "aereo" come immaginiamo, e come lascia supporre il trailer, Link avrà un modo, presumibilmente un animale, per navigare velocemente tra le nubi: magari non subito, perché le aperture che concederebbe una meccanica simile in un open world sono numerose, ma è difficile che non si presenterà un epigono/erede del Solcanubi.

The Legend of Zelda: Skyward Sword HD: ci sarà una cavalcatura simile al Solcanubi in Breath of the Wild 2?
The Legend of Zelda: Skyward Sword HD: ci sarà una cavalcatura simile al Solcanubi in Breath of the Wild 2?

Visto il legame tra cielo e terra, che stavolta non sarà falcidiato da interruzioni, potrebbe essere anche un animale tanto capace di correre su un prato quanto di volare tra i nembi: le alternative sono molte, e non c'è nemmeno bisogno di suggerirvele. Draghi, viverne, grifoni... cavalli alati. Poter correre e spiccare il volo - senza alcuna transizione - sarebbe davvero bellissimo.

Rigiocare The Legend of Zelda: Skyward Sword HD ci ha rivelato quanto Fujibayashi fosse convinto, e soddisfatto, di certe intuizioni avute in quell'opera. Non le ha rivendicate verbalmente, ma certi bulbi piantati in Skyward Sword sono effettivamente germogliati e cresciuti in Breath of the Wild, come se l'open world - e le maggiori possibilità tecnologiche - gli avessero fornito la necessaria linfa vitale per trovare pieno compimento. Come abbiamo spiegato nel corso dell'articolo, ci sono tante ragioni per credere che lo stesso processo possa segnare anche il seguito di Breath of the Wild, tra Solcanubi (o draghi, o cavalli alati) e alterazioni temporali. Lo scopriremo nel 2022...