Accolto con entusiasmo dalla stampa internazionale, Tekken 7 ha segnato il ritorno del celebre franchise Bandai Namco, al debutto sulla piattaforma Windows, con un episodio solido, sfaccettato e strutturalmente ricco. Se avete letto le nostre recensioni della versione console e della versione PC, avete acquistato il gioco ma non siete grandi conoscitori della serie e non fate che prendere schiaffi una volta sì e l'altra pure, specie online, allora magari qualche piccolo suggerimento potrebbe esservi utile.
Punto primo: questo è Tekken
Sicuramente avrete immaginato uno spartan kick nel leggere il titolo di questo paragrafo, ma si tratta della pura e semplice verità: il picchiaduro di Bandai Namco fa storia a sé e il fatto che siano passati diversi anni dall'ultimo episodio non gioca a favore dei novizi, alle prese con meccanismi che potrebbero percepire come estranei, talvolta limitanti, finanche legnosi. Tekken non utilizza gli attacchi in salto né le mezzelune, quanto piuttosto una visione realmente tridimensionale del campo di battaglia, con i suoi spazi e una particolare enfasi sul timing. Sono tre le tipologie di attacco possibili: alto, medio e basso. Dal punto di vista difensivo vanno contrastate nel modo giusto, effettuando la parata alta e quella bassa oppure scartando di lato per trovarsi in una posizione di vantaggio. Mettere a segno un colpo prima dell'avversario può tradursi in un'insperata vittoria, al contrario perdere l'attimo può significare il game over: si tratta di concetti basilari, che vanno assimilati prima di pensare a prese e concatenazioni. I quattro pulsanti principali del controller vengono utilizzati per azionare braccia e gambe del nostro personaggio: in alcuni casi la loro semplice pressione dà vita a devastanti combo, ma in generale bisogna miscelare gli input tra di loro per ottenere una sequenza di colpi efficace, da rilasciare nel momento in cui la guardia del nemico è abbassata oppure abbiamo appena parato uno dei suoi affondi.
La prima cosa da fare
Tekken 7 non offre un tutorial propriamente detto, è vero, ma c'è una modalità pensata appositamente per fare pratica con mosse e colpi sotto la voce Offline > Pratica. Entrando nelle opzioni di gioco è possibile mettere in sovrimpressione la lista delle manovre disponibili per il personaggio che abbiamo selezionato e sperimentarle liberamente, includendo nell'elenco anche le nuove Rage Art. Queste ultime, come saprete, rappresentano una delle più interessanti novità introdotte nel sistema di combattimento: si tratta di sequenze devastanti a cui è possibile ricorrere quando la nostra energia è al minimo, e che possono letteralmente rovesciare le sorti dello scontro. La loro esecuzione, affidata alla semplice pressione di un tasto dorsale, sembra fatta su misura per i principianti: basta individuare il momento giusto per poter mettere a segno un attacco dirompente, in grado di riequilibrare uno scontro che ritenevamo ormai di aver perso. Dopo aver passato un po' di tempo nella sezione Pratica, prendete il personaggio con cui state cercando di specializzarvi e affrontate l'arcade mode, aumentando progressivamente la difficoltà per individuare subito i vostri limiti e le vostre incertezze. Qualora abbiate dei problemi a rapportarvi ai controlli, potete modificare le assegnazioni di ogni pulsante dalle opzioni: si tratta di una strategia dannatamente efficace per cucirvi addosso determinate manovre, rendendone più semplice e immediata l'esecuzione.
Juggling e spam
Quando si pensa a Tekken viene subito in mente il cosiddetto "juggling", la tecnica che consente di avviare una combo e continuare colpire il nemico a mezz'aria quasi all'infinito, infliggendogli enormi danni senza dargli la minima possibilità di reagire. Tale fenomeno è stato limitato in Tekken 7, o quantomeno per accedervi è necessario ricorrere a movimenti specifici, da studiare e affinare perché possano rivelarsi davvero efficaci. Katarina Alves, una delle new entry di questo episodio, offre qualche spunto su tale fronte grazie alle sue tecniche di calcio concatenate, che beccano l'avversario al volo quasi automaticamente e non lo mollano finché non ha perso una buona metà della sua barra della salute. È importante tuttavia comprendere come la presenza di determinati punti di vantaggio, che magari ben si accordano con le esigenze dei neofiti, venga controbilanciata da counter altrettanto devastanti. Per dire che sì, in determinate situazioni è possibile infliggere gravi danni al nemico tramite la semplice pressione ripetuta di un tasto, ma si tratta di un approccio che non vi porterà molto lontano, specie quando vi troverete di fronte un avversario umano con un minimo di abilità.
Il personaggio, per l'appunto
Se avete dato un'occhiata alla nostra guida ai personaggi di Tekken 7, saprete certamente che ci sono diverse figure all'interno del roster, sia fra le vecchie conoscenze che fra le new entry, che possono assecondare le più svariate esigenze. Naturalmente chi è alle prime armi vorrà optare per un combattente semplice da utilizzare e privo di gravi vulnerabilità, dunque chi scegliere? Sicuramente la già citata Katarina Alves, che con le sue combinazioni immediate ma efficaci vi permetterà di farvi valere senza dover passare troppo tempo a fare pratica; ma anche Lars, che a dispetto dell'acconciatura improbabile va molto forte sui colpi medi e bassi, offrendo un ampio spettro di possibilità per chi non vuole andare troppo per il sottile; oppure le new entry Shaheen e Claudio: il primo dispone di colpi medi molto rapidi e di una devastante scivolata, il secondo un range d'azione molto ampio, che gli consente di rimanere a distanza dall'avversario e rischiare il meno possibile. Rientra in questa lista di papabili anche Kazumi Mishima, madre di Kazuya e moglie di Heihachi, che con i due personaggi condivide diversi movimenti e risulta dunque una combattente dai tratti familiari... letteralmente.
Il duro impatto con la realtà
Avete completato con successo la campagna di Tekken 7 e l'arcade mode con tutti i personaggi, avete sbloccato una valanga di oggetti con l'apposita modalità e pensate sia giunto il momento di alzare il livello della sfida? Allora è chiaro che dovete confrontarvi con il multiplayer online, che in questo episodio consente sia di cimentarsi con match singoli, sia di prendere parte a entusiasmanti tornei. L'approccio utilizzato da Bandai Namco in tal senso è simile a quello di Street Fighter V, con livelli d'abilità che vanno conquistati sconfiggendo avversari di grado superiore al nostro. Tuttavia cercate, quantomeno inizialmente, di mirare basso: là fuori è pieno di giocatori esperti che non vedono l'ora di sminuzzarvi, quindi meglio sfidare utenti con un livello simile al vostro, cosa che viene resa più semplice proprio dalle opzioni del matchmaking. Cercare la fortuna in un torneo, tuttavia, può essere un'idea: la struttura a doppio girone fornisce garanzie extra e capita di arrivare nelle prime tre posizioni senza troppa fatica, portandosi a casa un bel gruzzolo di monete virtuali.
