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Rowan's Battle of Britain:Scaramucce aeree

RECENSIONE di La Redazione   —   26/04/2001

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Vola, colomba bianca vola

L'impostazione della campagna varia a seconda di chi sceglierete di combattere: infatti nel ruolo della Luftwaffe dovrete assegnare giornalmente i vostri bombardieri all'attacco di stazioni radar, basi aeree, fabbriche, etc. Potrete inoltre personalizzare l'assegnazione della scorta ai bombardieri scegliendo per esempio la percentuale di aerei che dovranno proteggere i bombardieri da vicino e quelli che saranno liberi da questo compito, o se i caccia dovranno tentare di mitragliare l'obiettivo se si presentasse l'opportunità, se la "strike force" debba dividersi in prossimità dell'obiettivo per attaccare due bersagli diversi, etc. Una volta fatta la nostra scelta gli aerei verranno preparati e si dirigeranno verso l'obiettivo dove tenteranno di portare a termine la loro missione. Una cosa davvero interessante è la possibilità (anzi la necessità) di dover inviare degli aerei da ricognizione per fotografare gli obiettivi, in modo tale da riuscire a scoprire con precisione i danni causati dalle vostre forze. Potrete quindi decidere in quali missioni volare o se lasciare tutto in mano al computer.. in qualsiasi momento potrete entrare nell'abitacolo e cercare di portare il vostro aiuto ai vostri compagni virtuali. Potrete anche scegliere di volare nella posizione di mitragliere nelle torrette di alcuni aerei (bombardieri) non pilotabili normalmente!

Dalla parte della RAF le vostre preoccupazioni riguarderanno più che altro se organizzare pattuglie, se sacrificare civili o le vostre fabbriche di aerei. Dovrete inoltre lasciare che i vostri piloti si riposino quanto basta. Infatti avrete a vostra disposizione una serie di livelli di allerta con cui "configurare" i vari squadroni: tenere i vostri piloti costantemente nell'abitacolo pronti a partire appena sia necessario potrebbe non essere una scelta così intelligente. Una volta impostati i parametri base per la generazione delle missioni, particolari come le rotte da seguire per l'avvicinamento agli obiettivi verranno automaticamente scelti dal computer, ma volendo potrete gestire manualmente anche quest'aspetto del gioco. 

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Vola, colomba bianca vola

Data la natura di questo simulatore, spesso vi ritroverete a volare in situazioni che vedranno coinvolte decine e decine di aerei per cui oltre alla vostra bravura avrete anche bisogno di un buon hardware se non volete che il computer decida di "scattare" proprio nel momento in cui eravate pronti a fare fuoco. Graficamente parlando BoB non è proprio eccelso ma si difende bene.. del resto è inutile ricordarvi che quando sarete abbastanza vicini da poter ammirare la mediocre fattura degli alberi, lassù nei cieli qualche pilota avrà evidentemente già sparato il proiettile col vostro nome inciso sopra. Una nota la merita l'abitacolo del vostro aereo, ricreato alla perfezione e con gli strumenti naturalmente funzionanti!

Per essere difficile, è difficile..

Un simulatore quindi simula.. e simulando, simula anche il fatto che la maggior parte di noi (piloti "veri" - beati loro - esclusi) entrando nell'abitacolo di uno qualsiasi degli aerei proposti, difficilmente riuscirebbe anche soltanto a "metterlo in moto". Battle of Britain è quindi ben lontano dal modello di volo "Tira la cloche verso di te per far decollare l'aereo", anzi dovrete faticare davvero tanto per farlo decollare. Per cui se non avete una buona esperienza in questo campo avrete bisogno di molta pazienza e volontà per acquisire una completa padronanza del vostro aereo. Maneggiare uno Spitfire o un Bf-109 non è come pilotare un TIE Fighter... alle prime difficoltà si può essere facilmente tentati di tornare al modello di volo per "deficienti" in cui basta davvero tirare la cloche verso di se per decollare, ma ciò non da molte soddisfazioni.

I più esperti potranno invece godere di una simulazione davvero completa, partendo direttamente dall'accensione del motore, volando in formazione e tentando quindi per quanto sia possibile di evitare di farsi "prendere in giro" dai vari capi squadriglia ("Cavolo 2: Cosa diavolo stai facendo li? Hai problemi ai motori?".. ahem..). I piloti avversari offrono una discreta sfida (in relazione alla vostra abilità logicamente) ma spesso nelle battaglie di grandi proporzioni potrebbero anche lasciarvi stare (almeno questo è ciò che mi è capitato giocando tra le file dei cattivi... e dato che i cattivi sono sempre in tanti, il fatto si spiega facilmente).

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Per essere difficile, è difficile..

Alla fine dei conti Battle of Britain è un prodotto davvero valido e quando vedrete volare davanti a voi centinaia di aerei.. non potrete che pensare a "quanti passi siano stati fatti" nel mondo dei videogiochi. Però vedere è bello fino ad un certo punto, dopo dovrete metterci del vostro, altrimenti dovrete accontentarvi di un calmo e rilassante lavoro d'ufficio, per così dire... Forse uno dei pochi difetti di Battle of Britain è appunto questa elevata complessità, ma se questo non vi spaventa, allora restate pure tranquilli che la campagna dinamica vi terrà impegnati davvero a lungo in quello che è un ottimo simulatore.

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Verso il Canale della Manica

Gli ultimi dominatori della "Britannia" furono i Romani e da allora in molti hanno tentato la sua invasione, ma nessuno ci è mai riuscito. Come tutti saprete fu durante l'estate del 1940 che l'aviazione tedesca arrivò ad un passo dal riuscirci. In Battle of Britain della Rowan ci ritroveremo a rivivere gli eventi che portarono alla battaglia d'Inghilterra da una o dall'altra parte dei contendenti. Infatti una delle caratteristiche principali di questo simulatore è il motore che gestisce la campagna di guerra. A differenza di altri giochi (come in alcuni titoli precedenti della Rowan dedicati alla prima guerra mondiale) in cui le missioni erano fisse, in BoB saremo noi stessi nelle vesti dell' "Alto Comando" a decidere le missioni che i nostri intrepidi piloti cercheranno di portare a termine.

Il compito della Luftwaffe in questa campagna era quello di ottenere la superiorità aerea durante l'estate del 1940, prima cioè che il maltempo dovuto all'avanzare dell'autunno rendesse l'eventualità di un'invasione terrestre molto difficile. Per fare ciò la Luftwaffe cercò di attirare i caccia della RAF, nel tentativo di indebolirla, prima attaccando i convogli marittimi quindi le basi aeree, in un crescendo che portò appunto al bombardamento della capitale inglese.