Gli anni passano per tutti
Una volta acceso il GBA con la cartuccia di DKC2, ci aspettavamo di rivivere momenti sopiti della nostra infanzia. I momenti in cui insieme agli amici rimanemmo folgorati davanti alla strepitosa, portentosa, e chi più ne ha più ne metta, grafica della serie di DKC. Ovviamente quelle emozioni non si sono ripresentate, vuoi perché oggi siamo abituati a ben altro, vuoi perché il piccolo schermo del GBA sacrifica cotanto talento di programmazione, oppure perché la conversione ha subito alcuni (di solito) piccoli riarrangiamenti che ne hanno in qualche modo alterato il risultato generale. Complessivamente il gioco rimane molto bello da vedere e meritevoli dei voti più alti, ma non riesce più a stupire come nella metà degli anni novanta. Per amor di cronaca abbiamo confrontato anche l’originale per SNES, ed in effetti in televisione il gioco fa ancora la sua porca figura, segno che la conversione per quanto fedele appaia nella maggior parte dei casi, non riesce a trasferire il feeling del gioco nello schermino portatile del GameBoy Advance. Il downgrade grafico, oltre che per la ovvie differenze di risoluzione, nella maggior parte dei casi si palesa nei livelli di parallasse, che se non sono ridotti nel numero sono semplificati nelle animazioni o nei colori. Proprio i colori inoltre, forse più spesso di quanto non appaia, sono stati schiariti e riaggiustati per venire incontro alla scarsa visibilità dello schermo del GameBoy. Nel livello del luna park addirittura, tutto lo sfondo è stato ridisegnato, passando dal cielo notturno illuminato da sporadici fuochi di artificio della versione SNES, ad un tramonto rossastro sicuramente meno di effetto, per la versione GBA. Oltre alle riduzioni però ci sono anche alcune aggiunte, segno che i programmatori hanno voluto fare tutto il possibile per ottenere il meglio dal tascabile Nintendo. Si tratta per lo più di modifiche di poco conto, ma comunque apprezzabili, come i topi, i pipistrelli e i pesci, che si spostano per lo stage animando ancora di più la scena. Sono stati applicati anche alcuni effetti di distorsione dove prima non c’erano. Per quello che riguarda le animazioni invece sembra essere tutto al posto giusto. Non si notano evidenti tagli sia nelle movenze dei nemici che in quelle della famiglia Kong, mantenendo intatto quindi almeno uno dei fattori che ha contribuito a far grande la serie Donkey Kong Country. Segnalo infine alcuni rari casi di rallentamenti, che non intaccano minimamente l’avventura, ma dimostrano ancora una volta che bel pezzo di Hardware fosse lo SNES.
Non c'è più sordo...
La colonna sonora della serie è tra le più belle e suggestive mai ascoltate su Super Nintendo. I motivi musicali sono talmente orecchiabili, particolari e arrangiati ad arte, da rimanere ancora adesso ficcati nelle teste di molti giocatori. Dall’epoca SNES in effetti i sound composer Rare si sono sempre distinti per la qualità e la bellezza dei loro arrangiamenti musicali. Su GBA fortunamente ci sono tutte le tracce originali, anche se talvolta riarrangiate alla possibilità del portatile. Ovviamente la “prova tv” ha vinto a mani basse su ogni aspetto del sonoro, e ribadisce di nuovo che la serie è una vera perla di sound design. A parte gli ovvi limiti del piccolo altoparlante, ci troviamo di fronte a tutto il campionario di suoni, tracce e jingle, preparato da Rare quasi dieci anni fa, e se non avete mai avuto la possibilità di ascoltarlo, non vi resta che fidarvi di noi: è ottimo davvero. Con un paio di buone cuffie inoltre il tutto migliora ulteriormente rendendo meno improbo il confronto con la versione originale. Con la modalità sound test potrete anche godervi l'intera colonna sonora del gioco, in tutta la comodità di due tasti.
Donkey Kong Country 2 è forse l'episodio più bello dei tre, sia nel campo tecnico che in quello del gameplay
Non stiamo a far ballar la scimmia
Come accennato nell’introduzione, il gioco è pressoché identico alla versione originale, il che è già di per sé un buon inizio. Donkey Kong Country 2 è forse l'episodio più bello dei tre, sia nel campo tecnico che in quello del gameplay. Le piccole aggiunte apportate dai Rare, vanno ricercate in alcuni sotto giochi, accessibili dalle varie mappe, e che servono per recuperare nuove monete DK. Inoltre all’interno di ogni livello, è stata aggiunta una piuma che vi servirà per potenziare le abilità dello struzzo “Expresso”, utilizzato esclusivamente per gareggiare in alcuni minigiochi. Sempre per quello che riguarda nuovi minigiochi si segnala l'aggiunta delle missioni aeree di Funky Kong, dove sarete impegnati a raggiungere dei punti prestabiliti, piuttosto che uccidere tutti nemici, o ancora recuperare i vari ostaggi. Tutto questo in cambio di altre monete DK. Francamente un po' poco per chi ha già giocato la serie su SNES, e piuttosto inutile per chi si trova di fronte al platform per la prima volta. Come per la conversione del primo Donkey Kong Country, anche questa volta si è deciso di optare per il salvataggio libero: basta trovarsi nella mappa e selezionare l’apposita voce di menù. Va segnalata anche la possibilità di addocchiare le statistiche di ogni livello. Questo permetterà di scoprire tutti i bonus nascosti nei livelli in molto meno tempo, semplificando una buona parte della ricerca. Sono tutti accorgimenti questi, che vengono incontro ai nuovi giocatori, certamente più oziosi e meno aperti alle sfide di quelli di un tempo. Sempre presente l’opzione per due giocatori, che potranno cooperare oppure portare avanti due partite distinte. Nella modalità cooperativa, un giocatore sarà ai comandi di Diddy Kong, che ricordiamo è il più agile tra le scimmie della famiglia Kong, e l’altro sarà ai comandi di Dixie, che oltre ad essere comunque piuttosto rapida, può sfruttare la suo bionda chioma per planare come un elicottero. All’interno del livello i due giocatori si alterneranno nelle fasi di gioco, a seconda di quale dei due personaggi viene attivato al momento, oppure di quello disponile. Il gioco è stato completamente tradotto in italiano con buoni risultati: sia i nomi dei livelli che quello dei nemici mantengono i vari giochi di parole tipiche della serie. [C]
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Commento
Donkey Kong Country 2, sente il peso degni anni, ma riesce comunque a ritagliarsi il suo spazio. Lo stampo del gioco è quello vecchia scuola: quello del salto millimetrico che decide la sorte della partita, quello dei riflessi sempre pronti, quello che una volta compiuto l’errore, difficilmente se ne potrà porre rimedio. Il level design è sempre ottimo, dal primo all’ultimo livello, e propone sfide il quanto più articolate possibile. La curva di apprendimento sale piuttosto velocemente, tanto che già a meno di metà gioco comincerete ad avere i primi grattacapi, gli stessi che avrete abbondantemente nelle ultime mappe, compresa quella segreta. Grazie agli accorgimenti dei programmatori sarà più facile però sia terminare il gioco che portarlo al termine nella massima percentuale: decidete poi voi se nel vostro caso sia un bene o un male. Consigliamo Donkey Kong Country 2 a chi cerca un platform sia bello da vedere che impegnativo e divertente da giocare. A quelli che sono tentati dall’acquisto del gioco per pura nostalgia consigliamo invece di rispolverare il vecchio caro SNES, visto che le aggiunte apportate non sono in grado di stuzzicare quanti già conoscono a menadito l'episodio originale.
- Pro:
- Interessante ed impegnativo
- Aggiunti nuovi minigiochi e altri medaglioni DK
- Contro:
- Le aggiunte non soddisferanno i veterani della serie
- L'aspetto tecnico è stato ridimensionato...
- ...e il piccolo schermo ci mette del suo
Come era piuttosto prevedibile, il trattamento riservato alla conversione di Donkey Kong Country 2 è molto simile a quello ricevuto a suo tempo dalla conversione del primo Donkey Kong Country e, stringendo, si riduce ad alcuni tagli alla grafica, e ad alcune aggiunte all'interno del gioco. Abbiamo usato il termine "gioco" piuttosto che "gameplay", perché in effetti tali aggiunte sono degli extra applicati ad un platform per il resto tale e quale, e che non alterano in nessun modo il gameplay di DKC2, così come lo avete conosciuto. Se avete in mano la copia di Donkey Kong Country per GBA, vi sarete già fatti una idea indicativa su cosa vi potreste trovare davanti con questo seguito, altrimenti, spulceremo ogni dettaglio della conversione fino ad arrivare alle differenze più impercettibili con l’originale.