Assembla che ti Passa #27

Assembla che ti Passa è una rubrica settimanale che raccoglie le principali novità legate all'hardware da gioco PC e propone tre configurazioni, divise per fasce di prezzo, pensate per chi desidera assemblare o aggiornare la propria macchina. Come al solito i suggerimenti e le correzioni sono ben accette a patto che i toni siano adeguati. Un ulteriore consiglio è quello di leggere i paragrafi che presentano le configurazioni prima di dare battaglia nei commenti.

Il CES ha aperto le danze anche in questo 2016 regalandoci la consueta pioggia di emozioni. Molte di queste sono più che altro dedicate a dare qualcosa da scrivere alla stampa generalista e altre, come il Segway robot di Intel o le scarpe che si allacciano da sole, hanno poco a che fare con la tecnologia in senso stretto e si collocano più che altro nel campo delle stranezze tecnologiche. Ma nel mucchio ci sono anche tecnologie di stampo classico come i chip di Texas Instruments per i proiettori DLP 4K, un sacco di roba touch, un traduttore che permette di trasformarsi in provoloni poliglotti, ultrabook sottili come lo stipendio medio di oggi, un sistema capace di gestire sette postazioni da gioco contemporaneamente e schermi OLED malleabili che potrebbero essere utilizzati per incartare un branzino e guardarci la partita mentre si torna a casa dal mercato.

Tutto questo contribuisce all'avanzare della tecnologia al pari delle novità della domotica e delle sue stiratrici USB automatiche, ma non è di questo che ci occupiamo in questi lidi. Meglio volgere lo sguardo verso quello che in una rubrica come Assembla che ti Passa è considerato il conquibus. Parliamo di GPU, parliamo di sistemi da gioco e parliamo, ovviamente, anche della realtà virtuale. Ma ci tocca partire con una nota negativa. La nuova architettura Polaris di AMD ci è stata presentata con una demo poco significativa e con alcune informazioni già preventivate come il supporto HDMI 2.0a e DisplayPort 1.3. Confermati inoltre il processo produttivo a 14 nanometri e l'intenzione di mettere sul piatto un bel salto prestazionale rispetto alla generazione attuale, ma anche in questo caso non c'è niente di nuovo sotto al sole. Da NVIDIA invece abbiamo saputo solo che le GPU Pascal saranno il cuore delle tecnologie automotive della compagnia. Certo, Jen-Hsun Huang ha tenuto in mano un PCB con due GPU montate sopra, ma diverse fonti autorevoli affermano che si tratta di un modulo Mobile PCI Express con due GTX 980. In attesa di delucidazioni non possiamo far altro che metterci il cuore in pace e aspettare qualcosa di più concreto sul fronte delle GPU. Nel mentre volgiamo lo sguardo verso CyberPowerPC che si è presentata al CES 2016 con una lineup di lusso che include PC dedicati allo streaming, notebook da gioco e un sistema All-in-One con schermo curvo da 34 pollici e 3440 x 1440 di risoluzione. Quest'ultimo costerà senza dubbio un capitale ma potrebbe comunque risultare più appetibile degli altri, visto che il sistema dedicato agli streamer non ha nulla di speciale e parte da 1899 dollari per l'opzione con la GTX 970. Paradossalmente appare più appetibile il laptop Vector con schermo IPS da 17.3 pollici, GTX 970M, Core i7 6820K, 16GB di RAM e SSD M.2 che dovrebbe costare 1800 dollari seguito dal fratello più piccolo, il Tracer, che accontentandosi di Core i7-6700HQ, GTX 965M e schermo da 15.6 pollici, dovrebbe costarne 1300. In coda all'offerta c'è anche un PC dedicato alla realtà virtuale che per 999 dollari promette un non specificato Skylake Core i5 accompagnato da una GTX della serie 900. Probabilmente destinato a invecchiare rapidamente, quest'ultimo sistema ci consente, se non altro, di passare all'argomento più caldo del momento, anche se in relazione al prezzo di Oculus Rift arriviamo tardi per questioni di calendario.

Ben 599 dollari sono tanti, e da noi saranno addirittura 742 euro spedito, ma come ha affermato brutalmente Palmer Luckey è difficile chiedere meno per un concentrato di tecnologia equipaggiato con un sistema audio di ottimo livello e un arsenale di sensori. In questo senso, solo il tempo potrà darci una mano con l'inevitabile calo dei prezzi delle tecnologie utilizzate nel visore. Il tempo e l'arrivo della concorrenza che include il temibile HTC Vive, un sistema con specifiche molto simili a quelle di Oculus Rift, che può contare su Valve e cavalca la promessa di feature più avanzate. Nel frattempo la tecnologia virtuale è un lusso dedicato a early adopter e addetti del settore costretto ad affrontare un continuo di polemiche giustificate dai recenti crack della tecnologia. Ma anche se Schermi 3D, occhiali e controller sensoriali non sono riusciti a lasciare il segno per l'incapacità di coinvolgere l'utente nell'esperienza, questa volta le cose potrebbero andare diversamente. Un visore ha la possibilità di trascinarci in un altro mondo, di rendere plausibili i movimenti simulati portandoci via dal nostro soggiorno, di rendere condivisibile la quotidianità filmata in stile Strange Days e di portare in vita quei mondi che per ora sembrano solo palliativi per nerd. Queste possibilità spaziano dal gaming ai programmi televisivi e includono il porno, rendendo le prospettive comprensibili davvero a chiunque. Non stupisce, quindi, l'entusiasmo di alcuni così come lo scetticismo diffuso di fronte a un prezzo che equivale a quello di un sistema da gioco decente, per una tecnologia che manca ancora di una killer app. C'è però da dire che siamo ancora nel campo dei preordini e che la gran parte del mondo non ha potuto provare esperienze dedicate di qualità. Quando questo accadrà potremo formulare ipotesi concrete sull'eventuale fallimento o sull'auspicabile successo delle tecnologie virtuali. Pronunciare oggi un verdetto potrebbe risultare in un capitombolo tra quelle clamorose previsioni che hanno preannunciato la morte del PC, il fallimento dell'online su console o l'inutilità del mouse.

Un nuovo Assembla che ti Passa all'insegna del CES 2016 e di una polemica tanto virtuale quanto reale

Configurazione Budget

Configurazione Gaming

Configurazione Extra