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Cacciatori di mostri, unitevi!

Il fenomeno Monster Hunter torna su PSP con un episodio più ricco, più coinvolgente e più spettacolare che mai.

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   24/06/2009

Dati alla mano, sembra proprio che Monster Hunter sia la vera killer application per PSP: ogni nuovo episodio della serie spinge in modo clamoroso le vendite della console portatile Sony, tanto che per l'imminente uscita del terzo capitolo per Wii c'è già chi prevede numeri da record. E dire che all'inizio le cose non si erano messe benissimo per il franchise Capcom, nato su PlayStation 2 ma mai attecchito in occidente anche per via di una campagna pubblicitaria poco riuscita. Sembrava che

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la serie dovesse rimanere appannaggio esclusivo dei videogiocatori Giapponesi, quando invece il passaggio su PSP ha aperto nuove strade. Il resto è storia recente: Monster Hunter Freedom e Monster Hunter Freedom 2 hanno rappresentato un'evoluzione rispetto a quanto visto su PS2, apportando modifiche al gameplay e alla struttura di gioco, specie dal punto di vista della quantità. Monster Hunter Freedom Unite ci porta a fare un ulteriore passo in avanti.

La dura vita del cacciatore di mostri

Una volta inserito l'UMD del gioco nella PSP, ci viene data la possibilità di importare un personaggio creato con Monster Hunter Freedom 2 o di installare su Memory Stick parte dei dati per ridurre drasticamente i tempi di caricamento: la procedura richiede circa 600 MB di spazio libero e un bel po' di tempo, ma apporta migliorie sostanziali all'esperienza e dunque la consigliamo senza riserve. Terminati i convenevoli, possiamo passare alla creazione del nostro cacciatore determinandone il sesso, il nome, l'aspetto fisico, l'abbigliamento e l'equipaggiamento iniziale. Il personaggio si sveglia nel villaggio di Pokke, reduce da uno scontro in montagna andato male, e

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viene invitato dal sindaco a ricoprire il ruolo di monster hunter lasciato vacante di recente. Nel mondo fantasy creato da Capcom, i cacciatori sono infatti veri e propri difensori dei villaggi per cui lavorano, e durante le missioni hanno il compito di tenere lontani dalle mura cittadine i mostri più grossi e pericolosi. Per le strade di Pokke non mancano botteghe e negozi di vario tipo, che ci permettono di spendere il denaro guadagnato durante i viaggi per acquistare oggetti, armi e accessori. Come scopriremo presto, in Monster Hunter Freedom Unite si predilige il processo di raccolta e trasformazione piuttosto che la mera compravendita: tutto ciò che ricaviamo dalle creature uccise può essere barattato oppure impiegato direttamente in combinazione con altri oggetti per la creazione di nuovi armamenti. L'esempio classico è quello delle pelli di drago, che vengono tagliate e cucite ad arte dai maniscalchi locali per confezionare corpetti leggeri ma impenetrabili.

Affilare il coltello

Oltre ai negozi, il villaggio possiede risorse fondamentali come la fattoria e la gilda dei cacciatori. La prima si rivela utile per imparare le tecniche di raccolta o semplicemente per distrarsi un po' con il minigame della pesca, la seconda funge da anticamera per l'accettazione delle missioni sia in modalità singola che in multiplayer. La grossa novità di questo episodio è infatti rappresentata dalla possibilità di affrontare le missioni insieme ad altri tre amici utilizzando il dispositivo wireless di PSP. In tale frangente l'esperienza si rivela fenomenale, ricca di strategia e tecnicamente perfetta, con i cacciatori che possono attaccare in contemporanea i mostri più grossi per buttarli giù in pochi secondi, oppure ingegnarsi variando l'approccio al combattimento con il sistema delle esche e delle trappole. In effetti, dal punto di vista delle possibilità offensive Monster Hunter Freedom Unite teme pochi confronti: le armi a disposizione sono tantissime, dai pugnali rapidi e leggeri agli spadoni a due mani, passando per le combinazioni bilanciate di spada e scudo, le lance e gli archi. Ogni arma richiede un approccio differente e offre combo uniche, ma i pregi vengono generalmente compensati dai difetti: gli strumenti più grossi e pesanti sono lenti e richiedono una frequente manutenzione, anche perché bisogna usarli per le parate; gli archi si rivelano ben poco efficaci a distanza ravvicinata, ma si può lavorare sulla composizione delle frecce per trasformarle in vere e proprie bombe distruttive; le soluzioni basate su due armi si rivelano agili e pratiche, ma non causano chissà quali danni.

Curiosità

Monster Hunter Freedom Unite vede la presenza dei simpatici Felyne, creature simili a gatti che possiamo portare con noi e che vantano diverse abilità. A parte la loro bravura in cucina, infatti, i Felyne possono seguirci sul campo di battaglia e darci una mano soprattutto durante le fasi esplorative, quando bisogna individuare i bersagli da affrontare. A differenza del nostro personaggio, inoltre, questi "gattini" possono sviluppare le proprie capacità e dunque "crescere" conseguentemente alle esperienze maturate.

Si parte!

Una volta entrati nella gilda dei cacciatori, possiamo visionare le missioni disponibili e decidere se accettarle, pagando eventualmente una "caparra" variabile a seconda della tipologia. Il gioco prevede una differenziazione in base al livello di complessità, dunque il nostro personaggio non può accedere fin da subito alle missioni più difficili e deve invece seguire il solito percorso di livellamento tipico degli RPG. Ci sono missioni basate sulla raccolta, sull'eliminazione di determinati mostri e sulla cattura degli stessi. Una volta controllato l'equipaggiamento, possiamo partire e ritrovarci così all'interno delle location che fanno da sfondo alle nostre

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spedizioni, organizzate in scenari non molto ampi che prevedono un breve caricamento durante il passaggio da una zona all'altra. In genere i mostri presenti "rinascono" quando ci spostiamo da una parte all'altra, offrendoci dunque una risorsa pressoché infinita se il nostro obiettivo è quello di raccogliere oggetti utili da rivendere, barattare o impiegare per la creazione di armi e armature. Possiamo muovere il nostro personaggio utilizzando lo stick analogico, agendo sul d-pad per regolare la visuale (cosa un po' scomoda da fare quando i combattimenti si fanno frenetici), mentre il pulsante Triangolo determina il passaggio dalla fase di esplorazione a quella di combattimento, durante la quale lo stesso pulsante e il Cerchio danno vita a combo spettacolari e devastanti. Il tasto dorsale R serve per correre se non abbiamo ancora sguainato la spada, diversamente ci permette di parare gli attacchi nemici. Il tasto dorsale L viene invece utilizzato per centrare la visuale e (tenendolo premuto) per gestire l'inventario (posizionato in basso a destra sullo schermo), con gli oggetti che vanno fatti scorrere tramite la pressione dei pulsanti Quadrato e Cerchio. Una volta selezionato un oggetto, possiamo usarlo premendo il pulsante Quadrato. Il pulsante X, infine, attiva una manovra evasiva utile per sottrarci ai colpi degli avversari più lenti.

Realizzazione tecnica

La grafica del gioco è davvero ottima, con texture straordinariamente definite rispetto agli standard a cui PSP ci ha abituato. Gli ambienti vantano dunque un buon livello di dettaglio e il loro unico limite sta nelle dimensioni piuttosto contenute, con i caricamenti che si rendono necessari per passare da una zona all'altra. Il bestiario di questo nuovo Monster Hunter è ovviamente spropositato, tanto che non mancano anche in rete risorse preziose per i giocatori, con informazioni di vario tipo.

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Ogni creatura possiede caratteristiche peculiari, e quelle più potenti vantano pattern di attacco anche piuttosto complessi, che vanno memorizzati alla perfezione per poter ribattere efficacemente. L'alternativa è infatti subire un'offensiva tale da tradursi in un quasi istantaneo game over. Le animazioni dei personaggi sono ottime, ma anche in questo caso la differenza la fa la spropositata quantità di armi e armature, alcune davvero particolari e accattivanti, tanto da definire più di qualsiasi altra cosa l'aspetto esteriore del personaggio. Le musiche e gli effetti svolgono infine un lavoro di accompagnamento ben eseguito, con qualche trovata originale e con alcuni brani di grande qualità.

Conclusioni

Multiplayer.it
8.5
Lettori (237)
8.9
Il tuo voto

Giudicare un prodotto come Monster Hunter Freedom Unite è tutt'altro che semplice, benché il numero qui di fianco possa far pensare diversamente. Non si tratta di un titolo arcade, facilmente accessibile, come ci si aspetta generalmente dai giochi per console portatili, bensì di un'esperienza estremamente sfaccettata, che pianta le proprie fondamenta su di una quantità enorme di dati... contro i quali finiremo inevitabilmente per scontrarci, come contro un muro, durante le prime partite. È proprio in quel momento, quando si realizza la portata dell'opera, che tutti gli aspetti del gioco appaiono sotto una luce differente, e si coglie lo spessore costituito da centinaia di oggetti, armi, armature, trappole, pozioni e quant'altro il prodotto Capcom ha da offrire. A tale esperienza, già di per sé piuttosto corposa e completa, si aggiunge un multiplayer a quattro che, organizzato fra amici, può davvero fare la differenza fra un buon videogame e un piccolo capolavoro. Insomma, Monster Hunter Freedom Unite richiede un certo impegno ma sa ripagare bene, e allo stato attuale delle cose si pone come il classico gioco che bisogna provare per forza se si possiede una PSP.

PRO

  • Vastissimo
  • Tecnicamente eccellente
  • Ottimo multiplayer a quattro

CONTRO

  • Struttura intrinsecamente ripetitiva
  • Location talvolta deludenti
  • Impatto iniziale un po' traumatico