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Grossi guai a Gearbox, la casa sta cercando di svincolarsi da un'azione legale riguardo Aliens: Colonial Marines

Peggio di un incubo

NOTIZIA di Dario Rossi   —   01/08/2014

Nonostante sia passato più di un anno dalla sua uscita, Aliens: Colonial Marines si sta trasformando in una vera piaga per Gearbox e SEGA. Entrambe le case sono coinvolte in una class action per pubblicità ingannevole, il motivo è che il prodotto non rispetta le caratteristiche mostrate a eventi come il PAX e l'E3, essendo stato poi duramente biasimato da critica e pubblico.

Gearbox si dichiara estranea alla causa, essendo una casa di sviluppo e non coinvolta nei compiti di un publisher. Per l'occasione è intervenuto Steve Gibson, vice presidente del marketing, per difendere la casa dalle accuse di aver utilizzato motori grafici diversi per pubblicizzare il prodotto: "Per realizzare il software, Gearbox ha utilizzato l'Unreal Engine di Epic Games, nessun altro motore grafico, e questo riguarda anche le versioni pre-release".

C'è anche di peggio, Gearbox è accusata di aver utilizzato il budget dedicato al gioco per finanziare altri titoli, accusa che lo studio respinge fermamente: "Durante il processo di sviluppo, Gearbox ha appoggiato SEGA con il proprio denaro allo scopo di completare il gioco, non siamo mai stati rimborsati del contributo" e "Le vendite del gioco non sono state sufficienti per fornire a Gearbox un guadagno dalle stesse, limitandosi ai pagamenti ricevuti durante l'avanzamento dei lavori".

Fonte: CVG

Grossi guai a Gearbox, la casa sta cercando di svincolarsi da un'azione legale riguardo Aliens: Colonial Marines