All'E3 2018 abbiamo provato il nuovo Shadow of the Tomb Raider, con l'obiettivo di scoprire fino a che punto i ragazzi di Eidos Montreal fossero stati in grado di evolvere la serie, e se effettivamente il talento contenuto nel team fosse abbastanza da poter alzare l'asticella rispetto ai capitoli ad opera di Crystal Dynamics (che ha comunque attivamente collaborato allo sviluppo di questo episodio). La risposta fortunatamente l'abbiamo formulata senza troppi problemi dopo una lunga dimostrazione dal vivo, e un'intervista approfondita sul gioco: quest'opera non si discosta infatti molto dai titoli che l'hanno preceduta, ma rappresenta ugualmente un bel passo avanti in certi aspetti. Vi raccontiamo tutto nella video anteprima in testa all'articolo.
La demo giocata dal vivo dagli sviluppatori si concentrava su Paititi. Non sappiamo esattamente come Lara sia finita lì, ma si tratta di un centro abitato splendido, influenzato dall'immaginario Maya, Inca e Azteco, e circondato da una catena montuosa. Già solo attraversare a piedi Paititi richiede alcuni minuti, vista l'estensione dell'ambientazione, ma la città nasconde numerose sorprese nei suoi meandri: nelle strade gli abitanti sono attivi, chiacchierano e permettono alla protagonista di carpire indizi su tesori nascosti, quando non le affidano direttamente quest secondarie utili per salire di livello o potenziare il proprio equipaggiamento. Tra un compito e l'altro, inoltre, è possibile anche unirsi a delle fazioni non meglio precisate, che dovrebbero mutare sensibilmente le quest ottenibili e offrire ricompense variabili.
Per saperne di più vi invitiamo a leggere il provato di Aligi Comandini, dal titolo Shadow of the Tomb Raider è un tuffo nel lato oscuro di Lara Croft. Per l'arrivo del gioco non bisognerà attendere molto, visto che la data di uscita è fissata al 14 settembre 2018.
