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Underground Vol.15

La nostra rubrica si propone l'arduo compito di valutare l'immensa mole di titoli che si muovono nell'underground videoludico, totalmente indipendenti dai grandi publisher e immersi nelle apprezzate formule freeware e shareware.

È Natale. Auguri. Fine dell'editoriale. È Natale. E noi videogiocatori siamo tutti presi dal massacro indiscriminato di (cancellare le voci che non interessano): alieni, soldati, maghi, guerrieri vari, orchi, elfi, mutanti e chi più ne ha più ne metta. Più sangue c'è più Natale è. Il sangue schizza sulle palle dell'albero che ringrazia. È Natale, ma non ci sentiamo assolutamente più buoni. Non vediamo l'ora che finisca per tornare a massacrare il massacrabile. È Natale, e dopo venti ore passate a Rapture mi sono regalato una sorellina che succhia adam dal mio gatto. È Natale ma non abbiamo nessun messaggio positivo da lasciare a voi lettori, che probabilmente leggerete questa follia mentre vi abboffate di pandoro e torrone.
Sottoterra non arriva l'odore delle feste, sorry. Qui arrivano solo i resti dei bagordi. Le ossa dei cenoni, le gocce dello spumante colato nelle fogne, la carta brillante dei pacchi regalo strappata e accartocciata, il silenzio delle sale vuote dopo i festeggiamenti, i festoni consumati, le risate degli amanti, i calici spaccati, i piatti sporchi ammucchiati, il senso di smarrimento e noia dei bambini dopo l'eccitazione per l'attesa della festa, i monti sorgenti dalle acque e la nostalgia di un vecchio uomo che combatte contro una grossa balena bianca mentre tutti gli altri ridono e fanno finta di niente.
Se stai leggendo queste righe significa che anche tu sei interessato ad "altro". Altro da cosa? Non c'è una risposta univoca. Cercare altro è un modo di vivere. È la ricerca stessa la risposta. Buon Undeground natalizio a tutti.

di Simone Tagliaferri

Balance


Sviluppatore: Kampo Interactive
Tipo di distribuzione: Shareware
Sito di riferimento: Sito Ufficiale
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Da sapere per giocare al meglio: Niente di rilevante da segnalare.

Underground Vol.15

Balance è la fisica applicata a un'idea vecchia come il legno: mettete delle sfere sopra un piano inclinabile e create dei punti/traguardo su cui farle arrivare. Per far muovere le sfere basta inclinare il piano. Semplice? A parole sì. Ovviamente la pratica è un'altra cosa. I primi livelli sono molto lineari e, soprattutto, richiedono di dirigere una sola palla. Facile: serve solo impugnare il mouse per controllare l'angolazione del piano e in pochi istanti la palla è arrivata a destinazione. Andando avanti nei livelli le cose si complicano. Le palle si moltiplicano e gli ostacoli da superare aumentano. Alcuni livelli avanzati rasentano l'impossibile. Il bello è che ci si lascia talmente prendere dal gioco che si cade nel loop di: "ancora un livello e poi smetto".

si cade nel loop di: "ancora un livello e poi smetto"

Balance

In realtà non c'è molto altro da dire , se non che graficamente il titolo è piacevole, pur non facendo gridare al miracolo per ovvi motivi. Diciamo che il lato tecnico è funzionale al gioco e, senza pretendere la Luna, riesce perfettamente a non distrarre il giocatore accompagnandolo nella sua sfida. Lo stesso discorso è fattibile per il sonoro, composto da effetti di buon livello e da musichette di accompagnamento che servono più a rilassare che a stupire o coinvolgere. Insomma, Balance è un casual game perfetto, facile da capire ma difficile da domare, ottimo per sessioni di gioco molto lunghe ma anche molto brevi.

Underground Vol.15
Underground Vol.15

Balance

di Simone Tagliaferri

Blood-Over


Sviluppatore: 9thNight
Tipo di distribuzione: Shareware
Sito di riferimento: Sito Ufficiale (in lingua giapponese)
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Da sapere per giocare al meglio: Il gioco è completamente in giapponese (non esiste una versione localizzata, neanche in inglese) quindi, se non conoscete la lingua nipponica sarà difficile che riusciate a comprendere la storia.

Underground Vol.15

Avete presente Devil May Cry? Ma sì, quella serie con il protagonista coatto e vestito in modo improbabile che impugna due pistole e sa picchiare anche a mani nude. Bene, Blood-Over è un Devil May Cry bidimensionale con protagonista una gentile donzella, Shou, accompagnata dalla sua fida amica Asari. La prima impugna due pistole come Dante ed è in grado di prendere a calci chiunque, viventi e non-morti vari, la seconda gira con un mitragliatore a manovella che usa per portare attacchi micidiali su richiesta di Shou. A cosa serve tutto questo arsenale? Ovviamente a massacrare i nemici dell'oscurità che minacciano la Terra, a cos'altro sennò?

Blood-Over è un Devil May Cry bidimensionale

Il sistema di controllo è molto semplice e intuitivo, anche se non è facile padroneggiare subito tutte le potenzialità della protagonista. Il perché è presto detto: gli sviluppatori hanno inserito un sistema di combo e di accumulo dell'energia, necessaria per realizzare i super attacchi, che rende leggermente più complessa (e varia) l'esperienza di gioco. Niente di trascendentale, in realtà: combinando gli attacchi si possono realizzare delle mosse che fruttano più punti ed energia; inoltre, continuando a colpire i nemici appena sconfitti con delle combo, si farà salire la barra "overkill" che frutterà anch'essa dell'energia extra. Intrigati?
Non correte troppo. Vi proponiamo questo gioco perché è ottimamente realizzato e vale sicuramente la pena giocarci, a patto che conosciate il giapponese o non vi dia fastidio il non poter leggere i vari dialoghi inseriti nelle scene d'intermezzo. Al limite scaricate la demo e verificate che faccia al caso vostro.

Underground Vol.15
Underground Vol.15

Blood-Over

di Simone Tagliaferri

Darkside: Arklight 2


Sviluppatore: Pi Eye Games
Tipo di distribuzione: Shareware
Sito di riferimento: Link
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Da sapere per giocare al meglio: Niente di rilevante da segnalare.

Underground Vol.15

Gli asteroidi hanno uno strano fascino e si adattano benissimo a fare i "cattivi" nei videogiochi. Molte volte li si trova come semplici ostacoli da evitare, altre volte sono i protagonisti assoluti del concept di gioco, come nel caso del classico Asteroids e di questo Darkside. In quest'ultimo, addirittura, bisognerà proteggere degli asteroidi/colonie, da degli altri asteroidi che ne minacciano l'esistenza. Alla guida di un'astronave dotata di una potenza di fuoco straordinaria, bisognerà quindi darsi da fare per cancellare i bestioni di roccia rendendoli pulviscolo spaziale. Come tradizione vuole, distruggendo un asteroide più grande, se ne formeranno di più piccoli e, per ripulire un livello, bisognerà eliminare tutte le rocce di taglia più piccola che girano per lo schermo (chissà quale sarà stata la fonte d'ispirazione degli sviluppatori).

uno dei migliori sparatutto indie dell'anno

Darkside: Arklight 2

Mentre il primo Arklight era una rilettura di Break Out, questo seguito è proprio una rilettura del già citato Asteroids in cui si è rinunciato al sistema di controllo originale per uno più immediato e funzionale e in cui la musa non ha accecato gli occhi degli sviluppatori che, liberi di sperimentare, si sono lasciati andare creando uno sparatutto esplosivo e adrenalinico, graficamente molto bello e pieno di extra. Un titolo sicuramente da scoprire, e sicuramente uno dei migliori sparatutto indie dell'anno.

Underground Vol.15
Underground Vol.15

Darkside: Arklight 2

di Simone Tagliaferri

Aquaria


Sviluppatore: Bit Blot
Tipo di distribuzione: Shareware
Sito di riferimento: Link
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Da sapere per giocare al meglio: Niente di rilevante da segnalare.

Underground Vol.15

A Derek Yu e Alec Holowka non è servita una potente campagna promozionale per trionfare all’ultimo Independent Games Festival. Aquaria è un titolo che sa difendersi senza bisogno di alzare la voce, una perla bianca di quelle che oggi bisogna essere avveduti pescatori del mare videoludico per scovare. Già dal titolo si può immaginare che saranno le profondità oceaniche a ospitare l’avventura di Naija, una fata sottomarina che ricorda insieme al giocatore il suo lungo viaggio alla scoperta di un passato dimenticato. Senza perdere un solo attimo, Aquaria ci avvolge e ci delizia con melodie calde e ovattate, schiudendosi in un mondo segreto e misterioso. Non ci sono però ampi spazi da percorrere, ma cavità e tunnel da nuotare con rapidi colpi di pinna, partecipi di un ecosistema fantastico. Naturalmente questa è solo la superficie, se così si può dire, perché calandosi sempre a fondo emergono mostri subacquei e incredibili creature dei fondali.

Aquaria è un gioco solido, evocativo e potente

Aquaria

Tutte le azioni speciali che possiamo intraprendere si basano invece sulla composizione di melodie, eseguibili tramite la pressione in sequenza di otto icone, che appaiono a comando attorno a Naija. Le sue dolci sonate sono in grado di mutarne l’aspetto, evocare barriere protettive o generare proiettili per eliminare gli avversari. La delicata armonia con la quale si compone l’intero gameplay fa di Aquaria un gioco solido, evocativo e potente. C’è molto da vedere, ed è sufficiente sbloccare le prime abilità, che permettono di rimuovere massi pesanti sul cammino, per accedere ad aree sempre più vaste, ricche di puzzle e d’incontri da fare.
L’unica pecca è la mappa, che non riesce ad annotare correttamente i progressi del giocatore nell’esplorazione, costringendolo ad un discreto lavoro di memoria. Piccole smagliature, riassorbite genialmente nel complesso di un titolo che rivela sempre nuovi assi nella manica. Da menzionare ad esempio un sistema di ricette per la preparazione di cibi speciali, a partire dalla combinazione di elementi recuperati tra i fondali. É vero, Aquaria ha un costo elevato, ma si tratta di una delle uscite più interessanti dell’anno per PC. É sufficiente scaricare la demo per potersene rendere conto. Anzi, non attendete oltre, scaricatelo e basta, non lasciate che l’assenza di clamore vi chiuda gli occhi di fronte a un tale scrigno di meraviglie.

Underground Vol.15
Underground Vol.15

Aquaria

di Andrea Rubbini

Democracy 2


Sviluppatore: Positech Games
Tipo di distribuzione: Shareware
Sito di riferimento: Link
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Da sapere per giocare al meglio: Il gioco è totalmente in inglese, con numerose schermate contenenti testo scritto.

Underground Vol.15

Nella società contemporanea i governi sono costantemente sul banco degli imputati. Se non sono gli stessi cittadini ad accalcarsi fuori dai palazzi del potere, allora è la comunità internazionale che critica, sanziona e bacchetta. Il più delle volte a buon titolo, questo bisogna dirlo. Quante volte poi, ci siamo detti che se ci fossimo noi al potere sapremmo cosa fare, che non è poi così difficile risanare una nazione. Bene, è arrivato il momento di dimostrarlo con Democracy 2, uno dei più geniali e sofisticati simulatori di politica gestionale. Rispetto al primo capitolo non avremo davanti a noi nazioni reali, ma cambiano solo i nomi, perché la situazione di partenza rispecchia pienamente quella attuale di molti stati famosi, o famigerati. Il motivo per il quale Democracy 2 merita così tanta attenzione, tra gli altri, è l’inclusione di tematiche attualissime e scottanti, come la moratoria sulla pena di morte, l’eutanasia e l’intervento bellico in situazioni di conflitto. Risalta inoltre la possibilità di testare “sul campo” le proprie convinzioni politiche e vedere come reagisce la popolazione, mantenendo allo stesso tempo un’organizzazione governativa stabile, fatta di alleanze e favori per garantirsi l’appoggio dei ministri.

Democracy 2 richiede una coscienza politica sviluppata

Democracy 2

Il livello di personalizzazione lo rende anche un software perfetto per scopi didattici, come sottolineato sullo stesso sito ufficiale. C’è da dire che la curva di apprendimento passa per tre fasi successive: nella prima tutto appare complicato, con mille variabili da seguire, mentre subito dopo si comincia a comprendere il segreto per orientarsi tra le tante voci. Il bello arriva però quando con il passare dei turni si mettono alla prova le decisioni prese, è lì che le cose si fanno davvero difficili. Senza dubbio non è un titolo per tutti e richiede una coscienza politica sviluppata, o perlomeno una base di quelle che sono le correnti ideologiche più importanti dell’ultimo secolo. Se però i quotidiani e la politica internazionale sono il vostro pane, Democracy 2 potrebbe rivelarsi l’acquisto tra i più azzeccati dell’anno.

Underground Vol.15
Underground Vol.15

Democracy 2

di Andrea Rubbini

Aveyond 2


Sviluppatore: Amaranth Games
Tipo di distribuzione: Shareware
Sito di riferimento: Sito di riferimento
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Da sapere per giocare al meglio: Niente di rilevante da segnalare.

Underground Vol.15

Aveyond 2 riprende il filo conduttore messo in moto dal suo predecessore, rinforzando un titolo che già si era fatto amare da numerosi giocatori. Si tratta di un GDR molto semplice da avvicinare realizzato con RPG Maker, nel quale i combattimenti si svolgono a turni, focalizzandosi di conseguenza sull’aspetto strategico. La storia è una delle frecce migliori all’arco di Aveyond 2, e si sviluppa da premesse molto semplici. L’elfetta Iya si è difatti volatilizzata ed Ean, che non vuole passare un miserabile natale solitario, parte alla di lei ricerca. Gli ci vorrà comunque poco tempo per realizzare che dietro alla sparizione di Iya e al freddo fuori stagione che imperversa un po’ ovunque, c’è il piano di una strega malvagia. Pazienza, il dovere chiama e l’avventura pure.

si tratta di un GDR molto semplice da avvicinare

Aveyond 2

Naturalmente, come in tutti i GDR che si rispettino, ci saranno compagni più o meno volontari, negozi, locande e un’infinità di locazioni da esplorare, con tanti personaggi che attendono la vostra venuta. Sebbene il fatto di non potersi sottrarre agli scontri troppo impegnativi abbia un po’ spezzato il fluire dell’azione, Aveyond 2 resta un GDR di grande valore, in particolare per le numerose missioni secondarie e per i pregevoli sviluppi narrativi. Un acquisto dal sapore natalizio, ideale se ancora ripensate con nostalgia a Secret of Mana.

Underground Vol.15
Underground Vol.15

Aveyond 2

di Andrea Rubbini

Considerata la particolare natura di questa rubrica il voto assume un significato diverso rispetto a quello tradizionale: ogni mese saranno infatti proposti titoli considerati di per sé più che meritevoli. Per questo motivo il punteggio da 1 a 5 non rappresenta una scala di valore che parte dalla mediocrità più assoluta per giungere alll'eccellenza, perché ogni gioco trattato si pone già una spanna sopra la media. Si tratta invece di rendere conto di quel valore aggiunto che gli sviluppatori sono riusciti a infondere nella loro opera e fornisce al lettore uno strumento aggiuntivo per approfondire la valutazione. Per tutti i numeri precedenti della rubrica, seguite questo link.