Un genio di nome Pajitnov
E’ davvero incredibile trovarsi di fronte ad un gioco così vecchio, anzi addirittura archeologico dato il ritmo del progresso tecnologico, e scoprirsi letteralmente ingabbiati dal suo fascino e dalla sua giocabilità. E il bello è che Tetris è stato riproposto con cadenza regolare su praticamente ogni sistema di gioco, ottenendo in ogni occasione lo stesso risultato su giocatori esperti e non. Per questa versione DS Nintendo non si è limitata a proporre l’originale, ma anzi ha inserito una serie di aggiunte e variazioni sul tema capaci di rinfrescare una meccanica che comunque non ha mai sentito il peso degli anni. Lo Standard mode, come il nome suggerisce, è in realtà la modalità più classica; bisogna incastrare i blocchi e eliminare righe per passare al livello successivo. Mentre il gioco vero e proprio si svolge nello schermo inferiore, quello superiore è popolato da personaggi Nintendo, uno per ogni differente modalità, come Samus, Mario, Yoshi e Link che si muovono nelle ambientazioni dei rispettivi giochi. Rispetto all’originale, questa edizione per DS è stata arricchita nella meccanica, o meglio sono stati inseriti alcuni aspetti capaci di rendere la vita più facile per il giocatore. Anzitutto è possibile attivare una “ombra” che indichi dove il pezzo andrà a cadere, permettendo poi con la pressione della croce in su di farlo trasportare immediatamente a destinazione. Inoltre, una volta raggiunto il fondo, il blocco non si attacca immediatamente a quelli in basso, ma può essere ruotato coi tasti A e B e in molti casi spostato in zone diverse. Per ultimo, coi tasti dorsali è possibile trattenere un blocco per usarlo in un secondo tempo, così da pianificare in maniera migliore la propria strategia. La modalità Pressing è sicuramente tra le più riuscite tra quelle “alternative”. In sintesi, i due sfidanti si trovano a dover eliminare le righe all’interno di uno stesso unico rettangolo di gioco; uno costruisce verso l’alto, l’altro verso il basso. Scopo finale è spingere l’avversario fino al limite dello schermo. La modalità Tocco, come il nome suggerisce, è invece inquadrata attorno alle capacità peculiari della console; di fronte ad una torre di blocchi, lo scopo è spostarli col pennino per formare linee e quindi eliminarli tutti. Il Puzzle mode è invece una variazione più in chiave rompicapo; di fronte ad una schermata di blocchi precostituita, è necessario scegliere un blocco tra una serie prestabilita assieme al suo orientamento. Tutto ciò per almeno 3 blocchi di seguito, col fine di eliminare tutte le righe presenti; i livelli di questa modalità sono ben 200, garantendo quindi una ottima longevità. La modalità Missioni riporta il gioco più vicino alla meccanica originale, richiedendo però di compiere precise azioni come per esempio eliminare un numero preciso di righe o eseguire la stessa azione con un blocco determinato. La difficoltà viene aumentata da un limite di tempo via via più risicato. Per ultima, la modalità Spazio rappresenta l’esperimento più audace, dal momento che lo scopo sta nel costruire una specie di unico grande meteorite con i blocchi che cadono dall’alto, da far poi esplodere. In generale, malgrado tutte le differenti variazioni del tema risultino senza dubbio meno valide della modalità principale, va senza dubbio lodata l’impegno dei programmatori nel cercare di offrire un pacchetto complessivo che non fosse un semplice copia-incolla di un gioco vecchio di 20 anni.
Online!
Dove Tetris DS trova la sua espressione più esaltante e divertente è senza dubbio nel multiplayer. In modalità locale, fino a 10 persone possono prendere parte a sfide all’ultimo blocco a Standard, Pressing o Missioni, addirittura con una sola copia del gioco che può essere condivisa con gli altri giocatori. Non manca il collegamento tramite Wi-Fi Connection, estremamente migliorato rispetto all’embrionale versione presente in Mario Kart grazie a più ampie possibilità di gestione della propria lista amici . In questo caso le modalità sono solamente Standard a 2 o 4 giocatori e Pressing. Dal punto di vista tecnico non c’è molto da dire, e sarebbe difficile in realtà pensare al contrario nell’ottica di un gioco come Tetris. Ciò nonostante, lo stile Nintendo è stato davvero ben implementato sia per quanto riguarda la grafica, con le varie modalità associate ognuna ad una famosa serie della grande N, che per il sonoro con brani inconfondibili per ogni fan della casa di Kyoto.
Commento
Tetris DS rappresenta una eccellente versione del classico di Pajitnov, capace di mantenerne intatto il feeling e addirittura introducendo alcune novità effettivamente ben implementate all’interno della meccanica originale. Interessanti anche le diverse modalità presenti, più o meno riuscite variazioni sul tema tutto sommato in grado di suscitare interesse nel giocatore, senza però mai mettere in ombra la versione principale. Eccellente anche la modalità multiplayer, sia in locale che su Wi-Fi Connection. In definitiva, Tetris DS è un gioco a cui si possono muovere davvero poche critiche, e che potrebbe lasciare indifferenti solo i puristi assoluti o chi davvero di Tetris non ne può più.
Pro
- Ottima riedizione di un classico
- Interessanti novità nella meccanica
- Eccellenti modalità multiplayer
- Alcune variazioni sul tema poco riuscite
- Potrebbe scontentare i puristi
- E’ Tetris, alla larga chi non ne può più
L’espansione del mercato dei videogiochi avvenuta negli ultimi 10 anni ha portato sempre più persone a conoscere il mondo dell’intrattenimento elettronico; di conseguenza, i titoli di maggior successo commerciale sono diventati davvero popolari, trascendendo in alcuni casi la realtà ludica per incidere anche in altri settori. Più in generale, parlare di videogames non è più una cosa da nerd, e piuttosto rappresenta un argomento su cui ci si può confrontare con un numero sempre maggiore di persone. Ma c’è un gioco, uscito molto prima del boom del settore, che davvero è entrato nella cultura popolare, diventando famoso e conosciuto anche ai profani di questo mondo. Più di Pong, probabilmente più di Pac-Man, per non parlare di fenomeni recenti come Tomb Raider e Resident Evil solo per citarne alcuni. Stiamo parlando ovviamente di Tetris, capolavoro assoluto del game design che conobbe la sua migliore espressione con quella versione per Game Boy uscita nel 1989, e che rappresentò una killer-app per di importanza assoluta per il portatile Nintendo. Oggi, a 17 anni di distanza, la storia si ripete. Ancora Tetris, ancora su un handheld della grande N, ancora un successo.