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Yu-Gi-Oh!, siamo stati a uno dei tornei più importanti d'Europa

La duecentocinquantesima YCS che si è tenuta a Londra ha stabilito un nuovo standard nelle competizioni del gioco di carte collezionabili di Yu-Gi-Oh!

Yu-Gi-Oh!, siamo stati a uno dei tornei più importanti d'Europa
SPECIALE di Riccardo Lichene   —   14/05/2023

Siamo stati a uno degli eventi competitivi più importanti d'Europa per quanto riguarda il gioco di carte collezionabili di Yu-Gi-Oh!. Abbiamo intervistato alcuni dei migliori giocatori italiani presenti, parlato con gli organizzatori e assistito a duelli all'ultimo sangue, e ora siamo pronti per raccontarvi questa combattutissima competizione che ha coinvolto più di 3000 duellanti provenienti da tutto il continente.

Il gioco di carte di KONAMI ha attraversato tanti mutamenti nei suoi quasi 25 anni di storia e i suoi giocatori competitivi sono una vera e propria miniera di informazioni quando si tratta di analizzare come Yu-Gi-Oh! si sia evoluto tra un set e l'altro, soprattutto ai livelli più alti. Da botte e risposte rapide con 10/12 turni in ogni partita a fasi titaniche in cui un intero match viene giocato su quattro turni da otto minuti l'uno, questo GCC è cambiato molto e i suoi sviluppatori hanno iniziato ad abbracciare i formati storici (di cui abbiamo assistito a qualche evento collaterale) e i vecchi modi di giocare per far sentire benvenuti giocatori nuovi e veterani.

In questo speciale sul duecentocinquantesimo YCS (Yu-Gi-Oh! Championship Series) che si è tenuto all'Excel di Londra vi racconteremo del torneo, della sua storia, dei suoi protagonisti e del futuro di uno dei giochi di carte più popolari al mondo.

Yu-Gi-Oh! e gli eSport

Più di 3000 ragazzi e ragazze si sono scontrati a Londra in quello che è stato uno dei più grandi eventi competitivi del gioco di carte di Yu-Gi-Oh del vecchio continente
Più di 3000 ragazzi e ragazze si sono scontrati a Londra in quello che è stato uno dei più grandi eventi competitivi del gioco di carte di Yu-Gi-Oh del vecchio continente

Praticamente ogni giocatore presente alla manifestazione, che fosse a Londra per il gioco di carte o per i videogiochi dedicati alla serie, ha iniziato a giocare a Yu-Gi-Oh! dopo essersi appassionato all'anime. Vedere un'atmosfera così entusiasta permeare questo evento è stata una boccata d'aria fresca per il mondo degli eSport: "L'anime è fondamentale per noi perché il viaggio di quasi tutti i duellanti comincia sempre lì" ha detto Domenico Galizia - Head of Tcg Marketing at Konami Europe. "Questi tornei sono un piccolo viaggio simile a quello che intraprende Yu-Gi nell'anime che comincia come una prova delle abilità di ciascuno e poi porta alla nascita di amicizie e rivalità costruttive". Questo spirito, però, nulla ha tolto alla serietà e alla qualità delle competizioni che quest'anno celebrano un anniversario importante insieme a tutto il mondo di Yu-Gi-Oh!. Quello a cui abbiamo assistito, infatti, è stato il duecentocinquantesimo YCS per il gioco che ha appena iniziato un periodo di festeggiamenti per celebrare i suoi 25 anni che ricorreranno il 4 febbraio 2024.

Gli eventi YCS sono delle competizioni open che aprono le loro porte ai duellanti provenienti da tutto il globo per contendersi la possibilità di essere incoronati campioni e guadagnare punti preziosi per accedere al mondiale. Quello di Londra a cui siamo stati era uno di tre eventi targati YCS che si sono svolti contemporaneamente nel fine settimana dell'1-2 aprile 2023. Gli altri due, il Nord America YCS e il Latin America YCS si sono tenuti rispettivamente al Los Angeles Convention Center negli USA e all'Agora Bogotà Convention Center in Colombia. Decine di migliaia di Duellanti hanno gareggiato negli eventi del gioco di carte collezionabili di Yu-Gi-Oh! negli ultimi 20 anni. La prima manifestazione competitiva su larga scala per il franchise si è tenuta nel dicembre del 2004 ad Anaheim, in California. Il centesimo YCS si è svolto a Long Beach, sempre in California, con un record di presenze di 4.364 Duellanti mentre il duecentesimo YCS è stato il primo a svolgersi in 3 località contemporaneamente, con un totale di 7.767 contendenti che hanno preso parte agli eventi in Nord America, America Latina ed Europa.

Struttura del torneo

Samir Bacha, il vincitore del duecentocinquantesimo YCS, solleva il trofeo circondato da caster e analisti
Samir Bacha, il vincitore del duecentocinquantesimo YCS, solleva il trofeo circondato da caster e analisti

La struttura competitiva del mondo di Yu-Gi-Oh! somiglia molto a quella degli altri giochi di carte collezionabili più famosi in circolazione. Una serie di eventi a livello iper-locale permette di accedere ai regionali, poi ai nazionali e infine a eventi di alta caratura come lo YCS (che però non ha barriere di ingresso), gli europei e infine il mondiale, a cui arrivano solo i migliori in assoluto. Domenico Galizia ci ha spiegato nel dettaglio il funzionamento del duecentocinquantesimo YCS: "Il torneo è strutturato così: nel primo dei tre giorni c'è la registrazione dei giocatori e qualche evento non competitivo per divertirsi. Nel giorno due si svolge il 90% dei 12 round di svizzera del torneo per eleggere i migliori giocatori presenti. Infine, nel terzo giorno c'è la fase eliminatoria per incoronare il vincitore che oltre a una versione ultra-rara della carta premio, si porta a casa anche punti preziosi per il mondiale".

Quella dei giocatori competitivi e professionisti è certamente una fetta di pubblico ristretta degli appassionati di Yu-Gi-Oh!, ma sarebbe un errore pensare che questi eventi così grandi vengano organizzati solo per loro. "L'obiettivo primario di questi tornei - continua Galizia - è riunire la community, soprattutto attraverso location che mettano insieme tante persone. Noi scegliamo a rotazione la nazione in cui tenere questo evento tra i nostri mercati chiave in Europa, quindi Regno Unito, Germania, Francia a Italia. Vogliamo aumentare la partecipazione, il coinvolgimento e, in generale, migliorare l'esperienza anche dal punto di vista digitale con l'integrazione di Master Duel e Duel Links". Questo torneo, poi, ha infranto diversi record per il panorama competitivo di Yu-Gi-Oh! a partire da quello del numero dei partecipanti per finire con quello dei giocatori simultanei in presenza, che nella giornata di sabato primo aprile hanno superato quota 3000. "A questo torneo eravamo tantissimi e la cosa mi ha spaventato un po'" ci ha detto Vincenzo Orofino, campione pescarese che ha già vinto un evento YCS. "Certo, questo evento verrà ricordato storicamente come una competizione di altissimo livello ed essendo una persona molto competitiva sono stato contentissimo di partecipare. 3600 iscritti, però, mi hanno dato un po' l'ansia perché voleva dire che per arrivare in top cut (gli ultimi 64 classificati che si giocano le eliminatorie ndr) delle 12 partite che ho giocato potevo perderne al massimo 2".

Lo stato del gioco

Alla Duecentocinquantesima YCS di Londra c'erano in palio anche queste carte giganti che immortalano alcuni dei mostri più iconici del gioco
Alla Duecentocinquantesima YCS di Londra c'erano in palio anche queste carte giganti che immortalano alcuni dei mostri più iconici del gioco

Il torneo è stato anche un'ottima occasione per confrontarsi con i migliori giocatori d'Europa sullo stato del gioco che negli ultimi mesi è al centro di una discussione alquanto intensa sulla durata dei turni e sulle meccaniche. Ecco cosa ci ha detto Daniele Stella, catanese vincitore del nazionale di Yu-Gi-Oh! del 2017 e qualificatosi in top cut al mondiale dello stesso anno in Giappone: "Rispetto a una volta, le partite durano al massimo tre o quattro turni ciascuno dei quali può arrivare a richiedere anche otto minuti. Nel passato giocavamo almeno dieci-dodici turni, ciascuno dei quali durava 1 minuto. Prima era molto più semplice gestire le risorse dei mazzi e c'era più spazio per pensare. KONAMI, però, si sta impegnando per riportare in auge i vecchi formati con degli eventi al margine di manifestazioni importanti come questa. Un giorno non giocherò più allo standard (il formato aggiornato alle ultime espansioni di carte ndr) ma i formati vecchi non li abbandonerò mai. Mi piacciono, li conosco e spero tornino in voga perché permettono ai giocatori che hanno smesso qualche anno fa, magari, di tornare; l'ho visto accadere alla mia fumetteria e mi ha riempito di gioia".

L'argomento sembra molto caldo tra i giocatori di alto livello perché anche Orofino, il vincitore dello YCS di Dortmund, ci ha tenuto a dire la sua al riguardo: "Sì, abbiamo meno turni e sono più lunghi che in passato ma questo non porta a una differenza sostanziale nell'abilità che il giocatore deve dimostrare per vincere. La quantità di interazioni tra i due giocatori rimane la stessa anche se concentrata in un turno fatto di tante mosse e non in tanti turni fatti da una due o tre. È un dialogo tra due duellanti più che un assolo di 8 minuti. Non che i mazzi in cui una persona gioca da sola per 5 minuti filati non ci siano, ma sono molto rari per fortuna. Anche a me piacciono molto gli eventi dedicati ai vecchi formati, sono davvero interessanti, soprattutto mi piace l'estetica delle carte. Sono molto contento per tutte quelle persone che amano quei formati e che non hanno avuto mai dei tornei ufficiali in cui competere. Sono interessato all'ambiente e contento per chi ne fa parte".

Futuro della competizione

KONAMI ha occupato due interi padiglioni fieristici con più di 3000 duellanti che si sono giocati il titolo di campione europeo della duecentocinquantesima YCS
KONAMI ha occupato due interi padiglioni fieristici con più di 3000 duellanti che si sono giocati il titolo di campione europeo della duecentocinquantesima YCS

Nel complesso, alla fine dell'evento, abbiamo visto giocatori e organizzatori davvero soddisfatti. Quasi tutti i player con cui abbiamo parlato ci hanno detto che un evento così grande non si era mai visto e che sperano che Konami riesca a replicarlo nel resto d'Europa. Galizia, l'head of TCG Marketing di Konami Europe, lo ha confermato dicendo che "Il feedback più comune che abbiamo ricevuto dai giocatori è 'possiamo averne di più?' e li capiamo, vorrebbero più eventi come questo con spazio, tempo e risorse per il gioco ed è certamente la direzione in cui ci stiamo muovendo. È una lamentela molto piacevole da sentire". L'obiettivo di Konami e Yu-Gi-Oh! sembra quello di creare un ambiente competitivo il più aperto possibile, senza barriere d'ingresso, abbandonando la classica struttura piramidale.

La YCS a cui abbiamo assistito era un evento open, quindi aperto a tutti coloro che volessero competere. I vincitori hanno guadagnato i punti per il mondiale e hanno intrattenuto il pubblico con match appesi a un life point ma i restanti 3000 giocatori che si sono presentati si sono divertiti, hanno esultato guardando i match sul palco principale e hanno condiviso un bel momento competitivo. "Qui nel Regno Unito l'80% dei giocatori che partecipano sono inglesi e quando cambiamo nazione la percentuale rimane la stessa tra chi è originario di quel Paese e chi viaggia per poter partecipare" conclude Galizia. "Il restante 20% sono i top player, chi è determinato e vuole migliorare puntando in alto, per questo è importante continuare a promuovere questi eventi di alto livello insieme a quelli locali per avvicinarsi al lato competitivo e creare uno spettro di manifestazioni che coinvolga tutte le fasce della playerbase". Questa ricetta funziona e non possiamo che augurarci che anche altri brand continuino a investire sui tornei in presenza e di questa portata.