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Diario del capitano

DIARIO di La Redazione   —   24/12/2000

Diario del capitano

Se c'è una cosa che mi ha lasciato sempre perplesso è il momento migliore per fare gli auguri. Quel momento che non sia troppo presto, e quindi ti dimenticano, ma nemmeno troppo tardi da fare la figura del ritardatario.
Per me è sempre stato fonte di grossi dubbi. E' meglio augurare Buon Natale il 24? A mezzanotte? Oppure il 25 dicembre mattina? Ecco, io ritengo che questo rimanga un dubbio eterno, esattamente come stabilire se è più buono il tiramisù con i Savogliardi o con i Pavesini. Qualunque sia la scelta fatta, ti rimane l'impressione che non sia quella definitiva. Per la "prima legge sugli auguri di Pucci", inizierò oggi e concluderò domani.
Vorrei oltretutto ringraziare le decine di persone che mi hanno messaggiato via Icq e via email, dicendo: siete stupendi, grazie di cuore.

E ora, finita la "parte prima" sugli auguri, vorrei accennare allo shopping fatto ieri. La città mi ha rivisto di giorno dopo qualche settimana di clausura in redazione. La mia uscità è coincisa con una spesa ai limiti del sostenibile (del resto si dice che c'è chi sfoghi le proprie mancanze spendendo). Tra le varie spese ce n'è stata una, finita per caso nella mia busta, che voglio consigliarvi, se non per questo, magari per il prossimo Natale. Si tratta di un libro, e già questo non è male perchè contribuirete ad aumentare la media di pagine lette da ogni italiano all'anno. Il libro in questione, dal nome emblematico "The New New Thing", narra la rivoluzione portata a Silicon Valley da quel genio imprenditoriale/tecnologico di Jim Clark, fondatore ed ex-proprietario di Netscape, nonchè di Silicon Graphics. Libro già divorato (in parte) nel corso di una notte lunga e fredda e di una mattina all'insegna della lentezza e del relax.

Dunque, per la prima legge sugli auguri, concludo il diario dicendo, "Buon Natale", e arrivederci a domani per la seconda parte (in cui narrerò le mie nobili gesta durante il cenone di stasera).