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Recensione di X-Men: Il Gioco Ufficiale

Artigli di adamantio, proiettili ghiacciati, e il potere di manipolare i metalli. Tutto ciò a portata di tasca e di mano, in questo adattamento dell'universo degli X-Men per Nintendo DS

RECENSIONE di Alessandro Pomili   —   14/06/2006

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Potere Touch Screen

Il sistema di controllo prevede lo spostamento del personaggio tramite pad (o anche tramite i bottoni a/b/x/y per i mancini), e l’attacco tramite touch screen. Basta poggiare la penna sopra ad un nemico per agganciarlo in una sorta di “lock-on” e vedere il proprio X-men attaccare il bersaglio finché non sarà abbattuto. Puntando su un altro nemico si cambierà ovviamente obiettivo. Tramite pennino poi, è possibile distruggere direttamente alcuni avversari mentre il vostro personaggio sta attaccando altrove.
I pulsanti dorsali sono usati per cambiare il vostro x-men in base agli ostacoli che ci si parano di fronte. Sono quattro in tutti i personaggi del party: Wolverine, l’Uomo Ghiaccio, Nightcrawler, e Magneto…già…Magneto! Il gioco racconta gli eventi occorsi tra le ultime due pellicole cinematografiche, e si sviluppa durante una incerta e pericolosa alleanza con Magneto e i suoi, ai fini di sventare un piano orchestrato da alcuni mutanti per sterminare l’intera razza.
Non tutti gli x-men del party però saranno disponibili ogni volta, ma a seconda dell'intreccio della trama ogni livello prevede solo alcuni dei protagonisti. Nightcrawler invece sarà impegnato sempre in livelli in solitaria. Le abilità dei mutanti sono immediatamente riconoscibili, e riuscirete da subito a capire quale personaggio si addice meglio ad una data situazione.

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4 mutanti anche loro, ma non sono tartarughe!

Wolverine è superbo nel corpo a corpo, con un potenza maggiore dei compagni, e con la possibilità di abbattere alcuni nemici che si fanno scudo in un cerchio di fiamme. L’Uomo Ghiaccio può attaccare dalla distanza, e può colpire anche i nemici volanti, ma è impotente contro quelli difesi dal fuoco. Magneto non ha alcuna limitazione sui tipi di nemici che può combattere, ma non può attaccarli direttamente. Grazie al suo potere di manipolare gli oggetti metallici, deve servirsi dei vari materiali che si trovano sparsi per il livello, generalmente barili e mine galleggianti, per scaraventarli contro il nemico. Ovviamente l'approccio all’attacco cambia leggermente: invece di puntare lo stilo sui nemici dovrete poggiare la punta sopra un oggetto e trascinarlo contro il nemico.
Sconfiggendo i nemici otterrete dei rombi verdi che hanno la facoltà di riempire una barra utile ad azionare il “Fattore X”. Quando la barra è sufficientemente carica, poggiando la penna sopra al proprio personaggio, lo stesso aumenterà le sue caratteristiche. Wolverine diventerà una macchina da guerra, l’Uomo Ghiaccio sparerà tre colpi invece di uno, e Magneto potrà spostare oggetti più grandi. NightCrawler abile nel corpo a corpo, potrà fermare il tempo e spostarsi indisturbato per lo stage, probabilmente per simulare il teletrasporto di cui è capace il personaggio nei fumetti. Peccato solo che la barra si prosciughi esageratamente presto.

Mutanti in mutande…

Nonostante l’idea possa apparire all'inizio stimolante, in realtà non è stata sviluppata con la dovuta cura e maestria. Il sistema di attacco non è così raffinato o interessante come dovrebbe, e vede il vostro personaggio attaccare ripetutamente il nemico selezionato finché non lo avrà sconfitto, anche nel caso che questo sia fuori la vostra portata. Non c’è nessun tipo di controllo che aiuti a dare una certa credibilità o strategia all’azione, ma solo un automatismo per cui al tocco del nemico il vostro personaggio comincia stupidamente a ripetere la stessa azione fino all'abbattimento del bersaglio. I livelli, una quarantina in tutto, a parte qualcuno più riuscito di altri, sono piuttosto banali e si ripetono per situazioni molto presto, così da ritrovarvi a fare le stesse cose già dopo i primissimi livelli. Il ritmo rimane abbastanza veloce tuttavia, visto che un conto alla rovescia, generalmente sotto i 5 minuti, vi obbligherà ad arrivare all’obiettivo della missione in fretta e furia. La situazione inoltre, non migliora arrivati ai boss, dato che la maggior parte delle volte sono una pure formalità, piuttosto che una sfida o un momento di varietà. Questi e altre difetti comunque importanti, come un framerate spesso incostante, e una certa imprecisione nelle collisioni con lo stage, rendono il gioco poco meritevole e noioso.

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Commento

Peccato che all’iniziativa di basare il titolo sull’interazione per mezzo del touch screen, non sia seguita una scrupolosa analisi e pianificazione del sistema di gioco. L’idea di base non è da buttare, ma a causa di un level design assolutamente inadeguato e di nemici sempre identici e poco agguerriti, il sistema di attacco si rivela assai presto solo un noioso susseguirsi di azioni. Azioni per altro banali (“entra il nemico-scegli il mutante-attacca”) e che non mostrano mai durante l'intera durata del gioco un guizzo di inventiva. Il touch screen ha mostrato più volte di essere piuttosto versatile in molti frangenti, ed in questo gioco sarebbe stato opportuno rendere l’esperienza più sofisticata e ricercata, aggiungendo al sistema di base qualcosa di più elaborato. Per tanto "X-Men: Il Gioco Ufficiale" per DS è un gioco apprezzabile nell’idea, ma trascurato all’atto pratico, e che potrà accontentare solo chi è disposto a chiudere più di un occhio per avere i mutanti su portatile.

Pro

  • Uso del Touch Screen
  • 4 mutanti con abilità diverse
Contro
  • Banale nonostante l’uso dello schermo tattile
  • Imprecisioni e rallentamenti del motore grafico
  • Longevità limitata

A distanza di qualche giorno dalla recensione del gioco per le console ammiraglie, ecco la prova del gioco in versione Nintendo DS. Passando dai sistemi da casa al DS perdiamo in potenza ma guadagniamo in touch screen: gli sviluppatori hanno deciso di mettere al centro della versione a doppio schermo proprio lo schermo tattile.