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Una rivoluzione?

A Los Angeles siamo finalmente riusciti a provare Rock Band 3 dopo le dichiarazioni altisonanti di Harmonix

PROVATO di Antonio Jodice   —   16/06/2010
Rock Band 3
Rock Band 3
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Versione testata: Xbox 360

I giochi musicali sembrano sempre sul punto di non avere più niente di nuovo da offrire, oramai da qualche tempo. Dopo che Guitar Hero aveva introdotto il Music Studio, The Beatles: Rockband, i cori a tre voci, e DJ Hero, una periferica completamente nuova, la formula classica dei Rythm Game sembrava arrivata a un punto morto. Quando abbiamo letto le dichiarazioni di Harmonix sulla presunta rivoluzione in arrivo col terzo capitolo di Rock Band, francamente, un velo di scetticismo ci aveva colto non troppo di sorpresa.

Una rivoluzione?

Cosa si poteva aggiungere rispetto a quanto già non fosse stato fatto a quelle chitarre di plastica con cinque pulsanti che permettono a ragazzi e ragazze di ogni età di emulare le gesta dei più grandi chitarristi della storia della musica? Probabilmente la cosa più semplice, a cui nessuno aveva ancora pensato: le sei corde di una chitarra vera e un metodo che, e sembra un po' follia scriverlo, potrebbe insegnare a suonare lo strumento sul serio, divertendosi. Non contenti di questo, Harmonix ha buttato in pista pure la tastiera e noi siamo andati a provare il tutto allo stand di MTV, qui all'E3 2010.

Una nuova chitarra

Come funziona Rock Band 3, quindi? Esattamente come tutti gli altri, se si vogliono semplicemente suonare le 83 nuove canzoni, la nuova modalità carriera che vede una band di giovani stelle attraversare una serie di location che, però, non esauriscono la loro presenza solo nei concerti, ma che ad ogni step vanno a cambiare l'ambientazione di menu e schermate di tutto il gioco.
Harmonix ha però introdotto la possibilità di entrare ed uscire da una partita per i giocatori a prescindere da qualsiasi modalità, persino la carriera e una serie di filtri per gestire al meglio l'enorme quantità di canzoni che oramai compongono il catalogo da tutti i Rock Band, con la possibilità di visualizzare le canzoni per genere, decade di composizione, difficoltà per strumento e, persino, secondo il numero di stelle ottenuto da un giocatore in precedenza. Oltre a questi aspetti, arriva la tastiera, una gran quantità di canzoni che la utilizzano e la modalità Pro Play per tutti gli strumenti. Nella modalità normale, la tastiera, che ha 25 tasti ed è in tutto e per tutto uno strumento midi (chi ne possiede già una, la potrà utilizzare per giocare connettendola all'apposito plug in realizzato da Mad Catz e che fungerà da Hub per tutti i nuovi strumenti), si suona come sempre: ci sono 5 tasti con i consueti colori e bisogna premere quello corretto all'apparire del bollino nella parte bassa dello schermo. Salendo di difficoltà, ci saranno da combinare i tasti in maniera sempre più complessa, ma sempre secondo i consueti canoni.
La vera novità è la modalità Pro Play, che è divisa anch'essa in livelli di difficoltà fino all'esperto in cui, sostanzialmente, ci verrà richiesto di suonare la tastiera come si fa nella vita reale. Immaginate la solita visualizzazione, tipica dei giochi musicali, solo divisa in modo da rappresentare i 7 tasti bianchi e 5 tasti neri di un pianoforte. I bollini appaiono lungo queste linee e vanno premuti a tempo come al solito. A livello Facile si tratterà di poco più che tre tasti che si alterneranno in una sola ottava tra le 3 disponibili. Salendo di livello, lo spettro si amplia, spuntano gli accordi a più tasti e, aiutati anche da una serie di tutorial, si arriverà alla possibilità di suonare una partitura vera e propria. In pratica, quei ragazzi che padroneggiano gli strumenti dei giochi musicali a livello esperto, anche sui brani più difficili, hanno adesso un mondo intero da scoprire da zero, e anche chi non ha mai provato una cosa del genere, può scoprire un altro modo, più divertente, di giocare a questo tipo di titoli.

Una rivoluzione?

Pro Play per tutti

La cosa bella è che il Pro Play esiste anche per la batteria, in cui i consueti colori saranno accompagnati da dei bollini a forma di piatto, obbligando il giocatore, non solo a percuotere il pad corrispondente al colore, ma a farlo sui piatti, quando richiesto, e non a piacere.
Ovviamente, il discorso si fa ancora più clamoroso per gli altri strumenti: oltre ad una chitarra midi con sei corde di plastica, studiata per il gioco, Fender ha creato un modello di Squire che è una vera e propria chitarra elettrica che può essere suonata anche attaccandola ad un amplificatore, oltre che per giocare (si possono fare anche le due cose contemporaneamente, ovvero giocare e suonare normalmente ascoltando le proprie note sovrapposte alla base originale).

Una rivoluzione?

Harmonix, di suo, ha inventato un sistema che, partendo come al solito da un accessibile livello base che chiede di suonare semplicemente le 6 corde con 1 tasto premuto in combinazione, arriva fino ad indicare cascate di numeri che dicono quante corde suonare e su quale tasto premerle per azzeccare la posizione. La cosa bella è che, per chi volesse approfondire, sulla sinistra del manico virtuale appare anche l'accordo di riferimento, quindi ci si potrà trovare fra le mani la partitura interattiva e immediatamente leggibile delle centinaia di canzoni del catalogo di Rock Band.
Harmonix afferma anche di aver messo in piedi un sistema di tutorial e di canzoni di difficoltà progressive che guideranno passo passo tutti i giocatori che vorranno lanciarsi in questa nuova modalità e, per chi su uno strumento ci ha passato anni come chi scrive, non è impossibile immaginare che qualcuno tra i ragazzi e ragazze che oramai mandano a memoria le canzoni dei Metallica a livello Esperto, il Pro Play sia un naturale passo evolutivo, oltre che un modo ancora più realistico ed entusiasmante di giocare a Rock Band.

Tastiera alla mano

Allo stand MTV, la chitarra Fender era tenuta sotto strettissima sorveglianza e ci siamo potuti cimentare su una Bohemian Rapsody dei Queen, arrogantemente, settata al primo tentativo su Medio. In questo caso, erano due i tasti da combinare al massimo, ma già si intuiva il lavoro da fare. La partitura verticale, infatti, è comunque divisa per le consuete fasce colorate, che in questo caso servono solo come aiuto visivo per indicare al giocatore in quale ottava cadrà il pulsante da premere. Individuata l'ottava, però, a quel punto sta a chi gioca premere il tasto bianco o nero corrispondente sulla tastiera. Dopo qualche minuto passato a resettare qualsiasi cosa sapessimo di questo nuovo modo di giocare, il divertimento è arrivato, aiutato anche dalla consapevolezza che il "no fail mode" era attivato. Alla fine del brano, gli altri "musicisti" delle parti di pianoforte avevano sentito quasi niente, visto che gli errori sono stati decine, ma quando siamo entrati nel giusto mood e le combinazioni sono cominciate ad entrare, la soddisfazione era davvero grande.
Per chi non avrà paura, questo Rock Band potrebbe rappresentare una vera e propria svolta del genere.

CERTEZZE

  • Un punto di svolta
  • Harmonix non finisce di stupire
  • Potrebbe aprire la porta a tanti nuovi musicisti

DUBBI

  • Anche solo il termine "Pro Play" potrebbe spaventare
  • Costo degli strumenti nuovi