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Yu-Gi-Oh! 2023: vi raccontiamo i campionati mondiali di Tokyo

Siamo volati a Tokyo per i Campionati mondiali dell'universo di Yu-Gi-Oh! che sono tornati dal vivo dopo tre anni di stop e con una nuova disciplina: MASTER DUEL.

Yu-Gi-Oh! 2023: vi raccontiamo i campionati mondiali di Tokyo
SPECIALE di Riccardo Lichene   —   08/08/2023

Dopo tre lunghi anni di attesa i Campionati mondiali di Yu-Gi-Oh! sono tornati in presenza e hanno scelto Tokyo come sede per ospitare i duellanti più talentuosi al mondo. Questi mondiali hanno visto il ritorno dell'immancabile gioco di carte collezionabili e del videogioco Duel Links e sono stati la prima grande competizione planetaria di MASTER DUEL, la neonata versione in digitale e a squadre del gioco di carte collezionabili, detto anche TCG o trading card game. Nonostante l'Italia abbia conquistato due terzi posti nelle ultime edizioni, quest'anno il nostro paese non aveva dei giocatori a rappresentarlo, ma per l'Europa è stato comunque uno dei migliori tornei di sempre, con un record di finalisti e un campione iridato.

Essendo il Giappone la patria di KONAMI, la presenza dei giocatori nipponici era forte, ma questo non ha scoraggiato i professionisti del Vecchio Continente che si sono fatti valere. Il motivo è semplice, per i Mondiali ci si può preparare solo fino a un certo punto. A spiegarcelo è Jessica Robinson, vincitrice dell'ultimo Campionato europeo del gioco di carte collezionabili di Yu-Gi-Oh!: "I Mondiali hanno uno stile di preparazione molto diverso rispetto ad altri eventi, perché la priorità è mantenere la calma. I Worlds sono un formato per cui è quasi impossibile prepararsi, dato che nessuno sa come sarà davvero il meta finché non è lì, si può solo speculare. La mia strategia è stata di non prepararmi troppo e, invece di provare a rendere più debole il mazzo degli altri, cerco sempre di rafforzare il mio. Se non posso avere un impatto diretto su ogni altro mazzo perché ci sono troppe variabili, posso rendere il mio mazzo più forte qualunque cosa succeda".

Dopo due giorni di duelli tra qualificazioni e fase a eliminazione diretta, a portare a casa la vittoria sono stati Paulie Aronson nel gioco di carte, Jianyu "Takagi" Jiang in Duel Links mentre la prima squadra campione del mondo di MASTER DUEL è quella degli Snipehunters, composta da Emre Kizilates, Joshua Shmidt e Jack-Rory Steenkamer.

L’aria che si respirava ai Mondiali di Yu-Gi-Oh!

Siamo stati a Tokyo ai Campionati mondiali dell'universo di Yu-Gi-Oh! dove abbiamo assistito prima che a una competizione a una vera e propria celebrazione del gioco di carte e dei videogiochi che compongono questo universo
Siamo stati a Tokyo ai Campionati mondiali dell'universo di Yu-Gi-Oh! dove abbiamo assistito prima che a una competizione a una vera e propria celebrazione del gioco di carte e dei videogiochi che compongono questo universo

Sabato 5 agosto siamo stati portati ai piani alti di un grande complesso fieristico dove i giocatori delle tre discipline hanno completato le fasi di qualifica in stanze silenziosissime, dove regnava una tensione competitiva palpabile. Dopo nove ore di gioco sono emersi i finalisti che nella giornata di domenica si sono dati battaglia sul grande palco che KONAMI ha costruito al Tokyo Big Sight, un grande polo nella zona di Ariake. Inizialmente l'Europa ha fatto molto bene a livello competitivo con diversi giocatori, tra cui la prima ragazza mai qualificata per un Campionato mondiale, Jessica Robinson, che sono arrivati tra i migliori otto del gioco di carte e di Duel Links e tra le ultime quattro squadre di MASTER DUEL. La fase eliminatoria, però, è stata tostissima per gli europei che sono stati quasi tutti eliminati, tranne gli Snipehunters che hanno conquistato un posto in finale.

Domenica l'aria che si respirava era molto più festosa perché si è tenuto il grande evento aperto al pubblico con tanto di eventi collaterali in cui i membri del pubblico potevano sfidarsi tra di loro e persino provare a scontrarsi contro uno dei giocatori professionisti qualificati al Mondiale per provare a batterlo e vincere dei premi. Il negozio interno era pieno di prodotti esclusivi e in edizione limitata e i fan, come si vede solo in Giappone, hanno fatto code coordinate e silenziose per entrare, acquistare, giocare e assistere a tutto ciò che è stato organizzato. Prima dell'inizio delle competizioni abbiamo assistito a uno spettacolo di musica tradizionale giapponese impreziosito da ballerini ricoperti di luci al led che hanno danzato mescolando l'identità passata e presente del Paese ospitante. Dalla platea del palco principale, riempita fino all'ultima sedia, abbiamo assistito a tante partite di alto livello con Duel Links che si è rivelato il gioco più divertente da guardare. Lo spettacolo è stato decisamente degno di nota e possiamo solo sperare che il prossimo campionato mondiale di Yu-Gi-Oh! arrivi in Europa per dare anche ai fan del Vecchio Continente uno show da ricordare.

Il debutto di Yu-Gi-Oh! MASTER DUEL

Yu-Gi-Oh! MASTER DUEL è la digitalizzazione quasi perfetta del gioco di carte fisico, ma ha una formula competitiva unica in questa branca degli eSport
Yu-Gi-Oh! MASTER DUEL è la digitalizzazione quasi perfetta del gioco di carte fisico, ma ha una formula competitiva unica in questa branca degli eSport

Gli occhi dei giornalisti presenti e degli altri concorrenti erano però tutti puntati su MASTER DUEL, la trasposizione digitale del TCG che ha debuttato al Tokyo Big Sight col suo primo Campionato mondiale in presenza. Questo gioco è stato particolarmente interessante da osservare perché ha rappresentato un primo passo importante per KONAMI nel mondo dei videogiochi di carte. Il publisher giapponese ha sperimentato la messa a terra definitiva della digitalizzazione (quasi) completa del suo gioco di carte ma, visto il particolarissimo formato di MASTER DUEL, in cui si affrontano due squadre da tre persone ciascuna, è stato davvero interessante vedere com'è la massima espressione di un gioco di carte a squadre. Dal punto di vista dello spettacolo il ritmo non raggiunge quello di Duel Links, ma resta frenetico e assistere a tre partite contemporaneamente aiuta immensamente a riempire i tempi morti. L'estetica di gioco, poi, ricorda molto quella dell'anime: i duelli di MASTER DUEL, con le loro grafiche estrose, ma mai esagerate, e uno stile artistico molto classicheggiante, ricordano moltissimo gli anime che hanno ispirato il tutto.

A portare a casa il titolo di primi Campioni del mondo di Yu-Gi-Oh! MASTER DUEL sono stati gli Snipehunters, capitanati da Joshua "Josh" Schmidt. Quindi chi meglio di lui, una volta smaltita l'adrenalina, poteva raccontarci le basi del gioco e la strategia che ha usato per la vittoria? "La parte più interessante del giocare a MASTER DUEL a squadre è che dobbiamo mettere insieme una serie di mazzi al posto che montare un singolo deck come nel gioco di carte" ci ha detto. "Noi siamo in tre e ognuno di noi deve avere due mazzi, questo vuol dire che la strategia di ogni deck di ciascun giocatore deve avere senso da sola e collettivamente. In un torneo del TCG ti aspetti che il mazzo più popolare sia anche il migliore ed è quello per cui ti prepari di più. In MASTER DUEL devi avere un piano contro tutti i diversi tipi di strategie perché con sei diversi mazzi ogni squadra può utilizzare un gran numero di strategie".

I fan storici del gioco di carte collezionabili di Yu-Gi-Oh! hanno sicuramente il vantaggio della familiarità in MASTER DUEL, ma il titolo è talmente sfaccettato che a livelli così alti l'esperienza aiuta solo a gestire lo stress della competizione, non a costruire mazzi migliori
I fan storici del gioco di carte collezionabili di Yu-Gi-Oh! hanno sicuramente il vantaggio della familiarità in MASTER DUEL, ma il titolo è talmente sfaccettato che a livelli così alti l'esperienza aiuta solo a gestire lo stress della competizione, non a costruire mazzi migliori

Per i Duellanti di MASTER DUEL arrivare qui a Tokyo non è stata una passeggiata perché questo gioco condivide con Duel Links un particolare sistema di qualificazione per i suoi circuiti competitivi. Dove molti altri titoli hanno stagioni e cicli di eventi, questi due hanno un periodo di 72 ore senza limiti di partite in cui accumulare quanti più punti possibile per potersi qualificare. Quella finestra di tempo è un momento decisivo nella carriera di ogni pro player di questo circuito.

Il ritorno e l’evoluzione di Yu-Gi-Oh! Duel Links

Nato per sbarcare sul mondo mobile, Duel Links si è evoluto per diventare un bell'eSport da guardare e una porta d'ingresso molto efficace nel mondo di Yu-Gi-Oh!
Nato per sbarcare sul mondo mobile, Duel Links si è evoluto per diventare un bell'eSport da guardare e una porta d'ingresso molto efficace nel mondo di Yu-Gi-Oh!

Durante i mondiali di Tokyo, anche Yu-Gi-Oh! Duel Links è tornato ad avere un campionato in presenza dopo i tre anni di stop causati dalla pandemia. Il gioco, in questo periodo, è cambiato non poco sia nel suo meta sia nel funzionamento del circuito competitivo. Per qualificarsi ci sono le 72 ore di frenesia come in MASTER DUEL, ma qui ogni giocatore deve portare una collezione di cinque mazzi, ognuno costruito per non andare in conflitto o togliere risorse agli altri e insieme coprire le spalle del Duellante contro quanti più archetipi possibile. Dopo un giorno e mezzo di qualifiche tese, la finalissima di Duel Links ha visto Jian Yu "Takagi" Jiang dominare nel modo più assoluto con il suo mazzo Crusadia il coreano Jonghwan "Yukoo" Lee. Raramente un gioco di carte in digitale riesce a essere epico come Duel Links perché, oltre ai mazzi, i giocatori possono scegliere un duellante famoso di Yu-Gi-Oh! e ottenere i suoi poteri speciali. Questi duellanti hanno linee di dialogo e interazioni esagerate quando giocano dei mostri particolari e vedere l'animazione di evocazione del Drago Synchro Ala Chiara su dei maxischermi e con l'audio sparato a tutto volume è stato un momento speciale. Dopo la partita il vincitore ci ha detto "ero molto fiducioso di me stesso, ho fatto centinaia di ore di analisi, dei miei mazzi e di quelli avversari e ho avuto molta fiducia nelle mie capacità di capire cosa mi avrebbe portato alla vittoria. Puntavo a vincere prima di tutto. Ho iniziato con Duel Links, lo adoro e non lo abbandonerò mai anche se ho provato MASTER DUEL e il TCG".

Prima della frenetica domenica delle finali siamo riusciti a discutere con un paio di altri professionisti il mondo di Duel Links competitivo per cercare di capire il processo di qualificazione e i ritmi di vita di chi ha scelto di investire tempo ed energia per competere ai massimi livelli. Kyle "Moyster" Schlosser, un giocatore olandese, ci ha detto che era "molto nervoso all'inizio, qui il livello è così alto che ogni cosa deve essere ben pesata e calcolata. Abbiamo quasi tutti lo stesso mazzo quindi il margine di errore è inesistente". Vincent "VBellafiore" Bellafiore, americano con famiglia di origini siciliane, invece, è stato avvisato all'ultimo minuto della sua partecipazione ai mondiali, ma facendo parte di un team che aveva qualificato altri quattro colleghi, è riuscito a recuperare in un batter d'occhio. "È stata una vera sfida prepararsi perché dovevo provare a predire cosa avrebbe fatto ogni mio avversario" ci ha detto. "La parte più difficile è stata allenarsi simulando i duelli con i mazzi che avrei affrontato, il tutto facendo brainstorming con i miei compagni di squadra su Discord".

Rush Duel è in arrivo su Duel Links dove farà il suo debutto nel mercato occidentale: un'ottima notizia per chi vuole avvicinarsi al mondo di Yu-Gi-Oh!
Rush Duel è in arrivo su Duel Links dove farà il suo debutto nel mercato occidentale: un'ottima notizia per chi vuole avvicinarsi al mondo di Yu-Gi-Oh!

Durante la cerimonia di inaugurazione delle finalissime di domenica 6 agosto è stato mostrato un teaser per un grande aggiornamento che arriverà su Duel Links il 28 settembre e che sarà giocabile al Tokyo Game Show. La novità più importante, che è destinata a cambiare l'applicazione per sempre, è l'introduzione della modalità Rush Duel. Fin'ora esclusiva del mercato giapponese, Rush Duel è un modo di giocare a Yu-Gi-Oh! più rapido e facile da imparare, con carte specifiche e che ha spopolato sul mercato nipponico. Questo aggiornamento introdurrà le carte di Rush Duel nel mercato occidentale, ma solo in digitale. Che una versione fisica sia in lavorazione per facilitare l'avvicinarsi del pubblico anche al TCG? In Giappone è una ricetta che ha funzionato perché ai Worlds è stata organizzata una finale anche per questo formato e la platea per seguirla era pienissima. Una volta introdotto, Rush Duel non solo darà una rinfrescata al gioco, giunto al suo sesto anno, ma darà una mano a tantissimi giocatori ad avvicinarsi al mondo del gioco di carte della KONAMI. Davanti al TCG di Yu-Gi-Oh!, infatti, Moyster si è sentito un po' spiazzato e per potersi avvicinare al gioco dopo essere stato conquistato dall'anime ha scelto Duel Links. "A tutti coloro che pensano di iniziare a giocare (a Duel Links ndr) voglio dire che all'inizio c'è tantissimo da imparare ma, fortunatamente, ci sono molte risorse che vi insegnano cosa funziona meglio. Io ho iniziato perché questo gioco mi sembrava il modo più accessibile di entrare nell'universo di Yu-Gi-Oh! di cui mi sono appassionato tramite l'anime. Adoro il fatto che è comodo, si può giocare da smartphone e per competere non devo spostarmi. Il formato competitivo ha i suoi vantaggi e svantaggi e a me piace che l'abilità personale abbia molto peso. Nelle 72 ore in cui puoi qualificarti svisceri completamente il meta e il formato perché se fai sempre la stessa cosa ti areni nel giro di due ore. Adattarsi è fondamentale e il gioco ti premia con la possibilità di riprendersi sempre da una brutta partenza".

Il gioco di carte di Yu-Gi-Oh!

Fulcro del campionato mondiale e suo pinnacolo a livello di prestigio, il gioco di carte di Yu-Gi-Oh! aveva il posto d'onore nella programmazione dei WCS del 2023
Fulcro del campionato mondiale e suo pinnacolo a livello di prestigio, il gioco di carte di Yu-Gi-Oh! aveva il posto d'onore nella programmazione dei WCS del 2023

La disciplina più seguita, ammirata e amata dei campionati mondiali di Yu-Gi-Oh! è stata senza dubbio quella del gioco di carte. È lì che è iniziato tutto ed è lì che quasi tutti i giocatori fanno risalire le loro radici competitive. Quest'anno, poi, sono iniziate le celebrazioni per il venticinquesimo anniversario che cadrà il prossimo febbraio, quindi, c'era tanto sul piatto. 28 giocatori da tutto il mondo si sono affrontati prima nei round alla svizzera, poi in un torneo a eliminazione diretta culminato con una finale seguitissima tanto online quanto in presenza. I mazzi che si sono scontrati sul grande palco sono stati un Dragon Link nelle mani dell'americano Paulie Aronson e il Tenyi Swordsoul del peruviano Juan Mateo Augusto Renteria Pastor. Aronson è riuscito a conquistare la prima vittoria della finale e nel secondo match sembrava quasi che Renteira stesse per pareggiare, ma all'ultimo minuto il giocatore americano ha iniziato una rimonta che ha travolto l'avversario. Non c'è stato più niente da fare per il giocatore peruviano, il titolo era saldo nelle mani di Aronson che nella sua intervista post partita ci ha detto: "Ho passato così tanto tempo a studiare e a sperimentare che prima non credevo di essermi qualificato ai mondiali, poi non credevo di essere arrivato in top otto e ora non riesco a credere di essere il primo campione mondiale di Yu-Gi-Oh! di origini americane. Ho saltato la mia festa di compleanno per fare pratica, ho dato tutto a questo torneo e ora sono il campione; ho iniziato a competere quando avevo 10 anni, nel 2006 e questo gioco mi rende felice da allora".

Dopo aver raccolto le parole a caldo del vincitore abbiamo colto l'occasione per fare due chiacchiere con Jessica Robinson, campionessa europea del 2023 una delle migliori costruttrici di mazzi attualmente sulla scena competitiva. Il suo Rikka Sunvalon ha fatto la storia negli ultimi 12 mesi e il deck è stato la star anche del suo Mondiale. "L'ho giocato in modo diverso rispetto agli europei" ci ha detto "in modo più generalista, per renderlo il più versatile possibile perché non sapevo cosa avrei affrontato". Quando vi abbiamo raccontato del dibattito attualmente in corso tra chi preferisce il gioco com'era e chi com'è vi abbiamo promesso che saremmo tornati da voi con un verdetto e dopo aver assistito a due giorni di competizioni tra i migliori giocatori al mondo possiamo dire che non solo non abbiamo mai assistito a turni esagerati o noiosi, ma siamo riusciti ad apprezzare le maggiori sfaccettature di ciascun deck grazie alla maggiore calma di gioco. Jessica aveva un'opinione più sfaccettata al riguardo: "Nel dibattito tra chi preferisce tanti turni più veloci e chi si è appassionato al meta più lento e con i turni più corposi di oggi io mi posiziono nel mezzo. Innanzitutto, non penso che il gioco abbia dei turni così lunghi e ingestibili. Il formato cambia, i mazzi lenti dominano solo a tratti e mai completamente per cui io mi trovo bene al momento. Personalmente adoro i deck con molte combo non perché mi piacciono le combo (ride), ma perché mi piacciono i ragionamenti complessi e avere tante opzioni per ogni situazione. Mi piace spacchettare le strategie dei miei avversari e sono brava a farlo, questo mi dà un vantaggio competitivo non da poco e so sfruttarlo bene. Questo modo di giocare che trasforma tutto in un enigma mi piace molto di più del vecchio stile 'evoco, attacco, passo, ripeto' e sono convinta che ora Yu-Gi-Oh! richieda molta più abilità ad alti livelli rispetto agli anni passati".

Ogni giocatore competitivo ha la sua opinione sul flusso di gioco di Yu-Gi-Oh, ma la maggior parte di quelli con cui abbiamo parlato è contenta dello stato attuale del TCG
Ogni giocatore competitivo ha la sua opinione sul flusso di gioco di Yu-Gi-Oh, ma la maggior parte di quelli con cui abbiamo parlato è contenta dello stato attuale del TCG

Nel corso della due giorni di gare abbiamo parlato con diversi professionisti del gioco di carte di Yu-Gi-Oh! e tutti hanno in qualche modo voluto sfatare il mito che quello di KONAMI sia un titolo il cui competitivo ha una barriera d'ingresso molto alta. "Il mazzo che sto usando adesso mi è costato neanche 100 sterline quando l'ho costruito la prima volta" ha detto Jessica "ora è salito di valore perché ci ho vinto delle cose, ma comunque resta accessibile. Il punto è che all'epoca nessuno conosceva questo mazzo, sono stata io che mi sono messa a sperimentare e a testare ossessivamente le combinazioni che mi venivano in mente finché non ho trovato qualcosa che funzionasse. Questo deck è la prova che non c'è bisogno di spendere cifre assurde per essere competitivi. Certo, se vuoi il mazzo che tutti gli altri stanno giocando è costoso perché è popolare, ma nulla vi darà soddisfazione e risultati come partire da un'idea e sperimentare, potenziando il vostro mazzo di competizione in competizione. Yu-Gi-Ho! non è un enigma risolto, c'è ancora così tanto da esplorare e sperimentare, per questo la fase di deckbuilding è la mia preferita in assoluto".

Se anche voi volete iniziare il vostro viaggio nel competitivo di Yu-Gi-Oh! Jessica ha diversi consigli per voi non solo per costruire bene un mazzo, ma anche per vivere al meglio i luoghi che attraverserete nel vostro viaggio nel card game targato Konami. "Costruendo un mazzo una delle mie strategie migliori è pensare a quelle che sono le carte che mi fanno perdere in automatico. Pensate alle debolezze del vostro deck e a come potete coprirvi le spalle contro gli attacchi più destabilizzanti. Prevedere ogni cosa è impossibile, non ci sono abbastanza carte, ma è possibile restare vivi abbastanza a lungo da far decollare il vostro mazzo. Io non sopporto chi pesca cinque carte, vede che non solo quelle giuste e lascia perdere, soprattutto ai livelli medio bassi. Siamo qui per allenarci, siamo qui per migliorare e vale sempre la pena giocare perché c'è sempre (o quasi) un modo per riprendersi. Sperimentare è fondamentale, anche nei tornei quindi se volete crescere nel gioco di carte competitivo di Yu-Gi-Oh! non abbiate paura di mettervi alla prova".