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[X06] Cronaca dell'evento

Ad una settimana da X06, tracciamo un bilancio critico ed una sintesi di tutte le novità presentate da Microsoft in uno degli eventi più convincenti dall'inizio del cammino di Xbox 360

SPECIALE di Antonio Jodice   —   07/10/2006
Alan Wake
Alan Wake
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Febbre da novità

Cosa c’è rimasto in quei fogli, dunque? Peter Moore e Chris Lewis, alternandosi sul palco, hanno dato una serie d’annunci, alcuni importanti, altri già comunicati in altre sedi, ma qui ribaditi in via definitiva. Dopo Lipsia non fa più tanto scalpore l’esclusiva di un anno per le versioni next gen dei nuovi Fifa e Pro Evolution Soccer, che viene annunciata quasi con non curanza, le 10 milioni di console distribuite in tutto il mondo entro l’anno, e i dati in continua crescita di Xbox Live (57 milioni di download dal Market Place), che denotano salute confortante per chi ama la rete e il gioco in multiplayer, ma passano in secondo piano quando le novità sostanziali sono ben più importanti. Come l’esclusiva console di Bioshock, vero macigno lanciato a Barcellona. Il titolo degli Irrational Games è sempre più promettente ed è stato oggetto dell’annuncio più importante insieme al nuovo episodio di Project Gotham Racing, il quarto, (per ora solo in FMV), dell’esclusiva del nuovo Splinter Cell (come per il primo capitolo, quindi), del ritorno di Banjo Kazooie di Rare e dell’imminente Halo Wars, fuga RTS di Master Chief, con il trailer che ha chiuso la conferenza. L’annuncio strategicamente più importante è quello del sodalizio con Peter Jackson, che seguirà la produzione del film su Halo, e che si lancerà a capofitto nel mondo dei videogame sotto ben tre profili: fondando una software house indipendente, collaborando con i Bungie ad un progetto legato ad Halo e ad uno che, invece, con Master Chief non c’entra niente. Jackson sembra avere le idee chiare ed in una conferenza a cui abbiamo assistito ha fatto affermazioni importanti, dicendosi determinato a portare nei giochi la professionalità legata al cinema, un certo modo di raccontare le storie e meccaniche che facciano fare un vero proprio progresso a tutta l’industria. Sicuramente, è una cosa positiva e da seguire con attenzione. Cosa è mancato, invece? Non c’è stata alcuna comunicazione su un eventuale ribasso del prezzo, almeno della Core. Il giorno seguente abbiamo intervistato, insieme ad altri colleghi, Richard Tevesham, responsabile marketing per l’Europa, e gli abbiamo chiesto se non sarebbe stato il caso di abbassare il prezzo della versione base di Xbox 360, avvicinandolo a quello del Wii di Nintendo (249€). La risposta è stata franca e difficilmente obiettabile. Secondo Tevesham, infatti, per quanti Wii possano essere distribuiti e prodotti il prossimo Natale, comunque, andranno esauriti in tempo zero e nei negozi, soprattutto in Europa, resterà solo Xbox 360 con i suoi giochi. Un eventuale ribasso di prezzo, quindi, non avrebbe potuto influire in alcun modo su quanto accadrà il prossimo Natale, che Microsoft si aspetta ricco di soddisfazioni, supportato com’è da una serie di titoli di tutto rispetto e con Gears of War che incombe. Interessante anche il prezzo del lettore HDDVD, che verrà commercializzato per 199,99€, con la sola deprimente notizia che in Italia non arriverà prima dell’anno prossimo. A braccetto con l’annuncio del lettore va anche la conferma dell’update dei driver della GPU di Xbox 360 che, da Novembre, consentirà di renderizzare il segnale a 1080p, e non solo a 720p, così da sfruttare pienamente il televisori Full HD. Oltre ai film, però, questo update consentirà anche di sviluppare giochi alla nuova risoluzione, ma ancora ad X06 non è stato annunciato nessun titolo specifico. Sarebbe stata cosa buona e giusta per dare maggior peso ad una novità importante che, però, per la maggior parte degli utenti è ancora avvolta da un certo mistero.

[X06] Cronaca dell'evento
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I giochi

I giochi l’hanno fatta da padrone, quindi. Nel prossimo anno, ci sono almeno cinque titoli imperdibili per Xbox 360: Assassin’s Creed, Bioshock, Alan Wake, Mass Effect e l’imminente Gears of War. Questi cinque, a parer mio (ma non solo), segnano un passaggio definitivo verso la nuova generazione, marcando un punto di non ritorno, veramente netto, per chi è appassionato di contenuti e tecnologia (tutti i dettagli negli articoli appositamente dedicati). Forza Motorsport 2, pur in forma migliore di quanto ci aspettassimo, dopo le recenti immagini circolate sulla rete, ha ancora un frame rate troppo instabile per lasciare il segno. Dal momento che gli sviluppatori hanno intrapreso la strada dei 60 fps, piuttosto che quella dei dettagli iper realistici, fino a quando tale obiettivo non sarà raggiunto, difficilmente Forza sarà da mascella per terra. Detto questo, è sembrato sin da ora un buon titolo e molto giocabile, o guidabile se si preferisce. C’era, poi, finalmente la possibilità di vedere fianco a fianco gli eterni rivali, Pro Evolution Soccer 6 e Fifa 07 ed anche per questa edizione siamo certi che ci saranno schiere di agguerriti sostenitori da una parte e dall’altra. In tutta onestà, se pur Fifa registra, ad ogni edizione, passi avanti sempre più marcati, PES sembra ancora detentore della palma della giocabilità, con un margine più ridotto. Sul piano tecnico, invece, non c’è niente da fare, e Fifa si dimostra anni luce avanti al titolo Konami che, pur evoluto rispetto alle edizioni standard, denota una certa pigrizia da parte dei programmatori del colosso nipponico. Da ricordare l’esordio di Fable 2 con Peter Molyneux che parlava di questo capitolo che cercherà di eliminare le pecche del precedente e di introdurre novità sensazionali. Una su tutte, quella della possibilità di controllare un personaggio donna, che può restare in cinta. L’entusiasmo del game designer è sempre contagioso, c’è poco da fare. Le sue visioni sono al tempo incoraggianti e immaginifiche, e a noi di Multiplayer, che avevamo apprezzato Fable, ha fatto una buona impressione quel poco che c’è stato fatto sapere. Di certo, Fable 2 farà molto discutere e, come su Xbox, in tanti si metteranno davanti al monitor con la bilancia in mano a vedere quanto di quel che è stato annunciato sarà effettivamente incluso nel gioco finale. E, forse, è anche giusto che sia così.

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Non so se anche voi avete dei metodi empirici per valutare il peso delle cose, per tirare una riga e stabilire quanto vi ha lasciato un’esperienza. Una cosa come guardare la cesta con i porcini, dopo una giornata di ricerca tra i boschi, per decidere se essere soddisfatti o meno. Dopo anni di eventi in tutto il mondo, ho definito una prassi di lavoro uniforme ed un metro di valutazione. Di solito, mi sistemo in una fila di posti e preparo una registrazione video, quando consentito, una registrazione audio e dei fogli d’appunti dove segnare le comunicazioni. A fine conferenza, guardo il plico di fogli e riesco capire di cosa s’è parlato. Se ne ho una pila scritti a mano, pieni di dati di vendita e comunicati vari, vuol dire che c’erano pochi giochi di cui parlare e tanto fumo da vendere per riempire l’ora di tempo classica. Se, invece, me la cavo con un paio di fogli, allora so già che la telecamera sarà piena di video e che c’era carne da mordere. Ora, che sono qui a tirare le somme di X06, che si è tenuto a Barcellona settimana scorsa, ho davanti al naso tre pagine scarse d’appunti, 7 giga di filmati e diversi giochi da ricordare. Insomma, a Barcellona c’era di che divertirsi.