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One Piece Pirate Warriors 4, il nostro provato

Abbiamo giocato nei panni di Big Mom, Katakuri e Kaido, ecco le nostre impressioni su One Piece Pirate Warriors 4

PROVATO di Luca Porro   —   28/01/2020

La scorsa settimana grazie a Bandai Namco abbiamo potuto provare la line up dei titoli in uscita nel corso dell'anno tra i quali troviamo anche One Piece Pirate Warriors 4: quarto capitolo del celebre franchise che ripercorre in salsa videoludica le gesta di Rufy e compagni. Gli appassionati potranno finalmente giocare quelli che sono gli archi narrativi successivi all'isola di Dressrosa, ritrovando gran parte delle caratteristiche dei capitoli precedenti accanto ad alcune novità.

I vestiti nuovi dell'imperatore

La saga Pirate Warriors non ha di certo bisogno di introduzioni, ma per chi non fosse avvezzo con questa trasposizione videoludica dell'opera di Eiichiro Oda, basti sapere che si tratta di un classico musou caratterizzato da stage che ricalcano le ambientazioni dei vari archi narrativi di One Piece e che presentano numerose ondate di nemici da sconfiggere per liberare le zone dal loro controllo e successivamente farsi largo verso uno scontro finale. Tra i vari livelli che compongono gli archi narrativi dell'avventura si alternano poi anche stage minori, limitati ad una singola zona, in cui l'obiettivo è solo quello di sconfiggere un determinato avversario o più nemici attraverso meccaniche specifiche e/o obiettivi particolari. Il combattimento si svolge tramite l'utilizzo di colpi deboli e potenti mappati su quadrato e triangolo, e sullo sfruttamento di colpi/abilità specifici di ogni personaggio e legati alle loro caratteristiche peculiari mostrati nell'anime/manga attivabili con la pressione di uno dei dorsali e i quattro tasti frontali del pad. In One Piece Pirate Warriors 4, così come nelle ultime iterazioni del franchise, il gameplay non cambia: ci si trova sempre davanti alle stesse situazioni e allo stesso stile di combattimento in cui la vostra posizione di "dio onnipotente" probabilmente non verrà scalfitta nemmeno una volta durante tutta l'avventura. Una forzata riproposizione del "squadra vincente non si cambia" che può o non può essere considerata discutibile.

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Partendo da questa premessa di immutato stile e spirito di gioco, nella nostra prova ci siamo concentrati su tre nuovi personaggi disponibili nella build provata: Big Mom, Kaido e Katakuri. Per quanto riguarda Big Mom ci siamo trovati davanti a un personaggio davvero gigantesco (com'è giusto che sia), inarrestabile nei suoi attacchi ad area e ottima contro gruppi di nemici numerosi. Essendo uno dei quattro imperatori, la sua forza e le sue abilità devono essere equiparabili a quelle del manga/anime e per questo ci si trova davanti a un personaggio che più di altri in maniera immediata offre una sensazione di onnipotenza. Zeus e Prometheus, rispettivamente la nuvola e il sole che la accompagnano sono due homeys creati grazie alle abilità del frutto Soul Soul ingerito da Big Mom e nel gioco anch'essi sono riprodotti fedelmente, così come le esplosioni o le tempeste creati da essi. Anche il suo muro di crisi, l'ambizione del re conquistatore e l'ambizione dell'armatura da lei padroneggiati sono presenti in varie forme tra le sue abilità. L'unico punto negativo riscontrato nella nostra prova risiede nella complicata gestione della telecamera derivata dalla stazza di Big Mom: non sappiamo se solo per colpa della struttura ricca di fronde di alberi di Whole Cake Island, ma era impossibile vedere cosa succedesse in gioco mentre combattevamo. Il secondo personaggio provato è stato Katakuri: secondo figlio maschio di Big Mom e personaggio estremamente potente. Le sue abilità sono fedelmente riprodotte come ad esempio la raffica di caramelle gommose utilizzate come proiettili. Forte nel combattimento corpo a corpo, i suoi pugni e i suoi calci sono centrali nelle mosse che esegue. Anche l'ambizione della percezione viene replicata in maniera accurata grazie all'alta agilità del personaggio. Il frutto Mochi Mochi gli permette di ingigantire e allungare i suoi arti oltre che a intrappolare i nemici attraverso la viscosità del Mochi e tutto ciò è presente nelle sue abilità selezionabili.

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Infine Kaido, un altro dei quattro imperatori, capace di sopravvivere a quaranta pene di morte. La sua incapacità di morire e la sua forza straordinaria lo rendono uno dei personaggi più temuti, mistici e ricchi di fascino di tutto One Piece. Il suo frutto del diavolo è uno Zoo Zoo mitologico che lo rende capace di trasformarsi in un drago orientale in grado di sparare palle di fuoco devastanti. Nel gioco sia la sua forma base che la forma draconica sono riprodotte e se nella prima tutte le tecniche vedono protagonista la sua enorme mazza chiodata e i suoi pugni, nella forma draconica sono le palle di fuoco ad avere il centro della scena. Sia Katakuri che Kaido sono stati estremamente divertenti da utilizzare e non hanno mostrato particolari lacune sia negli scontri singoli che in quelli multipli.

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One Piece Pirate Warriors 4 si è mostrato in una forma smagliante che non si scosta da quanto visto nei precedenti capitoli: l'aspetto è il medesimo, con la volontà del team di sviluppo di ampliare le possibilità di gioco a livello di archi narrativi disponibili con nuovi personaggi e nuove abilità tipiche da riprodurre in-game. Basterà l'iconicità, al netto di qualche problema con la grandezza dei personaggi e della telecamera, a far rimanere il franchise ad alti livelli? Probabilmente la risposta potrà essere data solo in sede di recensione.

CERTEZZE

  • New Entry fedeli e soddisfacenti
  • Gameplay in linea con il franchise

DUBBI

  • Forse ci sarebbe bisogno di una ventata di aria fresca
  • Telecamera molto problematica con i personaggi più grandi