156

Phil Spencer considera i videogiochi una forma d'arte e secondo lui la retrocompatibilità può aiutare a preservarne la memoria

La retrocompatibilità ha anche un valore commerciale

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   04/10/2017

Una delle caratteristiche più amate di Xbox One è sicuramente la retrocompatibilità, che consente di giocare con i titoli di Xbox 360 (presto anche con quelli della prima Xbox), senza doverli ricomprare se si possiedono già in edizione fisica o digitale.

In una recente intervista con Wired, Phil Spencer ha parlato dell'importanza della retrocompatibilità non solo dal punto di vista commerciale, dato che consente ai publisher di continuare a vendere i loro titoli di catalogo sui nuovi sistemi, ma anche da quello della preservazione dei videogiochi:

Phil Spencer: "Per me i videogiochi sono una forma d'arte. I giochi per console rischiano di andare persi alla fine di una generazione. Provare videogiochi del passato può diventare più complicato, eppure c'è da imparare da ciò che abbiamo giocato da ragazzini. I possessori dei contenuti hanno sicuramente buone prospettive per fare affari, ma da giocatore penso che sia bello poter comprendere come la nostra arte si sia evoluta." Come non essere d'accordo con lui, a prescindere del sistema che si possiede?

Attualmente sono più di quattrocento i titoli di Xbox 360 giocabili su Xbox One, tra i quali tutti gli Halo, molti Call of Duty, Red Dead Redemption e molti altri.