Dopo l'enorme sorpresa di Pes 08 su Wii, declinazione completamente diversa nel gameplay rispetto alle altre versioni, abbiamo avuto modo di provare con attenzione una versione completa dell'edizione 2009, attesa entro fine marzo nei negozi per la felicità di tutti gli amanti dello sport più bello del mondo.
Dribblando col wiimote
Pes 2008 ha introdotto un modo tutto nuovo di giocare al calcio su console, con un sistema paradossalmente più vicino alle avventure punta e clicca che ai prodotti calcistici tradizionali. Tramite un puntatore su schermo controllato dal wiimote era infatti possibile gestire i movimenti di ogni giocatore contemporaneamente, organizzando così azioni a 360 gradi senza dover confidare (o comunque confidando molto meno) sull'intelligenza artificiale dei propri compagni. Ovviamente Konami è rimasta fedele a questa formula che aveva permesso di ottenere ottimi risultati l'anno scorso, e la versione 2009 si limita fondamentalmente a migliorare alcuni degli aspetti meno riusciti in occasione dell'esordio. Sia chiaro, il principale "problema", se così vogliamo chiamarlo, essendo intrinsecamente legato al gameplay non è cambiato di una virgola; ci riferiamo ovviamente all'elevata e profonda curva di apprendimento richiesta da questa iterazione del franchise, che richiede parecchio tempo per essere digerita dal giocatore inesperto e che di fatto preclude la possibilità di organizzare sfide degne di questo nome con amici non avvezzi al sistema di controllo. In tal senso, se il Wiimote doveva far rima con semplicità, qua siamo agli antipodi. Ma Pes 2009 è tanto difficile da padroneggiare quanto esaltante e appagante una volta entrati nelle sue corde, questo è certo. Dicevamo delle novità, che vengono ben spiegate tramite un tutorial - per certi versi anche troppo prolisso - che tiene conto dell'eventuale esperienza maturata con il predecessore. Sicuramente apprezzata è la maggiore profondità nella gestione dei tiri; oltre alla modalità assistita legata alla scossa del nunchuck, ora è possibile mirare più precisamente nella zona dello specchio di porta preferita, puntando il cursore e premendo il tasto B. Molto più evoluti sono anche gli uno-due, che ora consentono una gestione più precisa di entrambi i giocatori coinvolti nell'azione e nei loro movimenti.
La difesa è il miglior attacco... o era il contrario?
Nella formula studiata da Konami l'anno scorso, il punto debole era senza dubbio la gestione difensiva, meno efficace e soddisfacente rispetto al resto. Consapevoli di questo, i programmatori hanno efficacemente posto rimedio con un paio di aggiunte di grande importanza nell'economia complessiva. In primo luogo inserendo la possibilità di raddoppiare sugli attaccanti, così da rafforzare la copertura magari con gli avversari più forti. In secondo luogo PES 2009 offre la facoltà di marcare a uomo e far muovere il difensore con la croce direzionale digitale del wiimote attorno all'attaccante, così da intercettare una palla in arrivo col rischio però, in caso di errore, di lasciare la strada spianata verso la rete. Differente è infine la gestione dei calci di punizione: con lo stick spostato in alto o in basso si determina l'angolazione verso sinistra o destra della porta, salvo poi tirare scuotendo il nunchuk. A parti invertite, ovvero difendendosi da una situazione di palla inattiva, si può muovere sempre tramite analogico il proprio portiere. Come funzionano nel complesso quindi tutte queste aggiunte e modifiche? Decisamente bene senza dubbio. Evidentemente molto attento al feedback degli utenti, il team nipponico ha corretto in maniera intelligente gli aspetti meno convincenti della propria fatica, rendendo l'esperienza più appagante e profonda. Certo è che PES 2009 per Wii è, oggi più di ieri, un gioco molto complesso che richiede dedizione e pazienza come pochi altri. Di difficile interpretazione in tal senso è la decisione di includere, con questa versione, la possibilità di scegliere tra il sistema di controllo studiato per il Wii e invece quello assolutamente tradizionale via pad, in questo caso tramite Classic Controller (più un ibrido). Così facendo si "torna" ad un PES assolutamente classico, divertentissimo ed eccellente, praticamente uguale alla versione 09 per Ps2 che secondo più di qualcuno rimane la versione tradizione del prodotto Konami più valida dal punto di vista della giocabilità, superiore alle non troppo riuscite versioni next gen. Ma il rischio concreto è appunto quello che qualcuno possa "cadere in tentazione" distogliendo attenzione dalla modalità principale. Un ultimo accenno alla componente tecnica, anche quest'anno praticamente identica a quella della più volte citata versione Ps2. Per i giudizi definitivi e per altri dettagli, comprese le modalità disponibili, vi rimandiamo alla nostra imminente recensione.