Siete pronti ad entrare negli inferi?
Necronomicon, come saprete, è anche una parola spesso collegata ai riti magici o meglio satanici. Nell'avventura bisognerà vagare alla ricerca della più piccola informazione che ci permetterà di far luce su una sempre più oscura vicenda. L'avventura sarà totalmente in 1° persona. Vestirete i panni di William H. Stanton intorno alla fine del 1700. Tutto inizierà dopo la visita del vostro più caro amico che vi darà un oggetto piramidale alquanto misterioso. Da qui scaturiranno le prime domande che porteranno il protagonista a vivere un'avventura a cavallo di due mondi con il solo obiettivo di trovare un personaggio misterioso che sembra avere a che fare con alcune formule esoteriche.
Punta e clicca, stile PC
Subito dalle prime schermate noterete che il gioco sembra più adatto ad una piattaforma PC più che ad una console; ciò non è una coincidenza. Il titolo è il sequel di un gioco nato su PC tanto tempo fa che ha riscosso notevole successo e per questo si è deciso di portare il titolo sul mondo più impegnativo e remunerativo delle console. Il risultato è in parte buono, ma è logico che da una trasposizione stile PC rimangono alcuni piccoli problemi: primo fra tutti il sistema di controllo. Come tutti i giochi d'investigazione il vostro compito sarà quello di parlare con ogni persona che incontrerete raccogliendo informazioni utili al proseguimento del gioco e di analizzare gli sfondi alla ricerca di qualche strano oggetto che si rivelerà utile più tardi. Non si tratta certo di una novità ma,a distanza di anni dall'introduzione di questo stile di gioco, riesce ancora ad appassionare molti videogiocatori che desiderano evadere dai giochi frenetici dove si agisce sul momento senza pensare.
Aguzzate la vista!
Anche dal punto di vista grafico il titolo dimostra discrete potenzialità che però sono realizzate mediante un piccolo stratagemma che ora vi illustrerò. Il gioco è basato su immagini, o meglio sfondi bidimensionali, senza nessun elemento in movimento. Ciò permette di porre la grafica tutta sullo stesso piano e di dar maggior peso ai dettagli. Queste schermate sono intervallate da video in CG ben realizzati che chiariranno un po' meglio l'intricata storia. Sembrerebbe un ottimo stratagemma, al contrario tutto ciò si ripercuote su alcuni aspetti che rendono il titolo davvero poco appetibile e anche un po' noioso. Uno di questi è l'incontro con altri personaggi. Le persone saranno totalmente immobili e si animeranno (tramite un video) appena vi cliccate sopra. Questo è un po' disarmante poiché senza elementi in movimento e senza una bella colonna sonora ci si sente soli anche trovandosi in un villaggio che pullula di abitanti.
Rumore del silenzio!
Il paradosso del titolo spiega in pieno il tipo di colonna sonora. Il sonoro è davvero poco presente nel corso dell’avventura e più che di una colonna sonora possiamo parlare del normale rumore del vento e del mare, comunque ben realizzato. Da apprezzare sono invece i video e le schermate tradotte del tutto in italiano. Anche i dialoghi sono doppiati discretamente e ciò permette un maggior coinvolgimento del giocatore nel corso dell’avventura.
Il mistero è stato svelato?
Concludendo considero Necronomicon un titolo discreto. Ben realizzato per quello che vuole dare al pubblico ma alcune volte un po' noioso a causa dell'eccessiva longevità e della monotonia nelle strutture di gioco, che potrebbe portarvi a spegnere tutto nel caso non fosse degli amanti del genere. Consigliato a chi desidera più pensare che agire nel pazzo mondo dei videogiochi.
Pro:
Contro:
Dal libro al videogioco
Necronomicon, oltre ad essere un videogioco appena uscito, è un libro che ha riscosso un notevole successo per il particolare modo in cui trattava un argomento molto complesso. Ora possiamo vivere queste avventure con il joypad in mano invece del segnalibro, vedremo se si tratterà di un bene o di un male. Una delle caratteristiche più difficili da lasciare inalterata rispetto alle opere cartacee è sicuramente l'atmosfera. Un libro letto da una persona matura alla luce fioca del comodino non può certo fornire le stesse emozioni di un videogioco creato a scopo ludico per i ragazzi. Nonostante tutto, il risultato sembra essere apprezzabile e, anche se un po' lontano dal omonimo libro, dimostra di avere qualcosa di più.